L’astronomo è una favola di Esopo adatta ai bambini dai 5 anni in su.
L’astronomo
Un astronomo usciva ogni sera a studiare le stelle. Una notte, mentre si aggirava tra i campi guardando il cielo cascò in un pozzo. Mentre chiedeva aiuto e si lamentava della sua sfortuna, si avvicinò un contadino e gli chiese cosa fosse successo. Saputo cosa era capitato, disse all’astronomo: “Caro mio, tu vuoi sapere quello che c’è nel cielo e intanto non vedi quello che c’è sulla terra”.
Morale: Ci sono uomini che pensano di fare cose straordinarie, mentre in realtà non sanno nemmeno fare ciò che fanno tutti gli altri uomini.
Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.
Il cinghiale, il cavallo e il cacciatore è una favola di Esopo adatta ai bambini dai 6 anni in su.
Il cinghiale, il cavallo e il cacciatore
C’erano una volta un cinghiale e un cavallo che pascolavano nello stesso prato e bevevano allo stesso ruscello. Il cinghiale, però, calpestava l’erba del cavallo e intorbidiva l’acqua, mandando il suo compagno su tutte le furie.
Così, il cavallo decise di vendicarsi e chiese aiuto ad un cacciatore. “Ti aiuterei volentieri, ma prima dovrai lasciarti mettere il morso e le briglie e io dovrò montarti in groppa” gli rispose il cacciatore. Il cavallo, desideroso di avere la sua rivincita, acconsentì a tutte le sue richieste e prese in groppa il cacciatore. Questo, inseguì il cinghiale nel prato e lo uccise: vendetta era fatta. Poi, però, condusse il cavallo nella sua stalla e lo legò ad una mangiatoia.
Morale: Molte persone, pur di vendicarsi dei propri nemici, arrivano a danneggiare se stesse.
Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.
Una rana, un giorno, decise di abbandonare lo stagno in cui viveva e si trasferì nel folto della foresta, insieme a tutti gli altri animali. Qui, per guadagnarsi da vivere, faceva il medico: raccontava infatti di aver appreso quell’arte da Ippocrate e Galeno in persona*. In realtà, non aveva mai studiato l’arte medica e per ogni malato inventava una cura fantasiosa; gli animali, però, accorrevano da lei e la trattavano con grande rispetto.
Solo la volpe non aveva mai chiesto consiglio alla rana; anzi, un giorno le disse: “Che animale insulso! Passi la giornata a blaterare cose di cui non capisci il senso e ti fingi esperta nella nobile arte della medicina, di cui non sai nulla. Guardati: sei verde, pallida e malata! Torna al tuo stagno, curati e rimettiti in forze; solo allora potrai pensare di insegnarci qualcosa”. La rana non seppe rispondere alle parole della volpe e non le restò altro da fare che tornare allo stagno, mentre tutti gli altri animali ululavano in segno di scherno.
Solo gli ingenui si lasciano ingannare dalle belle parole.
Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.
Esopo è uno scrittore greco vissuto tra il 620 a.C. e il 564 a.C. circa. Secondo la tradizione tramandataci dagli scrittori greci, Esopo era uno schiavo giunto dalla Frigia o, forse, dall’Africa; si dice anche che Esopo fosse gobbo e deforme e che il suo aspetto fosse davvero orribile. Questo, tuttavia, non gli ha impedito di diventare uno tra gli scrittori più conosciuti ed apprezzati di tutti i tempi.
Le favole di Esopo hanno riscosso nel tempo un tale successo che centinaia di autori si sono cimentati con questo genere. Addirittura, il termine favola, è entrato nella cultura popolare per indicare un genere letterario vero e proprio, di cui Esopo è l’ideatore e il primo scrittore di cui abbiamo traccia.
Qualche informazione sulla favola
La favola è un genere letterario vero e proprio, di cui Esopo è il primo esponente. Una favola è composta da un breve testo narrativo, corredato da una morale che riassume la trama e la condensa in un semplice insegnamento morale. Le favole, per via della loro brevità e della semplicità, sono da sempre un ottimo strumento per l’educazione morale dei più piccoli.
Se ti interessa approfondire le differenze tra favola e fiaba come generi letterari, ti rimandiamo a questo articolo:
Le favole di Esopo, note anche come Æsop’s Fables, sono una lettura comune anche nei paesi di lingua anglosassone (forse anche più che nel nostro paese). Grazie alla loro brevità e alla semplicità del linguaggio e delle sequenze narrative, sono una lettura che si può affrontare anche in compagnia dei più piccoli.
La Library of Congress degli Stati Uniti ha redatto e curato una raccolta di favole disponibile gratuitamente online; puoi leggerla qui:
Per aiutare i più piccoli a riconoscere le emozioni e a coltivare le buone pratiche che ci fanno stare meglio abbiamo scritto la raccolta di racconti “Cuorfolletto e i suoi amici”.
Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.
La cornacchia e la pecora è una favola di Fedro adatta ai bambini dai 6 anni in su.
La cornacchia e la pecora
Una cornacchia planò sulla schiena di una pecora e rimase lì, tenendosi saldamente ancorata con i suoi artigli affilati. La pecora, dopo un po’ si voltò verso l’uccellaccio e le disse: “Prova a posarti sul dorso del lupo, e vedrai. Devi solo ringraziare gli dei che non mi hanno dato i denti affilati e i riflessi del lupo”. Ma la cornacchia rispose: “Mia cara, per fortuna so distinguere i forti dai deboli e mi approfitto di conseguenza”.
Morale: Molti attaccano i deboli ed evitano i forti.
Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.
Il gallo e la perla è una favola di Esopo, adatta ai bambini dai 4 anni in su.
Il gallo e la perla
Esopo
C’era una volta un gallo che stava setacciando il pollaio in cerca di qualcosa da mangiare. Ad un certo punto, becchettando qua e là, trova una perla: “Una perla! Se solo ti avesse trovato un uomo che ama le cose preziose, ti avrebbe raccolto e lucidato; ma io, avrei preferito un chicco di grano e non so proprio cosa farmene di una perla”. E così, il gallo abbandonò la perla tra la polvere e continuò a razzolare.
Morale: Le cose preziose sono fatte solo per chi sa apprezzarle, e questo non vale solo per le perle, ma anche per le parole.
Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.