I TRE TIPI DI INSEGNANTE

tre tipi di insegnante

È possibile tratteggiare dei “tipi di insegnante” senza cadere nello stereotipo? Secondo Lee Canter, studioso di Assertive Discipline nei contesti scolastici, i comportamenti degli insegnanti sono molteplici, ma si possono ricondurre sostanzialmente a tre categorie. Scopriamo insieme quali sono:

INSEGNANTE INSICURO

  • Non dà particolare valore alla disciplina in classe
  • Di fronte ad un comportamento scorretto, se può, fa finta di niente ed evita di intervenire
  • Se invece non può evitare il confronto, potrebbe provare con delle minacce, ma non ci sono conseguenze concrete per il “minacciato”
  • Spesso è incoerente e agisce in modo diverso a seconda delle situazioni
  • Non ha aspettative sui suoi alunni e non le esplicita chiaramente
  • Non richiede (né si aspetta) che gli si obbedisca

Questo insegnante non viene rispettato dagli studenti, che lo mettono alla prova e non riescono a stabilire una relazione positiva di apprendimento; il suo stile potrebbe produrre risultati con gli studenti appassionati della sua disciplina (con i quali riuscirà a comunicare più facilmente), ma difficilmente la classe diventerà un ambiente di apprendimento omogeneo.

INSEGNANTE OSTILE

  • Ritiene che chi si comporta bene faccia solo il suo dovere
  • Ricorre a punizioni e conseguenze spesso esagerate
  • Minaccia i suoi studenti con rabbia
  • Dà giudizi sui suoi studenti piuttosto che sui loro comportamenti, parla loro in seconda persona (“Sei un maleducato!”)

Questo insegnante otterrà disciplina e rispetto in classe, ma sarà temuto dai suoi studenti, che non riusciranno a costruire una relazione positiva con lui; l’apprendimento in un ambiente ostile, infatti, è ostacolato dalle emozioni negative (rabbia e paura)! Inoltre, gli studenti, sapendo di non poter parlare apertamente con l’insegnante, sfogheranno tra loro timori e frustrazioni.

INSEGNANTE RISOLUTO

  • Chiarisce subito alla classe le regole
  • Esplicita le sue aspettative e le sue necessità
  • È coerente, sempre e comunque
  • Stabilisce conseguenze per chi infrange le regole, così come premi per chi le rispetta con particolare solerzia
  • Fa rispettare le regole, senza chiudere un occhio: premi e conseguenze non restano sulla carta, ma sono parte integrante della vita di classe
  • È un ottimo comunicatore e instaura un clima positivo di comunicazione e dialogo

Questo insegnante è quello che Canter auspica: risoluto e determinato, giusto, fermo ma aperto al dialogo. La sua classe rispetta le regole poiché sa bene che ci sono conseguenze per chi si comporta in modo antisociale, ma al tempo stesso vede nell’insegnante una guida.

RISOLUTI SI PUÒ DIVENTARE?

La risolutezza e l’assertività sono virtù che si possono conquistare. Già, non si acquistano: si conquistano, lottando per ogni briciola di risolutezza! La crescita personale, infatti, è una sorta di guerra di trincea: non basta leggere qualche libro o partecipare ad un convegno: per diventare risoluti bisogna riuscire a cambiare se stessi, un’impresa degna di Ercole.

La buona notizia è che puoi cominciare immediatamente, su due fronti. Il primo è quello delle tecniche pratiche per la gestione della classe; ecco due letture brevi che ti suggeriamo:

L’altro fronte è quello delle Soft Skill, le competenze personali e interpersonali; intelligenza emotiva, capacità comunicative, problem solving. Per riuscire a sviluppare competenze in queste aree, puoi procedere secondo il metodo che abbiamo definito coaching creativo: studiare il meglio che è stato scritto/detto, comprenderlo ed infine sintetizzarlo, in modo personale. Quello che in effetti non viene detto, è che non esiste “un’empatia”: esiste “il tuo modo di essere empatico”, che solo tu potrai trovare! Vuoi cominciare il tuo percorso? INIZIA QUI.

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

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