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Lavoretti con il DAS

In questo articolo puoi trovare tante idee creative per modellare il DAS, utilizzandolo per realizzare lavoretti creativi e piccoli oggetti.

COME SI LAVORA IL DAS

La base naturale e la buona componente acquosa del DAS permettono di utilizzarlo per molti lavoretti a livello scolastico e a casa. Non sono richieste infatti particolari competenze dato che la pasta si separa con le mani senza sforzo, consentendo facilmente la manipolazione e la modellazione.

Il composto è semplice da lisciare e comporre e può essere applicato senza sforzo ad altri materiali come il cartoncino, il legno e la terracotta. Ad esempio si può modellare il DAS su strutture di metallo, quale il filo di alluminio per decorazioni, per creare statue senza la necessità di appositi strati adesivi.

Per modellare il DAS, è preferibile usare una superficie liscia e pulita. La pasta tende a seccare velocemente all’aria, per via dell’evaporazione dell’acqua, quindi è preferibile sigillare perfettamente la confezione per evitare che la parte di composto non utilizzata si indurisca.

Se invece dovete interrompere il lavoro, potete ricoprire quanto realizzato con uno strato plastico, quale la pellicola da cucina, per mantenere l’elasticità della pasta inalterata.

Come già accennato, il DAS si indurisce con la semplice esposizione all’aria, senza necessità di cottura in forno. Le tempistiche sono variabili e dipendono dalla grandezza dell’oggetto realizzato anche se, in generale, sono sufficienti circa 24 ore.

Ad essiccazione terminata, il DAS può essere colorato con comuni tempere a base acquosa e rifinito con uno strato di vernice fissativa trasparente.

CONSIGLI UTILI PER LA LAVORAZIONE DEL DAS

Il calore è fondamentale per modellare questa pasta polimerica e già solo “impastandolo” con le mani riuscirete a realizzare le vostre creazioni. Se siete alle prime armi, il primo consiglio è quello di stendere il DAS con l’aiuto di un matterello.

Il DAS va soggetto a screpolature che possono essere evitate ricorrendo alla punta di un pennello immersa nell’acqua che aiuterà a stendere le screpolature.  Il DAS può essere colorato con delle semplici tempere: il consiglio è quello di colorarlo prima di lavorarlo.

LAVORETTI E CREAZIONI CON IL DAS

COLLANE CON IL DAS

Il DAS è adatto per realizzare delle grosse perle da infilare all’interno di collane fai da te. Dopo aver realizzato la perla, è sufficiente forarla con uno spiedino di legno e poi lasciarla asciugare per un giorno o due. Una volta asciutti, questi elementi si possono dipingere con i colori a tempera o con gli acrilici.

lavoretti e creazioni con il das

PORTAOGGETTI CON IL CALCO DI UNA FOGLIA

Questo è un lavoro semplicissimo, adatto anche ai bambini più piccoli.

lavoretti con il das

Scopri come realizzarne uno, leggendo il nostro articolo sui portaoggetti con il DAS

CIOTOLA PORTAOGGETTI CON IL DAS

Si può realizzare una ciotola decorativa in DAS utilizzando una struttura a ragnatela. Dopo aver modellato dei cilindri di DAS si appoggiano su di una ciotola che servirà da forma (meglio rivestirla con un foglio di pellicola trasparente). Si lascia asciugare la pasta per due giorni e il lavoretto è pronto per essere decorato e riempito.

lavoretti e creazioni con il das
lavoretti con il das

CIOTOLE E VASI CON IL DAS

Con il DAS terracotta si può realizzare un vaso sul modello di quelli antichi.

Ne abbiamo parlato nel nostro articolo su ciotole e vasi con il DAS.

Cornici fai da te di DAS
Stendete il DAS, lasciando uno spessore di circa 5 millimetri e con un coltellino tagliate la forma preferita, creando così a sagoma per la vostra cornice. Ritagliate la cornice esternamente e internamente, basterà utilizzare l’apposito taglierino di plastica; poi personalizzatela, quando non si è ancora seccata, con conchiglie, piccole sfere, cuoricini. Una volta fatta asciutare la sagoma, incollatela su una base di cartoncino spesso della stessa forma e inserite nello spazio apposito la vostra foto.

Ciondoli di DAS
Provate a realizzare dei cuoricini di DAS: prima stendete una sfoglia abbastanza sottile e poi aiutatevi con uno stampino, non dimenticate di fare un foro per far passare il nastrino. Una volta fatti asciugare i vostri ciondoli, colorateli con tempere e glitter.

Porta oggetti di DAS
Il DAS si presta alla realizzazione di piattini e ciotoline porta oggetti che potete modellare manualmente o usando come stampo una tazza o una ciotola in ceramica. Fate asciugare e colorate, magari usando colori metallizzati. Potete anche fare delle piccole incisioni ispirandovi ai graffiti.

COS’E’ IL DAS

Forse non tutti sanno che DAS, il nome di una delle paste modellabili più note tra quelle in commercio, è l’acronimo del nome del suo inventore, Dario Sala. Il brevetto, depositato, nel 1962, venne ceduto alla Adica Pongo di Lastra a Signa, chiusa dal 1993.

Oggi il prodotto è realizzato e commercializzato dalla FILA. Il DAS è una pasta sitetica per modellare comprosta da una base minerale. E’ piuttosto simile alla creta, ma non necessita di essere scaldata in forno per indurirsi. Inizialmente prodotto solo in grigio, è stato poi realizzato anche in bianco e in terracotta.

In tempi recenti la pasta modellabile è stata oggetto di polemiche, dato che uno studio pubblicato nel 2015 dallo “Scandinavian Journal of Work Environment and Health” ha evidenziato che il lotti prodotti in Italia dalla Adica Pongo tra il 1963 e il 1975 contenevano fibre di amianto, non più presenti nella ricetta odierna, che rende quindi la pasta sicura da usare.

La Fila, che in una nota a riguardo, ha specificato che il prodotto, in commercio in Italia e all’estero, non è soltanto del tutto sicuro: è pienamente conforme alle normative vigenti, in particolare alla Direttiva Giocattoli 2009/48 CE. Il prodotto risponde inoltre pienamente alla Norma Armonizzata EN 71 parti 1, 2 e 3:2013 in ambito europeo, nonché all’ASTM D-4236 negli Stati Uniti. La pasta per modellare è stata testata dermatologicamente.

VANTAGGI DEL DAS RISPETTO AD ALTRE PASTE MODELLABILI

Prezzo conveniente
Rispetto ad altre paste polimeriche in commercio, ad esempio il fimo, ha un costo decisamente più basso e costituisce pertanto un buon punto di partenza per sperimentare l’hand made.

Personalizzazione dei colori
Il DAS può essere colorato con dei semplici colori a tempera: anche questo ci farà risparmiare molto invece di costringerci ad acquistare panetti di diversi colori. La base di acqua rende la pasta morbida da modellare ed adatta anche ai bambini (sotto il controllo di un adulto, visto che non è edibile).

STRUMENTI E IDEE PER MODELLARE CON IL DAS

Oggi ci sono una serie di strumenti messi in commercio dalla FILA, azienda produttrice del DAS, per aiutarci a realizzare creazioni pressoché infinite.

DAS Smart
DAS Smart è la nuova pasta da modellare termoindurente a base di PVC, che non macchia le mani. Può essere utiizzata per realizzare murrine, creare gioielli e piccoli manufatti. Si cuoce in forno a 130° per un massimo di 30 minuti, ma gli oggetti si possono cuocere più volte per aggiungere nuovi dettagli.

Disponibile in 30 colori standard, 4 colori glitter, 4 colori metallizzati e 4 effetti speciali. In commercio ci sono due formati: panetti da 57 gr e da 350 gr.

DAS Set Strumenti per modellare e mattarello
Il Set consiste in 4 strumenti professionali, dotati di punte in metallo di forme differenti, realizzati per creare dettagli precisi, texture e cavità. Inoltre è disponibile l’apposito mattarello, regolabile attraverso tre coppie di anelli che producono diversi spessori (2,5 mm, 3,5 mm e 5 mm). Il mattarello ha una superficie antiaderente per rendere la lavorazione molto più facile.

Vernidas
E’ una vernice trasparente e cristallizzante che dona un effetto laccato e ceramico agli oggetti realizzati con il DAS. Disponibile in flaconi da 33, 250, 500 ml, va utilizzata dopo aver fatto asciugare ed essiccare il DAS.

Das Junior
Appositamente pensata per bambini dai 3 anni in su, è una pasta colorata in 10 colori miscelabili tra loro. Questo formato mantiene brillantezza e vivacità anche dopo l’essiccaggio, indurisce all’aria senza bisogno di cottura, non sporca, ed è lavabile dalle mani con acqua e dalla maggior parte degli indumenti in lavatrice con ciclo a 40°. A base minerale e senza glutine. La confezione richiudibile e permette di mantenere a lungo la freschezza del prodotto anche dopo l’apertura.

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Découpage: come dare nuova vita agli oggetti

E se usassimo le vacanze per sperimentare qualche tecnica artistica insieme ai bambini? Detto fatto: oggi vi parliamo del découpage, che noi amiamo moltissimo. E’ un’arte che ci piace tanto perché permette di dare nuova vita agli oggetti e sperimentare anche tecniche miste, con ad esempio l’utilizzo degli effetti cromatici delle spugnature o del pennello.

Il découpage ci permette di personalizzare pensierini e oggetti conferendo loro il nostro stile e la nostra personalità. Prima di iniziare, facciamo un passo indietro nella storia.

DECOUPAGE: L’ARTE DI INCOLLARE RITAGLI E RENDERLI UN CAPOLAVORO

La parola Découpage deriva dal francese découper, verbo che significa ritagliare. E, in effetti di ritagli si tratta: questa tecnica artistica prevede di tagliare soggetti da carte o giornali e rivestire oggetti con l’utilizzo di apposite colle e vernici.

In passato il Découpage (chiamato anche “lacca povera” o “arte povera”) veniva utilizzato dai mobilieri veneziani del 1700 per adornare i mobili laccati e le cineserie con stampini ritagliati e dipinti. Tra i più grandi produttori di carte da découpage vi era la stamperia Remondini di Bassano del Grappa.

Oggi questa tecnica ha trovato ampia diffusione tra gli amanti del bricolage, che possono scegliere i soggetti da ritagliare ed applicare in una vastissima gamma di carte e tovaglioli appositi.

DECOUPAGE: TECNICA BASE

Cosa ci serve:

  • colla vinilica o colla per découpage
  • pennello piatto piuttosto grande per stendere colla, colori e vernici
  • vernice, lacca, vernice di finitura per découpage
  • forbici
  • colori acrilici (facoltativi)
  • un oggetto da rivestire con il découpage (in legno, vetro, latta)
  • materiali per realizzare il découpage (ritagli di giornale, di riviste, di fogli decorati e così via)

Come si fa:

Per prima cosa, scegliete l’oggetto da decorare e le carte da utilizzare. E’ consigliabile, prima di iniziare a ritagliare i soggetti scelti, farsi un’idea di quella che deve essere la decorazione finale.

Se siete principianti e non conoscete la tecnica, potete usare del materiale di recupero come ad esempio, i volantini, i giornali, riviste e libri vecchi sono tutti perfetti per il découpage.

Tagliate i soggetti che volete applicare sull’oggetto da decorare. Se ad esempio vi state apprestando a decorare una scatola di legno o di metallo, potete prima passare una mano di acrilico di un colore che si intoni con i ritagli, farlo asciugare e poi procedere ad incollare le decorazioni. Questo procedimento garantirà un effetto più armonioso e una miglior aderenza dei ritagli

Appoggiate i ritagli sull’oggetto da decorare prima di incollarli, per avere un’idea di quale sarà il risultato. Poi passate sulla superficie dell’oggetto e sopra il ritaglio la colla vinilica. Fate asciugare la colla ed eventualmente applicate di nuovo per garantire un miglior fissaggio.

Una volta ultimato il lavoro, dovete fissare il découpage con un paio di mani di vernice di finitura (reperibile nei negozi di belle arti o nelle cartolerie), di vernice normale o di lacca. Assicuratevi che ogni strato sia completamente asciutto prima di passare un’altra mano.

A volte si procede alla levigazione del découpage, dopo averlo fissato con la lacca. Sfregate delicatamente della carta vetrata (grana 400) per eliminare le imperfezioni e togliete poi granelli e residui con un panno umido. E’ assolutamente necessario che la lacca sia completamente asciutta, altrimenti si rischia di rovinare il lavoro.

Potete dare un’ulteriore mano di vernice o la lacca per garantire una migliore finitura. Di solito, per avere una resa ottimale, si stendono quattro o cinque mani di lacca.

Consigli utili:

  • Se usate carta di giornali e riviste, controllate che la carta sia stampata su una sola facciata, altrimenti il disegno sul lato rovescio si vedrà quando verrà a contatto con la colla
  • Se fate fatica a far aderire un ritaglio, spennellate uno strato sottile di colla diluita su tutta la superficie, ritagli compresi
  • Per controllare che non ci siano zone incollate male, quando la colla è asciutta, strofinate la mano sulla superficie
  • Con un panno umido eliminate la colla in eccesso, e pressate leggermente i bordi dei ritagli dopo averli incollati
  • Se desiderate ottenere un effetto 3D, dovete applicare diversi strati di ritagli; su ognuno di essi passate una o più mani di vernice o di lacca prima di applicare altra carta. Gli strati finali sembreranno molto più scuri rispetto ai primi

DECOUPAGE MATERICO

In questo caso si utilizzano supporti precedentemente trattati con particolari paste sintetiche, in grado di rendere la superficie artisticamente imperfetta. Si possono creare effetti che richiamano materiali naturali come la terracotta o metalli specifici oppure realizzare decori a rilievo. I prodotti per realizzare questi effetti sono in vendita anche online.

DECOUPAGE PITTORICO

In questo caso si crea un fondo sulla superficie da decorare che richiami nei colori i decori che applicherete successivamente mediante la tecnica base. Solitamente si riprendono i colori dei ritagli, creando sfumature tono su tono.

Per i più abili a disegnare e dipingere, si può pensare di disegnare sull’oggetto da decorare un’ambientazione (un paesaggio ad esempio) all’interno della quale inserire i decori.

Per dipingere si utilizzano colori acrilici e possibilmente cere pittoriche, ideali per realizzare le sfumature. A proposito di queste ultime, ricordate che è sempre indicato partire dai colori chiari, mescolando gradualmente quelli più scuri.

DECOUPAGE SUL LEGNO: PERSONALIZZIAMO LA CAMERETTA

La tecnica del découpage su legno è molto semplice ed è consigliata anche a chi è alle prime armi. Potete iniziare con una scatola di legno, un portafoto, per poi passare ad armadi e cassettiere. Impratichendovi, potreste utilizzare questa tecnica per personalizzare la cameretta del vostro bambino, scegliendo insieme i motivi per le decorazioni. Ecco come fare:

  • Iniziate preparando la superficie dell’oggetto da decorare stuccando eventuali imperfezioni.
  • Levigate con la carta vetrata sottile
  • Stendete il colore che avete scelto come fondo.
  • Ritagliate dalla carta da découpage il motivo scelto, prima nei contorni generali e successivamente nei dettagli, aiutandovi con delle piccole forbici a punta ricurva.
  • Applicate la colla da découpage sul retro del ritaglio, capovolgetelo e appoggiatelo sulla superficie da decorare nella posizione prestabilita
  • Fate aderire il ritaglio alla superficie dell’oggetto e premete delicatamente per eliminare eventuali eccessi di colla o bolle d’aria.
  • Quando la colla è asciutta stendete la vernice protettiva a base d’acqua opaca o lucida a rapida essiccazione.

DECOUPAGE SU VETRO CON I TOVAGLIOLI E LA CARTA DI RISO

Con il découpage è possibile eseguire decorazioni anche su vasi e bottiglie di vetro. In questo caso è preferibile rivestire la superficie con pezzetti di carta di riso (si acquista a rotoli e si strappa manualmente in piccoli pezzi che andranno incollati all’oggetto prescelto).

Il procedimento è analogo a quello della tecnica base: l’unica differenza sostanziale consiste nell’utilizzo di materiali più delicati, per cui ci vorrà maggiore attenzione nel ritagliarli ed applicarli.

DECOUPAGE CON I BAMBINI: UNA SCATOLA A FUMETTI

Il découpage può essere un ottimo passatempo per i bambini della scuola primaria, già abituati a maneggiare le forbici con precisione. Un’idea da realizzare insieme è la scatola a fumetti, per organizzare giochi e conservare piccoli tesori.

In questo caso dovete proteggere i manici e le chiusure con il nastro adesivo di carta. Poi procedete a dipingere la valigetta con il colore acrilico preferito. Infine scegliete un fumetto e ritagliate personaggi e baloon che andranno a rivestire la vostra scatola. E’ un lavoro un po’ laborioso, ma il risultato è garantito.

KIT DECOUPAGE PER BAMBINI

Se volete cimentarvi con i vostri piccoli in questa piacevole attività potete avvalervi di alcuni kit già pronti, acquistabili anche online. Ad esempio l’azienda Melissa & Doug propone questo simpatico gufo di cartapesta, da decorare con la tecnica decoupage.

Kit Decoupage Melissa & Doug > scoprilo in offerta su Amazon.it

 

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Cos’è e come funziona il metodo Feuerstein

Il metodo Feuerstein, dal nome del suo ideatore, il professor Reuven Feuerstein, è una metodologia didattica per stimolare e sviluppare l’intelligenza. Utilizzato inizialmente con bambini affetti da disabilità cognitiva o con disturbi dell’apprendimento, è oggi utilizzato per lavorare sulla plasticità cognitiva e sulla flessibilità mentale. 

metodo feuerstein

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COME FUNZIONA IL METODO FEUERSTEIN?

Il metodo Feuerstein nasce per il potenziamento cognitivo dei ragazzi e degli adulti affetti da varie tipologie di disabilità cognitiva; tuttavia, si è rivelato un valido ausilio anche per la crescita aziendale e per offrire un’adeguata flessibilità mentale a soggetti in età evolutiva e adulta. Un classico esempio di applicazione aziendale è quello dei lavoratori che devono adattarsi alle nuove tecnologie, stravolgendo così il proprio modo di lavorare.

Alla base del metodo Feuerstein c’è la convinzione che il sistema cognitivo di ciascun individuo si possa modificare, a prescindere dall’età. L’intero metodo, infatti, è basato sul concetto di Modificabilità Cognitiva Strutturale (o anche M.C.S.), ovvero la possibilità, per gli esseri umani, di modificare la propria struttura neurale attraverso determinate esperienze.

L’intelligenza, dunque, non è innata ma si costruisce lungo l’arco della vita, prevalentemente sulla base delle esperienze che viviamo. L’intelligenza, secondo Feuerstein, è la propensione dell’organismo a modificarsi nella sua struttura cognitiva, in risposta al bisogno di adattarsi a nuovi stimoli, di origine interna o esterna che siano.

Vi sono altri due presupposti su cui il metodo si fonda: l’approccio olistico alla persona, che deve essere considerata nel suo insieme e non come una sommatoria di funzioni cognitive ed emotive e l’efficacia dell’apprendimento mediato, ovvero quella forma di relazione d’apprendimento in cui il soggetto è “guidato” verso l’apprendimento da un altro soggetto.

CHE STRUMENTI UTILIZZA IL METODO FEUERSTEIN?

Il metodo Feuerstein utilizza principalmente due strumenti operativi: il LPAD e il PAS.

Il Metodo per la Valutazione Dinamica del Potenziale di Apprendimento (LPAD) consiste in una batteria di test che valutano il potenziale di apprendimento e la modificabilità cognitiva. Invece di misurare le funzioni cognitive in modo statico, come avviene con i test di intelligenza, il LPAD cerca invece di valutare il grado di modificabilità di queste funzioni.

Il secondo strumento utilizzato dal metodo Feuerstein è il Programma di Arricchimento Strutturale (PAS). Questo strumento, costituito da una serie di schede, ha l’obiettivo di lavorare sulla consapevolezza dei propri processi mentali e sulla possibilità di modificarli.

Si tratta di esercizi di tipo carta-matita, che non hanno nulla a che vedere con le tradizionali discipline scolastiche ma hanno l’obiettivo di stimolare riflessioni di tipo metacognitivo.

Va sottolineato come le schede non siano un elemento indipendente, ma da mettere in relazione con la persona che avrà la funzione di mediatore. Dunque, l’efficacia del metodo dipende principalmente dalla sinergia benefica tra materiale e persona-guida.

Il mediatore non fornisce risposte dirette a dubbi e domande; tende invece ad indirizzare il pensiero ed i suoi processi: ricordiamo che l’obiettivo non è un determinato risultato ma piuttosto la consapevolezza del proprio modo di ragionare e la capacità di implementare i propri processi mentali.

LIBRI SUL METODO FEUERSTEIN

Nel tempo, sono stati pubblicati numerosi testi sul metodo Feuerstein, di natura divulgativa o scientifica. Noi vi abbiamo suggerito tre manuali legati al metodo: il primo è per chi ha bisogno di “un’infarinatura generale”, il secondo per chi vuole comprendere meglio la vision educativa del prof. Feuerstein e l’ultimo per chi vuole approfondire il Programma di Arricchimento Strumentale.

MIGLIORARE I PROCESSI DI APPRENDIMENTO

di M. Minuto e R. Ravizza

Questo testo offre una duplice prospettiva: da un lato affronta le funzioni cognitive di cui si occupa il metodo Feuerstein, dall’altro offre suggerimenti utili per migliorare la propria pratica didattica ed educativa. Si tratta di un saggio particolarmente chiaro e che non trascura la dimensione operativa: educatori e docenti, anche senza diventare operatori certificati per il metodo Feuerstein, troveranno un utilissimo toolkit, una cassetta degli attrezzi per sperimentare e innovare la propria pratica professionale.

Lo consigliamo in particolare a coloro che affrontano per la prima volta il metodo Feuerstein e che desiderano una guida per muovere i primi passi nel mondo della modificabilità cognitiva e dell’apprendimento mediato.

Migliorare i processi di apprendimento. Il metodo Feuerstein: dagli aspetti teorici alla vita quotidiana > su Amazon.it

NON ACCETTARMI COME SONO

di R. Feuerstein,‎ Y. Rand, e J. Rynders 

In questo testo, il prof. Feuerstein affronta il tema dell’intelligenza: è davvero un costrutto immutabile, determinato geneticamente e plasmato solo in forma marginale dall’ambiente? Si può modificare l’intelligenza degli individui?

A partire da una significativa esperienza con ragazzi affetti da vari gradi di disabilità cognitiva, Feuerstein sottolinea come l’intelligenza si possa modificare ed adattare. Dunque, non dobbiamo darci per vinti: si può sempre cambiare, migliorando.

Questo testo è il fondamento teorico del metodo Feuerstein, ne racchiude la filosofia; dunque, lo consigliamo a chi non sta cercando informazioni sul Programma di Arricchimento Strumentale ma vuole approfondire il quadro teorico di riferimento e la vision educativa del metodo stesso.

Non accettarmi come sono > su Amazon.it

IL PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO STRUMENTALE DI FEUERSTEIN

di R. Feuerstein, R. S. Feuerstein, Y. Rand e L. Falik

Questo testo, firmato dal prof. Feuerstein e dai suoi collaboratori, affronta il tema del Programma di Arricchimento Strumentale nei suoi aspetti scientifici, spiegando come utilizzare gli strumenti del metodo per l’arricchimento cognitivo degli individui.

È il passaggio successivo al manuale introduttivo che vi abbiamo consigliato.

Il programma di arricchimento strumentale di Feuerstein. Fondamenti teorici e applicazioni pratiche > su Amazon.it

CORSI DI SPECIALIZZAZIONE PER IL METODO FEUERSTEIN

Esistono vari enti e associazioni che organizzano corsi di formazione in Italia per il metodo Feuerstein. Per essere certi di affidarvi a dei veri professionisti della formazione, vi suggeriamo di verificare prima sul sito ufficiale del Feuerstein Institute di avere a che fare con un centro autorizzato.

Trovate l’elenco dei centri autorizzati per la formazione qui.

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Whisky il ragnetto

Avete mai sentito parlare di Whisky il ragnetto? Si tratta di una canzoncina per bambini simpaticissima, che racconta delle disavventure di un povero ragnetto inzuppato dalla pioggia. 

Oltre alla canzone in italiano, esiste una versione in inglese: fa parte delle nursery rhymes, le filastrocche popolari utilizzate negli asili per insegnare la lingua inglese e i suoi suoni. Sotto il testo e il video italiano potete trovare anche le versioni in inglese, se volete tentare un approccio “bilingue”! Già, anche una semplice canzoncina può diventare un’ottima occasione per imparare.

whisky il ragnetto
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WHISKY IL RAGNETTO: IL TESTO IN ITALIANO

Whisky il ragnetto sale la montagna
la pioggia lo bagna
e Whisky cade giù, giù, giù!
Ma ecco esce il sole
e Whisky si è asciugato
risale la montagna e va sempre più sù, sù, sù!
Sulla montagna c’è una casetta
con una streghetta
che se lo vuol mangiar, gnam, gnam!
Ma Whisky è molto furbo
riscende la montagna
e va dalla sua mamma
e non la lascia più, più, più!

WHISKY IL RAGNETTO: IL VIDEO IN ITALIANO

Ed ecco a voi il video con la canzoncina in italiano: un’ottima idea per insegnare ai più piccoli la nostra lingua con il suo ritmo ed i suoi suoni:

WHISKY IL RAGNETTO: IL TESTO IN INGLESE

Questo è il testo della versione inglese, quella originale:

The Incy Wincy spider went up towards the spout
Down came the rain and washed the spider out
Out came the sun and dried up all the rain
Now Incy Wincy spider went up the spout again!

Questa è una traduzione in italiano abbastanza fedele, che mantiene la metrica originale (anche se la rima baciata spout-out e rain-again si perde):

Whiskey il ragnetto sale la grondaia
Cade la pioggia e porta il ragnetto giù.
Poi esce il sole che asciuga tutta l’acqua
Whiskey finalmente può risalire su.

WHISKY IL RAGNETTO: IL VIDEO IN INGLESE

Ed ecco il video con la canzone in inglese:

 

SCOPRI LE ALTRE CANZONI PER BAMBINI

VEO VEO : una canzoncina popolare in spagnolo, pubblicata nel 2015 e diventata subito un vero e proprio tormentone > Veo Veo 

TORERO CAMOMILLO: direttamente dallo Zecchino d’Oro, una delle canzoni più amate dai bambini; trovate tutto il testo originale, oltre al video > Torero Camomillo 

WHISKY IL RAGNETTO: un ragnetto che sale una montagna (o una grondaia, in inglese) finché la pioggia non lo fa cadere; trovate il testo in italiano e in inglese, con il video animato per i più piccini > Whisky il ragnetto

NELLA VECCHIA FATTORIA: un’altra canzone in italiano e in inglese, per imparare a conoscere gli animali della fattoria e i loro versi > Nella vecchia fattoria

 

IL BALLO DEL QUA QUA: un inno alla felicità che è anche una delle canzoni preferite dai più piccoli > Il ballo del Qua Qua

ERO IN BOTTEGA TIC E TAC: una canzoncina popolare che tutti abbiamo canticchiato con gli amici da piccoli; scoprite il testo e il video e tramandatela ai vostri pargoli > Ero in bottega tic e tac

IL GATTO PUZZOLONE: un classico moderno dello Zecchino d’Oro, cantata in occasione del Festival dello Zecchino d’Oro del 2004; ideale per cantare in gruppo, dividendosi in coro e solista > Il gatto puzzolone

44 GATTI: un’altra canzone dello Zecchino d’Oro amatissima dai più piccini > 44 gatti 

 

SE SEI FELICE E TU LO SAI: la filastrocca del battimani per animare  > Se sei felice e tu lo sai

LA BELLA LAVANDERINA: > una canzone per giocare in gruppo, con un bel girotondo > La bella lavanderina

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Pennarelli: tanti usi, anche da scarichi

Forse non ci avete mai pensato, ma i pennarelli si prestano molto bene, oltre a far divertire i bambini con i loro colori brillanti, anche all’arte del riciclo. Capita infatti, dopo averli usati, di trovarli quasi scarichi e chiedersi che fare. In questa rassegna vi spiegheremo un po’ di trucchi per dare nuova vita ai vostri pennarelli e stupire i bambini.

PENNARELLI: FORSE NON TUTTI SANNO CHE …

Colori a spirito
I pennarelli sono delle penne con un serbatoio contenente inchiostro colorato e una punta di materiale sintetico poroso, quasi sempre feltro o nylon. I più diffusi sono i così detti “colori a spirito”: contengono un inchiostro composto da una soluzione acquosa di prodotti coloranti e un solvente come toluene o xilene.

Il colore viene assorbito dalla punta in feltro o nylon e trasferito uniformemente sul supporto cartaceo. Sono quelli che normalmente acquistiamo e che vengono utilizzati anche dai bambini. Per i più piccoli sono state pensate soluzioni lavabili, che consentono quindi un utilizzo su qualsiasi tipo di superficie senza il rischio di macchie indelebili.

Pennarelli indelebili
I pennarelli indelebili hanno un inchiostro composto da solventi come xilene, toluene o etanolo, oltre ai coloranti e la resina. La loro particolarità consiste nel poter scrivere su differenti materiali, senza che il colore si cancelli. Anche gli evidenziatori rientrano nella categoria dei pennarelli indelebili.

Pennarelli cancellabili a secco
Questi pennarelli vengono utilizzati per scrivere su lavagne bianche (dette whiteboard) o proiettori per lucidi. Il tratto può essere cancellato con una spugna, dato che l’inchiostro aderisce alla superficie senza essere assorbito.

DISEGNARE E COLORARE CON I PENNARELLI

In rete trovate molti tutorial che spiegano come colorare bene con i pennarelli o come insegnare ai bambini a colorare bene. Noi non vi parleremo di questo, più che altro perché siamo convinti che il concetto di “colorare bene” sia superfluo. La bellezza del colorare sta nel farlo provando gioia di fronte alla propria creazione: per cui, a nostro avviso, l’importante è sperimentare e divertirsi, non importa il risultato. Abbiamo però pensato di darvi qualche dritta su come sfruttare al massimo le potenzialità dei pennarelli, attraverso sfumature o effetti 3D.

Per riempire gli spazi bianchi del foglio esistono diverse tecniche che consentono di ottenere effetti anche molto particolari: tratteggio con linee parallele o con linee continue a zigzag, puntinismo o sovrapposizione di due oppure più colori.

Per ottenere differenti gradazioni di colore potete realizzare tratti paralleli affiancando colori affini (ad esempio arancione e rosso), dal più chiaro al più scuro. In alternativa potete aumentare la concentrazione delle linee nel tratteggio o i punti nel puntinismo.

Per scurire una tonalità dovete passare lo stesso colore sopra uno strato precedente, aumentandone la saturazione, senza esagerare per non finire nel “troppo scuro”.

MESCOLARE I COLORI CON IL PUNTINISMO, IL TRATTEGGIO E I GHIRIGORI

Spesso lo si dà per scontato, ma con i pennarelli è possibile miscelare i colori attraverso accorgimenti specifici. Si tratta di tecniche molto semplici, che però richiedono un po’ di pazienza e concentrazione. In tutti i casi la fusione dei colori è il risultato della percezione visiva

Puntinismo
Bisogna affiancare punti di colori diversi, dopo aver tracciato il disegno a matita. E’ preferibile alternare il colore da uno più chiaro ad uno più scuro, facendo tanti puntini all’interno della sagoma. Per le sfumature esterne, potete utilizzare un pennarello azzurro che dà profondità. Affinchè l’effetto sia davvero pittorico, occorre punteggiare il disegno per intero, riempiendolo completamente.

Ghirigori
In questo caso vengono utilizzati dei pennarelli a punta fine, mischiando differenti colori con la sovrapposizione di ghirigori e tratteggi.

Tratteggi e linee
In questo caso bisogna scegliere la direzione del segno e colorare mantenendola sull’intero disegno. E’ opportuno non caricare troppo il colore, per ottenere una raffigurazione leggera e luminosa.

Geometrie
Potete anche colorare con i pennarelli realizzando delle figure geometriche in un foglio quadrato. Per iniziare provate a disegnare quattro quadrati e tante figure geometriche all’interno di ognuno dei quadrilateri. Le numerose sezioni ottenute in questo modo vanno poi colorate appunto con i pennarelli, con una tecnica simile allo zentangle.

RICICLARE I PENNARELLI USATI

Spesso, quando i pennarelli cominciano a scaricarsi, ci si chiede se esista qualche modo per riciclarli. Abbiamo cercato in rete e vi proponiamo alcune tra le soluzioni più interessanti.

Da pennarelli ad acquarelli
Dovete smontare il pennarello ed estrarre il feltro colorato che andrà poi immerso in vasetti con acqua (alcuni suggeriscono alcool denaturato, ma noi, lavorando con i bimbi, preferiamo solo l’acqua). In alternativa potete infilare i pennarelli interi a punta in giù nel vasetto. Lasciate a bagno per un po’ di tempo (almeno qualche ora), così da ottenere un’acqua colorata che potrete impiegare per disegnare in stile acquerello.

Il colore ottenuto può essere utilizzato per colorare la pasta, le uova sode, la rafia o la corda, volendo anche la stoffa, sapendo che in questo caso il colore non è indelebile.

Laboratorio creativo con l’acqua colorata e spugne
Prendete grandi fogli bianchi e tamponateli con una spugna immersa nel colore: otterrete un effetto marmorizzato, ulteriormente personalizzabile utilizzando dischetti di cotone o dei pezzetti di cartone tipo quello delle uova che è molto poroso

Laboratorio creativo di pittura con sale e acqua dei pennarelli
Potete sperimentare questi colori anche per la pittura al sale, di cui vi abbiamo parlato nel nostro articolo dedicato alle tecniche di pittura alternativa. Basta prendere un pennello, intingerlo nel colore e spennellare il foglio. Versate poi un pizzico di sale grosso sulla pennellata e lasciate asciugare. Una volta asciutto il colore rimuovete il sale: trovere macchiette bianche che creano un effetto stellato meraviglioso.

Laboratorio di riciclo delle custodie dei pennarelli usati
Con le custodie vuote dei pennarelli potete inventare tanti giochi, come lo shangai gigante per i bambini, oppure rivestire rotoli di carta igienica per farne portamatite o cartoncino opportunamente ritagliato per realizzare portafoto.

LIBRI DA COLORARE CON I PENNARELLI

I pennarelli, con i loro colori vivaci, si prestano molto bene all’Art Therapy. A questo proposito vi suggeriamo alcuni libri da colorare appositamente pensati per bambini. Ad esempio Mandala junior a cura di Giunti, con tanti disegni composti da figure geometriche da colorare a piacere.

Costa appena 2,50€ e lo trovate online > Mandala junior su Amazon.it

Un’alternativa interessante è il libro Gli animali del mondo. I miei mandala da colorare che, grazie alla carta spessa delle pagine, si presta ad essere utilizzato anche dai più piccoli e colorato con le matite, i pastelli, gli acquarelli o i pennarelli.

Scopritelo online > Gli animali del mondo. I miei mandala da colorare su Amazon.it

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Pastelli a cera: idee creative ed idee riciclo

I pastelli a cera sono molto amati dai bambini e si prestano a molteplici utilizzi. Grazie alla loro morbidezza e ai colori freschi e brillanti, rappresentano un’ottima soluzione per per dipingere con effetti gradevoli. Per iniziare, bisogna recuperare un foglio preferibilmente ruvido ed una varietà di tinte a scelta.

Una delle principali peculiarità dei pastelli a cera è che sono facilmente sfumabili, anche solo con le dita della mano. Inoltre si prestano a laboratori creativi di riciclo, quando sono ormai consumati e difficilmente utilizzabili. Di seguito vi presentiamo una breve guida su come usarli e su qualche idea per il riciclo creativo.

pastelli a cera

BREVE STORIA DEI PASTELLI A CERA

I pastelli a cera sono bastoncini di pigmento colorato in cui il legante, colla o cera, è ridotto al minimo per consentire l’adesione del colore al foglio. I disegni possono essere vaporizzati con uno spray fissante e protetti con una cornice di vetro che ne garantisce la conservazione. I pastelli a cera hanno un’origine abbastanza antica: il loro creatore, l’artista francese Jean Perréal , inizio a usarli verso la fine del XV secolo.

In Italia uno dei principali utilizzatori fu Leonardo da Vinci che li impiegava per gli studi e gli schizzi e ne parlò nel suo “Codice Atlantico”, definendoli: “… una tecnica nuova per dipingere con differenti colori secchi …”.
A consacrarli tra le tecniche pittoriche fu la pittrice veneziana Rosalba Carriera nel 1600: ben presto, grazie alla velocità di stesura e alla morbidezza degli effetti, divenne una tecnica molto in voga per i ritratti (tra i pittori più famosi citiamo Maurice Quentin de La Tour e Jean Baptiste Perronneau).

Successivamente, con la Rivoluzione Francesce e la decadenza dei committenti aristocratici, il pastello cadde in disuso e venne riportato in auge soltanto con l’arrivo degli Impressionisti. Nel XX secolo fu amato ed ampiamente utilizzato da Pablo Picasso.

COME DISEGNARE CON I PASTELLI A CERA

I pastelli a cera si presentano solitamente sotto forma di barrette. Per iniziare, tracciate a matita su un foglio di carta ruvido (colorato o bianco), i contorni del vostro disegno, lasciando il tratto leggero. Poi iniziate a colorare, sperimentando i diversi effetti:

  • con la punta spezzata, sfregata sulla carta ruvida, otterrete linee sottili
  • con la punta piatta avrete un tratto uniforme

A seconda della pressione esercitata, otterrete una maggior intensità del colore. Inoltre potete utilizzare anche i frammenti che si producono colorando, sfumandoli con le dita sul disegno ed ottenendo contrasti interessanti e mescolanze di colore. Per eliminare il colore in eccesso o cancellare eventuali macchie, è sufficiente passare un panno umido.

CONSIGLI UTILI

  • Per ripulire rapidamente i mozziconi colorati, potete immergerli in una scatola colma di riso ed agitarla per qualche istante
  • Se vi avanzano dei frammenti molto piccoli, potete conservarli in un barattolo, in attesa di usarli successivamente
  • Per proteggere i vostri disegni, incorniciateli oppure usate dei fissativi specifici

RICICLO CREATIVO DEI PASTELLI A CERA

Come dicevamo in precedenza, spesso ci si ritrova con frammenti e mozziconi dei pastelli, difficilmente utilizzabili per il disegno. Che ne dite di alcune idee-riciclo creativo da sperimentare a casa? Si tratta di un modo di divertire i più piccoli, stimolando la loro creatività e insegnando loro a non sprecare.

Formine di cera
I pastelli si possono trasformare in candeline decorative: basta raccogliere gli avanzi, eliminare eventuali etichette e spezzettarli in stampini di silicone, avendo l’accortezza di riempire bene le formine. Poi si procede ad infornare a bassa temperatura in modo tale da fondere la cera. Una volta raffreddati, sformate gli stampini che potranno essere utilizzati dai bimbi per nuovi disegni.

Colori a dita
I colori a cera possono essere trasformati in colori da dita. In questo caso bisogna cospargere un foglio con i frammenti di pastelli a cera grattuggiati e scioglierli con il phon. In alternativa, potete aggiungere i pastelli a cera polverizzati ad un mix liquido di acqua e farina.

Mosaico
Questa è un’idea dell’artista Christian Faur, che si è lasciato ispirare dalla sua bambina. Potete riprodurre immagini utilizzando i pastelli come fossero tessere di un mosaico, Il meccanismo è molto simile a quello della Pixel Art.

Biglietti d’auguri
Se vi siete cimentati con gli stampiti, potete usarli non solo per colorare, ma anche per creare simpatiche decorazioni per i vostri biglietti d’auguri. Potete ad esempio applicarli su cartoncini sagomati, impreziosendo la decorazione con dei nastri colorati. Le formine di cera possono anche essere utilizzate come chiudi pacco.

Dipingere su tela
Ecco un’idea originale per sfruttare dei pastelli a cera altrimenti inutilizzati. Si tratta di dipingere su tela, anziché su carta. Dovrete grattugiare i pastelli a cera, dopo aver rimosso le loro etichette. Cospargete i frammenti colorati ottenuti su di una tela di base e fate in modo che i colori si sciolgano, fondendosi tra loro, grazie all’aria calda del phon. Oppure potrete ricorrere ad una tecnica alternativa, fissando i pastelli a cera sul lato superiore della tela.

Lettere di cera
Se avete degli stampini a forma di lettera, potete creare delle scritte personalizzate. Anche in questo caso dovete disporre i pezzetti di pastello nelle formine per le lettere, infornando a 135 gradi per circa venti minuti.

LIBRI PER IMPARARE A DISEGNARE CON I PASTELLI A CERA

Vi consigliamo, se avete voglia di approfondire, la lettura di questa guida:

Imparare a dipingere con i pastelli a cera, edito da L’Airone

Troverete spiegazioni sintetiche, ma molto chiare, illustrazioni esplicative, approfondimenti su quali sono i materiali per cominciare, come si traccia il disegno iniziale, come si mescolano o diluiscono i colori, qual è il modo migliore per definire prospettive e volumi. Nelle schede di sintesi viene invece proposto un riassunto delle idee proposte, per facilitare la consultazione.

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