Silent book: cosa sono e come si leggono

Cosa sono i silent book

La parola stessa, silent book, ci spiega di cosa stiamo parlando: un albo senza parole, completamente “muto”, in cui il racconto si affida esclusivamente alle immagini e alla nostra capacità di raccontarle.

Si tratta di un prodotto che spesso viene definito “democratico” perché, grazie alla sua struttura, è in grado di superare le barriere linguistiche, anche facendo comunicare culture diverse.

Non stupitevi di quest’affermazione: la riscontrate quasi quotidianamente, ad esempio quando entrate sulla vostra pagina Facebook (se ne avete una). I social media di oggi sono quasi esclusivamente basati sulle immagini, più di impatto e di immediata comprensione rispetto alle parole. Con la stessa logica, le immagini in un racconto senza parole colpiscono l’immaginazione, contribuendo alla creazione di significati.

Di fronte a questa premessa, che può suscitare qualche perplessità, le domande più frequenti, da parte di un adulto, sono:

  • Come faccio a leggere al mio bambino un libro senza parole?
  • Cosa devo dire?
  • E se la mia interpretazione non fosse corretta?

Mamme e papà, non dovete preoccuparvi. Per il vostro bambino, non fa nessuna differenza che il libro abbia o meno le parole: conta piuttosto il momento in cui si crea insieme una storia, si viaggia con la fantasia.

silent book

Si leggono le parole, ma anche un disegno, un’emozione, e tutto ciò che l’arte e la fantasia riescono a trasmetterci. In alcuni casi, anche i libri con le parole, hanno immagini così potenti da parlare da sole. Date un’occhiata a Piccolo blu e piccolo giallo di Leo Lionni o a Giallo Giallo di Orecchio Acerbo, solo per fare qualche esempio.

Nella relazione adulto-bambino, leggere e raccontare storie ha un valore potentissimo e porta benefici sia a chi racconta, sia a chi ascolta. Leggere è di un vero e proprio gesto d’amore: insegnare ad amare i libri, leggendo a voce alta sin dalla più tenera età. Ecco perché i silent book costituiscono, sin dalla più tenera età, un ottimo esercizio, per acquisire dimestichezza con la lettura. Siamo nati per leggere, non dimentichiamolo.

Silent book e Quiet book: le differenze

Spesso si usano indistintamente i termini silent book e quiet book. In realtà non è proprio esatto. I quiet book sono libri in stoffa o altro materiale morbido come il feltro che permettono ai bambini di stimolare la manualità e lo sviluppo sensoriale. Per realizzarli si utilizzano normalmente ritagli di stoffa, feltro o peluche, velcro, nastri bottoni.

Perché leggere un silent book?

Ogni silent book ha alcune caratteristiche fondamentali. Innanzitutto, per coinvolgere chi lo sfoglia, deve avere immagini chiaramente riconoscibili e, soprattutto, ben collegate tra loro. Non è semplice creare un ritmo e un filo logico in una storia soltanto disegnata: servono personaggi molto caratterizzati e facilmente individuabili, in modo tale da garantire continuità al racconto. Se l’autore ci riesce, fa un dono prezioso ai suoi lettori, permettendo di lavorare su più dimensioni della lettura.

Come abbiamo detto, i silent book sono libri per tutti. Il “silenzio” della parola scritta incoraggia la voce dei lettori e la produzione originale di linguaggio. Non si impiega molto a leggere un albo ma, in quel breve lasso di tempo, avvengono scambi, conversazioni, riflessioni. Ci si apre al dialogo, mentre si affronta la lettura.

silent book

A nostro avviso, sono quattro i vantaggi della lettura dei silent book:

  • Silent Book per esercitare l’empatia: per leggere un silent book, bisogna imparare a raccontare. Il narratore adulto deve così sintonizzarsi con la sua parte ‘infantile’ dimenticata. Il bambino acquisisce nuove terminologie, amplia la sua conoscenza del mondo e sviluppa la fantasia e l’immaginazione, pronto a diventare a sua volta narratore. Il racconto di un silent book richiede empatia, entrando in comunicazione con il significato più nascosto del libro e raccontando una parte di noi. Bruno Bettelheim scriveva, ne Il Mondo Incantato, che la narrazione deve arricchire la vita, chiarendo le emozioni e armonizzandosi con le ansie e paure.
  • Silent Book come incentivo all’ascolto: sappiamo che ascoltare è, insieme al saper comunicare efficacemente, una parte fondamentale nella costruzione di relazioni equilibrate, in famiglia e non. Anche se il piccolo non è ancora in grado di leggere, condividere l’esperienza della rappresentazione attraverso immagini con un adulto è di grande giovamento. E’ importante ritagliarsi dei momenti di gioco-lettura anche a casa, non solo come rituale prima della nanna, ma anche durante il giorno.
  • Silent book per rinforzare l’autostima: un silent book richiede al suo pubblico un grande sforzo creativo: immedesimarsi con l’autore e, al contempo, rielaborare significati. Per i bambini non è solo un momento ludico, ma anche un prezioso aiuto. Sentirsi co-autori ed aver padroneggiato una nuova abilità sono azioni che aumentano la fiducia in se stessi e l’autostima. L’altro rinforzo positivo è mediato dalla relazione, dall’attenzione positiva dell’adulto, dall’incoraggiamento nei confronti del bambini.
  • Silent book come tempo condiviso: trovare del tempo per un’attività da fare insieme, genitori e bambini, è sempre un momento prezioso. La lettura si trasforma così in un’esperienza sensoriale, che prevede il contatto con il libro, il prendersene cura.

Create in casa spazi appositi dedicati alla lettura, una mensola ad altezza bambino, un cestone, un contenitore dove riporre i testi una volta letti.
Fateli affezionare al silent book che gli avete regalato e che resta il primo passo per diventare lettori.
Sedetevi con loro nello spazio lettura, provate a raccontare a voce alta il silent book.
Riscoprirete una dimensione del sé che spesso da adulti si trascura: l’ascolto del nostro mondo interiore, attraverso tempi più lenti e, soprattutto, condivisi.

Come leggere un silent book

Siete spaventati dal non saper leggere un libro senza parole? E’ molto più semplice di quanto pensiate. Partite dall’osservazione dell’immagine e provate a descrivere mentalmente ciò che vedete, senza raccontarlo al bambino, seduto vicino a voi. Poi provate a chiedere: “Qui c’è questo buffo personaggio … Cosa sta combinando?”

silent book orso

Se il bambino vi risponde spiegandovi cosa vede, provate a intrattenere una conversazione sulla storia, rielaborandola insieme. Se invece non risponde o pare disinteressato, provate voi a raccontarla. Ognuno ha i suoi tempi, anche nella lettura. Sicuramente un buon modo per leggere un silent book è farsi delle domande. Per alcuni bambini sarà più piacevole vedervi fare i cantastorie e, a quel punto, sarete voi a raccontare.

Ricordate sempre di non monopolizzare il racconto, ma, piuttosto di aiutare il bambino ad interpretare significati. Fategli da spalla, insomma. Considerate che il bambino leggerà le vostre espressioni (ovvero il vostro linguaggio non verbale), cosa che del resto è abituato a fare sin da piccolo. Se pensate, per un neonato i volti di mamma e papà sono i primi libri da leggere.

Non perdete questa buona abitudine, lasciate che leggano il vostro viso: una lettura attiva, enfatizzata dal tono della voce e dai gesti, aiuta il bambino a decodificare espressioni ed emozioni, interiorizzandole e rielaborandole. Con la lettura condivisa contribuiamo allo sviluppo della sfera cognitiva ed affettiva.

Lasciamo che i bimbi si emozionino con noi.

I silent book di portalebambini.it

Silent book: guida all’acquisto

La lettura di un silent book può essere fatta dai 2 anni in su. Cosa scegliere? Partite dalle preferenze del bambino, dato che ci sono tantissime proposte per tutti i gusti.
Qui vi diamo alcuni suggerimenti, ma ci sono tanti altri albi che meritano.

Preistoriart (Alessia de Falco & Matteo Princivalle)
È il nostro silent book per immergersi insieme ai bambini nell’universo della creatività. Preistoriart è affiancato dal sito preistoriart.it, che contiene una palestra creativa con tanti giochi da sperimentare insieme – adulto e bambino – a partire dal libro.
Potete acquistarlo qui.

L’onda (Suzy Lee)
E’ un racconto per immagini che racconta l’amicizia e la forza di superare le proprie paure, sapendo che l’ignoto può riservarci tante preziose sorprese.

Il Pappagallo di Monsieur Hulot (Davide Merveille)
La storia racconta una giornata della vita di Monsieur Hulot, che gira per Parigi in bicicletta, provocando sconvolgimenti ad ogni suo passaggio.

C’era una volta una storia (Giovanna Zoboli e Camilla Engman)
Un libro per avventurarsi nel regno della notte, nel buio della cameretta, per scoprire sorprese e risolvere misteri. Scoprendo il coraggio e la meraviglia.

Insieme con papà (Bruna Barros)
Un silent bookche fa riflettere sul rapporto prezioso tra bimbo e papà, spesso fatto più di gesti e momenti che di parole.

Una cosa difficile (Silvia Vecchini)
Quanto è difficile chiedere scusa? Un libro sul perdono, senza l’ipocrisia di dover spiegare il perdono.

E per gli adulti, consigliamo il saggio Meraviglie mute – Silent book e letteratura per l’infanzia di Marcella Terrusi. Si tratta di un saggio che racconta il coraggio di editori, autori e artisti che scelgono la strada dei libri senza parole, offrendo all’infanzia nuove possibilità di visione. Si tratta di un lavoro critico pionieristico, basato su ricerche internazionali, esperienze condotte con lettori di ogni età. Con più di cento immagini a colori, si propone come strumento di educazione estetica e poetica per tutti.

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