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Eva

Eva è un nome di origine ebraica. Deriva da Hawah, che significa letteralmente “madre dei viventi”. Eva è un nome di tradizione biblica: fu il nome della prima donna, generata dalla costola di Adamo.

CURIOSITÀ

L’onomastico si festeggia il 6 settembre, giorno in cui si ricorda Sant’Eva di Dreux, vergine e martire.
Il colore legato al nome Eva è il blu.
La pietra portafortuna di Eva è lo zaffiro.

eva significato del nome

Clicca qui per scaricare la scheda del nome Eva.

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Rosalia

Rosalia è un nome di origine incerta. Secondo l’etimologia latina – la più comune – Rosalia deriva dai nomi dei due fiori rosa + lilium (giglio) ,che simboleggiano la regalità e la purezza. Potrebbe avere origine germanica,come il nome Rosa (che deriva da “Hroth” e significa “gloria”) o discendere da Rosalia, un’antica festa pagana dei fiori.

rosalia origine e significato del nome

CURIOSITÀ

L’onomastico del nome Rosalia si festeggia il 4 settembre, giorno in cui si ricorda Santa Rosalia.
Il colore legato al nome Rosalia è il verde.
La pietra portafortuna per Rosalia è lo smeraldo.

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Coltiviamo le relazioni positive con gli altri

Siamo nati per darci aiuto reciproco, come i piedi, le mani, le palpebre, come le due file di denti. Ecco perché è cosa contro natura agire l’un contro l’altro; e irritarsi contro qualcuno e detestarlo è proprio di persone tra loro nemiche“. (Marco Aurelio)

Laboratori di educazione positiva

Per approfondire

COMUNICARE BENE

APPROFONDIMENTO: Le ninfee delle relazioni.

Connettersi con gli altri e sperimentare relazioni sociali profonde, altruistiche e genuine è fantastico. Se hai già sperimentato il laboratorio delle ninfee delle relazioni ti sarai accorto di tutti i micro-momenti sociali che ci capitano nell’arco di una giornata e che spesso passano inosservati. In questo secondo laboratorio esperienziale, ci concentreremo su come “coltivare” quelle ninfee, facendo fiorire le nostre relazioni sociali.

Durante la prossima settimana, cerca tre occasioni per coltivare le relazioni sociali e per connetterti con gli altri in un clima di calore e rispetto reciproco. Non ci sono momenti giusti e sbagliati: puoi provare a casa, a scuola, sul lavoro o nella tua comunità. Un micro-momento di socialità positiva e di comunione con gli altri si può verificare in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento; per fino lungo la strada per tornare a casa.
Per riuscire in questa esperienza, dovrete prestare attenzione agli altri, sforzandovi di rendere migliore la loro giornata attraverso le parole, i gesti e lo sguardo. Due suggerimenti: ascoltate col cuore e siate gentili. Al termine della settimana, fermatevi a riflettere su questa esperienza: siete riusciti a sentire la risonanza positiva che si genera attraverso la connessione profonda con gli altri? Siete riusciti a cogliere – o a generare – qualche micro-momento positivo? Vi sentite diverse/i in qualche modo? Il modo in cui vi relazionate con gli altri è cambiato?

PER EDUCARE CON LE FAVOLE:

Per aiutare i più piccoli a riconoscere le emozioni e a coltivare le buone pratiche che ci fanno stare meglio abbiamo scritto la raccolta di racconti “Cuorfolletto e i suoi amici”.

libri cuorfolletto e i suoi amici

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Le ninfee delle relazioni

Le interazioni sociali sono il contesto naturale in cui si verificano i micro-momenti positivi che rendono la nostra vita densa di significato. Imparare a cogliere e assaporare questi momenti, apprezzando le emozioni che generano, è la chiave per coltivare la positività e per migliorare la qualità della vita.

APPROFONDIMENTO: L’amore è fatto di micro-momenti

In questo laboratorio esperienziale utilizzeremo le ninfee delle relazioni (abbiamo realizzato una scheda apposita, che raffigura tre ninfee in fiore). Ritagliatevi un piccolo momento serale per completare questo esercizio; perché funzioni al meglio, dovreste ripetere l’esperienza per almeno 7 sere consecutive (è in questo modo, infatti, che la riflessione si trasforma in abitudine all’introspezione).
Pensate a 3 momenti di interazione sociale che avete vissuto durante la giornata (con i vostri bambini, con il vostro partner, con un’amica/o, con i colleghi); per ciascuna di queste interazioni, pensate a quanto è stata profonda: vi siete sentiti davvero in sintonia?
Date un numero a quella relazione: da 1 a 7, dove 1 indica una relazione superficiale, durante la quale non avete sperimentato vicinanza e sintonia e dove 7 indica una relazione davvero profonda, caratterizzata dalla comunione emotiva. Scrivete all’interno delle tre ninfee i tre gradi che avete assegnato ai vostri tre momenti di interazione sociale.
Sera dopo sera, le vostre ninfee aumenteranno. Al termine della settimana, provate a riflettere sulla vostra esperienza: focalizzarsi ogni sera sulle interazioni e su come si sono svolte vi ha aiutato ad apprezzarle maggiormente durante il giorno? Questo esercizio ha cambiato in qualche misura il vostro modo di pensare alla vita e alle relazioni con gli altri?

Clicca qui per scaricare la nostra scheda con le ninfee. Puoi inserire i numeri all’interno dei cerchi accanto a ciascun fiore.

Questo laboratorio esperienziale può diventare un momento condiviso in famiglia: potreste sedervi attorno al tavolo, dopo cena, e completare ciascuno la sua scheda delle ninfee, raccontandovi a vicenda i vostri momenti di relazione.
Le ninfee non sono altro che un simbolo, che abbiamo scelto per rappresentare le relazioni sociali positive. Sentitevi liberi di progettare e realizzare le vostre forme e le vostre schede; per chi non si sente a proprio agio con il disegno, è sufficiente registrare i gradi assegnati ad ogni interazione su un taccuino o su un foglio di carta.

APPROFONDIMENTO: Il segnavia delle emozioni positive. Laboratorio esperienziale

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Costruiamo un “segnavia delle emozioni”

Le emozioni positive sono il piccolo motore invisibile del benessere. Tutti le proviamo: ne proviamo ogni giorno; in molte occasione non ci accorgiamo neppure della loro presenza. Eppure, queste emozioni contano.

In questo laboratorio esperienziale, vi suggeriamo di fermarvi a riflettere sul vostro mondo emotivo. Come abbiamo detto, tutti noi proviamo emozioni positive e negative (e le proviamo tutte, più o meno frequentemente). Questo non significa che siamo tutti uguali: ciascuno di noi sperimenta alcune emozioni più frequentemente di altre; inoltre, il rapporto tra emozioni positive e negative può variare significativamente.
Qui sotto potete trovare una scheda: a sinistra sono elencate le dieci emozioni positive, mentre sulla destra potete trovare delle frecce da completare. L’esercizio consiste nell’individuare le cinque emozioni positive che, secondo voi, provate più spesso e vi aiutano a stare meglio. Scrivetele all’interno delle frecce: diventeranno il vostro “segnavia delle emozioni”, utile per raggiungere il benessere. Il laboratorio si basa sul principio della spirale delle emozioni positive: quando proviamo un’emozione positiva, inneschiamo una spirale virtuosa. Infatti, quell’emozione apre la nostra mente e ci predispone ad imparare; questo apprendimento, poi, si trasforma in benessere che, a sua volta, facilita l’esperienza delle emozioni positive. Se impariamo a focalizzarci sulle nostre emozioni positive, a conoscerle e a rievocarle, ne trarremo un beneficio duraturo.

Clicca qui per scaricare questa scheda.

Questo laboratorio esperienziale si combina alla perfezione con la costruzione di un portfolio delle emozioni. Inoltre, si tratta di un’attività adatta anche ai bambini: già dalla scuola primaria, costruire un lessico emotivo consapevole è un’ottima strategia per far crescere i bambini.

PER EDUCARE CON LE FAVOLE:

Per aiutare i più piccoli a riconoscere le emozioni e a coltivare le buone pratiche che ci fanno stare meglio abbiamo scritto la raccolta di racconti “Cuorfolletto e i suoi amici”.

libri cuorfolletto e i suoi amici

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Il portfolio delle emozioni positive

Le emozioni positive aprono la nostra mente, e liberano il nostro potenziale: sono il motore invisibile alla base della crescita personale. Proviamo a coltivarle in modo consapevole.
Scegliete una delle dieci emozioni positive di cui abbiamo parlato. Riflettete sulle situazioni in cui provate questa emozione: c’è qualche persona in compagnia della quale la provate di solito? C’è un evento particolare che la innesca? Riflettete. Cercate una serie di oggetti e ricordi che, secondo voi, identificano al meglio quell’emozione. Possono essere fotografie, disegni, colori, piccoli oggetti, citazioni, lettere. Siate concreti: cercate dei piccoli segni tangibili della vostra emozione.

Adesso, costruite un piccolo portfolio delle emozioni: può essere una scatolina colorata o un semplice quaderno decorato con la tecnica dello scrapbooking. Noi vi suggeriamo di realizzarlo in formato tascabile (ad esempio un piccolo albo rilegato in formato A5) e di inserirlo all’interno del Quaderno della crescita, oppure di dedicare una sezione del quaderno alle emozioni. All’interno, inserite gli oggetti e i ricordi legati all’emozione che avete scelto. Non abbiate fretta: lavorate con calma, assaporando il momento e cercando di rivivere i ricordi che ciascun oggetto porta alla luce.
Una volta che avrete creato il portfolio, riflettete sul processo: siete riusciti a rievocare in modo vivido l’emozione su cui stavate lavorando? Se vi fermate un attimo e vi prendete del tempo, riuscite a rivivere quell’emozione?

Ecco una pagina del nostro portfolio:

Il portfolio delle emozioni positive è un laboratorio che si può proporre anche ai bambini, a partire dalla scuola primaria, con ottimi risultati. Imparare a coltivare la memoria delle proprie emozioni e ad interagire in modo creativo e letterario con esse è un esercizio importante di educazione emotiva. Inoltre, le emozioni positive e la spirale che generano (qui puoi approfondire il tema della spirale emotiva), è un aiuto potente nei momenti difficili.

PER EDUCARE CON LE FAVOLE:

Per aiutare i più piccoli a riconoscere le emozioni e a coltivare le buone pratiche che ci fanno stare meglio abbiamo scritto la raccolta di racconti “Cuorfolletto e i suoi amici”.

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