Filastrocche famose
Scopritele filastrocche famose più belle di sempre in questa sezione di filastrocche.
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Indice delle filastrocche famose
- Ambarabà ciccì coccò
- Pimpirulì piangeva
- Cavallino Arrì arrò
- La settimana del pulcino
- La vispa Teresa (testo di: Luigi Sailer)
- La signora Rosetta
- Stella stellina (testo di: Lina Schwarz)
- Bolli bolli pentolino (testo di: Lina Schwarz)
- Gallo galletto (testo di: Lina Schwarz)
- I giorni della settimana (testo di: Renzo Pezzani)
- I mesi dell’anno (testo di: Angiolo Silvio Novaro)
- Pioggerella di marzo (Testo di: Angiolo Silvio Novaro)

Filastrocche famose
Filastrocche della tradizione
Ambarabà ciccì coccò
Ambarabà ciccì coccò,
tre civette sul comò,
che facevano l’amore
con la figlia del dottore;
il dottore si ammalò:
ambarabà ciccì coccò!
Pimpirulì piangeva
Pimpirulì piangeva
voleva mezza mela
la mamma non l’aveva
e Pimpirulì piangeva.
A mezzanotte in punto
passò un aeroplano
e sotto c’era scritto:
Pimpirulì sta’ zitto!
Cavallino arrì arrò
Cavallino arrì arrò
piglia la biada che ti do,
prendi i ferri che ti metto
per andare a San Francesco.
San Francesco è sulla via
per andare alla Badia;
alla Badia ci sta un frate
che prepara le frittate;
le frittate non son cotte,
mangeremo le ricotte;
le ricotte son salate,
mangeremo le frittate!
La settimana del pulcino
Lunedì chiuso chiusino
Martedì bucò l’ovino
Sgusciò fuori mercoledì
Pio, pio, pio di giovedì
Venerdì un volettino,
beccò sabato un granino.
La domenica mattina
aveva già la sua crestina.
La vispa Teresa
Testo di: Luigi Sailer
La vispa Teresa
avea tra l’erbetta
A volo sorpresa
gentil farfalletta.
E tutta giuliva
stringendola viva
gridava a distesa:
“L’ho presa! L’ho presa!”.
A lei supplicando
l’afflitta gridò:
“Vivendo, volando
che male ti fò?
Tu sì mi fai male
stringendomi l’ale!
Deh, lasciami! Anch’io
son figlia di Dio!”.
Teresa pentita
allenta le dita:
“Va’, torna all’erbetta,
gentil farfalletta”.
Confusa, pentita,
Teresa arrossì,
dischiuse le dita
e quella fuggì.
La signora Rosetta
La signora Rosetta
sedeva sull’erbetta.
Mangiava la merenda
quando, cosa orrenda,
un ragno lì sbucò.
Cadde la merenda
e lei urlò!
Filastrocche famose di Lina Schwarz
Stella stellina
Testo di: Lina Schwarz
Stella stellina
la notte s’avvicina:
la fiamma traballa,
la mucca è nella stalla.
La mucca e il vitello,
la pecora e l’agnello,
la chioccia e il pulcino,
la mamma e il suo bambino.
Ognuno ha il suo piccino,
ognuno ha la sua mamma
e tutti fan la nanna.
Bolli bolli pentolino
Testo di: Lina Schwarz
Bolli bolli pentolino,
fa la pappa al mio bambino;
la rimescola la mamma
mentre il bimbo fa la nanna;
fa la nanna gioia mia
o la pappa scappa via.
Guarda guarda, un cane che scappa!
S’è portato via la pappa.
Via la pappa del bambino
per portar la al cagnolino!
Cagnolin, tutto contento,
se la mangia in un momento.
Se la mangia e fa bu bu,
e la pappa non c’è più!
Gallo galletto
Testo di: Lina Schwarz
Gallo, galletto,
Chicchiricchì
Non ve l’ho detto
Che spunta il dì?
Gallo, galletto,
Alto è già il dì,
Giù da quel letto,
Chicchiricchì.
Filastrocche di Renzo Pezzani
I giorni della settimana
Testo di: Renzo Pezzani
Ci voglion sette giorni
a far la settimana:
per sei canta il martello,
per uno la campana.
Sei, li vuole la terra
che aspetta il tuo sudore.
ma il settimo che viene
è tutto del Signore.
Filastrocche di Angiolo Silvio Novaro
I mesi dell’anno
Testo di: Angiolo Silvio Novaro
Gennaio mette ai monti la parrucca,
Febbraio grandi e piccoli imbacucca;
Marzo libera il sol dalla prigionia,
April di bei color orna la via;
Maggio vive tra musiche d’uccelli,
Giugno ama i frutti appesi ai ramoscelli;
Luglio falcia le messi al solleone,
Agosto, avaro, ansando le ripone;
Settembre i dolci grappoli arrubina,
Ottobre di vendemmia empie le tina;
Novembre ammucchia aride foglie in terra,
Dicembre ammazza l’anno e lo sotterra.
Pioggerella di marzo
Testo di: Angiolo Silvio Novaro
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?
Passata è l’uggiosa invernata,
passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia
che in cielo si pigia,
domani uscirà Primavera
guernita di gemme e di gale,
di lucido sole,
di fresche viole,
di primule rosse, di battiti d’ale,
di nidi,
di gridi,
di rondini, ed anche
di stelle di mandorlo, bianche…
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?
Ciò canta, ciò dice:
e il cuor che l’ascolta è felice.
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto.