Come fare la cartapesta: ecco il nostro laboratorio!
Probabilmente nei vostri ricordi di infanzia, la cartapesta occupa un posto speciale. Forse vi siete cimentati con maestre o nonni nella preparazione del materiale e nella realizzazione di maschere o oggetti da dipingere. Nella tradizione, con varianti da regione a regione, la cartapesta viene utilizzata per realizzare maschere, preparare i personaggi dei carri allegorici del Carnevale, pastori per il presepe. Se non lo avete mai fatto, questa è la vostra occasione: oggi vi raccontiamo come preparare la cartapesta e come utilizzarla con i bambini.
La bella notizia è che è molto facile da realizzare, la brutta è vi sporcherete un po’ le mani ma, con qualche accorgimento, potrete realizzare splendidi laboratori. Inoltre, argomento da non sottovalutare, realizzare lavoretti e creazioni in carta pesta significa dar vita a piccoli e grandi progetti di riciclo creativo. A noi di Portale Bambini questo aspetto sta particolarmente a cuore: amiamo pensare che dietro ad ogni oggetto si nasconda un potenziale inespresso da scoprire e che tutto si possa trasformare, diventando qualcosa di nuovo e divertente con cui giocare.
Dovresti leggere questa guida se:
- vuoi imparare a preparare la cartapesta a casa
- stai cercando ispirazioni per nuovi laboratori creativi
- vuoi leggere qualcosa di artistico e un po’ diverso dal solito
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Come fare la cartapesta
Gli ingredienti da recuperare sono molto semplici:
- carta di giornale
- colla vinilica
- acqua
- un pennello
- una bacinella per mischiare gli ingredienti
Le tecniche più conosciute sono due, entrambe assai semplici: una prevede la macerazione della carta, l’altra non la richiede. Ve le spieghiamo di seguito.
Cartapesta con macerazione della carta
La realizzazione della cartapesta attraverso la macerazione della carta permette la realizzazione di forme originali, di piccole dimensioni.
Bisogna strappare la carta di giornale in pezzi molto piccoli e regolari, possibilmente seguendo l’andamento della fibra dei fogli. Dopodichè i pezzetti vanno riposti in un catino con l’acqua e la colla vinilica. Per regolarvi sulle proporzioni, in molti consigliano di utilizzare mezza tazza di colla vinilica per ogni tazza d’acqua.
La carta va lasciata macerare fino ad ottenere un composto molliccio; c’è chi suggerisce di frullarlo leggermente, ma per la nostra esperienza si ottengono buoni risultati semplicemente lavorando l’impasto con le mani. Fatto questo l’impasto va scolato e strizzato, mettendolo in un panno asciutto e pulito: se la consistenza dovesse essere troppo liquida, è possibile aggiungere gesso o cementite. Di solito si usa questa tecnica per la realizzazione di statue di piccole dimensioni, ad esempio quelle del presepe.
Cartapesta senza macerazione della carta
Se volete cimentarvi con la riproduzione della forma di un oggetto, una ciotola o un piatto ad esempio, la cartapesta senza macerazione è la tecnica che fa al caso vostro. Per prima cosa bisogna rivestire con della pellicola trasparente l’oggetto da cui riprendiamo la forma: questa procedura serve a rendere più semplice il distacco della cartapesta dall’oggetto, una volta asciugata.
Dopodichè si diluiscono colla vinilica e acqua in parti uguali e si passa questa miscela sulla pellicola che riveste l’oggetto. Dopodichè si incollano le strisce di carta, coprendo completamente la superfice dell’elemento. Ci vorranno almeno 5 strati di carta per rendere abbastanza robusto il manufatto. E’ sconsigliabile utilizzare il phon per velocizzare l’asciugatura, per evitare grinze e pieghe anomale.
Colorare la cartapesta
La cartapesta può essere colorata con le tempere, utilizzando pennelli morbidi, anche grossi all’occorrenza. Il nostro consiglio è di non usare il colore troppo diluito, per evitare di sgretolare la carta.
In alternativa ai colori liquidi, potete applicare della carta colorata sul prodotto finito, incollandola con della colla polivinilica diluita nell’acqua.
Un po’ di storia della cartapesta
La cartapesta non è una scoperta recente, anzi: pare che già gli antichi greci la utilizzassero per realizzare le maschere delle rappresentazioni teatrali. Alcuni sostengono che, ancora prima, gli egizi utilizzassero un procedimento simile per creare le maschere funebri e le decorazioni dei sarcofagi.
In Italia la cartapesta inizia ad essere utilizzata con finalità artistiche a partire dal Quattrocento, da Michelangelo e Donatello, solo per citare due nomi. Questo materiale povero serviva a preparare i bozzetti delle opere scultoree, permettendo di sperimentare nuove forme. E’ in epoca Barocca che la cartapesta raggiunge l’apice di utilizzo, tanto da far nascere un vero e proprio professionista della materia, il cartapestaio. Tra le opere più note dell’epoca ricordiamo i quattro angeli che ornano il baldacchino di San Pietro, realizzati da Domenico e Gregorio De Rossi su disegno di Gianlorenzo Bernini.
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