Il nome Barbara deriva dal greco antico βάρβαρος, bàrbaros, che significa “straniero”. Con questo termine erano indicate tutte le popolazioni che parlavano lingue diverse dal greco. In epoca romana, questo nome veniva imposto alle schiave. Divenne un nome comune a partire dal Medioevo, grazie alla diffusione del culto di Santa Barbara.
Il nome Barbara, che un tempo godeva di una discreta diffusione, è diventato sempre più raro. Nel 2022 in Italia sono nate 36 bambine col nome Barbara, con una diffusione pari allo 0,02% del totale delle femmine (Fonte: ISTAT).
Simbologia
Questo nome è legato al culto di Santa Barbara, considerata protettrice contro i fenomeni naturali e le avversità. Santa Barbara è patrona di chi lavora a contatto col fuoco o con gli esplosivi (vigili del fuoco, minatori, artiglieri, marinai) e di chi si occupa di costruzioni (muratori, architetti, tagliapietre). Le virtù associate alla sua figura sono lo spirito di sacrificio, la forza e il coraggio di fronte al pericolo.
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Il pupazzo di neve è un racconto de “Le avventure di Cuorfolletto“, testi semplici e adatti anche ai più piccoli, disponibili in stampato maiuscolo e accompagnati da tante attività didattiche.
Il pupazzo di neve
STA NEVICANDO. MARTA E CUORFOLLETTO VOGLIONO COSTRUIRE UN PUPAZZO DI NEVE. LA BAMBINA INDOSSA IL CAPPELLO, I GUANTI E LA SCIARPA E CORRE IN GIARDINO. MARTA SI METTE AL LAVORO COL MASSIMO IMPEGNO. MODELLA IL CORPO, LA TESTA E AGGIUNGE LE BRACCIA, UNA SCIARPA COLORATA, DUE BOTTONI COME OCCHI. «MI HAI COSTRUITO PROPRIO BENE» ESCLAMA IL PUPAZZO DI NEVE, PERÒ MI MANCA IL CAPPELLO». MARTA E CUORFOLLETTO TORNANO IN CASA E CERCANO DAPPERTUTTO, MA NON TROVANO NESSUN CAPPELLO. ALLORA DECIDONO DI ANDARE A COMPRARE UN CAPPELLO, MA IN PAESE C’È TANTISSIMA GENTE E LA BAMBINA NON RIESCONO A TROVARE IL NEGOZIO. MARTA E CUORFOLLETTO CHIEDONO AIUTO A UN SIGNORE CON UN CAPPELLO DI FELTRO. «CI SCUSI, DOVREMMO COMPRARE UN CAPPELLO PER IL NOSTRO PUPAZZO DI NEVE. POTREBBE INDICARCI LA STRADA?» IL SIGNORE SI TOGLIE IL CAPPELLO E LO DÀ A MARTA. «PRENDI QUESTO. SONO SICURO CHE STARÀ BENISSIMO AL VOSTRO PUPAZZO. VE LO REGALO.» MARTA E CUORFOLLETTO TORNANO A CASA E METTONO IL CAPPELLO DI FELTRO AL PUPAZZO DI NEVE. ADESSO È PROPRIO PERFETTO!
Schede didattiche
Questo racconto è disponibile anche come testo in sequenze da riordinare e abbinare alle illustrazioni. I bambini dovranno ritagliare i cartellini con le sequenze narrative, quelli con le illustrazioni e infine dovranno incollarli sul quaderno nell’ordine corretto: sequenza + illustrazione, sequenza + illustrazione, etc.
Vi proponiamo anche una seconda attività didattica a partire da questo racconto. Questa volta si tratta di un semplice laboratorio emotivo: per ciascuna delle 8 sequenze, chiedete ai bambini di identificare l’emozione provata da Marta in quell’istante. Poi, scegliete un colore diverso per rappresentare ciascuna emozione e colorate Cuorfolletto con quel colore. Potete ispirarvi ai colori che abbiamo utilizzato nel libro Cuorfolletto e i suoi amici e in Brunello il pipistrello oppure realizzare la vostra palette personale.
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Pochi giorni prima del Natale, il 13 dicembre, in molte regioni italiane, si festeggia Santa Lucia. E’ una tradizione antica che in molti portano avanti tutt’ora: i bambini scrivono una letterina, spiegando se sono stati buoni e si sono comportati bene per tutto l’anno e chiedendo in regalo dei doni. Poi lasciano pronto del cibo sul davanzale, prima di andare a nanna, e si svegliano il giorno dopo, curiosi di scoprire se ci sono doni per loro.
Nei Paesi scandinavi, che tanto amano la santa siciliana, tradizione vuole che il 13 dicembre, di primo mattino, un corteo di giovani fanciulle vestite in abiti bianchi cinti da un nastro rosso e con le candele in mano, avanzi cantando attraverso i luoghi di lavoro, le scuole, le chiese e a volte anche per le strade delle città. A guidare la processione è una giovane prescelta, la novella Santa Lucia, che porta sul capo una corona di candele.
Filastrocche di Santa Lucia
LA NOTTE DI SANTA LUCIA È lunga la notte di Santa Lucia di luci e colori si riempie la via. Nel borgo vocine di bimbi festanti i cuori riscaldano con i loro canti. Nel buio si muovono, sembran fiammelle in terra rispecchian del cielo le stelle. (Alessia de Falco e Matteo Princivalle)
FILASTROCCA DI SANTA LUCIA Santa Lucia ha trascorso le mattine leggendo tante ma tante letterine. I bimbi che le scrivon non son pochi e chiedono in regalo dolci e giochi, ma questa è una magia che avviene se durante l’anno si son comportati bene. Invece chi avrà fatto un po’ il birbone riceverà solo un sacco di carbone. Il 12 dicembre, quando dorme ogni bambino, Santa Lucia comincia il suo cammino. Un piccolo asinello è il suo aiutante, ma le consegne da fare sono proprio tante, E lui dice: “Tutti questi doni dove li metto? Per trasportarli mi servirà un carretto”. L’asinello per la fatica sbuffa e raglia, ricordatevi di lasciargli un po’ di paglia, e a Santa Lucia, sul tavolino del salotto, lasciate un po’ di latte e qualche biscotto. Questa notte speciale e tanto attesa vi riserverà di certo più di una sorpresa. Conservate nel cuore la sua magia infinita, e lasciate che vi accompagni per il resto della vita.
M’han detto che quest’oggi la giornata sarà breve, che magari farà brutto, ci sarà pure la neve. È per questo che al balcone hanno messo una candela per far luce nella sera e per farla meno nera. Così quando sarà notte, la più lunga che ci sia, se sarò davvero bravo, passerà Santa Lucia.
Un modo per riflettere sulla magia del giorno più buio dell’anno, che allo stesso tempo, si fa momento di luce, riscaldando i cuori. Un modo per dirci di non smettere mai di sperare, perchè, anche nella notte più nera, può arrivare la magia di un dono inaspettato.
SANTA LUCIA
L. I. Traversa
Presto, presto per la via giunge ormai Santa Lucia: per i bimbi che son buoni Ella ha dolci e ricchi doni. A caval d’un somarello bigio e liscio, tanto bello, ecco qua Santa Lucia con la cara compagnia. A chi dona una trombetta, a chi dà una bamboletta; a chi offre una capanna con Gesù che fa la nanna. Ha i Re Magi ed i pastori, statuette e bei colori; ha la stella di Natale e nessuna a questa è uguale. Cara è Santa Lucia che il presepio fa per via. Il Natale del Bambino Ella annuncia assai vicino.
Il presepe che si fa vita, lungo la strada: un messaggio per tutti noi che ci apprestiamo a vivere le feste e che, per renderle cariche di valore, dovremmo viverle ogni giorno un po’. Ricordandoci, grazie a Santa Lucia, che “O è Natale sempre, o non è Natale mai”.
Tag: filastrocche Santa Lucia, filastrocche di Santa Lucia
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Tag: giochi di natale, giochi di natale per bambini, giochi di natale da stampare, giochi di natale divertenti
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Colora con le lettere è un gioco di tipo puzzle: i bambini dovranno colorare un disegno riempendo gli spazi secondo le istruzioni fornite; ad ogni lettera corrisponde un colore. Questo gioco si può proporre già a partire dai 5 anni – con l’aiuto di un adulto per leggere le istruzioni – ed è un ottimo esercizio per imparare a discriminare le lettere dell’alfabeto.
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