Il Sole e il vento del Nord è una favola di Esopo adatta ai bambini dai 6 anni in su.
Il Sole e il vento del Nord
Un giorno il Sole e il vento del Nord decisero di litigare. “Sono più forte di te!” disse il vento al Sole. “Niente affatto” rispose l’altro. E così, decisero di sfidarsi in una prova di forza. Vedendo un uomo camminare lungo il sentiero, il vento del Nord disse: “Il primo tra noi che riuscirà a spogliare quell’uomo sarà il più forte”. E il Sole accettò. Il vento del Nord prese a soffiare contro il viandante con tutte le sue energie: pensava che in questo modo gli avrebbe fatto volare via i vestiti con la sua forza. Ma quello, sentendo il freddo e il vento, tirò fuori dalla sua sacca un mantello per coprirsi. Il vento, infuriato, soffiò ancora più forte: così, il viandante prese anche una sciarpa ed un cappello. Poi, toccò al Sole, che cominciò a risplendere scaldando la Terra. Il viandante, per il caldo, ripose la sciarpa, il cappello e il mantello. Il Sole intensificò i suoi raggi, finché non diventarono bollenti. L’uomo, che era arrivato nei pressi di un fiume, non resisteva più a quel caldo: così, si spogliò e si buttò in acqua.
Morale: La persuasione, spesso, è più forte della violenza.
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Il pipistrello e le donnole è una favola di Esopo adatta ai bambini dai 5 anni in su.
Il pipistrello e le donnole
Un pipistrello si posò a terra e fu catturato da una donnola, che minacciava di ucciderlo. “Ti supplico”, le disse il pipistrello in lacrime, “non ammazzarmi”. “Ma io odio gli uccelli” rispose la donnola, “e tu voli, proprio come un uccello. È per questo motivo che voglio ucciderti”. “No, no: ti sbagli. Io non sono un uccello, ma un topo. Guarda bene: non vedi che ho le orecchie e che il mio corpo è coperto di pelo invece che di piume?” La donnola si convinse e lo lasciò andare. Qualche tempo dopo, il pipistrello si posò a terra e fu catturato da un’altra donnola. Anche questa donnola voleva ucciderlo. “Ti supplico” disse, “risparmiami la vita”. “Ma io odio i topi” rispose la donnola, “e tu sei un topo. È per questo motivo che voglio ucciderti”. “No, no: ti sbagli. Io non sono un topo, ma un uccello. Osservami bene: ho le ali! Hai mai visto un topo con le ali?” Anche questa volta la donnola si convinse e lo lasciò andare.
Morale: Per risolvere i problemi, dobbiamo imparare a scegliere ogni volta la strategia più adatta.
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I due muli è una favola di Esopo, adatta ai bambini dai 4 anni in su.
I due muli
Due muli viaggiano insieme: uno porta due ceste piene d’oro e di gioielli preziosi, mentre l’altro porta due sacchi pieni d’orzo. Il mulo con il carico d’oro cammina pieno d’orgoglio, dandosi delle grandi arie. «Io lavoro per il re in persona e trasporto i suoi gioielli» diceva a tutti coloro che incontrava per strada.
Ad un certo punto, però, incontra due ladri che lo prendono a bastonate e gli rubano il carico; poi, i ladri scappano, senza toccare il secondo mulo né il suo carico d’orzo. Il mulo, ferito e derubato del suo carico, si lamenta: «Ben mi sta; non avrei dovuto vantarmi tanto del mio carico: chi è povero non si imbatte nei pericoli, mentre i beni preziosi sì che sono a rischio!»
Morale: la ricchezza comporta molti rischi; chi invece possiede poco, è molto più sicuro.
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La gallina dalle uova d’oro è una favola di Esopo, adatta ai bambini dai 4 anni in su.
La gallina dalle uova d’oro
Esopo
Un contadino comprò una gallina che faceva ogni giorno un uovo d’oro. Dopo le prime uova, l’uomo pensò che l’animale avesse la pancia piena d’oro e si disse “Perché aspettare? Ammazzerò questa gallina, le aprirò la pancia e in un sol colpo diventerò ricchissimo”.
E così fece. Purtroppo, però, il contadino scoprì che la pancia di quella gallina era tale quale a quella delle altre, e dell’oro non v’era traccia; così, insieme alla gallina, perse anche le uova d’oro che faceva ogni giorno e diventò povero.
Bisogna accontentarsi di ciò che si ha: l’avidità gioca brutti scherzi.
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Il lupo e il cane è una favola di Fedro adatta ai bambini dai 5 anni in su.
Il lupo e il cane
Fedro
C’era una volta un lupo, magro e affamato: erano diversi giorni che non trovava nulla da mettere sotto i denti. Un sera, passò davanti al cortile di una casa e vide un cane: era ben pasciuto e grassottello. “Come mai sei così pasciuto? Dove trovi tanto da mangiare?” chiese il lupo al cane. “Il mio padrone è un brav’uomo: riempie la mia ciotola ogni giorno” gli rispose l’altro. Il lupo, però, si accorse che la pelliccia del cane, sul collo, era tutta rovinata. “Cos’hai fatto al collo?” gli domandò. “E’ il collare: il mio padrone me lo mette di giorno, quando mi lega alla catena. La notte, invece, mi libera, così faccio la guardia”. Il lupo si allontanò e tornò nel bosco: preferisco mille volte andare dove voglio che avere la pancia piena ma vivere alla catena.
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L’asino che portava il sale è una favola di Esopo, adatta ai bambini dai 4 anni in su.
L’asino che portava il sale
Esopo
Un asino che portava un carico di sale si trovò a dover attraversare un fiume; tuttavia, l’asino scivolò e cadde in acqua: così, tutto il sale che portava nei cesti sulla schiena si sciolse e l’animale si rialzò con un carico molto più leggero. L’asino fu ben contento della cosa! Qualche tempo dopo, lo stesso asino stava portando un carico di spugne sulla riva di un fiume; ricordandosi di quello che era successo con il sale, pensò che se si fosse lasciato cadere in acqua, anche questa volta il carico sarebbe diventato più leggero. Questa volta, le spugne imbevute d’acqua si gonfiarono, così tanto che l’asino, a causa del loro peso, non riuscì più ad uscire dall’acqua e fu trascinato via dalla corrente.
Molto spesso, gli uomini non si rendono conto che sono le loro stesse azioni a rovinarli.
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