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La rana e i due tori

La rana e i due tori è una favola di Jean de la Fontaine adatta ai bambini dai 6 anni in su.

La rana e i due tori

Una rana vide due tori che combattevano per decidere chi dei due fosse il più forte. La rana, preoccupata, disse alle altre: “Che seccatura questi guerrieri”.  E qualcuna rispose: “E perché mai? Cosa importa a te se costoro si infilzano e guerreggiano?”

Ma la rana, abbattuta, rispose loro: “Il toro che perderà la guerra, verrà a riprendere le forze e a bere nello stagno, pieno d’ira. Quando sguazzerà nella palude, saremo noi a pagare le conseguenze”. E infatti accadde proprio questo: il toro sconfitto si tuffò nello stagno, intorbidendo l’acqua e schiacciando gli animali dello stagno rane sotto i suoi zoccoli.

Morale: Quando i grandi fanno la guerra o commettono pazzie, sono i più piccoli a pagarne le conseguenze peggiori.

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Il lupo e la volpe al tribunale della scimmia

ll lupo e la volpe al tribunale della scimmia è una favola di Jean de la Fontaine adatta ai bambini dai 6 anni in su.

Il lupo e la volpe al tribunale della scimmia

Jean de la Fontaine

Un lupo, una volta, accusò una volpa di averlo derubato; vera o falsa che fosse l’accusa, il lupo riuscì a trascinare in tribunale la volpe, così che una scimmia potesse giudicarla.

Alla scimmia non era mai capitato un caso simile e faticò non poco a risolverlo; questo fu il suo verdetto: “False o vere che siano le accuse, pagherete entrambi, e il caso è chiuso. Tu, lupo, pagherai perché mi sembri un gran bugiardo; e tu, volpe, pagherai perché sei ladra per natura”.
Pensò la scimmia: “A torto o a ragione, il posto dei birbanti è la prigione”.

Morale: Di fronte ai malvagi, castigarli è sempre la soluzione migliore.

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La mucca, la capra e la pecora in società con il leone

La mucca, la capra e la pecora in società con il leone è una favola di Jean de la Fontaine adatta ai bambini dai 6 anni in su.

La mucca, la capra e la pecora in società con il leone

Una volta, una mucca, una capra ed una pecora decisero di mettersi in società con un leone, che era l’animale più forte del vicinato. In sua compagnia, pensarono, non avrebbero avuto che vantaggi. Insieme scavarono una fossa e prepararono una trappola: poco dopo, un cervo vi cadde dentro. Il leone, con i suoi artigli, lo fece in quattro parti.

“La prima parte è la mia; la seconda mi spetta perché sono il più forte e senza di me non sareste mai riusciti a catturare questo cervo; la terza è mia perché sono il leone, re degli animali. Infine, la quarta la prenderò io e se qualcuno osa dire qualcosa, me lo mangio in un boccone”.

Chi si mette in società con i prepotenti, spesso, invece di guadagnare finisce col perderci.

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Il passero e la lepre

Il passero e la lepre è una favola di Fedro adatta ai bambini dai 6 anni in su.

Il passero e la lepre

Una lepre, mentre correva nel prato, fu ghermita dagli artigli di un’aquila, che voleva divorarla. Mentre la sfortunata volava verso il nido del rapace, incrociò un passerotto, che le disse: “Ah, che lepre distratta! Avresti dovuto prestare più attenzione prima di metterti a correre nel prato e adesso farai la fine che meriti”.

Il passero non aveva finito la frase che un falco si buttò su di lui e lo catturò; la lepre, allora, rispose: “Adesso posso morire felice! Tu, sciagurato, pensavi di darmi lezioni di vita, ma a quanto pare farai la mia stessa fine”.

Morale: È inutile dare lezioni di vita ai più sfortunati se noi per primi rischiamo la medesima sorte.

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L’asino e il vecchio pastore

L’asino e il vecchio pastore è una favola di Fedro adatta ai bambini dai 6 anni in su.

L’asino e il vecchio pastore

Fedro

Un vecchio pastore aveva portato il suo asino a pascolare nei prati, quando sentì delle urla: erano i contadini del suo paese, che scappavano da un manipolo di soldati nemici. “Presto, scappiamo!” gridò il vecchio all’asino, correndo via. “Scappiamo! Non ci devono prendere”.

Ma l’asino non si scompose e gli rispose: “Pensi forse che i guerrieri nemici mi faranno portare un carico più pesante di quello che mi metti addosso tu? Gli oppressi non hanno nemici, se non i loro oppressori, e uno vale l’altro”.

Morale: Cambiare padrone non cambia la situazione di che deve servirlo: nessuno, contadino o guerriero, caricherà un asino più di quello che può sopportare! E questo vale anche per gli uomini.

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La cicala e la civetta

Le cicala e la civetta è una favola di Fedro adatta ai bambini dai 6 anni in su. 

La cicala e la civetta

In un bosco abitavano una cicala e una civetta. Quando sorgeva il sole, la cicala cominciava a cantare e, così facendo, disturbava la civetta, che invece dormiva. Più di una volta il rapace le aveva chiesto di smettere, ma la cicala se ne era infischiata.
La civetta, compreso che non c’era altra soluzione, disse alla cicala: “Il tuo canto, anche se non mi lascia dormire, è divino! Sembra che tu abbia imparato da Apollo in persona. Perché non vieni qui da me e beviamo insieme un po’ di nettare, per festeggiare?”
E la cicala, tutta contenta per quel complimento inaspettato, uscì dal suo nascondiglio e si diresse verso il rapace. La civetta, che non aspettava altro, si lanciò sulla cicala e la uccise con i suoi artigli. Da quel giorno, riuscì a riposare in pace.

Morale: Chi danneggia gli altri col suo comportamento, o sa adattarsi, o presto ne pagherà le conseguenze.

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