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Buongiorno e buona Pasqua

Buongiorno e buona Pasqua – In questo articolo troverete le nostre immagini originali per augurare il buongiorno ai vostri amici la domenica di Pasqua.

Buongiorno e buona Pasqua

Ecco le immagini che abbiamo realizzato per augurare il buongiorno la mattina di Pasqua. Ci siamo ispirati ai tradizionali simboli della Pasqua, arricchendoli coi colori della primavera.

Se invece stavate cercando delle immagini per fare gli auguri di Pasqua o una frase significativa per fare gli auguri, potete trovarle negli articoli qui sotto.

Vi piacciono le nostre illustrazioni? Su Amazon sono arrivate le T-shirt ufficiali di Cuorfolletto, disponibili in 29 colori e 4 formati diversi (uomo, donna, bambino, ragazza).

Festa d’autunno – Blu
Festa d’autunno – Marrone
Festa d’autunno – Oliva

Non avete trovato l’immagine che stavate cercando? Niente paura: nel nostro articolo “Immagini per il buongiorno” ne troverete tante altre, divise per temi e periodo dell’anno.

Buongiorno a tema:
🔵 Buongiorno estivo
🟣 Buongiorno primaverile
🔴 Buongiorno natalizio
🟠 Buongiorno autunnale
🟡 Buongiorno invernale
🟢 Buongiorno di Halloween
🔵 Buongiorno con i fiori
🟣 Buongiorno con la pioggia
🔴 Buongiorno col caffè
🟠 Buongiorno con il sole
🟡 Buongiorno col sorriso
🟢 Buongiorno vintage
🔵 Buongiorno con gatti e gattini
🟣 Buongiorno con cani e cagnolini
🔴 Buongiorno con il cuore
🟠 Buongiorno in ritardo
🟡 Buongiorno con le rose
🟢 Buongiorno amici
🔵 Buongiorno con la neve
🟣 Buongiorno con il freddo
🔴 Buongiorno con gli angeli
🟠 Buon fine settimana
🟡 Buongiorno divertente
↩️ Tutte le immagini del buongiorno

Buongiorno per tutti i mesi dell’anno:
🔴 Buongiorno gennaio
🟠 Buongiorno febbraio
🟡 Buongiorno marzo
🟢 Buongiorno aprile
🔵 Buongiorno maggio
🟣 Buongiorno giugno
🔴 Buongiorno luglio
🟠 Buongiorno agosto
🟡 Buongiorno settembre
🟢 Buongiorno ottobre
🔵 Buongiorno novembre
🟣 Buongiorno dicembre

Buongiorno per tutta la settimana:
🔴 Buon lunedì
🟠 Buon martedì
🟡 Buon mercoledì
🟢 Buon giovedì
🔵 Buon venerdì
🟣 Buon sabato
🔴 Buona domenica

Perché dovreste augurare il buongiorno? Augurare il buongiorno alle persone a cui vogliamo bene è un piccolo gesto, ma ha un potere incredibile. Gli psicologi studiano la gratitudine da decenni e i suoi effetti sono stati dimostrati oltre ogni ragionevole dubbio. Questa emozione positiva contribuisce al benessere (da non confondere con la felicità, come abbiamo spiegato in questo articolo), rende più facile la costruzione delle relazioni sociali e la cooperazione con gli altri. Le persone grate alla vita hanno relazioni sociali più solide, ma soprattutto sono meno stressate e hanno una tendenza ridotta a soffrire di depressione (Wood et al., 2008). Se vi interessa approfondire questi temi, su portalebambini.it abbiamo dedicato un’intera sezione all’educazione positiva, ovvero l’insieme di tutte le teorie e le tecniche per coltivare il benessere.

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Via Crucis per bambini

Via Crucis per bambini – In questo articolo troverete il nostro adattamento per bambini della via Crucis, con una spiegazione semplice e chiara di ciascuna delle XV stazioni che la compongono. Troverete anche le nostre illustrazioni a colori; se state cercando le stazioni illustrate da colorare, potete trovarle nell’articolo “Via Crucis da colorare“.

Via Crucis per bambini

La via Crucis rappresenta il percorso che Gesù fece dalla fortezza in cui fu flagellato e condannato a morte da Ponzio Pilato fino al Golgota, il colle fuori dalle mura di Gerusalemme in cui venivano crocifissi i condannati.

Ripercorrere questo percorso doloroso ci costringe a riflettere sulle ingiustizie subite da Gesù, sulla cattiveria di cui sono capaci gli esseri umani e su come possiamo cambiare le cose, praticando la gentilezza e la compassione.

Stazione I (1) – Gesù viene condannato a morte.
Spiegazione: il governatore romano Ponzio Pilato, incitato dalla folla, condanna Gesù alla crocifissione. Questa stazione rappresenta l’ingiustizia e la malvagità di cui sono capaci gli esseri umani.

Stazione II (2) – Gesù è caricato della croce.
Spiegazione: Gesù è costretto a portare sulle spalle la croce. Questa stazione simboleggia la forza e l’umiltà con cui Gesù si fa carico dell’ingiustizia e dei mali dell’umanità.

Stazione III (3) – Gesù cade per la prima volta
Spiegazione: mentre cammina diretto verso il Golgota, il luogo della crocifissione, Gesù cade sotto il peso della croce. Questa stazione rappresenta la fragilità dell’uomo di fronte alle difficoltà.

Stazione IV (4) – Gesù incontra sua madre
Spiegazione: lungo la strada Gesù incontra sua madre. Questa stazione simboleggia l’amore che lega ogni madre a suo figlio.

Stazione V (5) – Simone di Cirene aiuta Gesù
Spiegazione: i soldati romani costringono Simone di Cirene a portare la croce; l’uomo accetta volentieri di aiutare Gesù. Questa stazione simboleggia l’importanza di aiutarci gli uni con gli altri.

Stazione VI (6) – Veronica asciuga il viso di Gesù
Spiegazione: Santa Veronica asciuga il sangue sul volto di Gesù. Questa stazione simboleggia l’importanza di agire con amore per aiutare chi si trova in difficoltà.

Stazione VII (7) – Gesù cade per la seconda volta
Spiegazione: esausto e senza forze, Gesù cade per la seconda volta. Questa stazione ci insegna che la vita può metterci a dura prova, ma dobbiamo sempre rialzarci e andare avanti.

Stagione VIII (8) – Gesù consola le donne
Spiegazione: passando accanto alle donne che piangono, Gesù le consola e le invita a non piangere per lui. Questa stazione ci insegna che anche nel dolore possiamo essere forti e consolare chi ci sta vicino.

Stagione IX (9) – Gesù cade per la terza volta
Spiegazione: Gesù cade una terza volta. Questa stazione ci insegna che, nonostante la forza e la determinazione, le difficoltà potranno abbatterci lo stesso.

Stagione X (10) – I soldati tolgono le vesti a Gesù
Spiegazione: prima di crocifiggerlo, i soldati tolgono le vesti a Gesù e decidono chi le terrà giocano ai dadi. Questa stazione simboleggia la crudeltà dell’uomo, che spesso si diverte a umiliare i suoi simili.

Stagione XI (11) – Gesù viene crocifisso
Spiegazione: giunti sul Golgota, i soldati inchiodano alla croce Gesù. È terribile pensare che gli uomini siano capaci di uccidere i propri simili con tanta ferocia.

Stagione XII (12) – Gesù muore sulla croce
Spiegazione: dopo tante sofferenze, Gesù muore sulla croce, consegnando la propria anima a Dio dopo aver perdonato chi gli aveva fatto del male. Gesù ha sacrificato la propria vita per noi e per liberarci dal peccato.

Stagione XIII (13) – Gesù è deposto dalla croce
Spiegazione: grazie all’aiuto di Giuseppe di Arimatea, il corpo di Gesù viene deposto a terra, tra le braccia di sua madre. Questa stazione ci ricorda quanto sia doloroso perdere una persona cara.

Stagione XIV (14) – Gesù è deposto nel sepolcro
Spiegazione: Giuseppe di Arimatea depone il corpo di Gesù dentro un sepolcro, una grotta chiusa da una grossa pietra circolare. La sepoltura rappresenta l’attesa che ci separa dalla resurrezione.

Stagione XV (15) – Gesù risorge
Spiegazione: tre giorni dopo la sua morte, un angelo annuncia alle donne che erano andate al sepolcro che Gesù non si trova più lì. È risorto, ed è di nuovo nel regno dei vivi. Questa stazione simboleggia il trionfo del bene sul male.

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Storie di Pasqua

Storie di Pasqua – In questo articolo troverete tante storie di Pasqua per bambini: dai racconti brevi con i nostri personaggi alle leggende della tradizione popolare.

Storie di Pasqua

Storie di Pasqua per bambini

In questa sezione troverete le storie di Pasqua di Marta e Cuorfolletto, il personaggio simbolo della nostra casa editrice digitale. A proposito, sapevate che Cuorfolletto cambia colore a seconda delle emozioni provate da chi gli sta vicino?

Cuorfolletto e l'albero di Pasqua

Cuorfolletto e l’albero di Pasqua

Contenuti extra: storia da stampare, comprensione del testo, storia in sequenze

Cuorfolletto e le uova colorate

Cuorfolletto e le uova colorate

Contenuti extra: storia da stampare, comprensione del testo, storia in sequenze

Cuorfolletto e le uova di cioccolato

Cuorfolletto e le uova di cioccolato

Contenuti extra: storia da stampare, comprensione del testo, storia in sequenze

Leggende di Pasqua

In questa sezione troverete le leggende di Pasqua ispirate alla simbologia cristiana o legate alla tradizione popolare e ai riti dell’anno.

  1. La storia del salice piangente
  2. La leggenda dell’ulivo

Racconti brevi di Pasqua

La storia del coniglio Pasquale

C’era una volta l’uccellino Pasquale, che volava alla ricerca di qualcosa da mangiare. La primavera era appena cominciata e quel poveretto era sopravvissuto a fatica all’inverno. Non aveva nemmeno la forza di sbattere le ali. E così, cadde svenuto in un prato.

La fata della primavera, che passava di lì, trovò l’uccellino più morto che vivo e decise di usare un incantesimo per salvargli la vita. Mentre recitava la formula, però, confuse un paio di parole e così, invece di riportare in vita l’uccellino, lo trasformò in un coniglio.

Da quel giorno, il coniglio Pasquale vive nel giardino della fata della primavera e ogni anno organizza una grande caccia alle uova per tutti i bambini.

La caccia alle uova 

È la mattina di Pasqua: il Sole splende sul prato e tra l’erbetta si intravedono i primi boccioli. Il coniglio Pasquale ha appena finito di nascondere le uova colorate. «Quest’anno, la caccia alle uova sarà più divertente che mai», pensa tra sé il coniglietto. All’improvviso, la gallina Cornelia fa irruzione nel prato strillando: «Fermatevi! Quelle sono le mie uova». La gallina, con un cestino sottobraccio, raccoglie le uova colorate borbottando qualcosa a bassa voce.

Il coniglio Pasquale cerca di convincerla: «Cornelia, la caccia alle uova è una tradizione, i bambini aspettano questo momento per tutto l’anno, cosa gli diremo? Ti prometto che faranno attenzione, alle uova non succederà niente». La gallina Cornelia non vuole proprio cambiare idea. «Non se ne parla. Queste sono le mie uova e me le riprendo. E tu, la prossima volta, vedi di chiedere il permesso prima di prendere qualcosa». Mentre raccoglie le ultime uova, la gallina ha un’idea: «E se nascondessimo delle uova fatte di cioccolato? Ai bambini piacerebbero ancora più delle mie».

«Ma è un’idea geniale!» esclama il coniglio Pasquale. «Mi aiuteresti a preparare le uova di cioccolato? E a nasconderle? Manca poco all’inizio della caccia alle uova e non credo di farcela da solo». «Ma certo», gli dice Cornelia, «seguimi, non c’è tempo da perdere». Provate a indovinare: come sarà finita questa storia? Siete a corto di idee? Allora ve lo dirò io: la caccia alle uova fu un grande successo, i bambini si divertirono a cercare le uova di cioccolato e ancor più a mangiarle.

Il mistero dell’uovo gigante

Il Sole è appena spuntato tra gli alberi. Mentre fa la sua passeggiata mattutina nel prato, il coniglio Pasquale trova un uovo molto, molto grande.
«Cornelia, vieni a vedere. C’è una delle tue uova qui nel prato». La gallina Cornelia arriva di corsa, ma non appena vede quell’uovo si mette a scuotere la testa.
«No, no, no! Quest’uovo non è mio».

«E di chi, allora? Dobbiamo trovare il suo proprietario» esclama il coniglio Pasquale, poi nasconde l’uovo gigante nella sua tana perché sia al sicuro e si addentra nel bosco insieme a Cornelia.
Ogni volta che incontrano un animale gli chiedono: «Hai perso un uovo gigante?», ma dicono tutti di no. Il coniglio Pasquale ha quasi perso le speranze, quando intravede qualcuno che piange in riva allo stagno. È l’oca Martina, sembra proprio disperata.

«Cos’è successo?» le chiede il coniglio. «Avevo fatto un uovo bellissimo, ma qualcuno me l’ha portato via e non lo trovo più». Il coniglio e la gallina si guardano, sorridendo. “Forse abbiamo trovato il tuo uovo!” esclama Cornelia. Martina li segue fino alla tana del coniglio e, quando vede l’uovo gigante, lo abbraccia piana di gioia. «Non so proprio come ringraziarvi». Da quel giorno, l’oca Martina va a salutare i suoi nuovi amici ogni mattina.

Speciale Pasqua:
🔴 Acrostici
🟠 Addobbi fai da te
🟡 Biglietti
🟢 Disegni
🔵 Disegni sulla pace
🟣 Filastrocche
🔴 Frasi di auguri
🟠 Frasi sulla pace
🟡 Lavoretti
🟢 Mandala
🔵 Pregrafismo
🟣 Racconti
🔴 Schede didattiche (in arrivo…)
🟠 Simboli della Pasqua
↩️ Tutte le risorse

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Tag: storie di pasqua, racconti di pasqua, storie di pasqua per bambini, leggende di pasqua

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Cuorfolletto e l’albero di Pasqua

Cuorfolletto e l’albero di Pasqua è un breve racconto di Pasqua per i più piccoli. In questa pagina troverete, oltre al testo, anche le schede didattiche da stampare.

Cuorfolletto e l’albero di Pasqua

Nel salotto di Marta c’è un piccolo alberello in vaso che ha perso tutte le foglie. La mamma vorrebbe comprare una nuova pianta per sostituirlo, ma Marta è assolutamente contraria. Solo a pensarci, le viene un’incredibile tristezza.

Un pomeriggio, Marta ha un’idea: prende carta e pennarelli e prepara tante uova colorate, dei fiocchi e qualche fiore. Poi li ritaglia e li appende ai rami dell’alberello con dei fili di lana colorati. È così concentrata a colorare, ritagliare che Cuorfolletto, mentre la osserva, diventa azzurro, il colore della creatività.

Terminato il lavoro, Marta fa un passo indietro e ammira la sua creazione. L’alberello è un’esplosione di colori! «Com’è bello!» esclama la mamma quando lo vede. «È un albero di Pasqua» spiega Marta. «L’ho addobbato da cima a fondo, così potremo tenerlo qui con noi». Qualche giorno dopo, mentre Marta sta giocando sul tappeto del salotto, qualcosa attira la sua attenzione.

Si avvicina all’albero di Pasqua e… «Mamma! Mamma, vieni a vedere!» grida saltellando dalla gioia. Tra i rami decorati sono spuntate delle piccole gemme verdi. «Guarda, l’albero di Pasqua è rinato davvero!» dice Marta, con gli occhi che brillano di gioia e meraviglia. La mamma sorride: «Forse aveva bisogno di un po’ di amore!».

Attività didattiche

Vi è piaciuta questa storia? Vorreste utilizzarla in classe come attività di comprensione del testo? Ecco le matrici da stampare: oltre al testo illustrato troverete il riassunto da completare e tante domande.

Per la sua lunghezza questo testo è adatto alle classi seconde (lettura autonoma). In prima consigliamo la lettura da parte dell’insegnante, seguita dalla copiatura del riassunto e dall’attività di riordino delle sequenze; alle domande si potrà rispondere oralmente.

Leggete anche:
🔴 Cuorfolletto e l’albero triste
🟠 Cuorfolletto e il fiore invidioso
🟡 Cuorfolletto e l’ape solitaria
🟢 Cuorfolletto e le uova colorate
🔵 Cuorfolletto e le uova di cioccolato
🟣 Cuorfolletto e l’albero di Pasqua
🔴 Cuorfolletto e un regalo speciale
🟠 Cuorfolletto e l’aiuola delle api
🟡 Cuorfolletto e la festa di fine anno

Vi è piaciuta questa storia? Scoprite la raccolta “Le avventure di Cuorfolletto – Storie di primavera”, dove troverete tanti contenuti extra:

📌 Racconti illustrati per LIM
📌 Schede per kamishibai
📌 Attività di comprensione del testo

La raccolta delle avventure di Cuorfolletto è disponibile anche nel volume “Lettura e comprensione”, che contiene tutti i nostri testi illustrati e le attività di comprensione del testo.

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Cuorfolletto e le uova di cioccolato

Cuorfolletto e le uova di cioccolato – Cuorfolletto e le uova colorate è un breve racconto di Pasqua a proposito di rispetto e collaborazione. In questa pagina troverete il testo illustrato e le schede didattiche da stampare.

Cuorfolletto e le uova di cioccolato

Marta e Cuorfolletto hanno organizzato una caccia al tesoro con le uova colorate per i loro amici. Stanno nascondendo le ultime uova quando due galline, furibonde, fanno irruzione nel prato. «Queste sono le nostre uova! Non potete usarle per la caccia al tesoro. E se si rompessero?».

Le due galline sono così arrabbiate che Cuorfolletto diventa viola.
«Ma la caccia alle uova colorate è una tradizione, si è sempre fatta così. Vi prometto che faremo attenzione a non rompere le vostre uova» borbotta Marta, cercando di convincerle. Le galline però, non vogliono sentire ragioni e cominciano a riporre le uova dentro un cesto di vimini.

Marta non sa cosa fare e si siede in mezzo al prato con le lacrime agli occhi. Cuorfolletto, accanto a lei, diventa tutto grigio. Vedendola in quello stato, le galline si avvicinano e le fanno questa proposta: «Ascolta, perché non nascondi delle uova di cioccolato anziché le nostre? Potresti decorarle avvolgendole nella carta colorata».

«È un’idea geniale!» dice Marta, entusiasta.
«Se vuoi possiamo aiutarti anche noi, così farai in tempo per l’inizio della caccia al tesoro» si offrono le galline.
Insieme, preparano un cesto di uova di cioccolato incartate e poi corrono a nasconderle nel prato.
«Sono sicura che ai miei amici piacerà un sacco questa nuova caccia al tesoro», esclama Marta.

Attività didattiche

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Per la sua lunghezza questo testo è adatto alle classi seconde (lettura autonoma). In prima consigliamo la lettura da parte dell’insegnante, seguita dalla copiatura del riassunto e dall’attività di riordino delle sequenze; alle domande si potrà rispondere oralmente.

Leggete anche:
🔴 Cuorfolletto e l’albero triste
🟠 Cuorfolletto e il fiore invidioso
🟡 Cuorfolletto e l’ape solitaria
🟢 Cuorfolletto e le uova colorate
🔵 Cuorfolletto e le uova di cioccolato
🟣 Cuorfolletto e l’albero di Pasqua
🔴 Cuorfolletto e un regalo speciale
🟠 Cuorfolletto e l’aiuola delle api
🟡 Cuorfolletto e la festa di fine anno

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📌 Racconti illustrati per LIM
📌 Schede per kamishibai
📌 Attività di comprensione del testo

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Gioco simbolico

Gioco simbolico – In questo articolo affronteremo il tema del gioco simbolico: scopriremo che cos’è, a che età si sviluppa, gli psicologi e i pedagogisti che lo hanno studiato e come favorire questa forma di gioco a casa e all’asilo.

Gioco simbolico

Che cos’è il gioco simbolico

Il gioco simbolico (o socio-imitativo) è la capacità del bambino di rappresentare una situazione immaginaria utilizzando oggetti a sua disposizione. Attraverso il gioco simbolico il bambino “fa finta di”: potrebbe trasformare uno scatolone in un’automobile, diventare l’insegnante dei propri peluche o fingere di essere in un luogo immaginario (nello spazio, in un tempo lontano, etc.).

Questa forma di gioco compare intorno ai 18-24 mesi, in concomitanza con lo sviluppo del linguaggio e della capacità di rappresentare oggetti e situazioni nella propria mente. Raggiunge il picco tra i 3 e i 6 anni, per poi evolversi in giochi più strutturati, come gli sport e i giochi di ruolo.

Attraverso questa forma di gioco, i bambini acquisiscono competenze molto importanti: sviluppano il linguaggio, la teoria della mente e l’intelligenza emotiva, l’empatia, il pensiero narrativo (la capacità di immaginare e raccontare storie) e molte altre ancora.

Giocando a “fare finta”, il bambino esplora il mondo e il Sé utilizzando il potere immaginifico della fantasia: può utilizzare ciò che vuole e diventare ciò che vuole.

Come favorire il gioco simbolico

  • Mettete a disposizione dei bambini i materiali giusti: vecchi vestiti, cartoni eutensili non pericolosi sono ideali per stimolare il gioco simbolico. I materiali di recupero sono preferibili ai giocattoli strutturati.
  • Osservate senza dirigere: resistete alla tentazione di correggere i bambini e di imporre la vostra logica “adulta” al gioco simbolico dei più piccoli. Lasciate che siano i bambini a guidare il gioco.
  • Partecipate con delicatezza: se i bambini vi invitano a giocare, sforzatevi di entrare nel loro mondo in punta di piedi, rispettando le regole che hanno stabilito.

La visione di Jean Piaget

Per lo psicologo svizzero Jean Piaget, uno dei più celebri studiosi ad occuparsi scientificamente di questo tema, il gioco simbolico è tipico della fase pre-operatoria (2-7 anni), quando i bambini sviluppano la capacità di rappresentazione mentale. In questa fase prevale l’egocentrismo, evidente nelle incongruenze e nelle contraddizioni tipiche di questi giochi imitativi.

Piaget riteneva che il gioco di finzione diminuisse con l’età, sostituito da logica e regole. Studi recenti, però, mostrano che anche gli adulti usano il pensiero simbolico, ad esempio quando immaginano scenari ipotetici.

Tag: gioco simbolico

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