Pigmalione e Galatea

Pigmalione e Galatea
Testo (a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle
C’era una volta uno scultore, Pigmalione, che non aveva mai preso una moglie e aveva sempre rifiutato le ragazze che avrebbero voluto sposarlo (a chi gli chiedeva perché rispondeva: “Preferisco la mia arte”). Lo scultore era molto bravo nel suo lavoro e tutti in città lo consideravano un grande artista; i re e i ricchi mercanti delle isole vicine facevano a gara per comprare una delle sue statue e lui lavorava dall’alba al tramonto.
Un giorno Pigmalione si mise a scolpire una statua d’avorio, bianca come il latte; il ragazzo diede alla statua la forma di una fanciulla, bella come Venere. Era il suo capolavoro; quando vide la statua finita, gli piacque così tanto che se ne innamorò.
Da quel giorno lo scultore cominciò a tenere la statua accanto a sé: la abbracciava, la accarezzava, la copriva quando faceva freddo e la sera la stendeva nel suo letto perché potesse dormire con lui.
Si innamorò a tal punto della sua opera che decise di andare al tempio di Venere; dopo aver reso alla dea i migliori omaggi, le chiese: “Oh Venere, vorrei tanto avere in moglie una donna uguale in tutto e per tutto alla fanciulla che ho scolpito”.
La dea, udendo quella preghiera, decise di esaudirla, perché Pigmalione era un uomo dal cuore gentile e sapeva che avrebbe trattato la fanciulla con amore e con rispetto.
Quando lo scultore tornò a casa, scoprì che la statua si era trasformata in una ragazza coi capelli chiari e con la pelle bianca come l’avorio. Pigmalione e Galatea – era questo il nome della fanciulla, voleva dire “bianca come il latte” – si sposarono al cospetto di Venere e vissero per sempre felici e contenti.
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* Questo mito compare nella raccolta delle Metamorfosi di Ovidio; in seguito, è stato ripreso da altri mitografi.
** Dal mito di Pigmalione deriva un famoso effetto psicologico, l’effetto Pigmalione (o “profezia che si autoavvera”): così come Pigmalione si era innamorato della sua statua al punto da averla trasformata – per intercessione della divinità – avviene lo stesso per le nostre credenze: spesso ci convinciamo di qualcosa al punto tale che i pensieri divengono realtà. Per approfondire questo effetto e scoprire qualche caso applicato al mondo dell’educazione ti suggeriamo di leggere il nostro articolo sull’effetto Pigmalione e sugli stereotipi.
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