Come finiscono le favole?

Le favole classiche (da Esopo a Jean de la Fontaine) finiscono con la morale della favola stessa. Si tratta di una breve frase, concisa e di facile comprensione, che sintetizza la scena raccontata nel testo. Ad esempio, la famosa favola de “La rana e il bue“, finisce con la seguente morale:
Chi finge di essere ciò che non è, finisce sempre per pagarne le conseguenze (a seconda della traduzione e dell’adattamento, naturalmente, troverai finali leggermente diversi nella forma).
A seconda dell’edizione che stai leggendo, potresti trovare la morale anche con questa forma:
Morale: Chi finge di essere ciò che non è, finisce sempre per pagarne le conseguenze
o ancora
Morale
Chi finge di essere ciò che non è, finisce sempre per pagarne le conseguenze
Naturalmente si tratta di scelte stilistiche che spettano a ciascun autore, curatore o editore. Quel che conta, invece, è che le favole finiscono con una frase morale, breve e semplice, adatta tanto ai bambini quanto agli adulti.
QUALCHE ESEMPIO: ECCO COME FINISCONO LE FAVOLE PIÙ FAMOSE
Di seguito, trovi la morale con cui si concludono alcune delle favole più famose di Esopo, Fedro e Jean de la Fontaine (considera che la maggior parte delle favole conosciute sono state riprese da tutti e tre questi autori). Cliccando sui titoli, potrai leggere le favole in versione integrale e stampare le schede stampabili in formato PDF.
La volpe e l’uva: Spesso, le persone che sminuiscono qualcosa, semplicemente non sono in grado di averlo.
La cicala e la formica: Chi nulla fa, nulla ottiene.
La lepre e la tartaruga: I propri avversari, per quanto deboli, non devono mai essere sottovalutati.
Il corvo e la volpe: Spesso, la verità ci acceca e ci porta a commettere delle sciocchezze.
Il topo di campagna e il topo di città: Nella vita ci vuole un pizzico di umiltà nell’accettare le proprie condizioni: infatti, quelle degli altri spesso non sono tanto migliori, come si potrebbe pensare a prima vista.