La volpe e la cicogna

La volpe e la cicogna è una favola di Esopo.

La volpe e la cicogna

Esopo

C’erano una volta una volpe e una cicogna che si consideravano buone amiche.
Un giorno la volpe invitò a pranzo la cicogna; per farle uno scherzo, preparò della minestra e la servì in due vassoi piatti: la volpe riusciva a leccare con facilità la minestra nel suo vassoio, mentre la cicogna riusciva a malapena a bagnare la punta del becco nella minestra.
“Non ti piace la minestra?” chiese la volpe alla sua amica.
“È buonissima, non preoccuparti; anzi, è così buona che son già sazia”.
Qualche giorno dopo, la cicogna ricambiò l’invito: voleva restituire lo scherzo alla volpe. Arrivato il giorno del pranzo, imbandì la tavola ma mise tutti i cibi in vasi dal collo lungo, come quelli che si usano per i fiori. La cicogna infilava il suo lungo becco nei vasi, gustandosi i manicaretti prelibati che aveva preparato. La volpe, invece, per quanto provasse ad infilare il muso e ad allungare la lingua, rimase a bocca asciutta.
“Non ti piace il pranzo che ti ho preparato?” chiese la cicogna. “Figurati, è delizioso. Così buono che sono già sazia” rispose la volpe. E così la cicogna si vendicò dell’amica burlona.

Morale della favola: Chi la fa, l’aspetti.

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