Blog

La famiglia dell’ACQUA

Di seguito potete trovare i nostri materiali sulle parole che derivano da ACQUA (la cosiddetta “famiglia dell’acqua”). Troverete: 1) un elenco di parole che derivano da ACQUA, 2) le schede didattiche stampabili, 3) testi da dettare.

1. Elenco di parole che derivano da ACQUA

Ecco un elenco di parole che derivano da ACQUA. Potete utilizzarle anche come esercizio di dettatura per i bambini delle classi prima e seconda della scuola primaria.

  • Acqua, acquaforte, acquaio, acquaragia, acquario, acquasanta, acquatico, acquazzone, acquedotto, acquerello, acquerugiola, acquitrino, subacqueo.

2. Schede didattiche

Qui sotto potete trovare alcune schede didattiche sulla famiglia dell’ACQUA per i bambini della scuola primaria. Cliccate su ciascuna scheda per stamparla.

Scheda didattica: parole con CQ
Scheda didattica: CQ o CU?

3. Dettati ortografici

Cliccate sulla scheda per stamparla. Più in basso trovate i testi da dettare.

parole che derivano da acqua dettati scuola primaria

Dettati di parole.

Acquaio, acquerugiola, acquazzone, acquerelli, acquatico, acquitrino, acquaragia, acquedotto.

Dettati di frasi.

  • L’acqua è la risorsa più preziosa sulla Terra.
  • Per il mio compleanno ho ricevuto in regalo degli acquerelli.
  • Stavo tornando a casa quando è scoppiato un acquazzone.
  • C’è un bellissimo acquitrino poco lontano dalla città.
  • Lo zio Mario mi porterà con lui a fare un’esplorazione subacquea.
  • L’acquedotto della città fu costruito nel 1890.
  • Non devi toccare l’acquaragia: è pericolosa.
  • Ieri in campagna ho visto il vecchio acquaio della nonna.
  • Adoro passeggiare sotto l’acquerugiola.
  • Hai mai visto una stampa realizzata con la tecnica dell’acquaforte?

Dettato lungo.

La scorsa settimana stavamo passeggiando lungo il vecchio acquedotto quando abbiamo visto un signore correre verso il bosco reggendo tra le mani un grosso acquario. Ci siamo incuriositi e l’abbiamo seguito: era un vecchio subacqueo che si dirigeva verso il grande acquitrino; chissà cosa stava combinando!

SCOPRITE ANCHE LE ALTRE SCHEDE DIDATTICHE:

3.1 Altri dettati ortografici

Dettati di frasi con “acquazzone”.

  • Torniamo a casa: sta per scoppiare un acquazzone.
  • Ci siamo infradiciati durante l’acquazzone.
  • Domani è previsto un acquazzone in campagna; faremo meglio a rimanere a casa.
  • Acquazzone è una parola che appartiene alla “famiglia dell’acqua”.
  • Se hai intenzione di uscire con questo acquazzone devi assolutamente prendere l’ombrello.

Dettato lungo.

Ieri è scoppiato un tremendo acquazzone. Carlotta ed io eravamo appena usciti da scuola quando il cielo si è coperto di nuvole grigie e minacciose e abbiamo sentito dei tuoni. Presto abbiamo sentito le prime gocce: stava scoppiando il temporale. Poiché eravamo ancora lontani da casa, ci siamo riparati sotto un portico e abbiamo aspettato che finisse l’acquazzone.

Dettati di frasi con “acquaio”.

  • L’acquaio è quella struttura che si usa per lavare i piatti e gli alimenti.
  • La mamma e il papà lavano i piatti nell’acquaio.
  • Un tempo gli acquai si costruivano utilizzando pietra o marmo, oggi sono fatti di ceramica o metallo.
  • A casa del nonno c’era un vecchio acquaio di pietra.
  • Avevo una bella spilla, ma l’ho persa nel buco dell’acquaio.

Dettati di frasi con “acquedotto”.

  • L’acqua che beviamo arriva nelle nostre case dall’acquedotto.
  • Domani andremo a visitare l’acquedotto comunale: ci spiegheranno come depurano l’acqua.
  • Gli acquedotti furono inventati e introdotti dai romani.
  • C’è stato un problema con l’acquedotto e siamo rimasti senza acqua potabile.
  • Ispezionare frequentemente gli acquedotti è molto importante.

Dettato lungo.

I romani furono i primi ad utilizzare gli acquedotti per rifornire di acqua potabile le loro città. Gli acquedotti romani erano costruiti con pietre e mattoni; una leggera pendenza faceva scorrere l’acqua dalle fonti fino ai centri abitati. La maggior parte degli acquedotti erano interrati; in pianura, invece, l’acqua scorreva all’interno di un canale sostenuto da grandi archi di pietra. L’acquedotto di Roma, in età imperiale, garantiva l’accesso all’acqua ad oltre un milione di persone. Il sistema di acquedotti romani era molto affidabile e alcune strutture, anche se sono state modificate,vengono utilizzate ancora oggi.

Dettati di frasi con “acquitrino”.

  • In questa zona, un tempo, c’era un grande acquitrino.
  • Gli acquitrini sono l’habitat ideale per molte specie di anfibi.
  • Non andate a giocare vicino all’acquitrino: ci sono troppe zanzare!
  • Lungo la strada per la montagna abbiamo visto un acquitrino.
  • Alcuni acquitrini, durante la stagione calda, si seccano completamente.

Dettati di frasi con “subacqueo”.

  • Guarda: ho disegnato un subacqueo che esplora i fondali marini.
  • Il sommergibile è un mezzo subacqueo.
  • Mio papà e mio nonno sono due grandi appassionati di pesca subacquea.
  • Quando sarò grande mi iscriverò a un corso per subacquei.
  • Sulla Terra esistono centinaia di vulcani subacquei.

Dettato lungo.

Quest’estate, durante le vacanze, ho fatto uno strano incontro subacqueo: stavo nuotando nelle vicinanze del molo quando, immergendomi, ho visto una strana figura tutta rossa muoversi sott’acqua. Ho provato a seguirla, ma nuotava troppo velocemente; appena si è accorta di me, si è immersa in profondità ed è sparita. Sono sicuro che fosse un mostro marino, anche se la mamma e il papà mi hanno detto che si trattava solo di un pescatore subacqueo a caccia di cernie.

State cercando un testo per l’accoglienza? Scoprite “Cuorfolletto e il primo giorno di scuola“, un racconto pensato apposta per rendere magica questa esperienza.

Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

Marta e Cuorfolletto stanno giocando al parco quando incontrano uno scoiattolo alle prese con il suo primo giorno di scuola. Riusciranno ad aiutarlo ad affrontare questa nuova avventura col sorriso?
Un racconto ideale per l’accoglienza e per i primi giorni di scuola, con tante attività tematiche per consolidare le conoscenze di base (concetti topologici, etc.) e per introdurre i bambini alla vita scolastica.

Acquistando il libro avrete accesso a tante risorse extra per l’accoglienza (segnanome, diplomi, cartelloni, etc.)

Schede di italiano:
🔴 Italiano – Classe prima
🟠 Italiano – Classe seconda
🟡 Italiano – Classe terza
🟢 Italiano – Classe quarta
🔵 Italiano – Classe quinta
↩️ Italiano – Tutte le schede

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Parole con CUO

Di seguito potete trovare i nostri materiali sulle parole con CUO. Troverete: 1) un elenco di parole con CUO, 2) le schede didattiche stampabili, 3) testi da dettare.

1. Elenco di parole con CUO

Ecco un elenco di parole con CUO. Potete utilizzarle anche come esercizio di dettatura per i bambini delle classi prima e seconda della scuola primaria.

  • Batticuore, cospicuo, crepacuore, cuoca, cuocere, cuocipasta, cuoco, cuoio, cuore, doposcuola, innocuo, malincuore, percuotere, proficuo, promiscuo, rincuorare, riscuotere, scuoiare, scuola, scuolabus, scuotere, vacuo.

2. Schede didattiche

Qui sotto potete trovare alcune schede didattiche sulle parole con CUO per i bambini della scuola primaria. Cliccate su ciascuna scheda per stamparla.

Se avete dei dubbi sulla divisione in sillabe delle parole con CUO, vi consigliamo di consultare questa guida alle regole della sillabazione (a cura di Treccani).

3. Dettati ortografici

Cliccate sulla scheda per stamparla. Più in basso trovate i testi da dettare.

Dettati di parole.

Batticuore, cospicuo, cuocipasta, cuoco, cuoio, cuore, doposcuola, innocuo, proficuo, promiscuo, rincuorare, riscuotere, scuola, scuolabus, scuotere, vacuo.

Dettati di frasi.

  • Mio papà è un cuoco: lavora in un ristorante.
  • Le tue parole mi hanno rincuorato.
  • Questo corso è stato davvero proficuo.
  • Mi piacerebbe tanto imparare a lavorare il cuoio.
  • Lo scuolabus della nostra scuola è di colore rosa.
  • Quello scorpione sembra pericoloso, ma è assolutamente innocuo.
  • Il cuore è un muscolo del corpo umano.
  • Mio nonno è in giardino: sta scuotendo un albero per far cadere i frutti.
  • “Ti fermi al doposcuola?” “Oggi no: devo andare dal dottore con la mamma”.
  • La zia ci ha regalato un cuocipasta di ultima generazione.

Dettato lungo.

Ho conosciuto la mia amica del cuore a scuola, tre anni fa. Mi ricordo che sullo scuolabus ci sedevamo sempre vicine e ci raccontavamo qualsiasi cosa. Adesso lei lavora come cuoca in un ristorante, mentre io ho una botteguccia e realizzo borse di cuoio.

State cercando un testo per l’accoglienza? Scoprite “Cuorfolletto e il primo giorno di scuola“, un racconto pensato apposta per rendere magica questa esperienza.

Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

Marta e Cuorfolletto stanno giocando al parco quando incontrano uno scoiattolo alle prese con il suo primo giorno di scuola. Riusciranno ad aiutarlo ad affrontare questa nuova avventura col sorriso?
Un racconto ideale per l’accoglienza e per i primi giorni di scuola, con tante attività tematiche per consolidare le conoscenze di base (concetti topologici, etc.) e per introdurre i bambini alla vita scolastica.

Acquistando il libro avrete accesso a tante risorse extra per l’accoglienza (segnanome, diplomi, cartelloni, etc.)

Schede di italiano:
🔴 Italiano – Classe prima
🟠 Italiano – Classe seconda
🟡 Italiano – Classe terza
🟢 Italiano – Classe quarta
🔵 Italiano – Classe quinta
↩️ Italiano – Tutte le schede

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Le api

le api favola esopo

Le api

Esopo

Un apicoltore dovette assentarsi per un’impegno e, mentre era lontano, un ladro si intrufolò tra le sue arnie; il farabutto portò via tutto il miele e i favi. Quando l’apicoltore tornò a casa, corse ad esaminare le arnie ma le api, scambiandolo per il ladro, si avventarono su di lui con i loro pungiglioni.
“Ingrate!” tuonò contro di loro l’apicoltore “Il ladro l’avete lasciato scappare indisturbato e a me, che da anni mi curo di voi, riservate questo trattamento”.

Proprio come le api, spesso gli uomini non si accorgono di chi le deruba e se la prendono con chi fa del bene. 

LEGGETE TANTE ALTRE FAVOLE:

SCOPRITE LE NOSTRE FAVOLE GEOMETRICHE

Se amate leggere favole e fiabe ai bambini, scoprite la nostra collana Favole Geometriche: albi illustrati (interamente a colori) per i più piccoli.
Acquistando un albo della collana, inoltre, potrete scaricare gratuitamente il nostro manuale Gioca con le Favole, con tante idee per intrattenere i bambini.

Cliccate sulla copertina per acquistare l’albo:

favole di fedro geometriche

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Schede didattiche sull’ortografia

Di seguito trovate un elenco di tutte le schede didattiche che abbiamo pubblicato per lavorare sull’ortografia.

1. Ortografia per la classe prima

State cercando un testo per l’accoglienza? Scoprite “Cuorfolletto e il primo giorno di scuola“, un racconto pensato apposta per rendere magica questa esperienza.

Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

Marta e Cuorfolletto stanno giocando al parco quando incontrano uno scoiattolo alle prese con il suo primo giorno di scuola. Riusciranno ad aiutarlo ad affrontare questa nuova avventura col sorriso?
Un racconto ideale per l’accoglienza e per i primi giorni di scuola, con tante attività tematiche per consolidare le conoscenze di base (concetti topologici, etc.) e per introdurre i bambini alla vita scolastica.

Acquistando il libro avrete accesso a tante risorse extra per l’accoglienza (segnanome, diplomi, cartelloni, etc.)

Schede di italiano:
🔴 Italiano – Classe prima
🟠 Italiano – Classe seconda
🟡 Italiano – Classe terza
🟢 Italiano – Classe quarta
🔵 Italiano – Classe quinta
↩️ Italiano – Tutte le schede

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Le esclamazioni (o interiezioni)

Esclamazioni (o interiezioni): materiale per la scuola primaria

Di seguito potete trovare i nostri materiali per la scuola primaria sulle esclamazioni (o interiezioni). Troverete: 1) una mappa concettuale stampabile, 2) le schede di esercitazione stampabili, 3) un breve ripasso con le informazioni principali.

1. Schema riassuntivo

Ecco uno schema riassuntivo sulle esclamazioni e sulle preposizioni. Potete utilizzare questa mappa concettuale per studiare, ripassare o come schema di aiuto per svolgere l’analisi grammaticale. Cliccate sull’immagine qui sotto per scaricare il file stampabile.

2. Schede didattiche

Qui sotto potete trovare alcune schede di esercitazione sulle interiezioni per i bambini della scuola primaria; potete usarle anche come verifiche. Cliccate su ciascuna scheda per stamparla.

SCOPRITE ANCHE LE ALTRE SCHEDE DIDATTICHE:

3. Ripasso per la scuola primaria

  • Le esclamazioni o interiezioni sono una delle quattro parti invariabili del discorso: esse non hanno un genere (maschile o femminile) né un numero (singolare o plurale), ma vengono sempre usate in un’unica forma.
  • L’esclamazione è quella parte del discorso che esprime una sensazione, un sentimento o uno stato d’animo improvviso. L’esclamazione è un tentativo di imitare il linguaggio parlato all’interno di un testo scritto.
  • Le esclamazioni si suddividono in: 1) proprie, 2) improprie e 3) locuzioni esclamative.
  • Le esclamazioni proprie sono suoni onomatopeici che vengono utilizzati esclusivamente come esclamazioni. Anche le onomatopee che esprimono suoni e rumori sono esclamazioni. Esse sono formate da un’unica onomatopea seguita dal punto esclamativo.
    Esempio: “Ah!”, “Ahimè!”, “Oh!”, “Ahi!”, “Ohibò!”, “Puf!”, “Crac!”, “Uffa!”, “Mah!”, “Boh!”. 
  • Le esclamazioni improprie sono aggettivi o sostantivi seguiti dal punto esclamativo che in questo caso hanno il valore di interiezione. Esse sono formate da un’unica parola seguita dal punto esclamativo.
    Esempio: “Forza!”, “Meraviglioso!”, “Straordinario!”, “Suvvia!”, “Giusto!”, “Assurdo!”, “Incredibile!”
  • Le locuzioni esclamative sono gruppi di parole o brevi frasi utilizzate con valore di esclamazione. Nello svolgimento dell’analisi grammaticale la locuzione esclamativa deve essere analizzata come un’unica esclamazione.
    Esempio: “Mamma mia!”, “Al ladro!”, “Poveri noi!”, “Santo cielo!”.
  • Le interiezioni si possono distinguere facilmente dalle altre parti del discorso, perché per convenzione sono sempre seguite dal punto esclamativo (!).
  • Le locuzioni esclamative si possono distinguere facilmente dalle altre interiezioni perché sono composte da più parole.
  • Per approfondire il valore delle interiezioni all’interno della frase, vi rimandiamo a questa consulenza linguistica elaborata dall’Accademia della Crusca.

State cercando un testo per l’accoglienza? Scoprite “Cuorfolletto e il primo giorno di scuola“, un racconto pensato apposta per rendere magica questa esperienza.

Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

Marta e Cuorfolletto stanno giocando al parco quando incontrano uno scoiattolo alle prese con il suo primo giorno di scuola. Riusciranno ad aiutarlo ad affrontare questa nuova avventura col sorriso?
Un racconto ideale per l’accoglienza e per i primi giorni di scuola, con tante attività tematiche per consolidare le conoscenze di base (concetti topologici, etc.) e per introdurre i bambini alla vita scolastica.

Acquistando il libro avrete accesso a tante risorse extra per l’accoglienza (segnanome, diplomi, cartelloni, etc.)

Schede di italiano:
🔴 Italiano – Classe prima
🟠 Italiano – Classe seconda
🟡 Italiano – Classe terza
🟢 Italiano – Classe quarta
🔵 Italiano – Classe quinta
↩️ Italiano – Tutte le schede

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Perché le ortiche hanno le spine

Alessia de Falco & Matteo Princivalle

Tanto tempo fa le ortiche non avevano le spine: le loro foglie erano tenere e morbide come il velluto. L’ortica erano tenuta in gran considerazione da tutti gli abitanti del prato perché parlava poco, ascoltava molto e i suoi consigli silenziosi valevano più di mille parole.

Un giorno, arrivò al prato una farfalla: veniva da lontano ed era stremata dal lungo viaggio. Si posò sull’ortica e depose le sue uova: piccole, morbide, indifese.
“Promettimi che ti prenderai cura di loro” chiese all’ortica con la sua vocina flebile. Poi si stese su una grande foglia, avvolta dai raggi caldi del Sole, si addormentò e non si svegliò più.
“Lo farò”, disse risoluta l’ortica. Parlava a se stessa, ma era certa che anche la farfalla era riuscita a sentirla.

Poi ripose delicatamente le uova della farfalla sotto le sue foglie, perché gli animali del prato non le vedessero, altrimenti le avrebbero mangiate.
L’ortica fece del suo meglio, ma si accorse presto che non avrebbe potuto mantenere la sua promessa. Gli abitanti del prato la rispettavano, ma era debole e indifesa tanto quanto la farfalla, e forse più di lei, perché non sarebbe nemmeno potuta volare via per proteggere quelle piccole uova.

L’ortica si fece piccola, nella speranza che nessuno si accorgesse del tesoro che nascondeva. Chinò la testolina e cercò di farsi invisibile, ma il suo strano comportamento non sfuggì agli upupa, alle vespe e ai ragni in agguato.
“Cosa ci nascondi?” chiese un calabrone di passaggio all’ortica.
“Niente, ehm, niente” rispose lei, per paura che il suo silenzio potesse destare ancor più sospetto.
Un ragnetto tutto bianco, passando sotto il suo fusto, vide la piccola sacca bianca delle uova e, leccandosi i baffi, chiamò a raccolta i suoi compari.
“Non potete mangiarle” strillò l’ortica. “Ho promesso alla farfalla che le ha deposte che avrei protetto le sue uova. Non dovete mangiarle”.

Gli animali si allontanarono per non contrariarla, con l’intenzione di tornare quella notte e portarle via mentre l’ortica dormiva. Fu il ragno bianco ad escogitare il piano: “Se l’ortica non vedrà chi di noi ha rubato le uova, non potrà incolpare nessuno”.
Quella notte l’ortica non dormì: rimase a vegliare il suo piccolo tesoro e mentre vegliava rifletté sulla vita: così straordinaria, ma anche così dura. Decise che avrebbe protetto quelle uova a qualsiasi costo, perché era quello che desiderava, e perché al pensiero di perderle il suo cuore s’infiammava di rabbia e s’induriva per la tristezza.

I suoi pensieri si intrecciarono e diventarono aculei sulla sua pelle; il suo amore, la sua dedizione, la sua rabbia e la sua paura si mescolarono insieme e diventarono un potente veleno.
Quando spuntò il Sole, l’ortica aveva le spine e nessun abitante del prato poté più avvicinarsi. Le uova della farfalla rimasero lì, al sicuro, protette dalla più tenace delle difese: l’amore; dopo qualche tempo si schiusero e i bruchi strisciarono lontano, ma l’ortica non rinunciò alle sue spine, perché ormai erano parte di lei.
Da quel giorno, gli abitanti del prato si rivolgono a lei con rinnovato rispetto, perché sanno che ha mantenuto la sua promessa e che dietro le sue spine velenose si nasconde un cuore traboccante d’amore.

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.