Differenza tra favola e fiaba

differenza tra favola e fiaba

Qual è la differenza tra fiaba e favola? Classica domanda da interrogazione al liceo, ma anche da appassionati di letteratura. Proviamo a rispondere:

  • La favola è un componimento breve, solitamente poche righe, che ha per protagonisti degli animali dal comportamento umano. La favola mette in scena i problemi del nostro mondo, ed è ambientata proprio nel mondo reale; obiettivo della favola è quello di trasmettere una morale, che solitamente viene esplicitata in una frase finale.
    Esempio tipico: La volpe e l’uva (Esopo)
  • La fiaba è un componimento più lungo (qualche pagina), ha personaggi umani e fantastici (mostri, maghi, divinità) e non ha una morale esplicita; solitamente racconta delle vicende del protagonista (eroe) e della sua battaglia contro uno o più antagonisti. La fiaba ha un’ambientazione fantastica e un tempo indefinito; inoltre, la maggior parte delle fiabe popolari seguono un preciso schema narrativo.
    Esempio tipico: Cappuccetto Rosso (Fratelli Grimm)

È bene ricordare che la favola potrebbe avere anche protagonisti non-animali: nella raccolta di Esopo, per fare un esempio, ci sono numerose favole che hanno per protagonisti piante, elementi naturali come il Sole o il vento, uomini, divinità o oggetti di uso comune. Ma come riconoscerle allora? Per la loro struttura narrativa: la favola è un componimento breve e si conclude con una morale, racchiusa in una frase finale.

La favola ha un padre: Esopo, il grande scrittore greco, a cui sono attribuite oltre 300 favole (anche se individuare quelle autentiche non è semplice). La fiaba, invece, nasce come racconto orale tipico della cultura popolare. Per fare un esempio, le fiabe più famose, quelle dei fratelli Grimm, non sono altro che trascrizioni di fiabe tradizionali tramandate da secoli.

LA DIFFERENZA TRA FAVOLA E FIABA COME ESERCIZIO DI COACHING

Comprendere a fondo la natura di due generi popolari, come favola e fiaba, è un ottimo esercizio per allenare il pensiero narrativo. Questa forma di pensiero è complementare a quelle più conosciute (ad esempio, pensiero logico o verticale, pensiero laterale e pensiero emotivo) e viene utilizzata ogni giorno per formulare pensieri e guidare le nostre azioni.

Anche la ricerca della propria identità è un buon motivo per affrontare la differenza tra favola e fiaba e dedicare loro un po’ del nostro tempo: l’uomo racconta favole e fiabe dalla notte dei tempi; raccontare fa parte della natura umana, fa parte del nostro retaggio culturale e della nostra personalità. Ecco allora che conoscere i meccanismi che stanno alla base delle forme narrative più elementari diventa un modo per conoscerci meglio.

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