PERCHE’ AI BAMBINI PIACCIONO TANTO GLI INDOVINELLI?

Perché ai bambini piacciono tanto gli indovinelli?

A occhio e croce, direi,” sostiene Gianni Rodari “perché essi rappresentano la forma concentrata, quasi emblematica, della loro esperienza di conquista della realtà. Per un bambino il mondo è pieno di oggetti misteriosi, di avvenimenti incomprensibili, di figure indecifrabili. La loro stessa presenza nel mondo è un mistero da chiarire, un indovinello da risolvere, girandogli attorno con domande dirette o indirette. La conoscenza avviene, spesso, in forma di sorpresa“.

L’indovinello non è semplicemente un passatempo infantile: “in queste sfide s’irrobustisce il senso di sicurezza del bambino, la sua capacità di crescere, il suo piacere di esistere e di conoscere“. L’indovinello, a ben pensarci, è una prima forma di amore per la scoperta e della conoscenza. È una prima forma di intrattenimento culturale per i bambini, attraverso il mezzo della parola e delle sue sfumature.

Questa considerazione ci porta alla necessità di analizzare l’indovinello fin dalla sua costruzione. A questo proposito, ti suggeriamo di leggere la guida su come si costruisce un indovinello. Se invece stai cercando una raccolta di indovinelli, ti suggeriamo di leggere la nostra pagina degli indovinelli.

FONTI

G. Rodari, Grammatica della fantasia, introduzione all’arte di inventare storie, Einaudi, 2010 (ed. originale 1980)

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