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La lettera

La lettera è una forma di testo scritto utilizzata per comunicare un messaggio ad una persona distante.

OGNI LETTERA HA:

  • un mittente, ovvero la persona che scrive la lettera;
  • un destinatario, ovvero la persona a cui la lettera è indirizzata; il destinatario può essere una singola persona, un gruppo di persone o un’organizzazione.

STRUTTURA DI UNA LETTERA

  • Luogo da cui si scrive
  • Data
  • Intestazione (es. Cara mamma, oppure Gentile Signor Rossi, etc.)
  • Messaggio
  • Saluto
  • Firma del mittente
  • Post Scriptum o PS: non è obbligatorio e si utilizza per aggiungere al messaggio delle informazioni che avevamo dimenticato o tralasciato.

TIPI DI LETTERA

Una lettera può essere:

  • Confidenziale, se è indirizzata a un amico, a dei familiari o ad una persona con cui si è in confidenza; la lettera confidenziale utilizza un linguaggio colloquiale.
  • Formale, se è indirizzata a un’azienda, al proprio datore di lavoro o a persone con le quali non si ha confidenza e con le quali abbiamo un rapporto formale (di lavoro o collaborazione); il linguaggio della lettera formale non è confidenziale. Inoltre, nelle lettere formali si utilizzano alcune formule di cortesia (alcune di queste formule sono l’utilizzo di Egregio Signor … o Spettabile …  per l’intestazione e Distinti Saluti o Cordialmente come formula di saluto).

UNA FORMA PARTICOLARE DI LETTERA: L’EMAIL

Un tempo le lettere venivano scritte a mano (o con la macchina da scrivere) e spedite fisicamente al destinatario. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, comunicare è diventato più semplice e veloce. In particolare, la lettera cartacea è stata affiancata dall’email.
Grazie ai programmi di posta elettronica (email significa proprio posta elettronica e nasce dall’abbreviazione di electronic mail in e-mail o email; mail in inglese significa posta) possiamo scrivere una lettera con il computer e inviarla in una manciata di secondi.

Per scrivere una email dobbiamo tenere a mente le regole e la struttura della lettera. Ci sono però alcune differenze:

  • per inviare la mail non ci serve l’indirizzo a cui spedire, ma l’indirizzo di posta elettronica del nostro destinatario (il nostro indirizzo, ad esempio, è portalebambini@gmail.com); gli indirizzi email si riconoscono facilmente perché contengono la chiocciola @, che separa il nome del destinatario (a sinistra) dal nome del servizio email che utilizza (a destra).
  • quando si scrive una email bisogna compilare il campo “Oggetto”, nel quale dobbiamo riassumere in forma breve l’argomento della mail. Se stiamo scrivendo alla maestra per richiedere un colloquio con lei, ad esempio, l’oggetto della email potrebbe essere “Richiesta Colloquio – Famiglia Rossi”. Il campo Oggetto è molto importante perché sono le prime parole che il destinatario leggerà della nostra lettera: aiutiamolo a capire da subito l’argomento di cui parleremo.

Nella stesura della email, invece, dovremo procedere esattamente come nel caso di una lettera, a seconda che si tratti di un messaggio confidenziale o formale.

DALLA LETTERA ALLA CHAT

Negli ultimi anni anche le email hanno perso popolarità, sostituite dai servizi di messaggistica istantanea, conosciuti anche come chat. La caratteristica di un servizio di messaggistica istantanea è quella di utilizzare una rubrica di contatti personalizzata: la persona a cui scriveremo, in questo modo, saprà già chi siamo. Questi strumenti sono particolarmente utili nel caso dei messaggi confidenziali: infatti, ci permettono di risparmiare tempo e di rendere la scrittura più immediata.

La forma dei messaggi inviati in chat è diversa da quella di una lettera. Infatti, il testo sarà ridotto a:

  • Breve saluto (ciao mamma, ciao Luca)
  • Messaggio
  • Saluto

Ricorda: negli ultimi anni molte aziende e organizzazioni hanno aperto dei canali di messaggistica istantanea. Se invii un messaggio formale, dovrai strutturarlo come una lettera o una email formale e non come un messaggio confidenziale.

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Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

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Il testo autobiografico

Il testo autobiografico è un testo nel quale l’autore racconta la sua vita. La parola autobiografia deriva dal greco ed è composta da tre parole: autos che significa “se stesso”, bios, che significa vita e “grafia“, che significa “scrittura“.

CARATTERISTICHE DELL’AUTOBIOGRAFIA

  • È scritta in prima persona.
  • Racconta i fatti in ordine cronologico.
  • Racconta i fatti in modo soggettivo.

STRUTTURA DELL’AUTOBIOGRAFIA

  • Inzio
  • Svolgimento
  • Fine

Solitamente un’autobiografia ha inizio con la nascita di chi la scrive e finisce con gli anni della vecchiaia. In molti casi, però, l’autore potrebbe fare una scelta diversa, raccontando solo un certo periodo della sua vita, che ritiene più significativo.
Roald Dahl, uno tra gli scrittori più letti dai bambini, fa terminare la sua autobiografia con la fine del liceo. Questo autore, dopo la scuola, ha vissuto tante avventure avvincenti (ha lavorato in giro per il mondo per una compagnia petrolifera ed è stato un aviatore durante la Seconda Guerra Mondiale), ma ha deciso di non inserirle nella sua autobiografia.

Tutti noi possiamo scrivere la nostra autobiografia; molti personaggi famosi, divenuti anziani, hanno scritto un’autobiografia della propria vita. L’autobiografia, a differenza della biografia, non deve riportare i fatti in modo imparziale: chi scrive racconterà i fatti così come li ha vissuti. Nell’autobiografia c’è spazio per descrivere le emozioni e gli stati d’animo che ciascun fatto ha portato con sé.
Lo scopo di un’autobiografia è quello di informare, ovvero far conoscere ai lettori i fatti della propria vita, per aiutarli a comprendere meglio il pensiero e il punto di vista di chi scrive.

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Vittorio

Vittorio è un nome maschile italiano.

ORIGINE DEL NOME: Vittorio è un nome di origine latina. Deriva dal nomen latino Victor, utilizzato già in epoca romana, che significa “vittorioso”, “vincitore”.
Il nome Vittorio ha avuto una certa diffusione grazie alle prime comunità cristiane, che chiamavano i loro bambini Vittorio per simboleggiare la vittoria del bene sul male.

L’onomastico del nome Vittorio si festeggia il 21 maggio, in ricordo di San Vittorio martire.
Il colore legato al nome Vittorio è il verde.
La pietra portafortuna per Vittorio è lo smeraldo.

Ecco la scheda del nome illustrata che abbiamo realizzato per Vittorio:

  • Clicca qui per stampare la scheda con l’origine del nome Vittorio a colori.
  • Clicca qui per stampare la scheda con l’origine del nome Vittorio in bianco e nero.

Ecco il video che abbiamo dedicato a Vittorio, in occasione dell’onomastico (21 maggio):

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Analisi grammaticale di “ai”

Come si svolge l’analisi grammaticale della particella AI? L’analisi corretta è: AI: preposizione articolata (preposizione semplice A + articolo I).

La particella AI, infatti, fa parte delle cosiddette preposizioni articolate, che nascono dall’unione di una preposizione semplice (DI, A, DA, IN, CON, SU, PER, TRA, FRA) e di un articolo determinativo (IL, LO, LA, I, GLI, LE); più precisamente, AI nasce dall’unione di A con l’articolo determinativo maschile plurale I.

Ecco alcune frasi nelle quali è presente la preposizione:

  • Hai portato i fiori ai tuoi nonni?
  • Ai miei amici la pizze è piaciuta moltissimo.
  • Non avvicinarti ai coccodrilli.

DISCLAIMER: Le pillole di grammatica sono brevi guide realizzate da Portale Bambini per aiutare mamme, papà e studenti alle prese con gli esercizi di lingua italiana. Le indicazioni contenute in ciascuna delle nostre pillole si caratterizzano perché sono: a) sintetiche, in modo tale da permettere una consultazione agile; b) affidabili e ben documentate, dal momento che utilizziamo come fonti enti altamente qualificati, come l’Accademia della Crusca o il Vocabolario Treccani; c) semplici, in modo tale da renderle comprensibili a chiunque, a prescindere dalla sua padronanza della lingua italiana.

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Contiamo con il Sole

Hai mai provato a contare i raggi del Sole? Noi sì, insieme ai bambini! Avevamo un po’ di cartoncino da riciclare e lo abbiamo trasformato in un conta-Sole.
Per cominciare, dovrai realizzare un bel sole con tanti raggi separati. Il Sole va disegnato su un foglio di carta o, per una tavola più resistente, su un foglio di cartone da imballaggi. Per i raggi, noi abbiamo utilizzato dei piccoli rettangoli di cartoncino bianco colorati.
A parte, dovrai realizzare le carte conta-Sole: ciascuna carta conterrà un numero. Ai bambini si distribuisce la tavola col Sole, un numero sufficiente di raggi e una carta conta-Sole: loro dovranno disporre intorno al Sole tanti raggi quanti ne indica la loro carta conta-Sole.
Il conta-Sole si può utilizzare anche come gioco didattico, per aiutare i bambini ad associare una quantità fisica alla cifra numerica corrispondente. Si tratta di un esercizio particolarmente importante nel percorso di studi matematici, poiché rappresenta la prima tappa dell’astrazione matematica.
Utilizzando un numero maggiore di raggi, il conta-Sole si potrebbe utilizzare anche come supporto per introdurre al concetto di addizione.
È questo lo straordinario potere dell’educazione: generare strumenti potenti a costo zero (meglio se riciclando quel che ci avanza), giocando.

Ecco i template stampabili:

Clicca qui per stampare il Sole e i raggi.

Clicca qui per stampare le carte conta-Sole.

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Il calendario degli obiettivi

Il calendario degli obiettivi è un progetto che si può integrare all’interno del quaderno della crescita. Esso, infatti, è legato alla mentalità di crescita ed in particolare al monitoraggio degli obiettivi. Per lavorare sulla mentalità di crescita è fondamentale prefiggersi degli obiettivi (realizzabili e progressivi) e tenere sotto controllo il loro raggiungimento.

IL CALENDARIO DEGLI OBIETTIVI

Questo calendario si compone di due schede differenti: nella prima dovremo stilare una lista di obiettivi per il mese in corso; nella seconda, andremo a monitorare il loro raggiungimento. Noi abbiamo utilizzato il coloring per tener traccia degli obiettivi: ogni volta che si raggiunge un traguardo (o una parte di esso), si colora la porzione corrispondente sul foglio.

Cominciamo con gli obiettivi del mese: stiliamo una lista di 4 o 5 obiettivi che desideriamo raggiungere. Noi, ad esempio, abbiamo inserito: 1) leggere almeno un libro, 2) andare al parco due volte a settimana, 3) mangiare un frutto al giorno, 4) giocare ai videogiochi per massimo 30 minuti al giorno, 5) fare colazione con calma.

calendario degli obiettivi

Clicca qui per stampare la prima scheda del calendario (con gli obiettivi da scrivere, naturalmente!).

Adesso, obiettivo per obiettivo, coloreremo progressivamente il nostro calendario. Le nuvole sulla destra e sulla sinistra vanno completate inserendo il mese e l’anno di compilazione. Gli obiettivi quotidiani (nel nostro caso erano quello legato ai videogiochi e quello legato al consumo di frutta) si possono tracciare utilizzando i girasoli: ogni giorno si colora una porzione del fiore o dello stelo (ci sono petali e foglie per tutti i giorni del mese!). Gli obiettivi “singoli”, come la lettura del libro, si possono tracciare utilizzando il sole o il fungo; in alternativa, si può colorare un intero girasole.

Clicca qui per scaricare la seconda scheda del calendario degli obiettivi.

Sei pronta/o per cominciare? Ricordati sempre che siamo nati per crescere e migliorarci. Individuare i propri obiettivi è il primo passo per farcela.

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