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Giornata europea dei parchi: circa il 30% delle specie animali e il 50% di quelle vegetali europee si trovano in Italia.

Oggi 24 maggio ricorre la Giornata europea dei parchi, un’occasione per parlare di biodiversità, ecosistemi e rispetto per l’ambiente. La giornata è stata istituita nel 1909 in Svezia, in occasione dell’istituzione dei primi nove parchi nazionali del Paese.

L’Italia è al centro di questa riflessione perché ha uno tra i più alti tassi di biodiversità in Europa, grazie alla posizione geografica e alla diversità di climi, da quello alpino a quello mediterraneo. Considerando gli esseri viventi presenti in Europa, circa il 30% delle specie animali e il 50% di quelle vegetali si trovano in Italia.

Questa complessità ha permesso il proliferare di oltre 58.000 specie animali.
Si tratta per lo più di invertebrati, cui si aggiungono oltre 7000 vegetali.

In Italia sono presenti oltre 850 aree protette tra parchi nazionali, regionali, riserve naturali e oasi WWF e Lipu. Se si aggiungono i siti Natura 2000, le aree protette raggiungono quasi il 22% del territorio nazionale.

Il sistema dei parchi italiano si sviluppa in una delle aree più densamente popolate, antropizzate ed urbanizzate del continente. Rispetto alla media europea di circa 70 abitanti per kmq, l’Italia ne conta più di 200 al kmq.

Vi è un ulteriore dato rilevante: il consumo di suolo è aumentato più del doppio negli ultimi settan’tanni, al ritmo di 7 metri quadrati al secondo.

È dunque necessario lavorare sia sulle aree circostanti ai parchi, sia sulla struttura organizzativa stessa delle zone protette.

I parchi naturali italiani

In Italia sono presenti 25 parchi naturali:

  1. Parco nazionale del Gran Paradiso
  2. Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
  3. Parco nazionale del Circeo
  4. Parco nazionale dello Stelvio
  5. Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi
  6. Parco nazionale del Pollino
  7. Parco nazionale dell’Aspromonte
  8. Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
  9. Parco nazionale del Gran Sasso
  10. Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
  11. Parco nazionale della Maiella
  12. Parco nazionale del Gargano
  13. Parco nazionale della Val Grande
  14. Parco nazionale dei Monti Sibillini
  15. Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena
  16. Parco nazionale del Vesuvio
  17. Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano
  18. Parco nazionale dell’Asinara
  19. Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu
  20. Parco nazionale delle Cinque Terre
  21. Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano
  22. Parco nazionale della Sila
  23. Parco nazionale dell’Alta Murgia
  24. Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese
  25. Parco nazionale dell’Isola di Pantelleria

Per approfondire:

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La biodiversità

In questa sezione potete trovare i nostri materiali didattici per la scuola primaria sulla biodiversità.

La biodiversità

Informazioni essenziali

Cos’è

La biodiversità è l’insieme di tutti gli esseri viventi che abitano sulla Terra. Ogni ecosistema ha la sua biodiversità: mari, laghi, fiumi, boschi, montagne, zone umide, praterie, etc. hanno ognuno la propria biodiversità. La biodiversità può cambiare nel tempo. Se inquiniamo e distruggiamo un ecosistema, la sua biodiversità si riduce.

Perché è importante

La biodiversità rende possibile la vita dell’uomo e degli altri animali sulla Terra. Ogni ecosistema fornisce dei servizi essenziali:

  1. I fiumi offrono acqua potabile.
  2. Le foreste ci offrono ossigeno, legna, abbassano la temperatura e evitano frane e valanghe.
  3. Le alghe ci offrono l’ossigeno che respiriamo e permettono la vita degli animali marini.
  4. Le zone umide evitano le alluvioni e la siccità.

Minacce alla biodiversità

La biodiversità è minacciata da:

  1. Sfruttamento eccessivo delle risorse naturali.
  2. Inquinamento.
  3. Abbandono dei rifiuti.
  4. Distruzione degli ecosistemi naturali.

Schede didattiche

Cliccate sulle schede didattiche qui sotto per scaricare le matrici da stampare.

Schede di scienze:
🔴 Scienze – Classe prima
🟠 Scienze – Classe seconda
🟡 Scienze – Classe terza
🟢 Scienze – Classe quarta
🔵 Scienze – Classe quinta
↩️ Scienze – Tutte le schede

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Una specie su 8 rischia l’estinzione

L’ONU lancia l’allarme: stiamo per entrare nella sesta grande estinzione di massa. Infatti, oltre 1 milione di specie animali e vegetali è considerato a rischio estinzione nei prossimi decenni. Questo significa, approssimativamente, che potrebbe scomparire una specie su 8 tra quelle che conosciamo. Tra le specie a rischio, troviamo lo scoiattolo rosso e l’allodola, ma ce ne sono tante altre.
Nella storia della Terra ci sono già state cinque grandi estinzioni, l’ultima delle quali ha portato alla scomparsa dei dinosauri. Tutte, però, erano accomunate da cause naturali. Quella che si prospetta all’orizzonte potrebbe essere la prima estinzione di massa causata dall’uomo.

Infatti, i tre quarti dell’ambiente terrestre sono stati stravolti dalla presenza dell’uomo: lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali e del suolo, unito all’inquinamento e all’uso di prodotti chimici è il principale responsabile di questo rischio.

La buona notizia è che non è troppo tardi: salvare queste specie è ancora possibile. Un’azione rapida, unita ad un cambiamento nella mentalità comune, potrebbe salvare la vita a gran parte delle specie a rischio di estinzione.
Per riuscirci, gli esperti hanno individuato una serie di azioni chiave:

  • ridurre le emissioni di gas serra e gas inquinanti;
  • ridurre drasticamente l’uso di pesticidi e prodotti chimici in agricoltura;
  • utilizzare energia da fonti rinnovabili;
  • adottare un atteggiamento conservativo nei confronti della natura e della biodiversità;
  • ridurre il consumo di cibi di origine animale (carne, pesce e latticini).

Il cambiamento può e deve avvenire a partire dalle scuole e dalle famiglie: gli educatori, infatti, hanno una grande responsabilità nella promozione di una mentalità sostenibile. L’educazione ambientale è un primo passo, ma non basta: dobbiamo educare alla “vita a impatto zero“. Se falliremo in questo compito, i nostri nipoti potrebbero trovarsi a studiare piante e animali nei corsi di storia invece che in quelli di scienze.

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La luce

In questa sezione potete trovare i nostri materiali didattici per la scuola primaria sulla luce.

La luce

Appunti per la scuola primaria

La luce è una forma di energia. È essenziale per la vita sulla Terra: senza di lei, tutte le piante morirebbero e questo causerebbe la fine della vita sul nostro pianeta.

Alcuni oggetti sono in grado di emettere la luce: si chiamano sorgenti luminose. Le sorgenti luminose possono essere naturali come il Sole, le stelle e alcuni animali (come le lucciole) o artificiali, come le lampade, candele, fari, insegne luminose e schermi digitali.

La maggior parte degli oggetti non emette luce ma viene illuminata. I corpi opachi (come il nostro corpo, i metalli, il legno e la maggior parte dei materiali) assorbono la luce che li illumina mentre i corpi trasparenti (come il vetro, l’aria e l’acqua) la lasciano passare.

La luce viaggia molto velocemente: i raggi luminosi che partono dal Sole raggiungono la Terra in soli 8 minuti. Un’aeroplano impiegherebbe quasi 20 anni a percorrere la stessa distanza!

Schede didattiche

Cliccate sulle schede didattiche qui sotto per scaricare le matrici da stampare.

Domande guida

  • Cos’è la luce?
  • Perché è importante per la vita?
  • Qual è la differenza tra sorgenti luminose naturali e artificiali?
  • Qual è la differenza tra i corpi opachi e quelli trasparenti?

Schede di scienze:
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🟢 Scienze – Classe quarta
🔵 Scienze – Classe quinta
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Poesie e filastrocche sulle api

Scoprite tante poesie e filastrocche sulle api.

Poesie sulle api

FILASTROCCA DELLE API
Alessia de Falco e Matteo Princivalle
Quest’ape non è una piccola cosa:
senza di lei non avremmo la rosa,
né il tulipano, né il narciso
il crisantemo o il fiordaliso.
Se ami la bellezza non dimenticare:
è quest’ape che devi ringraziare.

Clicca qui per scaricare la filastrocca delle api da stampare e colorare.

Amica ape

Testo di: Germana Bruno

Talvolta pungo e ti faccio male,
credimi, non lo vorrei mai fare,
ma quel mio dardo, che ha un altro uso,
diventa arma per chi mi ha offeso.
Ma tu proteggimi, ti sono amica,
benchè di me altro si dica,
son tanto piccola, ma a dire il vero,
io tengo in piedi il mondo intero.
Non solo miele e pappa reale
in quella fabbrica che è il mio alveare,
ti garantisco, col mio lavoro,
nella natura grande tesoro.
Fiori, poi frutti e migliaia di piante,
diverse tra loro e sacrosante,
spuntano solo col mio intervento:
fa’ che io voli nel sole e nel vento.

Ape Milla

Testo di: Antonella Berti

Ciao piccolo amore;
io sono Ape Milla e adoro andare di fiore in fiore.
Trasporto il polline un po’ dappertutto
così da quel bel fiore si formerà il frutto.
Quando son stanca ritorno al mio favo
vedi quel tronco? Noti un’incavo ?
Noti che belle le nostre stanzette?
son esagonali ,si chiaman cellette.
Se guardi dentro c’è l’ape regina
lei fa le uova, è una brava mammina.
Con noi, bambino, non esser crudele:
se ci distruggi, né frutta ne miele,
prodotto dolce che piace a voi umani
che vi fa bene e vi mantiene sani.
Quindi, ti prego, proteggi l’ambiente
e suggeriscilo anche a tutta la gente:
basta usare i pesticidi….
è proprio con quelli, sai, che ci uccidi!
Bimbi…davanti avete il futuro
date una mano a non renderlo nero.

Api apine

Testo di: Margherita Bufi

Api apine
se pur piccine
un lavoro prezioso
continuo operoso
il vostro volare
e fermarsi a succhiare
senza troppo frastuono
il nettare buono.
Gialle e nere
alleate vere
del nostro pianeta
voi siete in difesa.
Impollinando salvate la terra
conservandola biodiversa.
Api apine non vi ucciderò.
No ai pesticidi io griderò!
Grata vi son anche per il buon miele
che render sa le mie ore più liete.

TORNA A:

Tag: poesie api, poesie sulle api, poesie sulle api per bambini, filastrocche sulle api, filastrocche sulle api per bambini

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Curiosità sulle api

Scoprite tante curiosità sulle api (per bambini) in questo articolo.

Dieci curiosità sulle api

Quante api ci sono in un alveare?

Dipende: durante l’inverno l’alveare ne contiene circa 20 000. Quando arriva la primavera e comincia la stagione del nettare, l’alveare si espande e può arrivare a contenere fino a 80 000 api.

Come fanno le api a riconoscere il proprio alveare?

Grazie all’olfatto: ogni sciame ha il proprio odore. In questo modo, un’ape può riconoscere immediatamente se si trova in famiglia o in casa d’altri. Questo sistema è anche un ottimo allarme: se le api guardiane individuano un insetto con un odore diverso all’interno dell’alveare, non esiteranno ad attaccarlo.

Le api sono intelligenti

Le api sanno eseguire calcoli: lo dimostra la struttura perfettamente geometrica dei loro alveari. Inoltre, sono capaci di compiere ragionamenti complessi: ad esempio, riescono a calcolare il percorso più breve per visitare il maggior numero di fiori. Infine, secondo alcuni studiosi le api sarebbero in grado di imparare dalle compagne più anziane. Insomma, promosse con dieci e lode!

Le api hanno una personalità

Ogni ape ha la sua personalità: anche all’interno dello stesso sciame, alcune api sono più timide e meno attive, mentre altre sono piene di energia e riescono a bottinare più fiori.

Come fanno le api a riconoscere i fiori già bottinati?

Per un’ape sarebbe inutile posarsi su un fiore se è già stato visitato da una compagna. Ma come fanno a riconoscere i fiori bottinati? Con l’olfatto: quando un’operaia finisce di raccogliere il nettare da un fiore, lascia sui petali un odore che indica alle altre api dello sciame di non posarsi lì. L’odore dura per qualche giorno, finché il fiore non ha prodotto altro nettare ed è pronto per una nuova visita.

Quanto vive un’ape?

Nel periodo estivo, le operaie vivono solo 2 o 3 mesi perché il duro lavoro che compiono causa un forte stress al loro organismo. D’inverno invece possono sopravvivere anche per 5 o 6 mesi. L’ape regina invece sopravvive per diversi anni, fino a 5.

Le api possono sopravvivere da sole?

No. Le api sono animali sociali: è grazie al lavoro di tutto l’alveare che possono nutrirsi, scaldarsi e riprodursi. D’inverno, ad esempio, le api si scaldano compattandosi le une vicine alle altre.

Come fanno le api a produrre il miele?

Le api operaie portano il nettare appena raccolto all’alveare, dove lo consegnano ad altre operaie che lo sistemano nelle celle e continuano a lavorarlo. Il calore all’interno dell’alveare fa evaporare l’acqua contenuta nel nettare che diventa sempre più denso, fino a raggiungere la consistenza del miele. A quel punto le api sigillano la cella piena di miele con la cera.

Le api muoiono dopo aver punto qualcuno?

Sì: le api muoiono dopo aver punto qualcuno. Il loro pungiglione è seghettato e si conficca nel corpo della vittima dopo la puntura, strappando le viscere all’insetto mentre prova ad allontanarsi. Le api non pungono per attaccare, ma solo per difendere l’alveare da una minaccia così grande da sacrificare la vita per proteggere le proprie compagne.

Come fanno le api ad orientarsi quando volano?

Le api utilizzano il Sole come una bussola per ritrovare il loro alveare quando rientrano da un volo. Anche l’uomo può orientarsi utilizzando la posizione del Sole: in passato era una tecnica utilizzata da tutti i popoli di navigatori (mentre oggi ci affidiamo alle bussole e al GPS).

Scoprite anche:

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