Dettato ortografico. Quaderno dei dettati

State cercando un dettato ortografico? In questo articolo abbiamo raccolto tutti i nostri dettati per la scuola primaria, divisi per classe e per difficoltà ortografiche.

Dettato ortografico

Indice:
🔴 Dettati – Classe seconda
🟠 Dettati – Classe terza
🟡 Dettati – Classi quarta e quinta

Dettati per tema:
🔴 Dettati sull’autunno
🟠 Dettati sulla primavera
🟡 Dettati con le doppie
🟢 Dettati di parole

Prima di cominciare, vogliamo rispondere ad alcune domande frequenti che ci vengono poste sull’utilità del dettato ortografico alla scuola primaria e sulle modalità più efficaci di dettare un testo.

A cosa serve il dettato ortografico?

Il dettato ortografico, accusato ingiustamente di essere un esercizio “all’antica”, se svolto correttamente è tutt’altro che inutile, poiché permette di lavorare contemporaneamente sulla comprensione e sulla scrittura. Il dettato, inoltre, permette di avere un feedback immediato e di identificare in autonomia le proprie lacune (si tratta di due delle tecniche didattiche più efficaci individuate dallo studioso australiano J. Hattie).

Come fare un dettato?

Perché il dettato diventi un esercizio efficace, bisogna imparare a dettare in modo efficace. La ricerca suggerisce di leggere tre volte il testo. La prima lettura è veloce: i ragazzi non dovranno scrivere, ma comprendere il significato del testo. La seconda lettura sarà la dettatura vera e propria: l’insegnante leggerà piano, a piccoli gruppi di parole. La terza ed ultima lettura sarà leggermente più veloce: in questa fase i ragazzi potranno ricontrollare l’ortografia e correggere eventuali errori.

Che cos’è il dettato capovolto?

Il dettato capovolto è una tecnica che potete utilizzare per rendere ludico il momento della dettatura: non sarà l’insegnante a dettare, ma i ragazzi. Per cominciare, si chiederà ai ragazzi di inventare un breve testo e di scriverlo su un foglio; poi, si estrarrà a sorte uno di loro, che prenderà il posto dell’insegnante e detterà il testo ai compagni. È importante seguire ugualmente le regole per un buon dettato: il testo dovrà essere letto tre volte, a velocità differenti.

Che cos’è il dettato grafico?

Il dettato grafico è un esercizio creativo che non ha alcuna attinenza con il dettato ortografico. Nello svolgimento del dettato grafico, l’insegnante leggerà un testo che i ragazzi dovranno rappresentare attraverso un disegno.

In questa pagina abbiamo raccolto i dettati suddivisi per suono o per parole; in questo modo, riuscirai a trovare con semplicità il dettato giusto per ogni lezione.

Dettati ortografici per la classe seconda

In questo paragrafo troverete un elenco di dettati ortografici per la seconda elementare. I testi hanno una lunghezza di circa 100 sillabe ciascuno. Tra parentesi, troverete indicate anche le difficoltà ortografiche presenti nel testo.

Lo scoiattolo (parole con SCA SCO SCU, parole con SCI, parole con SCE)
Mentre uscivo di casa per andare a scuola, ho visto uno scoiattolo scendere dalla betulla che abbiamo in giardino. Non appena mi ha visto, la bestiola si è avvicinata incuriosita, fermandosi a pochi centimetri dalle mie scarpe, come per chiedere qualcosa da mangiare. Sembrava proprio affamato!

A caccia di pigne (parole con GN, parole con GNI)
Durante le vacanze, siamo andati in montagna a raccogliere le castagne, in compagnia della zia e del suo cagnolino Tappo. La zia adora andar per boschi e ogni cinque minuti si fermava a mostrarci i segni lasciati dai vari animali.

Nonno Tano (parole capricciose)
Nonno Tano, quand’era giovane, faceva il cuoco sulle navi da crociera; durante i suoi viaggi, ha annotato più di cento ricette dentro un taccuino con la copertina di cuoio. Il nonno dice sempre che quando sarò grande me lo regalerà, il suo taccuino, così potrò diventare un cuoco anche io.

Il tramonto (parole con MB, parole con MP)
Il sole sta per tramontare: le ombre si allungano mentre la nebbia si alza dai campi e lentamente avvolge ogni cosa. Il vecchio lampione accanto al portone di casa si accende, rischiarando l’ingresso con la sua luce tremolante.

Dettati ortografici per la classe terza

In questo paragrafo troverete un elenco di dettati ortografici per la terza elementare. Rispetto ai dettati per la seconda, il numero di sillabe è leggermente più grande (150-200 sillabe per dettato), così come il grado di complessità dei testi proposti.

La corsa delle biglie (parole con GLI)
Era una mattina di luglio. Mentre giocavo coi miei amici in spiaggia alla corsa delle biglie vidi un bambino con la maglietta a righe e un cappellino bianco, seduto tutto solo sugli scogli. Pareva molto triste, così mi avvicinai e gli chiesi se andava tutto bene. Luigi, era questo il suo nome, mi disse che era triste perché quella mattina, pescando col nonno, aveva rotto la sua canna. Allora lo invitai a giocare alle biglie con noi: accetto volentieri, e in un baleno gli tornò il sorriso.

Dettati ortografici per la classe quarta e quinta

In questo paragrafo troverete un elenco di dettati ortografici per la quarta e la quinta elementare. In questa fase si può lavorare su testi più lunghi (circa 300 sillabe) per consolidare la capacità di scrittura e l’ortografia.

Come un circuito (di Germana Bruno)
Questa mattina, a casa di Luca, c’è un gran movimento. La mamma scuote già i tappeti al balcone, papà fa il cuoco e prepara la colazione, Luca si veste velocemente per non arrivare in ritardo a scuola. Sembra di stare in un circuito di auto da corsa, chi corre di qua, chi di là. La sorellina si diverte a percuotere il suo tamburo e anche il cagnolino è agitato, abbaia e ringhia, ma non fa paura a nessuno perché è un piccolo ed innocuo cucciolo. La mamma grida che è tardi e li spinge verso la porta, proprio come fa la maestra durante la prova di evacuazione.

La quaglia e il gatto (Germana Bruno)
Un gatto segue quatto quatto una quaglia che passeggia tranquilla in cerca di qualche vermetto. Quando le si avvicina, l’uccello se la squaglia e, volando ad alta quota, torna nel suo nido sulla maestosa quercia. I piccoli quagliotti stanno tranquilli in attesa del cibo, ma quando arriva mamma quaglia a becco vuoto, diventano inquieti e cominciano a pigolare. I quattro i sono affamati e mamma quaglia non sa cosa fare. Il gatto, intanto, gira sotto la quercia aspettando che la quaglia scenda di nuovo. “Se sto quaggiù” pensa “prima o poi, riuscirò ad afferrarla”. Ma la quaglia, questa volta, risolve la questione e, svolazzando velocemente cinquanta volte e più intorno alla sua testa, gli fa perdere l’equilibrio e riesce a portare il cibo ai suoi quagliotti affamati.

Ciccio, micio cacciatore (Germana Bruno)
Il micio di Cecilia si chiama Ciccio e va sempre in cerca di lucertole, uccelli e cicale. Cecilia gli dice di lasciarli in pace e cerca di distrarlo con ciambelle e cioccolata. Ciccio è un vero cacciatore e non cede al tentativo di Cecilia di distoglierlo da ciò che più gli piace. Cecilia prova con cento tipi di cibi: cedri, ciliegie, nocciole, cipolle, arance, cetrioli, noci, ma non c’è proprio niente da fare. Ciccio è di certo un capoccione, ma a lei piace tanto lo stesso e allora cede, lo abbraccia e lo bacia. Solo così Ciccio smette di andare a caccia e si accuccia in braccio alla sua padroncina arricciato come un truciolo.

La gallina e il seme di garofano (Germana Bruno)
La gallina Gasperina è tanto golosa e ha ingoiato uno strano seme molto gustoso. Dentro la gabbia, galli e galline guardano Gasperina che, da quando ha ingoiato quel seme, è più gonfia e goffa e se prima era proprio un figurino, adesso sembra un pinguino. Il gallo più anziano vuole risolvere il guaio e, per guarirla, pensa di farla bere tanto. Tutte le galline, a turno, le fanno gocciolare acqua in gola e, ad un tratto, dal becco spuntano fuori tanti garofani rossi. Gasperina aveva ingoiato un seme di garofano e adesso la gabbia è guarnita di eleganti e rigogliosi fiori e lei è tornata ad essere la bella gallinella di sempre.

La gara di pigne (Germana Bruno)
In una minuscola casetta di legno in montagna vive una famiglia di gnomi. Ogni mattina, il papà, va a tagliar legna mentre la mamma va a raccogliere prugne e castagne. I due figli, Ignazio e Agnese, fanno la gara a chi raccoglie più pigne, ma ogni volta vince Agnese e quel piagnucolone di Ignazio non smette di lagnarsi.
Agnese, allora, gli dà un po’ delle sue pigne e giocano a lanciarle nello stagno dove fa il bagno una tranquilla compagnia di cigni. “Attento a dove lanci la pigna!” dice Agnese ad Ignazio, ma lui ignora il consiglio, impugna la pigna, e colpisce in testa un povero cigno. “Meglio svignarsela!” urla Agnese, e corrono a casa per fare merenda con prugne e castagne, una vera cuccagna!

Un affascinante scenario (Germana Bruno)
Quando la neve si scioglie in montagna, gli sciatori lasciano le piste dove è stato bello e divertente sciare sulle ripide discese. Di slittini, che scendono velocemente, lasciandosi dietro una lunga e tortuosa scia, non se ne scorgono più. Le sciarpe, le galosce e gli altri indumenti da neve, vengono lavati, asciugati e conservati perché non si sciupino e gli sci, legati con delle fascette, vengono lasciati in garage poggiati sulla parete. Nonostante la neve si sia sciolta, lo scenario di montagna rimane affascinante: i ruscelli scivolano giù, verso la verde valle, su terreni scoscesi e in questa discesa sono allietati dal guizzo di tanti pesci del colore dell’argento.

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Schede di italiano:
🔴 Italiano – Classe prima
🟠 Italiano – Classe seconda
🟡 Italiano – Classe terza
🟢 Italiano – Classe quarta
🔵 Italiano – Classe quinta
↩️ Italiano – Tutte le schede

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