Dalle olive all’olio: il ciclo produttivo dell’olio

State cercando un percorso didattico per spiegare ai bambini il ciclo produttivo dell’olio, che permette di passare dalle olive all’olio? In questo articolo troverete degli appunti dettagliati, che potrete utilizzare per la dettatura sul quaderno o per la lezione in classe e le nostre schede didattiche da stampare.

Il ciclo produttivo dell’olio

L’ulivo – L’ulivo (o olivo) è una pianta sempreverde, che cresce su terreni soleggiati e in zone con clima mite. In Italia viene coltivato in tutte le regioni mediterranee del Sud e del Centro, ma anche in Liguria e lungo le rive dei laghi lombardi e veneti (soprattutto del Lago di Garda). Le olive non sono tutte uguali: esistono più di 500 varietà differenti e ciascuna produce un olio leggermente diverso dalle altre. Il tronco dell’ulivo è nodoso e contorto mentre le foglie sono piccole, hanno la forma di una punta di lancia e hanno dei riflessi argentati.

RaccoltaLa raccolta delle olive avviene tra novembre e dicembre. Quando le olive sono mature, i contadini le raccolgono a mano o utilizzando delle macchine raccoglitrici che scuotono i rami e raccolgono le olive che cadono con delle reti o con dei teli simili ad ombrelli rovesciati. La modalità migliore per raccogliere le olive è a mano, perché i frutti non si rovinano: tuttavia, è anche la tecnica più lenta e più costosa. Come si riconoscono le olive mature? Dal colore, che dev’essere bruno, quasi nero. Le olive verdi sono ancora acerbe e contengono poco olio.

Lavaggio – Le olive appena raccolte vengono private delle foglie e vengono lavate sotto l’acqua corrente, per eliminare tutte le impurità che potrebbero influire negativamente sulla qualità dell’olio.

Molitura (o frangitura) – Le olive appena lavate vengono inserite nella macina o nel frangitore, che frantuma la polpa e i noccioli delle olive trasformandole in pasta di olive. Un tempo la molitura avveniva nel frantoio utilizzando la molazza, uno strumento formato da due macine di pietra che ruotando frantumavano le olive. Oggi invece si utilizzano i frangitori industriali.

Gramolatura – La pasta di olive viene posta dentro a delle vasche d’acciaio dove avviene la gramolatura: delle pale a forma di elica rimescolano lentamente la pasta. In questo modo le minuscole goccioline d’olio ottenute con la molitura si addensano fino a formare gocce sempre più grandi.

Estrazione – Al termine della gramolatura si può procedere con l’estrazione. Questa fase della lavorazione permette di separare il mosto d’olio dalla sansa (la parte solida formata dalla polpa e dai noccioli). Una volta per separare il mosto d’olio dalla sansa si utilizzava la pressa, un macchinario che “schiacciava” il composto fino a fare uscire la parte liquida. Oggi per l’estrazione si utilizzano delle speciali centrifughe.

Centrifugazione – L’olio vero e proprio dev’essere separato dall’acqua di scarto prima di essere imbottigliato. Questa fase della lavorazione è possibile utilizzando la centrifuga, un macchinario che separa l’olio dall’acqua. Tanto tempo fa si lasciava il mosto d’olio a decantare: in questo modo, l’olio saliva in superficie e l’acqua rimaneva sul fondo del contenitore. Questa tecnica però è stata abbandonata, perché non permette di ottenere olio di alta qualità.

Imbottigliamento – L’olio d’oliva che esce dalla centrifuga è pronto per essere imbottigliato, etichettato e venduto.

Schede didattiche

Abbiamo realizzato queste schede per illustrare in modo schematico il processo produttivo dalle olive all’olio. Potete stamparle, ritagliarle lungo il bordo nero e incollarle sul quaderno.

Domande e risposte sull’olio di oliva

Cos’è l’olio extra vergine di oliva? L’olio extra vergine di oliva, conosciuto anche come olio EVO, è l’olio di qualità più pregiata, ottenuto unicamente dalla lavorazione delle olive secondo i procedimenti meccanici descritti in questo articolo. A differenza dell’olio vergine di oliva, ha un’acidità minore. Esistono anche olii di oliva raffinati, ovvero ottenuti con procedimenti fisici e chimici che permettono di ridurre l’acidità e modificare le qualità dell’olio (colore, odore, sapore); questi olii sono meno pregiali di quello EVO.

Quanto olio si ottiene di 100 kg di olive? A seconda del grado di maturazione delle olive e della varietà si possno ottenere da 8 fino a 28 litri d’olio extra vergine di oliva.

Quali sono i paesi in cui si produce più olio d’oliva? L’olio d’oliva si produce prevalentemente lungo le coste del Mediterraneo. La Spagna è il paese in cui se ne produce di più; l’Italia è il secondo produttore al mondo: ogni anno produciamo oltre 400.000 tonnellate di olio d’oliva, soprattutto olio EVO!

L’olio d’oliva è un alimento salutare? Sì, l’olio EVO è un ottimo condimento per gli alimenti, perché contiene polifenoli, composti chimici che aiutano a mantenere l’organismo in buona salute e perché contiene grassi insaturi, che sono grassi buoni. In ogni caso va assunto in piccole dosi, poiché è un alimento ad alto contenuto di grassi e calorie. Potete trovare ulteriori informazioni e materiali nella sezione del sito dedicata all’educazione alimentare.

L’olio d’oliva si usava già nell’antichità? Sì: l’uomo produce l’olio da più di 7000 anni. L’olio era molto prezioso e non si usava solo in cucina, ma anche per l’illuminazione e per la cosmesi. Le prime civiltà del mediterraneo (fenici, cretesi, micenei, civiltà greca) producevano grandi quantità d’olio lungo le coste e lo commerciavano con tutti gli altri popoli del Mediterraneo. Nel corso degli anni però le tecniche di lavorazione sono cambiate e l’olio che utilizziamo oggi è di qualità migliore rispetto a quello prodotto nell’antichità.

I cicli produttivi:
🥖 Dal chicco al pane
🫒 Dalle olive all’olio
🍇 La vendemmia

Le basi dell’economia:
🌽 Il settore primario
🏭 Il settore secondario
🏦 Il settore terziario

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