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Cuorfolletto e il Tricolore

Oggi è un giorno speciale: non c’è scuola! È il 2 giugno, la Festa della Repubblica italiana. Per i bambini come Marta è difficile capire perché sia così importante questa data. Certo, è un bel giorno di sole per stare con mamma e papà ma…
«Cuorfolletto?» chiama Marta.
«Cuorfolletto?!»
Ed eccolo arrivare, il suo piccolo Cuorfolletto tutto rosso.
«Dov’eri finito?»
«Stavo studiando. Ho visto tante bandiere appese alle finestre e non capivo perché fossero lì, così ho chiesto al nonno.»
«E cosa ti ha raccontato?» lo incalzò Marta.
Cuorfolletto prese un piccolo taccuino e cominciò a leggere:
«Il 2 giugno 1946 ci fu una votazione molto importante. Agli italiani chiesero se volevano che il loro Stato fosse una Monarchia o una Repubblica.»
«E che differenza c’è?»
«In una monarchia il capo del loro Stato è un re. In una repubblica è un Presidente, scelto da un Parlamento.»
«E cos’è un Parlamento?»
«È un gruppo di persone che rappresentano tutto il popolo.»
«E chi sceglie queste persone?»
«I cittadini maggiorenni, come la tua mamma e il tuo papà: ogni 5 anni vanno a votare i loro rappresentanti al Parlamento.
Magari anche tu diventerai un membro del Parlamento un giorno. Ti piacerebbe?»
Marta scuote la testa.
«Non lo so. Forse sì. Ma a quella votazione chi ha vinto, il re o la Repubblica?»
«La Repubblica!» esclamò Cuorfolletto e diventò rosso, bianco e verde, proprio come il Tricolore, la bandiera dell’Italia.

Cuorfolletto e i suoi amici

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Scoprite anche Cuorfolletto e i suoi amici, il nostro libro-laboratorio di educazione emotiva; all’interno troverete dieci storie alla scoperta delle emozioni in compagnia di Marta e Cuorfolletto.
Questo libro è ideale da leggere la sera o come supporto per realizzare laboratori di educazione emotiva da 3 a 9 anni.

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Opposti positivi: la tecnica per educare evitando i rimproveri

Pensate alle ultime tre occasioni in cui avete rimproverato i vostri bambini. Che parole avete usato? Quale comportamento volevate evitare? Cosa è successo? Ecco alcuni esempi comuni:

  • Non correre.
  • Non interrompermi mentre parlo.
  • Non prendere in giro tua sorella.
  • Smettila di urlare.

Quando rimproveriamo i nostri figli/alunni di solito vogliamo che “non” facciano qualcosa. Ma come dovrebbero comportarsi? Provate a rispondere indicando il comportamento corretto. Questi comportamenti si chiamano “opposti positivi”. La nostra mente è così concentrata ad individuare e prevenire il negativo, che spesso il comportamento positivo, quello che vorremmo vedere, passa in secondo piano. Proviamo a trasformare i rimproveri dell’elenco precedente utilizzando i loro opposti positivi:

  • Cammina lentamente.
  • Aspetta che io abbia finito prima di parlare.
  • Usa parole gentili con tua sorella.
  • Parla piano.

Gli opposti positivi sono particolarmente utili: ci permettono di evitare i rimproveri e offrono ai bambini un modello di comportamento concreto e realizzabile. Provate ad utilizzarli con regolarità: diventeranno una buona pratica all’interno del vostro modello educativo e vi aiuteranno a tradurre in pratica i principi dell’educazione positiva.

Il concetto di Opposti Positivi viene introdotto dal Professor Alan Kazdin, docente di Psicologia presso l’Università di Yale, in relazione all’interazione tra genitori e figli. Nei suoi anni di studio ed esperienza sul campo, ha notato come, lavorando sul modo di dire le cose, è più facile ottenere il raggiungimento di un obiettivo prefissato. In particolare, Kadzin ha notato come, imparando a pensare in positivo, progressivamente aumenta la motivazione a perseguire l’obiettivo. Cambiando l’abito mentale, è possibile ottenere più velocemente progressi nel modo di agire.
Secondo Kadzin, gli Opposti Positivi sono espressioni che non prevedono l’utilizzo di parole negative come ad esempio “non”. Ecco un esempio pratico: vostro figlio vi interrompe mentre state parlando con un adulto. Normalmente direste: «Non si interrompono gli adulti quando parlano». L’Opposto Positivo è invece una frase di questo tipo: «Per favore, aspetta il tuo turno per parlare». La richiesta intrinseca è la stessa («Non interrompere»), ma focalizzarsi su un concetto positivo ci aiuta a raggiungere più facilmente l’obiettivo che ci siamo prefissati.
Non dimenticate che, se il vostro bambino raggiunge l’obiettivo prefissato, è importante lodarlo, come abbiamo visto nella precedente lezione.

AVVERTENZA: Ci sono situazioni in cui la tecnica degli opposti positivi non è praticabile. Se un bambino sta per compiere un’azione potenzialmente pericolosa, occorre fermarlo.

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L’ape Martina (con minibook fai da te)

L’ape Martina

Alessia de Falco e Matteo Princivalle

Con grande affanno l’ape Martina
cercava un dono per la mammina.
«Domani sarà la sua gran festa
ma avevo i grilli per la testa;
del regalo mi sono scordata,
sono proprio un’ape sbadata!

Potrei donarle un mazzo di fiori,
scegliendoli bene, di tutti i colori.
Potrei farle con l’erba un bracciale?
Che brutta idea, che dono banale…»

E così dopo tanto cercare
tornò piangendo all’alveare.
Quando la vide la sua mammina,
una maestosa ape regina
le domandò: «Cosa ti è successo?
Posso aiutarti, dimmelo adesso.»

Sentendo il racconto dell’apina
la mamma disse: «Cara Martina,
il dono più bello sai tu qual è?
È avere una figlia come te.»

Schede da stampare

Istruzioni

  1. Stampate le schede su due fogli A4.
  2. Colorate le illustrazioni.
  3. Piegate entrambe le schede a metà.
  4. Ritagliate entrambe le schede lungo la linea orizzontale
  5. Incollate le quattro pagine nell’ordine seguente: la pagina 2 va incollata dietro l’illustrazione della pagina 1; la pagina 3 va incollata dietro l’illustrazione della pagina 2; la pagina 4 va incollata dietro l’illustrazione della pagina 3.
  6. Il minilibro illustrato è pronto da sfogliare.
  7. Se volete rilegare il minilibro potete aggiungere una copertina di cartoncino colorato, da incollare sulle due pagine esterne (retro della pagina 1 e retro dell’illustrazione 4).
  8. In alternativa potete incollare il minilibro su una pagina di quaderno, attaccando sempre il retro della pagina 1 e il retro dell’illustrazione 4. In questo modo il minilibro resterà aperto sulla prima pagina e i bambini potranno sfogliarlo avanti e indietro.

Percorso interdisciplinare sulle api

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Cruciverba sulle api

Obiettivi didattici: ripassare in un contesto ludico.

Percorso interdisciplinare sulle api

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Il mondo delle api (flashcards)

Disciplina: inglese
Obiettivo didattico: imparare alcuni semplici vocaboli legati alle api e al loro mondo.

Schede da stampare

Istruzioni

  1. Stampate la scheda con le flashcards.
  2. Colorate le carte e incollatele su un foglio di cartoncino.
  3. Ritagliate le carte: sono pronte per essere usate.

Percorso interdisciplinare sulle api

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Scatola fai da te con api

Schede da stampare

Istruzioni

  1. Stampate la scheda
  2. Colorate la scatolina e incollate la scheda su un foglio di cartoncino.
  3. Ritagliate lungo i bordi.
  4. Piegate le alette.
  5. Assemblate la scatola incollando le alette sui lati lunghi.

Percorso interdisciplinare sulle api

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