Il giglio del deserto
Il giglio del deserto
Alessia de Falco & Matteo Princivalle
In un deserto lontano, nascosto sotto la sabbia bollente, cresceva un bulbo di giglio che sognava di fiorire, proprio come facevano i suoi parenti che crescevano al di là del mare. Purtroppo, per lui era impossibile: il Sole avrebbe bruciato le sue foglie, e senza acqua sarebbe morto di sete.
“Il deserto è cattivo!” strillava il giglio sotto la sabbia.
“Non c’è posto sulla terra peggiore di questo“.
Un giorno passò di lì uno scorpione; sentendo i lamenti del giglio si avvicinò e gli chiese: “Cosa succede?“
“Fa troppo caldo e ho sete: in questo orribile deserto non posso fiorire come gli altri gigli“.
“Il deserto è caldo per tutti” rispose lo scorpione, “Rimani al fresco sotto la sabbia; prima o poi verrà anche per te il momento di uscire. E ricorda: non abbatterti e non essere frettoloso“.
“Ma io voglio uscire oggi stesso” ribatté il giglio.
“Chi va di fretta, qui nel deserto” ammonì lo scorpione, indicando un mucchietto di ossa che sporgevano dalla sabbia. “non fa molta strada“.
Il giglio prestò ascolto alle parole dello scorpione e rimase nascosto.
Quella notte accadde un prodigio: il cielo si coprì di nuvole e scoppiò un temporale; quella notte il bulbo di giglio bevve e si trasformò. Quando si svegliò, il giglio vide le sue foglie che facevano capolino dalla sabbia e scoprì che la sua testolina era incoronata da un fiore bianco.
“Che meraviglia!“, esclamò colmo di gioia, ammirando i suoi nuovi petali profumati.
“Sei soddisfatto?” gli chiese lo scorpione, che si era riparato dalla pioggia sopra un sasso lì vicino.
“Ne è valsa la pena“, rispose il giglio, orgoglioso. “Questo fiore mi è costato tanta fatica, ma mi sento felice: ho portato a termine la mia missione“.
“Senza attesa e senza fatica, il tuo fiore sarebbe valso ben poco” disse piano lo scorpione. “Ma è sbocciato nel deserto, nonostante tutto: questo ti rende speciale“.
Quella mattina arrivarono centinaia di fotografi: venivano lì da tutto il mondo per immortalare il giglio del deserto, nato nel luogo più caldo e inospitale del mondo. Da allora, il giglio ha smesso di lamentarsi e ha perdonato al deserto il caldo e la siccità: aspetta la pioggia per fiorire, più bello che mai.
Nota degli autori: Questa favola è ispirata ai gigli che fioriscono nel deserto della Namibia, in condizioni proibitive per qualsiasi altro essere vivente. La fioritura è un evento raro e magico, che non accade tutti gli anni, ma solo quando la pioggia lo permette.
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