Il cestino dei tesori: un gioco euristico per i piccoli
Avete mai sentito parlare del cestino dei tesori? Si tratta di un gioco euristico per bambini tra i 6 e i 12 mesi, molto apprezzato in ambiente montessoriano e da tutti quei genitori che vogliono educare i bambini all’autonomia, alla semplicità e al piacere di aiutare in casa e nella vita. Si tratta di un cestino progettato per stimolare i sensi del bambino e impegnarlo in un gioco di esplorazione di alcuni “tesori” di uso quotidiano.
PERCHÉ UTILIZZARE IL CESTO DEI TESORI?
I bambini sono dei piccoli esploratori; sin dai primi mesi adorano curiosare qua e là, con tutti e cinque i sensi. A partire dai 6 mesi, quando riescono a stare seduti in modo stabile, le loro possibilità di manipolare oggetti diventano decisamente più ampie. Il cestino dei tesori è uno strumento per aiutarli a conoscere una grande varietà di oggetti toccando, guardando, annusando, assaggiando, scuotendo e ascoltando.
Lo sviluppo sensoriale è la grande conquista dei primi mesi di vita; per i bambini, avere occasioni di sperimentare i 5 sensi è vitale per rasserenarli e aiutarli a crescere in modo armonico e appagante. La pedagogista Elinor Goldschmied ha introdotto questo strumento di gioco educativo principalmente per favorire la stimolazione dei sensi. Aveva infatti notato come spesso, il pianto e la frustrazione dei bambini piccoli erano dovuti alla mancanza di adeguate stimolazioni sensoriali; appena avevano a disposizione un cesto dei tesori, si calmavano come per magia. E’ lo stesso principio di cui abbiamo parlato a proposito di pannelli montessoriani delle attività: per i bambini, il lavoro motorio e mentale è una grande fonte di rilassamento e concentrazione.
Il cestino dei tesori permette, in un unico oggetto (peraltro economico e semplice da allestire), di stimolare tutti e cinque i sensi: vista, tatto, gusto (i piccoli proveranno senz’altro a succhiare i vari tesori), udito e olfatto (anche se in maniera marginale).
Rispetto ad una cameretta piena di giocattoli costosi che non vengono considerati (o meglio, che vengono considerati alla stregua di una catenina o di una pallina o degli altri piccoli tesori) e occupano spazio, la pedagogia della Goldschmied suggerisce di preferire un ambiente pulito e libero da inutili cianfrusaglie e di lasciar giocare i piccolissimi con il cesto dei tesori. In questo modo si stimolano non solo i sensi, ma anche la capacità del bambino di concentrarsi e prestare attenzione.
CESTINO DEI TESORI FAI DA TE
La realizzazione di un cestino dei tesori è davvero semplice. Il cestino dovrà essere un cesto di vimini basso e largo, in grado di contenere numerosi oggetti differenti. C’è chi consiglia di evitare i cestini coi manici, in quanto si rischia che il bambino lo rovesci mentre il fine è quello di fargli esplorare i vari elementi dentro il cestino.
Una volta procurato il cestino (potete trovarlo online, date un’occhiata a questo) è il momento di recuperare gli oggetti con cui riempirlo. Qualcuno pensa erroneamente che si possano recuperare alla rinfusa oggetti vecchi, ma non è assolutamente così! Dovrete scegliere con cura oggetti che possano piacere al bambino.
Ecco qualche consiglio per la selezione:
- anelli di legno, come quelli delle tende
- cucchiai, di metallo e di legno
- sacchetti di stoffa
- mollette da bucato
- chiavi e catenine di bigiotteria
- spazzole e pennelli
Come per il gioco euristico l’ambiente ludico dovrà essere sgombro dalle distrazioni.
E I GRANDI?
Il ruolo dell’adulto è quello di osservatore silente: sarà opportuno rimanere accanto al bambino, per evitare che possa utilizzare in modo sbagliato i tesori, ma senza disturbarlo. Persino le parole potrebbero essere una fonte di distrazione, distogliendo il piccolo dalla sua esplorazione.
Invece, bisognerà intervenire attivamente nella cura e nella pulizia del cestino e dei suoi oggetti (che andrebbero lavati e disinfettati dopo esser stati utilizzati).