Gioco simbolico

Gioco simbolico – In questo articolo affronteremo il tema del gioco simbolico: scopriremo che cos’è, a che età si sviluppa, gli psicologi e i pedagogisti che lo hanno studiato e come favorire questa forma di gioco a casa e all’asilo.

Gioco simbolico

Che cos’è il gioco simbolico

Il gioco simbolico (o socio-imitativo) è la capacità del bambino di rappresentare una situazione immaginaria utilizzando oggetti a sua disposizione. Attraverso il gioco simbolico il bambino “fa finta di”: potrebbe trasformare uno scatolone in un’automobile, diventare l’insegnante dei propri peluche o fingere di essere in un luogo immaginario (nello spazio, in un tempo lontano, etc.).

Questa forma di gioco compare intorno ai 18-24 mesi, in concomitanza con lo sviluppo del linguaggio e della capacità di rappresentare oggetti e situazioni nella propria mente. Raggiunge il picco tra i 3 e i 6 anni, per poi evolversi in giochi più strutturati, come gli sport e i giochi di ruolo.

Attraverso questa forma di gioco, i bambini acquisiscono competenze molto importanti: sviluppano il linguaggio, la teoria della mente e l’intelligenza emotiva, l’empatia, il pensiero narrativo (la capacità di immaginare e raccontare storie) e molte altre ancora.

Giocando a “fare finta”, il bambino esplora il mondo e il Sé utilizzando il potere immaginifico della fantasia: può utilizzare ciò che vuole e diventare ciò che vuole.

Come favorire il gioco simbolico

  • Mettete a disposizione dei bambini i materiali giusti: vecchi vestiti, cartoni eutensili non pericolosi sono ideali per stimolare il gioco simbolico. I materiali di recupero sono preferibili ai giocattoli strutturati.
  • Osservate senza dirigere: resistete alla tentazione di correggere i bambini e di imporre la vostra logica “adulta” al gioco simbolico dei più piccoli. Lasciate che siano i bambini a guidare il gioco.
  • Partecipate con delicatezza: se i bambini vi invitano a giocare, sforzatevi di entrare nel loro mondo in punta di piedi, rispettando le regole che hanno stabilito.

La visione di Jean Piaget

Per lo psicologo svizzero Jean Piaget, uno dei più celebri studiosi ad occuparsi scientificamente di questo tema, il gioco simbolico è tipico della fase pre-operatoria (2-7 anni), quando i bambini sviluppano la capacità di rappresentazione mentale. In questa fase prevale l’egocentrismo, evidente nelle incongruenze e nelle contraddizioni tipiche di questi giochi imitativi.

Piaget riteneva che il gioco di finzione diminuisse con l’età, sostituito da logica e regole. Studi recenti, però, mostrano che anche gli adulti usano il pensiero simbolico, ad esempio quando immaginano scenari ipotetici.

Tag: gioco simbolico

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.