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I colori in inglese

Scoprite il nostro materiale didattico sui colori in inglese: schede didattiche, giochi e unità di apprendimento.

1. Flashcard

Abbiamo realizzato un set di flashcard sui colori in inglese da stampare e ritagliare; vi consigliamo di plastificare le card prima di utilizzarle: dureranno molto più a lungo. Se volete qualche idea per utilizzare le flashcard, vi suggeriamo di leggere questo articolo di approfondimento.

Cliccate sulla scheda per stamparla.

2. I colori in inglese: elenco

  • Blu (blue), giallo (yellow), rosso (red), verde (green), arancione (orange), viola (purple), nero (black), bianco (white), grigio (grey), marrone (brown), rosa (pink), azzurro (light blue).

3. I colori in inglese: utilizzo

Se vogliamo usare i colori come aggettivi qualificativi, in inglese, è sufficiente inserirli prima del nome che accompagnano (a differenza dell’italiano dove, di solito, vengono aggiunti dopo il nome).

“Il gatto nero” → “The black cat”.

Se vogliamo usare i colori all’interno di un predicato nominale, invece, dovremo utilizzare il verbo essere (to be) nel tempo e nella forma corretta + il colore.

Quiz online

I COLORI

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THIS FISH IS:

pesciolini colorati per quiz verde

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THIS FISH IS:

pesciolini colorati per quiz arancione

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THIS FISH IS:

pesciolini colorati per quiz blu

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THIS FISH IS:

pesciolini colorati per quiz viola

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THIS FISH IS:

pesciolini colorati per quiz grigio

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THIS FISH IS:

pesciolini colorati per quiz nero

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THIS FISH IS:

pesciolini colorati per quiz giallo

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THIS FISH IS:

pesciolini colorati per quiz rosso

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THIS FISH IS:

pesciolini colorati per quiz rosa

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THIS FISH IS:

pesciolini colorati per quiz marrone

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THIS FISH IS:

pesciolini colorati per quiz bianco

Lessico inglese:
🔴 Animali
🟠 Cibi
🟡 Colori
🟢 Daily routine
🔵 Giocattoli
🟣 Giorni della settimana
🔴 Membri della famiglia
🟠 Mesi dell’anno
🟡 Mestieri e professioni
🟢 Mezzi di trasporto
🔵 Mobili
🟣 Numeri
🔴 Oggetti scolastici
🟠 Parti del corpo
🟡 Parti della casa
🟢 Saluti
🔵 Sport
🟣 Stagioni
🔴 Tempo atmosferico
🟠 Vestiti

Schede di inglese:
🔴 Inglese – classe prima
↩️ Inglese – tutte le schede

Disclaimer: tutti i vocaboli inseriti in questo articolo sono stati verificati utilizzando il dizionario messo a disposizione da Oxford Learner’s Dictionaries.

Tag: colori in inglese, schede didattiche sui colori inglese

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Aggettivi in inglese

Imparate gli aggettivi più usati in inglese, con portalebambini.it.
In questo articolo troverete: 1) le nostre flashcard degli aggettivi da stampare, 2) un elenco di tutti i principali aggettivi con la loro traduzione in inglese.

1. Aggettivi in inglese: flashcard

Abbiamo realizzato un set di flashcard sugli aggettivi in inglese da stampare e ritagliare; vi consigliamo di plastificare le card prima di utilizzarle: dureranno molto più a lungo. Se volete qualche idea per utilizzare le flashcard, vi suggeriamo di leggere questo articolo di approfondimento.

Cliccate sulle schede per stamparle.

SCOPRITE ANCHE:

2. Aggettivi in inglese: elenco

Gli aggettivi sono in ordine alfabetico. Troverete la traduzione in inglese tra parentesi (…) e in grassetto.

  • Alto (tall), amaro (bitter), basso (short), buono (good), caldo (hot), cattivo (bad), chiaro (light), dolce (sweet), felice (happy), freddo (cold), fresco (fresh), ghiacciato (frozen), grande (big), lento (slow), piccante/speziato (spicy), piccolo (small), salato (salty), scuro (dark), triste (sad), veloce (fast),

Disclaimer: tutti i vocaboli inseriti in questo articolo sono stati verificati utilizzando il dizionario messo a disposizione da Oxford Learner’s Dictionaries.

Schede di inglese:
🔴 Inglese – classe prima
↩️ Inglese – tutte le schede

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La tartaruga vanitosa e la noce

Alessia de Falco & Matteo Princivalle

C’era una volta una tartaruga che si vantava con tutti del suo guscio.
“Che bel guscio robusto!” diceva ai pavoni: “molto meglio delle vostre fragili penne”.
“Che guscio robusto che ho!” diceva agli scoiattoli: “molto meglio della vostra pelliccia morbida”.
Un giorno, mentre camminava, incontrò una noce per terra.
“Anche tu hai un guscio robusto, mi assomigli. Però non puoi muoverti: resterai lì per l’eternità. Hai un guscio, è vero, ma sono migliore di te”.
“Ti sbagli”, disse una voce. Era il noce, che aveva assisto alla scena.
“Tu hai un guscio, e puoi muoverti; ma non hai sai dare valore a ciò che conta davvero.
“E cos’é che conta davvero?” chiese la tartaruga, intimidita da quelle parole.
“Ciò che sta dentro il tuo guscio”, rispose l’albero di noce.
“Guarda la noce: dentro il suo guscio, custodisce un frutto dolce e prezioso.
Presto i bambini verranno a raccoglierlo e lo mangeranno ridendo accanto al fuoco.
E tu, cos’hai lì dentro?”
Il noce disse queste parole, poi si addormentò, cullato dal vento d’autunno.

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Sophie, la fata Clorofilla e i due diamanti

i due diamanti

Alessia de Falco & Matteo Princivalle

C’era una volta una bimba dai riccioli biondi di nome Sophie. Questa bambina credeva di essere la più bella, la più buona e la più intelligente di tutte le bambine del mondo; a casa e a scuola non faceva altro che vantarsi e se qualcuno provava a contraddirla, piangeva, urlava e si rotolava per terra.

Per fortuna Sophie non era sola: aveva un’amica molto speciale, la fata Clorofilla. La fata dormiva in una casetta di cartone nella sua cameretta e ogni giorno prendeva la tisana alle erbe insieme a Sophie, ascoltava quello che aveva da dire e ragionava insieme a lei. Una volta Clorofilla le aveva anche promesso: “Quando sarai diventata abbastanza saggia, ti insegnerò la magia delle fate”.

Un pomeriggio, Sophie cominciò a lamentarsi: “Nessuno mi capisce, Clorofì (chiamava così la sua fatina): io sono la bambina più intelligente di tutte, ma gli altri non mi ascoltano mai e non ho nemmeno un amico”.
“Conosco una storia che fa proprio al caso tuo” rispose dolcemente la fata, posando la sua tazza di porcellana. Poi cominciò a raccontare.

I due diamanti

C’erano una volta due diamanti bellissimi; non ne sono sicura, ma credo che fossero i diamanti più grandi del mondo. Nessun umano li aveva mai trovati e così vivevano nel letto di un fiume, mescolati insieme a tutti gli altri ciottoli.
I diamanti non andavano molto d’accordo con gli altri sassi: dall’alba al tramonto, non facevano altro che vantarsi.

“Ah, come siete brutti e sporchi. Noi siamo pietre preziose e un giorno qualcuno ci raccoglierà e ci metterà sulla corona del re”.
“Voi sassi non potete capire: in tutto il fiume non c’è nessuno che valga un decimo di noi due”.
“Noi siamo il re e la regina di questo fiume: dovreste obbedire a ogni nostro ordine e rispettarci, perché noi siamo diamanti e voi siete solo pietre”.

Gli altri ciottoli facevano finta di niente e presto nessuno ascoltò più i due diamanti. Appena aprivano bocca, tutti i ciottoli si giravano dall’altra parte; così, quei due vanitosi rimasero soli e senza amici.
Un giorno qualcuno arrivò al fiume con una pala e cominciò a raccogliere i ciottoli.
“È arrivato il nostro momento!” gridarono i diamanti, spintonando gli altri sassi. “Fate largo, fate largo, sono venuti per noi”.
La pala raccolse anche loro e li buttò malamente in mezzo agli altri sassi.
Quell’uomo infatti non era un cercatore di pietre, ma un muratore. Riempì la sua carriola di ciottoli, poi la portò al cantiere dove lavorava e la svuotò nel cemento, per costruire un vialetto.

I diamanti furono immersi nel cemento fresco, così distanti uno dall’altro che non riuscivano nemmeno a parlarsi; accanto a loro c’erano tanti altri sassi, gli stessi ciottoli che avevano sbeffeggiato nel fiume. Nessuno di loro rivolse più la parola ai diamanti e quei due, con tutto il loro valore, rimasero soli per l’eternità.

Clorofilla terminò la storia, poi continuò: “Cara Sophie, questa storia dice la verità: non puoi sapere cosa ti accadrà nella vita; non puoi sapere chi resterà al tuo fianco e chi dovrà andarsene. Ma se tratterai con rispetto e gentilezza tutte le persone che incontrerai, avrai sempre un amico con cui parlare”.

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Si scrive: oli o olii?

Si scrive: oli o olii? La forma plurale di olio si scrive con una o con due I?

Risposta

La grafia corretta è oli. La grammatica italiana è molto precisa su questo punto: le parole che finiscono con il dittongo -IO atono (cioè senza accento tonico), come olio, formano il plurale con una sola I. Dunque il plurale di olio sarà oli.
Un caso simile è quello della parola occhio, che finisce con -IO atono; anche in questo caso – che lascia molti meno dubbi – la grafia corretta del plurale è occhi, con una sola I, e non occhii.

Utilizzano due I al plurale quelle parole che finiscono con il dittongo -IO ma che hanno un accento tonico sulla I, come la parola zio. In questo caso il plurale sarà zii, con due I.

FONTI

State cercando un testo per l’accoglienza? Scoprite “Cuorfolletto e il primo giorno di scuola“, un racconto pensato apposta per rendere magica questa esperienza.

Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

Marta e Cuorfolletto stanno giocando al parco quando incontrano uno scoiattolo alle prese con il suo primo giorno di scuola. Riusciranno ad aiutarlo ad affrontare questa nuova avventura col sorriso?
Un racconto ideale per l’accoglienza e per i primi giorni di scuola, con tante attività tematiche per consolidare le conoscenze di base (concetti topologici, etc.) e per introdurre i bambini alla vita scolastica.

Acquistando il libro avrete accesso a tante risorse extra per l’accoglienza (segnanome, diplomi, cartelloni, etc.)

Schede di italiano:
🔴 Italiano – Classe prima
🟠 Italiano – Classe seconda
🟡 Italiano – Classe terza
🟢 Italiano – Classe quarta
🔵 Italiano – Classe quinta
↩️ Italiano – Tutte le schede

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Filastrocche ortografiche

L’adagio latino recita “delectare docendo“: se si insegna attraverso il divertimento, i risultati sono migliori e durano nel tempo. Questo vale anche per l’ortografia e per la grammatica: se le insegniamo utilizzando – anche – le filastrocche, avremo dalla nostra parte il potere della narrazione e delle rime.

1. Gli orrorini ortografici

Brevi filastrocca “da brivido”: in ciascuna filastrocca incontreremo un mostro molto pericoloso per i bambini che… non conoscono l’ortografia!

L’ASSASSINO
Alessia de Falco e Matteo Princivalle
Dentro il bosco Malandrino
c’è nascosto un asasino.
È il terrore di tutti i bambini
che scordan le doppie nei pensierini.
Se tu scrivi: “son scapato”
È sicuro: sei spacciato.
Chi poi scrive: “due latine”
farà certo una brutta fine.
Se vivi nel bosco Malandrino
e vuoi evitare questo asasino
usa le doppie, caro bambino.

filastrocche ortografia l'asasino

UN ORSO
Alessia de Falco e Matteo Princivalle
Eravamo in un bel bosco,
quand’è apparso un tipo losco
e la mamma ha urlato: “È un’orso!
Vorrà darci un graffio o un morso”.
Io per la paura ho gridato
e l’apostrofo è scappato.
Il mostro è tornato un orso
e nessuno è stato morso.

filastrocche ortografia un'orso
Il quoco

IL CUOCO
Alessia de Falco e Matteo Princivalle
Questa sera accanto al fuoco
io l’ho visto: c’era un quoco.
Baffi rossi e scintillanti,
occhi neri ed inquietanti.
Affilava i suoi coltelli
per tagliar bimbi e porcelli.
Ma a salvarsi basta poco:
una c, quella di cuoco.

filastrocche ortografia quoco

TORNA A:

Tag: filastrocche ortografiche, filastrocche grammaticali

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