
IL CARRETTO VUOTO
“Una bambina camminava con il padre quando quest’ultimo, all’improvviso, si fermò nel bel mezzo della curva di una strada.
Dopo un breve silenzio, chiese alla figlia:
-Cosa senti, figliola?
La bambina prestò attenzione affinando le orecchio. Qualche secondo dopo, rispose:
-Papà, sento il rumore di un carretto che si avvicina.
-Molto bene- rispose il padre, -hai ragione, si sta avvicinando un carretto vuoto.
La bambina, stupita, chiese:
-Come fai a sapere che è un carretto vuota se ancora non l’hai visto?
Allora il padre rispose:
-È molto semplice capire quando un carretto è vuoto, dal rumore che fa. Più è vuoto, più rumore fa.
La bambina divenne un’adulta e ogni volta che incontrava una persona che parlava troppo o che si dava grandi arie, aveva l’impressione di sentire la voce di suo padre che diceva:
-Più un carretto è vuoto, più rumore fa.”
La lezione dell’umiltà
Questo racconto popolare ci insegna la vera natura dell’umiltà: colui che intraprende un percorso di crescita, così come chi si prende cura di sé (e dei propri cari) è troppo occupato a caricare il suo carretto per pubblicizzare al mondo intero le sue doti e le sue imprese. Il carretto vuoto del racconto rappresenta coloro che, per varie ragioni, parlano più di quanto ascoltino. L’umiltà è quella forza interiore che ci aiuta a bilanciare il bisogno di esprimere se stessi con il bisogno degli altri di essere ascoltati in modo profondo e attivo. Il rumore del carretto vuoto sovrasta, mentre il silenzio del carretto pieno invita a parlare; questa metafora rappresenta perfettamente uno degli aspetti dell’umiltà. Le persone che sviluppano l’umiltà tendono ad avere una maggiore autostima e ad avere relazioni interpersonali migliori rispetto agli altri; si tratta di due benefici molto importanti.
Tre esercizi per riscoprire l’umiltà
L’umiltà, come tutti gli aspetti caratteriali, si può esercitare e sviluppare. Non si tratta di un esercizio fine a se stesso né di un modo per compiacere gli altri: l’umiltà migliora la qualità delle nostre relazioni interpersonali; i primi a trarne beneficio saremo proprio noi.
Esercizio numero 1: per una settimana, provate a non autocelebrarvi con gli altri; evitate di mettere in mostra le vostre qualità e di raccontare i vostri successi. Al termine della settimana, chiedetevi se è cambiato qualcosa nelle vostre relazioni: avete notato qualche differenza?
Esercizio numero 2: per una settimana, prestate attenzione a quanto parlate e a quanto ascoltate mentre siete in compagnia; trascorrete più tempo parlando o ascoltando? Provate ad ascoltare per una quantità di tempo doppia rispetto a quello durante il quale parlate (indicativamente, non occorre usare il cronometro!). Al termine della settimana, chiedetevi se è cambiato qualcosa nelle vostre relazioni, proprio come avete fatto con l’esercizio 1. Esercizio numero 3: la prossima volta che commetterete un errore, provate ad ammetterlo e a scusarvi con il vostro gruppo.
Provate questi tre esercizi per tre settimane consecutive e avrete la certezza di aver riempito un poco il vostro carretto.
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BIBLIOGRAFIA
Niemec & McGraith, The Power of Character Strengths: Appreciate and Ignite Your Positive Personality, VIA Institute on Character, 2019
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