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Storie e leggende su Santa Lucia

In questo articolo troverete la leggenda di Santa Lucia, adattata per bambini. Della leggenda esistono diverse versioni: quella “storica”, che narra della morte della Santa, quella che spiega perché in alcune regioni d’Italia la santa porti i doni ai bambini e quella del suo asinello.

Indice:
La leggenda dei doni di Santa Lucia
La leggenda di Santa Lucia

La leggenda dei doni di Santa Lucia

Tanto tempo fa, i bambini della città di Verona si ammalarono di una strana malattia che colpiva gli occhi e impediva di vedere bene. Nessun dottore riuscì a curare quel male. Le famiglie più ricche fecero chiamare i dottori più famosi del paese, ma fu tutto inutile. Poveri bambini!
I genitori, preoccupati, decisero di organizzare un pellegrinaggio a piedi scalzi, fino alla chiesa di Sant’Agnese e Santa Lucia, che si trovava al centro della città. Santa Lucia proteggeva gli occhi di grandi e piccini e li avrebbe aiutati; ma quando chiesero ai bambini di seguirli, quelli si rifiutarono: un pellegrinaggio? Che noia! Uscire a piedi scalzi d’inverno? E senza mantello? Che pazzia! Nessuno di loro volle accompagnare i genitori.
Il babbo di uno dei piccoli ammalati, allora, ebbe un’idea: promise ai suoi figli che se avessero compiuto il pellegrinaggio, Santa Lucia avrebbe portato dei doni a ciascuno di loro. Anche gli altri genitori lo imitarono e i bambini accettarono entusiasti: appesero le loro mantelle al chiodo, poi uscirono di casa.
Mentre i bambini erano in chiesa, l’uomo che aveva avuto l’idea dei doni fece vestire di bianco la maggiore delle sue figlie, la fece montare in groppa al loro l’asinello; poi la condusse per tutte le strade della città, lasciando un pacco di doni davanti alla porta di ogni casa.
Quando i bambini terminarono le loro preghiere, tornarono a casa e trovarono i pacchi colorati: dentro c’erano canditi, frutta secca e piccoli giocattoli di legno e di coccio. Tutta la città fece una gran festa e dopo qualche giorno, grazie all’aiuto di Santa Lucia, i bambini guarirono dalla malattia.
Da allora, il 13 dicembre è un giorno speciale: infatti, i bambini buoni attendono l’arrivo di Santa Lucia, che porta i doni a cavallo del suo asinello.

Testo semplificato

TANTO TEMPO FA I BAMBINI DI VERONA SI AMMALARONO GRAVEMENTE E NESSUN DOTTORE RIUSCÌ A CURARLI.
I LORO GENITORI ORGANIZZARONO UN PELLEGRINAGGIO A PIEDI SCALZI FINO ALLA CHIESA DI SANTA LUCIA, PER CHIEDERE ALLA SANTA DI GUARIRE I BAMBINI.
I BAMBINI PERÒ SI RIFIUTARONO DI ACCOMPAGNARE I GENITORI PERCHÉ ERA BUIO E FACEVA FREDDO.
UN PAPÀ EBBE UN’IDEA: DISSE LORO CHE SE AVESSERO COMPIUTO IL PELLEGRINAGGIO, SANTA LUCIA AVREBBE PORTATO DEI DONI A CIASCUNO.
MENTRE I BAMBINI ERANO IN CHIESA, L’UOMO FECE VESTIRE SUA FIGLIA DA SANTA LUCIA E LA FECE SALIRE SU UN ASINELLO.
QUANDO I BAMBINI USCIRONO DALLA CHIESA, LA RAGAZZA DISTRIBUÌ A OGNUNO DI LORO UN PICCOLO DONO. IL GIORNO DOPO I BAMBINI GUARIRONO DALLA MALATTIA.

Schede da stampare

Nota: in alcune regioni dell’Italia settentrionale (Veneto, Trentino e Lombardia) è Santa Lucia, a portare i doni natalizi ai bambini buoni, sostituendo San Nicola/Babbo Natale. Questa è una delle leggende popolari che ci spiegano il motivo di quest’usanza.

La leggenda di Santa Lucia

Santa Lucia nacque in una nobile famiglia di Siracusa, in Sicilia. La bambina rimase orfana di padre e quando aveva appena 5 anni, la madre si ammalò gravemente. Lucia, che era una devota cristiana, trascinò la madre fino a Catania, per chiedere a Sant’Agata di guarirla. Le due si recarono a Catania e si misero a pregare sul sepolcro della santa. Mentre pregava, Lucia ebbe una visione: Sant’Agata apparve alla bambina, dicendole che era bastata la sua fede a guarire la madre e che un giorno sarebbe diventata santa. Quando la ragazza si risvegliò, la madre era guarita.
Da quel giorno Lucia cominciò a distribuire i suoi averi ai poveri e si dedicò anima e corpo a servire il Signore sulla Terra. Un giorno, un giovanotto di nobili origini chiese la mano di Lucia, ma la ragazza lo rifiutò. Il ragazzo, deluso e amareggiato, corse a denunciarla al prefetto di Siracusa: a quei tempi, infatti, i cristiani venivano perseguitati e uccisi.
Lucia venne portata dinnanzi al tribunale e lì confessò a tutti di essere una cristiana convinta. Non solo: disse apertamente la giudice che non avrebbe mai rinnegato la sua fede. Il prefetto, in un primo tempo, cercò di farle cambiare idea, ma non ci riuscì. Decise così di imprigionarla, con la speranza che la vita dura della prigione l’avrebbe convinta a rinunciare alla sua religione. Ma quando i soldati presero Lucia, non riuscirono a spostarla di un centimetro dall’aula del tribunale. Provarono a legarla e perfino a farla trascinare dai buoi, ma non ci fu modo di smuovere la ragazza.
Il prefetto, di fronte a quel portento, si convinse che Lucia era una strega, e ordinò ai soldati di darle fuoco e di bruciarla viva. Ma le fiamme, divamparono nell’aula del tribunale, ma non toccarono la ragazza: era come se la evitassero di proposito. Quando l’incendio si fu placato, il prefetto ordinò ai soldati di uccidere Lucia con le loro spade. Era il 13 dicembre dell’anno 304. Prima di morire, Lucia profetizzò che da lì a breve l’impero avrebbe smesso di perseguitare i cristiani. E infatti, pochi anni dopo, l’imperatore Costantino, con un editto, legalizzò il culto cristiano.

Speciale Santa Lucia:
🔴 Storie e leggende su Santa Lucia
🟠 Filastrocche su Santa Lucia
🟡 Disegni di Santa Lucia da colorare
🟢 Lavoretti per Santa Lucia
🔵 Frasi per Santa Lucia
🟣 Buongiorno Santa Lucia

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Buon onomastico Nicola

State cercando immagini o frasi per fare gli auguri di buon onomastico a una persona speciale che si chiama Nicola (qui potrete scoprire l’origine e il significato del nome)? L’onomastico di questo nome si celebra il 6 dicembre, in ricordo di San Nicola. Per l’occasione, abbiamo raccolto tante immagini e frasi originali per fare gli auguri di buon onomastico a Nicola.

Auguri di buon onomastico per Nicola

Qui sotto potete trovare le cartoline di auguri che abbiamo realizzato per Nicola.

Buon onomastico Nicola!
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Auguri buon onomastico Nicola
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Vi piacciono queste immagini? Scoprite anche la sezione “Buongiorno con Cuorfolletto“: troverete centinaia di cartoline illustrate, realizzate a mano da noi, per augurare il buongiorno ai vostri amici e alle persone speciali.

Frasi di buon onomastico per Nicola

State cercando una frase significativa per fare gli auguri di buon onomastico? Niente paura: abbiamo raccolto per voi alcune frasi di auguri brevi e d’effetto. Se lo preferite, potete anche utilizzare una frase motivazionale, per dare la carica al festeggiato.

  • Caro Nicola, ti faccio tanti auguri di buon onomastico.
  • Buon onomastico, amico mio! Ti auguro una giornata piena di gioia e sorprese.
  • In questo giorno speciale, ti auguro tanta felicità e amore. Buon onomastico!
  • Amico mio, sei davvero incredibile. Buon onomastico, e che la vita ti sorrida sempre.
  • Buon onomastico! Che la vita continui a sorriderti sempre.
  • Buon onomastico Nicola! Ti auguro tutte le soddisfazioni che meriti.
  • Non potrei mai scordarmi di te e del tuo onomastico. Tanti auguri!
  • Auguri di buon onomastico. Ti auguro amore, salute e serenità.
  • Dimenticarsi di un amico speciale come te è impossibile. Auguri di buon onomastico!
  • Ti auguro mille giorni come questi. Buon onomastico, amico!
  • Sei l’unica persona che riesce a farmi sorridere anche nelle giornate più buie. Buon onomastico amico mio.

A proposito di onomastici, sapete che sul nostro sito potete scoprire le origini e il significato di qualsiasi nome maschile e nome femminile? Abbiamo raccolto più di 2000 nomi, da quelli più usati ai nomi stranieri e ai nomi rari.

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Onomastici di dicembre:
🔴 Barbara (4 dicembre)
🟠 Nicola (6 dicembre)
🟡 Lucia (13 dicembre)
🟢 Virginia (15 dicembre)
🔵 Stefano (26 dicembre)
🟣 Giovanni (27 dicembre)
🔴 Davide (29 dicembre)

Tag: buon onomastico nicola, auguri di buon onomastico nicola

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Differenza tra favola e fiaba

Differenza tra favola e fiaba – In questo articolo analizzeremo tutte le differenze tra fiaba e favola.

Differenza tra favola e fiaba

La fiaba

La fiaba è un racconto fantastico che racconta le avventure del protagonista e la sua battaglia contro l’antagonista per ripristinare l’ordine iniziale. La fiaba ha lo scopo di intrattenere il lettore trasportandolo in un mondo fantastico.

  • Personaggi: il protagonista solitamente è un essere umano, ma sono presenti anche esseri sovrannaturali, creature fantastiche e mostri;
  • Tempo: la favola è ambientata in un tempo indefinito (“C’era una volta…“);
  • Spazio: la favola è ambientata in luoghi fantastici e indeterminati (“un regno lontano“);
  • Lunghezza: da breve a media, solitamente alcune pagine.

La maggior parte delle fiabe non hanno un autore vero e proprio, ma sono frutto della tradizione popolare. Gli autori di fiabe come i Fratelli Grimm e Charles Perrault hanno trascritto i racconti più diffusi del proprio tempo.

Esempi di fiaba: Cappuccetto rosso, Il lupo e i sette capretti, L’omino di pan di zenzero

La favola

La favola è un testo fantastico che vuole insegnare come comportarsi, mostrando i comportamenti da seguire e quelli da evitare. A conclusione della favola c’è la morale: una breve frase che riassume l’insegnamento del racconto (es. “Chi la fa, l’aspetti“).

  • Personaggi: i personaggi sono animali che parlano e si comportano come gli uomini; più raramente, troviamo come personaggi oggetti parlanti o uomini;
  • Tempo: la favola è ambientata in un tempo indeterminato e ha una durata molto breve;
  • Spazio: la favola è ambientata in luoghi indefiniti ma verosimili, come una fattoria o un campo coltivato;
  • Lunghezza: breve, generalmente poche righe.

La favola ha un padre, lo schiavo greco Esopo, a cui sono attribuite più di 300 favole (anche se individuare quelle autentiche non è semplice).

Esempi di favola: Il leone e il topo, La volpe e l’uva, La colomba e la formica

In questa tabella abbiamo messo a confronto le differenze tra fiaba e favola:

FiabaFavola
GenereRacconto fantasticoRacconto fantastico
AutoreSolitamente le fiabe non hanno un autore e sono frutto della tradizione popolareL’autore è noto. Il padre della favola è Esopo, che ci ha lasciato più di 300 favole
PersonaggiEsseri umani, esseri soprannaturali e creature fantasticheAnimali o oggetti parlanti, più raramente esseri umani
AmbientazioneIndeterminata. Generalmente fantastica (un regno fantastico, etc.)Indeterminata ma verosimile (un bosco, un campo coltivato, un giardino, etc.)
LunghezzaMedio-lunga. Solitamente alcune pagineBreve. Solitamente poche righe
MoraleMorale solitamente assente o implicita.Morale esplicita. Solitamente è racchiusa in una frase alla fine del testo
TramaLa fiaba racconta le vicende del protagonista e la sua battaglia contro l’antagonista per ripristinare l’ordine inizialeLa favola mette in scena i problemi del nostro mondo e i vizi degli uomini con l’obiettivo di insegnare qualcosa
TempoTempo indefinito; la narrazione può durare alcuni giorni, mesi o anniLa narrazione si svolge in un arco di tempo molto breve (da qualche ora a qualche giorno)
EsempioCappuccetto rossoIl leone e il topo
Tabella 1.1: differenze tra favola e fiaba

State cercando un testo per l’accoglienza? Scoprite “Cuorfolletto e il primo giorno di scuola“, un racconto pensato apposta per rendere magica questa esperienza.

Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

Marta e Cuorfolletto stanno giocando al parco quando incontrano uno scoiattolo alle prese con il suo primo giorno di scuola. Riusciranno ad aiutarlo ad affrontare questa nuova avventura col sorriso?
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Acquistando il libro avrete accesso a tante risorse extra per l’accoglienza (segnanome, diplomi, cartelloni, etc.)

Schede di italiano:
🔴 Italiano – Classe prima
🟠 Italiano – Classe seconda
🟡 Italiano – Classe terza
🟢 Italiano – Classe quarta
🔵 Italiano – Classe quinta
↩️ Italiano – Tutte le schede

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Alessandra: significato del nome

Significato del nome Alessandra. In questo articolo scoprirete il significato, le origini e l’etimologia del nome femminile italiano Alessandra.

Alessandra: significato del nome

Cosa significa il nome Alessandra?

Il nome Alessandra significa “protettrice”.

Qual è l’etimologia del nome Alessandra?

Alessandra è la forma italiana del nome greco Alexandra. Questo nome è composto dal verbo alexein (“proteggere”) e da andròs (“uomo”); etimologicamente significa “protettrice degli uomini”.

Quando si festeggia l’onomastico di Alessandra?

L’onomastico di Alessandra si celebra il 20 marzo, in ricordo di sant’Alessandra.

Quanto è diffuso il nome Alessandra?

Nel 2023 sono nate 409 bambine col nome Alessandra (fonte: contanomi ISTAT).

Significato del nome Alessandra
Significato del nome Alessandra

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🟣 Nomi più usati in Italia
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Se siete arrivati fino a questo punto e non siete riusciti a individuare il nome giusto per il vostro bambino, forse è il caso di consultare un libro dei nomi. Questi libri offrono una panoramica completa di nomi, con significati, origini e varianti; spesso i nomi vengono categorizzati e presentati in modo interessante e non convenzionale. Ma non solo: spesso contengono riflessioni di educatori, psicologi e pedagogisti utili per guidare i neo-genitori nel compito delicato di scegliere un nome.

Di seguito vi presentiamo alcuni libri dei nomi selezionati con cura, tenendo conto della qualità dei contenuti, dell’autorevolezza degli autori e dell’accoglienza del pubblico.

Il libro completo dei nomi (Deagostini, 2021)

Libro dei nomi (Meros edizioni, 2022)

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Antonio: significato del nome

Significato del nome Antonio. In questo articolo scoprirete il significato, le origini e l’etimologia del nome maschile italiano Antonio.

Antonio: significato del nome

Cosa significa il nome Antonio?

Il significato del nome Antonio è sconosciuto.

Qual è l’etimologia del nome Antonio?

Antonio deriva da “Antonius”, nome gentilizio romano che indicava la Gens Antonia. Antonio ha probabilmente origini etrusche e il suo significato è sconosciuto. Questo nome si diffuse in modo particolare negli ambienti cristiani tardo romani, grazie alla fama di Sant’Antonio abate; nel Medioevo il nome conobbe una grande fortuna, grazie alla figura di Sant’Antonio da Padova.

Quando si festeggia l’onomastico di Antonio?

L’onomastico di Antonio si celebra il 13 giugno, in ricordo di sant’Antonio da Padova. In alternativa, si può festeggiare il 17 gennaio in ricordo di sant’Antonio abate.

Quanto è diffuso il nome Antonio?

Nel 2023 sono nati 2424 bambini col nome Antonio (fonte: contanomi ISTAT).

Significato del nome Antonio
Significato del nome Antonio

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🟠 Nomi maschili ispirati alla mitologia greca
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↩️ Nomi maschili dalla A alla Z

Se siete arrivati fino a questo punto e non siete riusciti a individuare il nome giusto per il vostro bambino, forse è il caso di consultare un libro dei nomi. Questi libri offrono una panoramica completa di nomi, con significati, origini e varianti; spesso i nomi vengono categorizzati e presentati in modo interessante e non convenzionale. Ma non solo: spesso contengono riflessioni di educatori, psicologi e pedagogisti utili per guidare i neo-genitori nel compito delicato di scegliere un nome.

Di seguito vi presentiamo alcuni libri dei nomi selezionati con cura, tenendo conto della qualità dei contenuti, dell’autorevolezza degli autori e dell’accoglienza del pubblico.

Il libro completo dei nomi (Deagostini, 2021)

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Alessandro Magno

Alessandro Magno. In questo articolo troverete il riassunto della vita e delle imprese di Alessandro Magno oltre a tante curiosità utili per una ricerca.

Alessandro Magno

Alessandro Magno è stato uno dei più grandi condottieri della storia antica. Nonostante sia morto a soli 33 anni, riuscì a conquistare un immenso impero che si estendeva dalla Macedonia fino all’India.

Riassunto

Alessandro Magno nacque nel 356 a.C. a Pella, figlio di Filippo II, re dei macedoni. Nel 336 a.C., dopo l’assassinio del padre, Alessandro salì al trono a soli vent’anni.
Dopo aver sedato le rivolte scoppiate nelle città greche, che si rifiutavano di riconoscerlo come re, dichiarò guerra all’Impero Persiano. Dopo una campagna durata alcuni anni, nel 330 a.C. riuscì a conquistarlo, annettendo tutti i suoi territori al regno macedone (compresi Egitto e Mesopotamia).
Alessandro adottò una politica di integrazione culturale: si fece incoronare Gran Re di Persia, sposò una nobildonna persiana, Rossane, e mantenne molte delle tradizioni del vecchio impero.
Successivamente organizzò una spedizione verso Oriente con l’intento di raggiungere l’India. Tuttavia, l’esercito, stremato, si rifiutò di proseguire, costringendolo a tornare indietro.
Alessandro morì nel 323 a.C. a soli 33 anni; non è chiaro se la causa fu una malattia o se fu avvelenato dai suoi generali. L’enorme impero che aveva creato venne spartito tra i suoi comandanti e si disgregò.

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