Blog

Problemi con la divisione

In questo articolo troverete i nostri problemi con la divisione per la scuola primaria, suddivisi per livello di difficoltà.

Problemi con la divisione

Problemi per la classe terza

Per cominciare, vi proponiamo alcuni semplici problemi con la divisione adatti a partire dalla classe terza. Si tratta della tipologia più semplice di problemi con la divisione: richiedono una sola operazione e presentano solo numeri a due cifre.

Se preferite dettare questi problemi sul quaderno, ecco i testi:

  • Il giardino fiorito – In un giardino ci sono 27 aiuole. Se ogni aiuola contiene 9 fiori, quanti fiori ci sono in totale nel giardino?
  • Il cesto delle uova – Un contadino ha raccolto 30 uova e vuole dividerle in cartoni da 6 uova ciascuno. Quanti cartoni riuscirà a riempire?
  • I biscotti della nonna – La nonna ha preparato 80 biscotti per i suoi 8 nipoti. Quanti biscotti riceverà ognuno di loro?
  • Dolcetto o scherzetto – Maria ha 36 caramelle e vuole dividerle equamente tra lei e i suoi due amici. Quante caramelle riceverà ciascuno?
  • La raccolta delle mele – In un frutteto ci sono 56 alberi di mele. Se ogni albero produce 8 mele, quante mele ci sono in totale?
  • Il mercatino delle pulci – Andrea vuole vendere 64 vecchi giocattoli al mercatino delle pulci. Se decide di metterli in scatole da 4 giocattoli ciascuna, quante scatole potrà vendere?
  • La gita – Un gruppo di escursionisti deve percorrere 48 km. Decidono di dividere questa distanza in parti uguali per 6 giorni di cammino. Quanti chilometri percorreranno ogni giorno?

Problemi per la classe quarta

Questi problemi sono leggermente più complessi dei precedenti. È sufficiente una sola operazione per risolverli, ma sono presenti numeri di tre cifre al dividendo e di 2 cifre al divisore.

  • La collezione di francobolli – Giulia ha una collezione di 180 francobolli. Decide di sistemarli in un album con 12 francobolli per pagina. Quante pagine le serviranno?
  • La biblioteca della città – La biblioteca cittadina ha comprato 360 libri. Il direttore decide di suddividerli equamente tra le sue 18 sedi. Quanti libri riceverà ogni sede?
  • Il trenino – Un trenino ha 13 carrozze e può trasportare un massimo di 286 passeggeri. Quanti passeggeri può trasportare ogni carrozza?
  • Il negozio di magliette – Un negoziante ha acquistato 168 magliette e le distribuisce equamente sui 14 scaffali del suo negozio. Quante magliette ci saranno su ogni scaffale?

Schede di matematica:
🔴 Matematica – Classe prima
🟠 Matematica – Classe seconda
🟡 Matematica – Classe terza
🟢 Matematica – Classe quarta
🔵 Matematica – Classe quinta
↩️ Matematica – Tutte le schede

Tag: problemi con divisione, scuola primaria

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Poesie e filastrocche sulla Befana

In questa sezione abbiamo raccolto tante filastrocche sulla Befana per i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Cliccate sulle schede o sui pulsanti colorati per stampare i file PDF da colorare.

Filastrocche sulla Befana

LA BEFANA
La Befana questa notte
vola in cielo indaffarata,
con le scarpe tutte rotte
e la veste rammendata.
Il mantello è vecchio e liso
ma la sua vera missione
è donare un bel sorriso
anche a chi porta il carbone!
Non dev’essere elegante
chi fa un simile lavoro
c’è una cosa più importante:
deve avere il cuore d’oro.
(Alessia de Falco e Matteo Princivalle)

LA BEFANA VIEN DI NOTTE
La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
con le toppe alla sottana,
viva viva la Befana!
(Filastrocca popolare)

LA BEFANA VIEN DI NOTTE
La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
col cappello alla romana,
viva viva la Befana!
(Filastrocca popolare)

I nostri libri:

TORNA A:

Tag: filastrocche Befana, filastrocche Befana per bambini, filastrocche Befana scuola infanzia, filastrocche sulla Befana, filastrocche sulla Befana per bambini

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Il testo poetico

Questa scheda presenta il testo poetico ai bambini delle classi quarte e quinte del ciclo primario. La scheda è suddivisa in quattro paragrafi, che illustrano gli elementi del testo poetico, e una sezione finale, in cui potete trovare le nostre proposte per un percorso didattico sul testo poetico (si tratta di poesie scelte e laboratori poetici da sperimentare in classe).

Il testo poetico

La poesia è una forma d’arte.
Una poesia è un componimento in versi, con il quale si comunicano significati e suoni. Per fare questo, bisogna scegliere attentamente le parole, ma anche il modo in cui si dispongono.

Il verso poetico

La poesia si distingue dagli altri generi letterari poiché è scritta in versi. Un verso corrisponde a una riga della poesia e si conclude quando si va a capo. A differenza del testo in prosa, nel quale si va a capo soltanto dopo aver concluso una frase, un verso si può concludere anche se la frase non è terminata.
Ecco un esempio: gli ultimi cinque versi di una poesia di Antoine de Saint-Exupéry (l’autore de “Il piccolo principe”), intitolata “Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi”:

Fa’ di me un uomo capace di raggiungere
coloro che hanno perso la speranza.
E dammi non quello che io desidero
ma solo ciò di cui ho davvero bisogno.
Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi.

Come potete vedere, i primi due versi corrispondono a un’unica frase. Analizziamo solo il primo verso: “Fa’ di me un uomo capace di raggiungere”. Questa frase non ha senso! Infatti, è legata al verso successivo. Anche il terzo e il quarto verso acquistano un senso solo se vengono letti insieme.
Questo vale per la maggior parte delle poesie. Chi scrive una poesia, infatti, non ha l’obiettivo di scrivere una frase per verso. L’obiettivo della poesia è esprimere un pensiero o un sentimento in forma libera, elegante e musicale. I poeti dispongono le parole così come escono dal loro cuore: non devono spiegare niente a nessuno, ma solo comporre qualcosa di bello, capace di toccare il cuore dei lettori!

Versi e strofe

Nella poesia sono presenti due elementi: il primo è il verso, di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Il secondo elemento è la strofa. La strofa è un insieme di versi. In una poesia è facile riconoscere le strofe: sono separate tra loro da uno spazio.
Una poesia può essere composta da una sola strofa, se i versi sono scritti uno dopo l’altro senza spazi bianchi, o più strofe.

Le strofe hanno nomi diversi a seconda del numero di versi che le compongono:

  • Una strofa di due versi si chiama distico.
  • Una strofa di tre versi si chiama terzina.
  • Una strofa di quattro versi si chiama quartina.

Le rime

Molte poesie – non tutte – sono scritte in rima. Quasi tutte le filastrocche, che sono semplici poesie, sono scritte in rima. Esistono due tipi di rima:

  • La rima baciata, quando due versi consecutivi finiscono con due parole che fanno rima tra loro (ovvero finiscono allo stesso modo)
  • La rima alternata, quando un verso non fa rima con il verso successivo ma con quello ancora seguente.

Ecco due esempi:

RIMA BACIATA
C’era una volta un galletto
che pesava un chilo e un etto. 

RIMA ALTERNATA
Ho uno scialle incantato,
me l’han dato le farfalle
che vivono nel prato.

LO STILE POETICO

Nel linguaggio poetico, cuore e stile sono tutto. Mentre per esprimere i propri sentimenti su carta non esiste una guida (ciascuno lo fa a modo suo), esistono alcune regole legate allo stile. Ad esempio:

  • Molte poesie fanno uso di metafore, in cui si mette a confronto la propria esperienza con qualcosa di simile. Nella poesia “La collina”, il poeta Mark Strand paragona il cammino della sua vita alla risalita di una collina. Un ottimo esempio di metafora.
  • Nelle poesie è facile trovare assonanze e allitterazioni, ovvero le ripetizioni di suoni e lettere simili in due o più  parole vicine (es. cane cono, vetro tetro, etc.).
  • Spesso, il poeta, usa elisioni e troncamenti per alterare il ritmo della sua poesia (facciamo un esempio: il detto popolare dice “can che abbiaia non morde” suona meglio di “cane che abbaia non morde”, ed è tutto merito del troncamento della “e” finale nella parola cane). Queste modifiche sul testo sono conosciute come “licenza poetica”.

La parafrasi

A volte, leggere e interpretare una poesia non è così semplice. In questi casi possiamo ricorrere alla parafrasi: parafrasare un testo poetico significa riscriverlo utilizzando parole più semplici.

Scoprite le ultime novità che abbiamo pubblicato nel nostro Cuorfolletto Creative Shop! Troverete lapbook e tante idee creative da sperimentare in classe.

libri lapbook autunno
Lapbook e pop-up d’autunno
Lapbook delle vocali e dell’alfabeto
italiano classe prima - promo schede didattiche
Italiano – Classe prima

Schede di italiano:
🔴 Italiano – Classe prima
🟠 Italiano – Classe seconda
🟡 Italiano – Classe terza
🟢 Italiano – Classe quarta
🔵 Italiano – Classe quinta
↩️ Italiano – Tutte le schede

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Il rombo

Il rombo è un quadrilatero. Esso ha tutti i lati uguali ma , a differenza del quadrato e del rettangolo, ha le due diagonali di misure diverse e gli angoli uguali a due a due.

1. Il rombo

1.1 Formule

Il rombo è un poligono ed è possibile calcolare con semplicità la misura del suo perimetro (ovvero la lunghezza totale dei lati che delimitano la figura)  e quella dell’area (ovvero la superficie interna racchiusa tra i lati del poligono.

Perimetro 

2p = 4×l 

Si legge: “Lato per quattro”.

Area

A = (D×d):2

Si legge: “Diagonale maggiore (D) per diagonale minore (d) diviso due”.

Ricorda: nei problemi che utilizzano un’unità di misura di superficie (il metro, con i suoi multipli e sottomultipli), l’area dovrà essere espressa in metri quadrati () e non in metri.

1.2 Proprietà

Lati 

Il rombo ha 4 lati uguali tra loro.

Angoli

I 4 angoli interni del rombo sono uguali a due a due: in particolare la coppia di angoli che si trovano ai vertici della diagonale maggiore sono uguali e la coppia di angoli che si trovano ai vertici della diagonale minore sono uguali.

Diagonali

Il rombo ha due diagonali diverse tra loro. Se le diagonali fossero uguali, il rombo sarebbe un quadrato.

2. Schede didattiche

Qui sotto potete trovare una scheda didattica riassuntiva su questo argomento. Potete stamparla e incollarla sul quaderno oppure inserirla in un quaderno ad anelli per costruire un piccolo formulario di geometria elementare.

Cliccate sulla scheda per stamparla.

Schede di matematica:
🔴 Matematica – Classe prima
🟠 Matematica – Classe seconda
🟡 Matematica – Classe terza
🟢 Matematica – Classe quarta
🔵 Matematica – Classe quinta
↩️ Matematica – Tutte le schede

Tag: rombo, definizione, formule, esercizi, scuola primaria

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Il quadrato

Il quadrato è un quadrilatero che ha tutti i lati e tutti gli angoli uguali.

1. Il quadrato

1.1 Formule

Perimetro 

2p = 4 x l 

Area

A = l x l 

1.2 Proprietà

Lati 

Il quadrato ha 4 lati uguali tra loro.

Angoli

I 4 angoli interni del quadrato sono tutti uguali e sono angoli retti (90°).

2. Schede didattiche

Qui sotto potete trovare una scheda didattica riassuntiva su questo argomento. Potete stamparla e incollarla sul quaderno oppure inserirla in un quaderno ad anelli per costruire un piccolo formulario di geometria elementare.

Cliccate sulla scheda per stamparla.

Schede di matematica:
🔴 Matematica – Classe prima
🟠 Matematica – Classe seconda
🟡 Matematica – Classe terza
🟢 Matematica – Classe quarta
🔵 Matematica – Classe quinta
↩️ Matematica – Tutte le schede

Tag: quadrato, definizione, formule, esercizi, scuola primaria

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Elevamento a potenza

1. Le potenze

Elevare a potenza un numero significa moltiplicarlo per se stesso più volte.

Una moltiplicazione in cui i fattori sono uguali tra loro come:

3×3×3

si può scrivere sotto forma di potenza:

Una potenza è costituita da due elementi:

  • la base, ovvero in numero che moltiplicheremo.
  • l’esponente, ovvero il numero di volte per cui moltiplicheremo la base.

Esempio: in 3² la base è 3, mentre l’esponente è 2.

Questo significa che moltiplicheremo 3 per sé stesso due volte:

3×3=9

3² = 9

Esempio: in 7³ la base è 7, mentre l’esponente è 3.

Questo significa che moltiplicheremo 7 per sé stesso tre volte:

7×7×7=343

7³ = 343

Attenzione: le potenze non godono delle proprietà della moltiplicazione, come quella commutativa. Se scambiamo tra loro base ed esponente il risultato cambia!

Esempio: proviamo a risolvere 3² =3×3=9. Scambiando base ed esponente otteniamo: 2³. Risolviamo anche questa potenza 2³ = 2×2×2=8.

1.1 Come leggere le potenze

Esistono due modi per leggere una potenza.

  • “base elevato a esponente”
    2²: due elevato a due
    2³: due elevato a tre
  • “base alla esponente (letto come numero ordinale)”
    2²: due alla seconda
    2³: due alla terza

Entrambi i modi sono ugualmente corretti. Se l’esponente è 0 o 1, però, la potenza andrà letta nel primo modo: “base elevato a uno” o “base elevato a zero”.

1.2 Potenze particolari

Esistono due potenze particolari che non si comportano come le altre: quelle con esponente 1 e quelle con esponente 0.

Cosa succede se un numero elevato a potenza ha come esponente 1? Semplicemente, il numero non verrà moltiplicato per se stesso e rimarrà uguale alla base.

Esempio: 5¹ è uguale a 5.

Esempio: 9¹ è uguale a 9.

Cosa succede se un numero elevato a potenza ha come esponente 0?
In questo caso, il risultato è 1.

Esempio: 5º=1.

Esempio: 9º=1.

2. Schede didattiche

Cliccate sulle schede per stamparle.

Schede di matematica:
🔴 Matematica – Classe prima
🟠 Matematica – Classe seconda
🟡 Matematica – Classe terza
🟢 Matematica – Classe quarta
🔵 Matematica – Classe quinta
↩️ Matematica – Tutte le schede

Tag: potenze, elevamento a potenza, scuola primaria, esercizi

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.