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Martino: significato del nome

Significato del nome Martino. In questo articolo scoprirete il significato, le origini e l’etimologia del nome maschile italiano Martino.

Martino: significato del nome

Cosa significa il nome Martino?

Il nome Martino significa “consacrato a Marte”.

Qual è l’etimologia del nome Martino?

Deriva dall’antico supernomen (soprannome) latino Martinus, che significa “consacrato a Marte”, dio della guerra. Questo nome richiama le caratteristiche di Marte, divinità romana della guerra. Marte era il dio della guerra e della lotta, della forza fisica e del coraggio.

Quando si festeggia l’onomastico di Martino?

L’onomastico di Martino si celebra l’11 novembre, in ricordo di san Martino.

Quanto è diffuso il nome Martino?

Nel 2023 sono nati 377 bambini col nome Martino (fonte: contanomi ISTAT).

Origini e significato del nome Martino
Etimologia e significato del nome Martino
martino significato nome
Scheda del nome Martino

Scoprite anche:
🔴 Nomi più usati in Italia
🟠 Nomi maschili ispirati alla mitologia greca
🟡 Nomi maschili latini
🟢 Nomi maschili biblici
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🔵 Nomi maschili vintage
🟣 Nomi per gatti maschi
🔴 Nomi per cani maschi
↩️ Nomi maschili dalla A alla Z

Se siete arrivati fino a questo punto e non siete riusciti a individuare il nome giusto per il vostro bambino, forse è il caso di consultare un libro dei nomi. Questi libri offrono una panoramica completa di nomi, con significati, origini e varianti; spesso i nomi vengono categorizzati e presentati in modo interessante e non convenzionale. Ma non solo: spesso contengono riflessioni di educatori, psicologi e pedagogisti utili per guidare i neo-genitori nel compito delicato di scegliere un nome.

Di seguito vi presentiamo alcuni libri dei nomi selezionati con cura, tenendo conto della qualità dei contenuti, dell’autorevolezza degli autori e dell’accoglienza del pubblico.

Il libro completo dei nomi (Deagostini, 2021)

Libro dei nomi (Meros edizioni, 2022)

Tag: martino significato, martino nome

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La moltiplicazione

In questo articolo troverete i nostri appunti sulla moltiplicazione per la classe seconda (ex seconda elementare).

Indice:
🔴 La moltiplicazione
🟠 La moltiplicazione come addizione ripetuta
🟡 Come risolvere una moltiplicazione
🟢 I termini della moltiplicazione
🔵 Esercizi sulla moltiplicazione

La moltiplicazione

La moltiplicazione è un’operazione aritmetica tra due numeri detti fattori; il suo risultato si chiama prodotto e si ottiene addizionando il primo fattore (moltiplicando) tante volte quante indicato dal secondo fattore (moltiplicatore).
In parole più semplici, la moltiplicazione è un’addizione ripetuta.
Per indicare una moltiplicazione tra due numeri si utilizza il simbolo per (×); si possono utilizzare anche il punto a mezza altezza (⋅) o, in informatica, l’asterisco (*).

Ecco un esempio:

2 × 5 = 2 + 2 + 2 + 2 + 2 (per trovare il prodotto di due per cinque addizioniamo il due per cinque volte)

Quando svolgiamo una moltiplicazione dobbiamo sempre ricordare che:

  • Il prodotto di qualsiasi numero moltiplicato per uno è uguale al numero stesso. Per questa ragione il numero uno è detto elemento neutro della moltiplicazione.
  • Il prodotto di qualsiasi numero moltiplicato per zero è uguale a zero. Lo zero è detto anche elemento assorbente della moltiplicazione.

La moltiplicazione gode di tre proprietà (ne abbiamo parlato più dettagliatamente nell’articolo sulle proprietà della moltiplicazione, dove troverete anche tanti esempi):

  • Proprietà commutativa
  • Proprietà associativa
  • Proprietà distributiva

Per approfondire:
🔴 La prova della moltiplicazione
🟠 La prova del nove
🟡 Moltiplicazioni in colonna
🟢 Moltiplicazioni con la virgola
🔵 Proprietà della moltiplicazione

La moltiplicazione come addizione ripetuta

È una delle quattro operazioni aritmetiche fondamentali, insieme all’addizione, alla sottrazione e alla divisione. La moltiplicazione ci aiuta a sommare tanti numeri uguali in modo veloce, con un’unica operazione. Quando si insegna la moltiplicazione in classe seconda (la ex seconda elementare) è importante partire dal concetto di addizione ripetuta. Immaginate questa situazione: Il nonno di Leonardo gli ha regalato otto buste di figurine; dentro ogni busta ci sono 5 figurine. Per calcolare quante figurine troverà Giacomo in tutto abbiamo due possibilità; la prima è quella di sommare il numero di figurine dentro ogni busta (5) tante volte quante sono le buste (8):

5 + 5 + 5 + 5 + 5 + 5 + 5 + 5 = 40

La seconda possibilità è quella di usare una moltiplicazione:

5 × 8 = 40

Ecco un altro esempio: Emma è andata a fare una gita in fattoria. In un recinto ci sono 5 maiali; ogni maiale ha 4 zampe. Quante zampe conterà in tutto Emma? Anche in questo caso possiamo usare un’addizione ripetuta:

4 + 4 + 4 + 4 + 4 = 20

Oppure una moltiplicazione:

4 × 5 = 20

Come risolvere una moltiplicazione

Comodo, vero? Per calcolare il prodotto di una moltiplicazione, inizialmente, i bambini dovranno svolgere l’addizione ripetuta utilizzando uno dei metodi che già conoscono (linea dei numeri, metodo degli schieramenti o dei reticoli, dita delle mani, calcolo mentale, etc.). Quest’operazione porterà via un po’ di tempo; quando i bambini avranno ben compreso per bene il concetto di moltiplicazione come addizione ripetuta, potrete introdurre la tavola pitagorica e le tabelline:

Imparare a memoria le tabelline fondamentali (da quella dell’1 a quella del 10) permetterà ai bambini di risolvere le moltiplicazioni molto più velocemente. Per aiutarvi a spiegare, studiare e ripassare le tabelline abbiamo preparato una sezione didattica apposita, con tante schede da stampare ed esercizi interattivi:

Tabelline:
🔴 Tabellina dell’1
🟠 Tabellina del 2
🟡 Tabellina del 3
🟢 Tabellina del 4
🔵 Tabellina del 5
🟣 Tabellina del 6
🔴 Tabellina del 7
🟠 Tabellina dell’8
🟡 Tabellina del 9
🟢 Tabellina del 10
🔵 Tabellina dell’11
🟣 Tabellina del 12
↩️ Tutte le tabelline

I termini della moltiplicazione

Come tutte le altre operazioni aritmetiche, anche i termini della moltiplicazione hanno dei nomi particolari: i primi due termini si chiamano fattori mentre il risultato si chiama prodotto.

  • Fattori, sono i primi due termini della moltiplicazione
  • Moltiplicando, è il primo fattore di una moltiplicazione
  • Moltiplicatore, è il secondo fattore di una moltiplicazione
  • Per (×), è il simbolo matematico che identifica una moltiplicazione e si trova tra il primo e il secondo fattore
  • Prodotto, è il risultato di una moltiplicazione.

Nella moltiplicazione: 3 × 5 = 15

  • Il primo fattore (moltiplicando) è 3
  • Il secondo fattore (moltiplicatore) è 5
  • Il prodotto è 15

Esercizi sulla moltiplicazione

🔴 Problemi con la moltiplicazione

Schede di matematica:
🔴 Matematica – Classe prima
🟠 Matematica – Classe seconda
🟡 Matematica – Classe terza
🟢 Matematica – Classe quarta
🔵 Matematica – Classe quinta
↩️ Matematica – Tutte le schede

Tag: moltiplicazione, termini moltiplicazione, moltiplicazione seconda elementare

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Buon onomastico Barbara

State cercando immagini o frasi per fare gli auguri di buon onomastico a una persona speciale che si chiama Barbara (qui potrete scoprire l’origine e il significato del nome)? L’onomastico di Barbara si celebra il 4 dicembre, in ricordo di Santa Barbara. Per l’occasione, abbiamo raccolto tante immagini e frasi originali per fare gli auguri di buon onomastico a Barbara.

Auguri di buon onomastico per Barbara

Qui sotto potete trovare le cartoline di auguri che abbiamo realizzato per Barbara.

Buon onomastico Barbara!
Buon onomastico Barbara!
Buon onomastico Barbara!
Auguri onomastico Barbara
Auguri onomastico Barbara
Auguri onomastico Barbara

Vi piacciono queste immagini? Scoprite anche la sezione “Buongiorno con Cuorfolletto“: troverete centinaia di cartoline illustrate, realizzate a mano da noi, per augurare il buongiorno ai vostri amici e alle persone speciali.

Frasi di buon onomastico per Barbara

State cercando una frase significativa per fare gli auguri di buon onomastico? Niente paura: abbiamo raccolto per voi alcune frasi di auguri brevi e d’effetto. Se lo preferite, potete anche utilizzare una frase motivazionale, per dare la carica al festeggiato.

  • Buon onomastico, amica mia! Ti auguro una splendida giornata.
  • Il tuo nome è come un raggio di sole luminoso. Buon onomastico amica mia.
  • In questo giorno speciale, ti auguro tanta felicità e amore. Buon onomastico!
  • Buon onomastico! Che la vita continui a sorriderti sempre.
  • Tanti auguri di buon onomastico, cara Barbara. Ti auguro una giornata piena di gioia.
  • Oggi è il tuo onomastico: è il momento perfetto per dirti quanto sei importante per me. Tanti auguri, ti voglio bene!
  • Hai un nome straordinario, proprio come te. Tanti auguri di buon onomastico!
  • Sei come una stella che illumina il mio cammino. Buon onomastico, amica mia!
  • Sei un raggio di luce nella mia vita. Buon onomastico, Barbara!
  • Sei l’unica persona che riesce a farmi sorridere anche nelle giornate più buie. Buon onomastico amica mio.
  • Ti mando un grande abbraccio virtuale! Buon onomastico amica mia.

A proposito di onomastici, sapete che sul nostro sito potete scoprire le origini e il significato di qualsiasi nome maschile e nome femminile? Abbiamo raccolto più di 2000 nomi, da quelli più usati ai nomi stranieri e ai nomi rari.

State cercando delle frasi o delle immagini per augurare buon onomastico a qualcuno? Consultate la sezione: Auguri di Buon Onomastico. Le frasi più belle per fare gli auguri.

Onomastici di dicembre:
🔴 Barbara (4 dicembre)
🟠 Nicola (6 dicembre)
🟡 Lucia (13 dicembre)
🟢 Virginia (15 dicembre)
🔵 Stefano (26 dicembre)
🟣 Giovanni (27 dicembre)
🔴 Davide (29 dicembre)

Tag: buon onomastico barbara, auguri di buon onomastico barbara, immagini di buon onomastico barbara

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Schede sulle vocali

Schede sulle vocali. In questo articolo troverete le nostre schede didattiche sulle vocali per la classe prima della scuola primaria.

Indice:
🔴 Schede didattiche
🟠 Quiz online

Schede sulle vocali

State cercando dei materiali per presentare le vocali ai bambini? In questo paragrafo troverete tanti spunti didattici da proporre in classe.

Schede sulle vocali (A)
Schede sulle vocali (E)
Schede sulle vocali (I)
Schede sulle vocali (O)
Schede sulle vocali (U)

Potete trovare tante altre schede sulle vocali negli articoli che abbiamo dedicato a ciascuna lettera dell’alfabeto:

🔴 La lettera A
🟠 La lettera E
🟡 La lettera I
🟢 La lettera O
🔵 La lettera U

Quiz interattivo

copertina quiz marta lampadina cuorfolletto

LE VOCALI

1 / 10

INIZIA CON:

immagine disegno illustrazione albero

2 / 10

INIZIA CON:

immagine disegno illustrazione igloo

3 / 10

INIZIA CON:

immagine disegno illustrazione orso

4 / 10

INIZIA CON:

immagine disegno illustrazione orologio

5 / 10

INIZIA CON:

immagine disegno illustrazione elicottero

6 / 10

INIZIA CON:

immagine disegno illustrazione uva

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INIZIA CON:

immagine disegno illustrazione uccello

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INIZIA CON:

immagine disegno illustrazione ape

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INIZIA CON:

immagine disegno illustrazione elefante

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INIZIA CON:

immagine disegno illustrazione isola

Schede didattiche

Su portalebambini.it potete trovare una raccolta di schede didattiche per i bambini della scuola primaria. Le schede si dividono in: 1) schede e tavole riassuntive, per ripassare i concetti fondamentali delle varie discipline ed organizzarli graficamente in modo gerarchico, 2) esercitazioni, progettate in modo da facilitare l’apprendimento dei concetti.

Le nostre esercitazioni seguono le buone pratiche individuate dagli studi scientifici. Ad esempio, al fondo di ciascuna scheda è presente un piccolo box di autovalutazione, da utilizzare dopo la correzione in classe. In questo modo i bambini riceveranno un feedback immediato del loro lavoro.
Vale la pena notare che queste schede didattiche non sostituiscono la didattica tradizionale, i lavori sul quaderno, gli esercizi di dettatura e le altre pratiche che da decenni si impiegano con successo nella scuola primaria. Al contrario, li proponiamo ad integrazione e potenziamento del buon lavoro svolto in classe, oppure come esercitazioni per il recupero delle competenze.

State cercando materiali didattici completi e pronti all’uso per arricchire le vostre lezioni? Nel nostro shop su eduki.com potete trovare tante unità didattiche premium studiate per semplificarvi il lavoro e coinvolgere gli studenti.

Dalle parole alla frase
Lezioni di scienze illustrate
Lettura e comprensione

Ogni pacchetto include:

  • Presentazioni interattive per LIM
  • Testi da copiare sul quaderno
  • Schede didattiche
  • Attività ludiche e creative come lapbook e crucipuzzle

Schede di italiano:
🔴 Italiano – Classe prima
🟠 Italiano – Classe seconda
🟡 Italiano – Classe terza
🟢 Italiano – Classe quarta
🔵 Italiano – Classe quinta
↩️ Italiano – Tutte le schede

Tag: schede sulle vocali classe prima, le vocali classe prima, vocali da colorare, schede vocali, schede sulle vocali, schede didattiche sulle vocali

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Dettato ortografico. Quaderno dei dettati

State cercando un dettato ortografico? In questo articolo abbiamo raccolto tutti i nostri dettati per la scuola primaria, divisi per classe e per difficoltà ortografiche.

Dettato ortografico

Indice:
🔴 Dettati – Classe seconda
🟠 Dettati – Classe terza
🟡 Dettati – Classi quarta e quinta

Dettati per tema:
🔴 Dettati sull’autunno
🟠 Dettati sulla primavera
🟡 Dettati con le doppie
🟢 Dettati di parole

Prima di cominciare, vogliamo rispondere ad alcune domande frequenti che ci vengono poste sull’utilità del dettato ortografico alla scuola primaria e sulle modalità più efficaci di dettare un testo.

A cosa serve il dettato ortografico?

Il dettato ortografico, accusato ingiustamente di essere un esercizio “all’antica”, se svolto correttamente è tutt’altro che inutile, poiché permette di lavorare contemporaneamente sulla comprensione e sulla scrittura. Il dettato, inoltre, permette di avere un feedback immediato e di identificare in autonomia le proprie lacune (si tratta di due delle tecniche didattiche più efficaci individuate dallo studioso australiano J. Hattie).

Come fare un dettato?

Perché il dettato diventi un esercizio efficace, bisogna imparare a dettare in modo efficace. La ricerca suggerisce di leggere tre volte il testo. La prima lettura è veloce: i ragazzi non dovranno scrivere, ma comprendere il significato del testo. La seconda lettura sarà la dettatura vera e propria: l’insegnante leggerà piano, a piccoli gruppi di parole. La terza ed ultima lettura sarà leggermente più veloce: in questa fase i ragazzi potranno ricontrollare l’ortografia e correggere eventuali errori.

Che cos’è il dettato capovolto?

Il dettato capovolto è una tecnica che potete utilizzare per rendere ludico il momento della dettatura: non sarà l’insegnante a dettare, ma i ragazzi. Per cominciare, si chiederà ai ragazzi di inventare un breve testo e di scriverlo su un foglio; poi, si estrarrà a sorte uno di loro, che prenderà il posto dell’insegnante e detterà il testo ai compagni. È importante seguire ugualmente le regole per un buon dettato: il testo dovrà essere letto tre volte, a velocità differenti.

Che cos’è il dettato grafico?

Il dettato grafico è un esercizio creativo che non ha alcuna attinenza con il dettato ortografico. Nello svolgimento del dettato grafico, l’insegnante leggerà un testo che i ragazzi dovranno rappresentare attraverso un disegno.

In questa pagina abbiamo raccolto i dettati suddivisi per suono o per parole; in questo modo, riuscirai a trovare con semplicità il dettato giusto per ogni lezione.

Dettati ortografici per la classe seconda

In questo paragrafo troverete un elenco di dettati ortografici per la seconda elementare. I testi hanno una lunghezza di circa 100 sillabe ciascuno. Tra parentesi, troverete indicate anche le difficoltà ortografiche presenti nel testo.

Lo scoiattolo (parole con SCA SCO SCU, parole con SCI, parole con SCE)
Mentre uscivo di casa per andare a scuola, ho visto uno scoiattolo scendere dalla betulla che abbiamo in giardino. Non appena mi ha visto, la bestiola si è avvicinata incuriosita, fermandosi a pochi centimetri dalle mie scarpe, come per chiedere qualcosa da mangiare. Sembrava proprio affamato!

A caccia di pigne (parole con GN, parole con GNI)
Durante le vacanze, siamo andati in montagna a raccogliere le castagne, in compagnia della zia e del suo cagnolino Tappo. La zia adora andar per boschi e ogni cinque minuti si fermava a mostrarci i segni lasciati dai vari animali.

Nonno Tano (parole capricciose)
Nonno Tano, quand’era giovane, faceva il cuoco sulle navi da crociera; durante i suoi viaggi, ha annotato più di cento ricette dentro un taccuino con la copertina di cuoio. Il nonno dice sempre che quando sarò grande me lo regalerà, il suo taccuino, così potrò diventare un cuoco anche io.

Il tramonto (parole con MB, parole con MP)
Il sole sta per tramontare: le ombre si allungano mentre la nebbia si alza dai campi e lentamente avvolge ogni cosa. Il vecchio lampione accanto al portone di casa si accende, rischiarando l’ingresso con la sua luce tremolante.

Dettati ortografici per la classe terza

In questo paragrafo troverete un elenco di dettati ortografici per la terza elementare. Rispetto ai dettati per la seconda, il numero di sillabe è leggermente più grande (150-200 sillabe per dettato), così come il grado di complessità dei testi proposti.

La corsa delle biglie (parole con GLI)
Era una mattina di luglio. Mentre giocavo coi miei amici in spiaggia alla corsa delle biglie vidi un bambino con la maglietta a righe e un cappellino bianco, seduto tutto solo sugli scogli. Pareva molto triste, così mi avvicinai e gli chiesi se andava tutto bene. Luigi, era questo il suo nome, mi disse che era triste perché quella mattina, pescando col nonno, aveva rotto la sua canna. Allora lo invitai a giocare alle biglie con noi: accetto volentieri, e in un baleno gli tornò il sorriso.

Dettati ortografici per la classe quarta e quinta

In questo paragrafo troverete un elenco di dettati ortografici per la quarta e la quinta elementare. In questa fase si può lavorare su testi più lunghi (circa 300 sillabe) per consolidare la capacità di scrittura e l’ortografia.

Come un circuito (di Germana Bruno)
Questa mattina, a casa di Luca, c’è un gran movimento. La mamma scuote già i tappeti al balcone, papà fa il cuoco e prepara la colazione, Luca si veste velocemente per non arrivare in ritardo a scuola. Sembra di stare in un circuito di auto da corsa, chi corre di qua, chi di là. La sorellina si diverte a percuotere il suo tamburo e anche il cagnolino è agitato, abbaia e ringhia, ma non fa paura a nessuno perché è un piccolo ed innocuo cucciolo. La mamma grida che è tardi e li spinge verso la porta, proprio come fa la maestra durante la prova di evacuazione.

La quaglia e il gatto (Germana Bruno)
Un gatto segue quatto quatto una quaglia che passeggia tranquilla in cerca di qualche vermetto. Quando le si avvicina, l’uccello se la squaglia e, volando ad alta quota, torna nel suo nido sulla maestosa quercia. I piccoli quagliotti stanno tranquilli in attesa del cibo, ma quando arriva mamma quaglia a becco vuoto, diventano inquieti e cominciano a pigolare. I quattro i sono affamati e mamma quaglia non sa cosa fare. Il gatto, intanto, gira sotto la quercia aspettando che la quaglia scenda di nuovo. “Se sto quaggiù” pensa “prima o poi, riuscirò ad afferrarla”. Ma la quaglia, questa volta, risolve la questione e, svolazzando velocemente cinquanta volte e più intorno alla sua testa, gli fa perdere l’equilibrio e riesce a portare il cibo ai suoi quagliotti affamati.

Ciccio, micio cacciatore (Germana Bruno)
Il micio di Cecilia si chiama Ciccio e va sempre in cerca di lucertole, uccelli e cicale. Cecilia gli dice di lasciarli in pace e cerca di distrarlo con ciambelle e cioccolata. Ciccio è un vero cacciatore e non cede al tentativo di Cecilia di distoglierlo da ciò che più gli piace. Cecilia prova con cento tipi di cibi: cedri, ciliegie, nocciole, cipolle, arance, cetrioli, noci, ma non c’è proprio niente da fare. Ciccio è di certo un capoccione, ma a lei piace tanto lo stesso e allora cede, lo abbraccia e lo bacia. Solo così Ciccio smette di andare a caccia e si accuccia in braccio alla sua padroncina arricciato come un truciolo.

La gallina e il seme di garofano (Germana Bruno)
La gallina Gasperina è tanto golosa e ha ingoiato uno strano seme molto gustoso. Dentro la gabbia, galli e galline guardano Gasperina che, da quando ha ingoiato quel seme, è più gonfia e goffa e se prima era proprio un figurino, adesso sembra un pinguino. Il gallo più anziano vuole risolvere il guaio e, per guarirla, pensa di farla bere tanto. Tutte le galline, a turno, le fanno gocciolare acqua in gola e, ad un tratto, dal becco spuntano fuori tanti garofani rossi. Gasperina aveva ingoiato un seme di garofano e adesso la gabbia è guarnita di eleganti e rigogliosi fiori e lei è tornata ad essere la bella gallinella di sempre.

La gara di pigne (Germana Bruno)
In una minuscola casetta di legno in montagna vive una famiglia di gnomi. Ogni mattina, il papà, va a tagliar legna mentre la mamma va a raccogliere prugne e castagne. I due figli, Ignazio e Agnese, fanno la gara a chi raccoglie più pigne, ma ogni volta vince Agnese e quel piagnucolone di Ignazio non smette di lagnarsi.
Agnese, allora, gli dà un po’ delle sue pigne e giocano a lanciarle nello stagno dove fa il bagno una tranquilla compagnia di cigni. “Attento a dove lanci la pigna!” dice Agnese ad Ignazio, ma lui ignora il consiglio, impugna la pigna, e colpisce in testa un povero cigno. “Meglio svignarsela!” urla Agnese, e corrono a casa per fare merenda con prugne e castagne, una vera cuccagna!

Un affascinante scenario (Germana Bruno)
Quando la neve si scioglie in montagna, gli sciatori lasciano le piste dove è stato bello e divertente sciare sulle ripide discese. Di slittini, che scendono velocemente, lasciandosi dietro una lunga e tortuosa scia, non se ne scorgono più. Le sciarpe, le galosce e gli altri indumenti da neve, vengono lavati, asciugati e conservati perché non si sciupino e gli sci, legati con delle fascette, vengono lasciati in garage poggiati sulla parete. Nonostante la neve si sia sciolta, lo scenario di montagna rimane affascinante: i ruscelli scivolano giù, verso la verde valle, su terreni scoscesi e in questa discesa sono allietati dal guizzo di tanti pesci del colore dell’argento.

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Dalle parole alla frase
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Lettura e comprensione

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Schede di italiano:
🔴 Italiano – Classe prima
🟠 Italiano – Classe seconda
🟡 Italiano – Classe terza
🟢 Italiano – Classe quarta
🔵 Italiano – Classe quinta
↩️ Italiano – Tutte le schede

Tag: dettato ortografico, dettato quarta elementare, dettato ortografico terza elementare, dettato ortografico classe quarta, dettato ortografico seconda elementare, dettati ortografici, dettati ortografici scuola primaria, dettato ortografico scuola primaria, dettato difficoltà ortografiche

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La casa dei mesi

Racconti per tutte le stagioni.

La casa dei mesi

Indice:
🔴 Introduzione
🟠 Il viaggio di Ottobre
🟡 Il viaggio di Novembre

Introduzione

In un posto lontano c’è una casetta in cui abitano dodici gemelli; i loro nomi sono: Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre. Insieme ai gemelli abita Nonno Tempo, un vecchio brontolone dal cuore d’oro.
La casa dei mesi è un luogo speciale: c’è un laghetto ghiacciato in cui si può pattinare anche a Ferragosto, un fiumiciattolo su cui splende il Sole anche a Natale, un prato in cui non smette mai di nevicare, alberi con le foglie sempre gialle e un vaso di primule che non sfioriscono mai. È il potere dei mesi: ognuno di loro rende speciale la propria casa con la sua magia.

Il nonno ha chiamato due maestre e due maestri per insegnare ai nipoti tutto ciò che un giovane mese dovrebbe sapere. È probabile che li conosciate anche voi: sono la signorina Primavera, la signora Estate, il signor Autunno e il signorino Inverno.
Per assicurarsi che i loro scolari facciano pratica, i quattro insegnanti li mandano a turno sulla Terra. Una volta all’anno, ciascun gemello deve scendere sul nostro pianeta e fare in modo che il tempo scorra per il verso giusto, senza imprevisti e senza sorprese, fino all’arrivo del successivo.
Ogni tanto, qualcuno di loro combina qualche pasticcio (e forse ve ne sarete accorti anche voi), ma nel complesso possiamo dire che siano dei bravi scolari e che affrontino la loro verifica con passione e diligenza. Questo è per dirvi che la vita di un mese non è tutta rose e fiori e vi posso garantire che quella verifica è impegnativa almeno quanto le vostre qui sulla Terra.

Il viaggio di Ottobre

Din! Don! Dan! Il grande pendolo nel salone della casetta richiama tutti all’ordine, coi suoi rintocchi profondi.
«Ottobre, bighellone, tocca a te!» grida Nonno Tempo dalla cucina. «Sei pronto a scendere sulla Terra?»
Ottobre è un tipo avventuroso, con la camicia a quadri, il cappello da cowboy e un paio di stivaletti, ma se vogliamo dirla tutta, non è affatto contento di essere un mese autunnale. Vorrebbe tanto essere al posto di Maggio, che fa sbocciare le rose, o di Giugno, che fa maturare le ciliegie. Lui, invece, non fa altro che portare grane, agli uomini e agli animali.
«Non dimenticarti il sacco delle nuvole», grida Novembre dal piano di sopra. «L’anno scorso sono arrivato che pareva estate».
«E neppure la macchina della pioggia», lo rimprovera Aprile, «Sai che la siccità è pericolosa».
Ottobre saluta i gemelli e promette al nonno: «Quest’anno farò un ottimo lavoro», poi scompare in un vortice colorato, per riapparire poco dopo da qualche parte, sulla Terra.

«Mettiamoci al lavoro» dice tra sé Ottobre, tirando fuori dal suo zaino un sacco pieno di buste colorate: sono le lettere del letargo, che consegna agli animali quando è ora di andare a dormire.
Ottobre non vuole perdere tempo e tira fuori dal suo zaino un sacco pieno di buste colorate: sono le lettere del letargo, che consegna agli animali quando è ora di andare a dormire.
«Chi saranno i primi da avvisare?» pensa tra sé, prendendo tra le mani una busta rossa e una gialla.
«La coccinella Rossella e l’ape Gisella» esclama, dirigendosi a grandi passi verso il prato.
L’ape e la coccinella sono posate su un fiore; una sta raccogliendo il nettare mentre l’altra si sta riposando dopo una lunga mattinata di lavoro.
«Ehi, voi due!» le chiama Ottobre, sventolando le buste colorate, «ho qualcosa per voi».
Appena lo vede, la coccinella comincia a disperarsi. Gliel’avevano detto che presto sarebbe dovuta andare in letargo, ma lei aveva fatto orecchie da mercante; del resto, a chi piacerebbe dormire per sei mesi filati senza mai muoversi dal proprio riparo?

«Non voglio andare in letargo!» esclama Rossella, col broncio.
«Perché no?» chiede Ottobre.
«Se mi addormento, non vedrò più la mia amica Gisella. Chi mi assicura che quando mi sarò risvegliata si ricorderà ancora di me?»
«Ci risiamo, sono proprio un mese sfortunato», pensa Ottobre scuotendo il capo, poi si siede accanto agli insetti.
«Ti capisco, sai? Separarsi dagli amici o da chi ci vuole bene è faticoso per tutti. Pensa che io non vedrò i miei fratelli per un mese intero. Ma non è un’addio, è solo un arrivederci! E poi, anche Gisella dormirà, nel suo alveare; la primavera arriverà in fretta e vi sveglierete piene di vita e di energie; allora sì, ritrovarsi sarà una festa. A volte i cambiamenti fanno paura, ma anche quando sono lontani, o addormentati, i cuori dei veri amici battono all’unisono».
La coccinella, rincuorata da quelle parole, ringrazia Ottobre commossa. Poi saluta l’amica e torna dal suo sciame, per avvisare la sua famiglia che è tempo di cercare un riparo per il letargo.

Il viaggio di Novembre

Din! Don! Dan! Il grande pendolo nel salone della casetta richiama tutti all’ordine, coi suoi rintocchi profondi. Novembre è pronto a partire. A differenza di quello che si potrebbe pensare, è un mese allegro e pieno di energia. Tutti pensano che novembre sia un mese freddo e buio, ma è anche il mese in cui si raccolgono le olive, si preparano le caldarroste e si accendono i caminetti.
«Cosa saranno mai il buio e il freddo» dice sempre Novembre, «se non due occasioni in più per trascorrere del tempo in allegria coi propri amici».
Novembre indossa il suo cappello di cuoio marrone, infila una casacca blu un po’ stinta e prepara i suoi attrezzi: il corno da cui soffierà il vento autunnale, il sacchetto dov’è rinchiusa la nebbia e così via.
Poi riempie un cesto di frutta e castagne, prende qualche pannocchia di mais da arrostire lungo la strada e saluta i suoi gemelli.
«Io vado, ci vediamo presto. Statemi bene!».

Si parte, foglie!
Novembre salta giù, sulla Terra e atterra in una radura, in mezzo agli alberi.
«Che bei colori!» dice alle foglie. «Chi vi ha dipinto così? Sembrate tante principesse vestite a festa».
«È stato Ottobre» rispondono timidamente le foglie.
«Allora siete pronte per partire! Sarà un viaggio incredibile il vostro: il vento vi farà conoscere angoli di mondo che non avevate mai visto prima».
Le foglie non stanno più nella pelle: non vedono l’ora di lasciarsi trasportare dal vento e fare nuove amicizie. Novembre tira fuori un grande corno dal suo zaino e comincia a soffiare, soffiare e soffiare.
All’improvviso, si alza una gelida brezza autunnale, che prende con sé le foglie e le porta lontano, verso nuove avventure.

Le caldarroste
Novembre continua a camminare finché non avvista un paese in lontananza. Sta per far buio e decide di spargere un po’ di nebbia: apre il sacchetto in cui la tiene rinchiusa e in men che non si dica tutte le case vengono avvolte di bianco.
Gli abitanti del borgo, però, non sono contenti: «Che freddo!», «Che buio!», «Che nebbia!» borbottano, rientrando a casa avvolti nei loro cappotti scuri.
«Qui c’è bisogno di un po’ di allegria», pensa Novembre, ed escogita subito un piano: accende un fuoco in piazza e mette a scaldare una grande padella piena di castagne.
«Le caldarroste, le caldarroste!» gridano i bimbi del paese e corrono fuori per assaggiarle, seguiti a ruota da tutti gli altri.
E così, quel pomeriggio nebbioso si trasforma in una gran festa, proprio come voleva Novembre.

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