Blog

Il cavallo di Troia

Il cavallo di Troia

Testo (a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle

La guerra di Troia durava ormai da dieci anni; tuttavia, gli Achei, guidati dal re Agamennone, non erano ancora riusciti ad espugnare le mura di Troia e il loro esercito era stanco e scoraggiato. Durante l’assemblea dei re, Ulisse, sovrano di Itaca e fidato consigliere di Agamennone, fece questa proposta agli altri:
“Se non riusciamo a conquistare Troia con la forza, dovremmo provare con l’inganno. Ecco cosa faremo: costruiremo un grande cavallo di legno: nel suo ventre faremo nascondere i più forti dei nostri soldati.
Abbandoneremo il cavallo sulla spiaggia; il resto dell’esercito, salirà sulle navi e fingerà di allontanarsi; uno di noi, rimarrà sulla spiaggia e convincerà i troiani a far entrare in città il cavallo, come dono agli dei. Potrebbe occuparsene mio cugino Sinone, che è bravo con le parole.
Nella notte, l’esercito tornerà sulla spiaggia e aspetterà fuori dalle mura, mentre i soldati nascosti nel cavallo usciranno, uccideranno le sentinelle e apriranno le porte di Troia. Così conquisteremo la città”.
Il piano di Ulisse era così ingegnoso che i re greci decisero di seguirlo: fabbricarono il cavallo, lo lasciarono fuori dalle mura di Troia e fecero allontanare le navi con i soldati a bordo. Il giovane Sinone chiese aiuto ai troiani, fingendo di essere un traditore che era riuscito a fuggire dai greci. Con le sue parole, li convinse che quel cavallo era un dono dei greci al dio Poseidone, perché li aiutasse a tornare a casa sani e salvi. Soltanto Laocoonte, un sacerdote della città di Troia, fu contrario: disse a tutti che si trattava di un inganno, ma un serpente marino uscì dalle acque e lo divorò, insieme ai suoi due figli. Questo segno convinse i troiani che dovevano portare il cavallo in città, senza perdere altro tempo.
Dopo aver trasportato il cavallo dentro le mura, i troiani prepararono un grande banchetto e iniziarono i festeggiativi per la vittoria: dopo dieci anni di guerra, erano riusciti a sconfiggere i greci. Quella notte, mentre i soldati ubriachi dormivano per le strade, Ulisse e i soldati nascosti nel cavallo uscirono, uccisero tutte le sentinelle e aprirono le porte della città: fuori dalle mura, li aspettavano Achille e Agamennone, con tutto l’esercito.
I greci entrarono nella città e la distrussero: incendiarono le case e i templi, rubarono i tesori e uccisero tutti i soldati. Fu così che, dopo dieci anni, la città di Troia venne distrutta e la guerra finì.

TORNA A:

Tag: cavallo di Troia, mito del cavallo di Troia

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Pigmalione e Galatea

Pigmalione e Galatea

Testo (a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle

C’era una volta uno scultore, Pigmalione, che non aveva mai preso una moglie e aveva sempre rifiutato le ragazze che avrebbero voluto sposarlo (a chi gli chiedeva perché rispondeva: “Preferisco la mia arte”). Lo scultore era molto bravo nel suo lavoro e tutti in città lo consideravano un grande artista; i re e i ricchi mercanti delle isole vicine facevano a gara per comprare una delle sue statue e lui lavorava dall’alba al tramonto.

Un giorno Pigmalione si mise a scolpire una statua d’avorio, bianca come il latte; il ragazzo diede alla statua la forma di una fanciulla, bella come Venere. Era il suo capolavoro; quando vide la statua finita, gli piacque così tanto che se ne innamorò.
Da quel giorno lo scultore cominciò a tenere la statua accanto a sé: la abbracciava, la accarezzava, la copriva quando faceva freddo e la sera la stendeva nel suo letto perché potesse dormire con lui.

Si innamorò a tal punto della sua opera che decise di andare al tempio di Venere; dopo aver reso alla dea i migliori omaggi, le chiese: “Oh Venere, vorrei tanto avere in moglie una donna uguale in tutto e per tutto alla fanciulla che ho scolpito”.
La dea, udendo quella preghiera, decise di esaudirla, perché Pigmalione era un uomo dal cuore gentile e sapeva che avrebbe trattato la fanciulla con amore e con rispetto.

Quando lo scultore tornò a casa, scoprì  che la statua si era trasformata in una ragazza coi capelli chiari e con la pelle bianca come l’avorio. Pigmalione e Galatea – era questo il nome della fanciulla, voleva dire “bianca come il latte” – si sposarono al cospetto di Venere e vissero per sempre felici e contenti.

SCOPRITE ANCHE:

* Questo mito compare nella raccolta delle Metamorfosi di Ovidio; in seguito, è stato ripreso da altri mitografi.

** Dal mito di Pigmalione deriva un famoso effetto psicologico, l’effetto Pigmalione (o “profezia che si autoavvera”): così come Pigmalione si era innamorato della sua statua al punto da averla trasformata – per intercessione della divinità – avviene lo stesso per le nostre credenze: spesso ci convinciamo di qualcosa al punto tale che i pensieri divengono realtà. Per approfondire questo effetto e scoprire qualche caso applicato al mondo dell’educazione ti suggeriamo di leggere il nostro articolo sull’effetto Pigmalione e sugli stereotipi.

TORNA A:

Tag: Pigmalione, mito di Pigmalione, Pigmalione e Galatea

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Aggettivi con la A

In questa sezione del paroliere puoi trovare un elenco di aggettivi con la A (aggettivi che iniziano con la lettera a) divisi tra aggettivi per descrivere persone, cose e animali.

Aggettivi con la A

Abbacchiato, abbacinante, abbagliante, abbagliato, abbandonato, abbarbicato, abbassabile, abbassato, abbastanza, abbattibile, abbattuto, abbiente abbigliato abbinabile abbinato, abbondante, abbordabile, abbracciato, abbreviato, abbronzante, abbronzato, aberrante, abietto, abile, abilitativo, abilitato, abissale,
abitabile, abitativo, abitato, abituale, abituato, abitudinario, abnorme, abolitivo, abominevole, aborigeno, aborrito, abortivo, abrasivo, abrogabile, abrogativo, abruzzese, abulico, abusato, abusivo, accademico,
accaldato, accampato, accanito, accanto, accarezzevole, accartocciato, accasciato, accatastabile,
accattivante, accecante, accelerato, acceleratore, accentuato, accerchiato, accertabile, accertato, acceso, accessibile, accessoriabile, accessoriato, accessorio, accettabile, accetto, acciaccato, accidentale, accidentato, accidioso, accigliato, accoccolato, accogliente, accolto, accomandatario, accomodante, accompagnato, accomunabile, acconciabile, acconcio, accoppiabile, accorato, accorciabile, accordabile, accorto, accostabile, accostato, accovacciato, accreditabile, accreditato, accresciuto, accucciato, accumulabile, accurato, accusabile, accusatore, accusatorio, acerbo, acetilenico, acetoso, acheo, acido, acidulo, acinoso, aconfessionale, acquatico, acquattato, acqueo, acquietabile, acquifero, acquisito, acquistabile, acquitrinoso, acquoso, acre, acrilico, acrimonioso, acritico, acrobatico, aculeato, acuminato, acustico, acuto, adamantino, adamitico, adattabile, adattativo, adattato, adattivo, adatto, addebitabile, addestrabile, addestrato, addetto, addizionale, addobbato, addolcente, addolorato, addomesticabile, addomesticato, addominale, addormentato, addossato, adeguabile, adeguato, aderente, adescabile, adesivo, adeso, adiacente, adimensionale, adiposo, adirato,
adolescente, adolescenziale, adombrabile, adoperabile, adorabile, adorante, adorato, adottabile, adottato, adottivo, adriatico, adulatorio, adulterabile, adulterino, adultero, adulto, adunabile, aerato, aereo, aerobico, aerodinamico, aeronautico, aeronavale, aeroportuale, aeroso, aerospaziale, aerostatico, affabile, affaccendato, affacciato, affamato, affannato, affannoso, affaristico, affascinante, affascinato, affaticato, affermabile, affermativo, affermato, afferrabile, affettato, affettivo, affetto, affettuoso, affezionabile, affezionato, affiancato, affiatato, affidabile, affidatario, affievolito, affilato, affine, affittabile, affittato, afflitto, affollato, affrancabile, affranto, affrettato, affrontabile, affumicato, affusolato, afono, afoso, africano, afro, afroamericano, afrocubano, afrodisiaco, afroso, agamico, agevolato, agevole, agganciato, aggettivato, agghiacciante, agghindato, aggiornabile, aggiornato, aggiuntivo, aggiunto, aggiustabile, aggrappato, aggravante, aggravato, aggraziato, aggregabile, aggregativo, aggregato, aggressivo, aggrovigliato, agguerrito, agiato, agile, agitabile, agitato, agognato, agonale, agonistico, agonizzante, agostano, agostiniano, agrario, agreste, agricolo, agrigentino, agro, agroalimentare, agrodolce, agroindustriale, aguzzo, aitante, akkadico, alabastrino, alare, alato, albanese, alberato, alberghiero, albino, albuminoso, alcalinizzante, alcalino, alchemico, alcolemico, alcolico, alcolizzato alcuno, aleatorio, alessandrino, alfabetico, alfanumerico, algebrico, algerino, algido, alginico, algoso, alienabile, alienato, alieno, alimentare, allacciato, allagato, allampanato, allargato, allarmante, allarmato, allarmistico, alleato, allegabile, allegorico, allegro, allelico, allenato, allergico, allettante, allibito, allineato, allopatico, allora, allucinante, allucinato, allucinatorio, allungabile, allungato, allusivo, alluvionale, alluvionato, alogeno, alpinistico, alpino, alsaziano, altalenante, alterabile, alterato, alternativo, alternato, alterno, altero, altezzoso, alticcio, altisonante, alto, altoatesino, altolocato, altrettanto, altro, altrui, altruista, altruistico, alveolare, alzabile, alzato, amabile, amalfitano, amalgamato, amante, amaranto, amareggiato, amaro, amarognolo, amato, amatoriale, amazzonico, ambedue, ambientale, ambientalista, ambiguo, ambito, ambivalente, ambizioso, ambrato, ambrosiano, ambulante, ambulatoriale, ameno, americano, amichevole, amico, amletico, ammaccabile, ammaccato, ammaestrabile, ammalato, ammaliante, ammaliato, ammaliatore, ammalorato, ammanettato, ammantato, ammassato, ammazzasentenze, ammiccante, amministrativo, ammirabile, ammirato, ammirevole, ammissibile, ammobiliato, ammonito, ammonitore, ammorbidito, ammortizzabile, ammucchiato, ammuffito, ammutolito, amorale, amorevole, amorfo, amoroso, ampezzano, ampio, amplificato, ampolloso, anabolizzante, anacronistico, anafilattico, anaglifico, anagrafico, anagrammatico, anale, analfabeta, analgesico, analitico, analizzabile, analogico, analogo, anarchico, anatolico, anatomico, ancestrale,
anconetano, ancorato, andaluso, andato, andino, androgino, anecumenico, aneddotico, anemico, anestetico, angelico, anginoso, anglicano, anglo, angloamericano, anglofilo, angloindiano, anglosassone, angolare, angolato, angoloso, angosciante, angosciato, angoscioso, angusto, animale, animalesco, animalista, animato, animatore, animistico, animoso, annacquato, annebbiato, annerito, annesso,
annichilito, annodato, annoiato, annonario, annoso, annuale, annullabile, annunciato, annuo, anomalo, anonimo, anoressico, anormale, ansante, ansimante, ansioso, antagonista, antartico, antecedente, anteriore, anterolaterale, anteromediale, anterosuperiore, antiabortista, antiaderente, antiaereo, antiage, antiasmatico, antiautoritario, antibatterico, antibiotico, antiborghese, anticalcare, anticanceroso, anticarro, anticastrista, anticellulite, anticipato, anticipatore, anticlericale, antico, anticomunista, anticoncezionale, anticonformista, anticongiunturale, anticonsumista, anticonvenzionale, anticorrosivo, anticorruzione, anticostituzionale, anticrimine, anticrisi, anticristiano, antidebito, antideficit, antidemocratico, antidepressivo, antidiluviano, antidoping, antidroga, antiestetico, antifascista, antifebbrile, antifurto, antigas, antigienico, antigovernativo, antigrasso, antiliberale, antillano, antimafia, antimeridiano, antimissile, antimissilistico, antimonioso, antinazionale, antincendio, antinfettivo, antinfiammatorio, antinflativo, antinflazionistico, antinfluenzale, antinquinamento, antintrusione, antinucleare, antinvecchiamento, antioccidentale, antiorario, antiossidante, antiparassitario, antipatico, antipellagroso, antipernicioso, antipioggia, antipode, antipopolare, antiproibizionista, antiproiettile, antiquario, antiquato, antiracket, antirazionale, antirecessivo, antireferendario, antireligioso, antiretorico, antireumatico, antirinculo, antirivoluzionario, antirock, antirughe, antirumore, antiscientifico, antiscippo, antisdrucciolevole, antisemita, antisindacale, antismog, antisociale, antisocialista, antisolare, antisommergibile, antispastico, antisportivo, antistante, antistress, antistupro, antiterrorismo, antiterroristico, antitetico, antitrust, antitumorale, antiusura, antivirale, antizanzare, antologico,
antropico, antropizzato, antropologico, antropometrico, antropomorfo, anulare, anziano, anziate,
aortico, apache, apatico, aperto, apicale, apocalittico, apocrifo, apolitico, apollineo, apologetico, apoplettico, apostolico, appagabile, appagante, appagato, appaltatore, appannato, apparecchiato, apparente, appariscente, appartato, appartenente, appassionante, appassionato, appassito, appellabile, appenninico, appesantito, appeso, appetibile, appetitoso, appianabile, appiattito, appiccicato, appiccicoso, applaudito, applicabile, applicativo, applicato, appoggiato, appollaiato, apportatore, apposito, appostato, apprensivo, apprezzabile, apprezzato, approfondito, appropriabile, appropriato, approssimativo, appuntito, apribile, aprioristico, aquilino, arabico, arabile, arabo, araldico, aranciato,
arancio, arancione, arbitrale, arbitrario, arboreo, arcadico, arcaico, arcano, archeologico, archetipico, archetipo, architettonico, archivistico, arciconsolare, arciducale, arcigno, arcinoto, arcivescovile, arcuato, ardeatino, ardente, ardimentoso, ardito, arduo, areale, arenario, arenoso, aretino, argentato, argenteo, argentifere, argentino, argilloso, argomentato, arguto, arido, arioso, aristocratico, aritmetico, armato, armatoriale, armeno, armonico, armonioso, aromatico, aromatizzato, arrabbiato, arredato, arrendevole, arreso, arrestabile, arrestato, arretrato, arricchito, arricciato, arrivato, arroccato, arrogante, arrossato, arrostito, arrosto, arrotolato, arrotondato, arruffato, arrugginito, artefatto, arterioso, artesiano, artico, articolare, articolato, artificiale, artificioso, artigianale, artigiano, artistico, arturiano, arzigogolato, arzillo, asburgico, ascellare, ascendente, ascensionale, ascetico, ascientifico, asciutto, ascoltabile, ascorbico, asessuale, asessuato, asettico, asfaltato, asfissiante, asfittico, asiatico, asimmetrico, asinino, asmatico, asociale, aspirante, asportabile, aspro, assassino, assatanato, assediato, assegnabile, assembleare, assennato, assente, asservito, assetato, assiale, assicurabile assicurativo assicurato assicuratore, assiderato, assiduo, assiepato, assillante, assimilabile, assiomatico, assistenziale, assistito, associativo, associato, assodato, assoggettabile, assolato, assolutistico, assoluto, assolutorio, assonnato, assopito, assorbente, assorbito, assordante, assortito, assorto, assunto, assurdo, astemio, astenico, asteroidale, astigiano, astioso, astrale, astratto, astringente, astrofisico, astrologico, astronautico, astronomico, astruso, astuto, atavico, ateistico, atemporale, ateniese, ateo, atlantico, atletico, atmosferico, atomico atomizzato, atonale, atonico, atriale, atro, atroce, attaccabile, attaccabrighe, attaccato, attempato, attendibile, attento, attenuato, atterrito, atteso, attestato, attiguo, attillato, attinente, attitudinale, attivabile, attivo, atto, attonito, attorcigliato, attraente, attrattivo, attratto, attrezzato, attribuibile, attuabile, attuale, attuariale, attuativo, attutito, audace, audio, audiovisivo, augurabile, augurale, augusto, aulico, aumentabile, aumentato, aureo, auricolare, aurifero, ausiliare, ausiliario, auspicabile, auspicato, austero, australe, australiano, austriaco, autarchico, autenticabile, autentico, autistico, autoadesivo, autobiografico, autocelebrativo, autocorrettivo, autocritico, autoctono, autodidattico, autodistruttivo, autofago, autofilotranviario, autogestito, autografo, autoimmune, autoimmunitario, autolivellante, automatico, automatizzato, automobilistico, automunito, autonomista, autonomo, autoptico, autopunitivo, autorevole, autoriale, autoritario, autorizzato, autostradale, autosufficiente, autunnale, avanzato, avariato, avaro, avido, avito, avorio, avulso, avvantaggiato, avveduto, avvelenato, avvenente, avveniristico, avventato, avventista, avventuroso, avvenuto, avverabile, avverbiale, avversario, avverso, avvertibile, avvezzo, avviato, avvicinabile, avvilente, avvilito, avvincente, avvinghiato, avvinto, avvolgente, avvolto, aziendale, azionabile, azionario, azotato, azzardato, azzardoso, azzeccato, azzimato, azzurrato, azzurro.

Aggettivi dalla A alla Z:
Aggettivi con la A
Aggettivi con la B
Aggettivi con la C
Aggettivi con la D
Aggettivi con la E
Aggettivi con la F
Aggettivi con la G
Aggettivi con la I
Aggettivi con la L
Aggettivi con la M
Aggettivi con la O
Aggettivi con la P
Aggettivi con la Q
Aggettivi con la R
Aggettivi con la S
Aggettivi con la T
Aggettivi con la U
Aggettivi con la V
Aggettivi con la Z

🔴 Aggettivi con la A
🟠 Animali con la A
🟡 Città con la A
🟢 Cose con la A
🔵 Frutta con la A
🟣 Mestieri con la A
🔴 Nomi maschili con la A
🟠 Nomi femminili con la A

Tag: aggettivi con la a, aggettivi con la lettera a, aggettivi che iniziano con la a

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

La storia di re Mida

Testo (a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle

La storia di re Mida

C’erano una volta due contadini che attraversavano un bosco per raggiungere i loro campi. Ad un certo punto intravidero una strana creatura addormentata ai piedi di un albero. Aveva le zampe da capra, coperte di pelo, la coda e due grosse corna da montone.
Era Sileno, un vecchio satiro. Sileno era stato il maestro del dio Dioniso, l’inventore del vino. Durante una festa si era ubriacato, era scappato dal palazzo del dio e dopo essersi perso si era addormentato nel bosco.
“Cosa facciamo?” chiese uno dei contadini.
“Non lo so. Se questo mostro si sveglia potrebbe attaccarci”.
“Potremmo ucciderlo”.
“Sei impazzito? E se fosse il servitore di qualche divinità? La sua vendetta cadrebbe su di noi”.
“E se lo portassimo da re Mida? Lui saprà cosa farne”.
“È una buona idea”.
“Leghiamolo stretto, così non potrà scappare né attaccarci”.
I contadini immobilizzarono il satiro con delle grosse funi, lo caricarono sul loro carretto e raggiunsero il palazzo del re, che li ricevette nel suo salone.
“Maestà, abbiamo trovato questo mostro nel bosco. Stava dormendo”.
“Perché l’avete disturbato?”
“Avevamo paura che si svegliasse e ci attaccasse”.
Re Mida si avvicinò alla creatura e si accorse che era un satiro.
“Ma questo è Sileno, il maestro del dio Dioniso. Slegatelo immediatamente”.
I contadini obbedirono e liberarono il satiro. Re Mida svegliò Sileno e lo accolse nel suo palazzo con tutti gli onori: per dieci giorni e dieci notti lo invitò ai suoi banchetti.
La mattina dell’undicesimo giorno, qualcuno bussò alle porte del palazzo.
“Chi è?” domandarono le guardie.
“Dioniso”.
Le guardie aprirono e si inchinarono al dio, poi lo condussero da re Mida.
“Sto cercando il mio satiro Sileno. Dieci giorni fa è scappato dal mio palazzo e l’ho cercato da Est a Ovest, senza trovarlo. Voi l’avete visto?”
Re Mida portò Dioniso nella sala dei banchetti: Sileno era lì, che mangiava, beveva e cantava. Il re lo riconsegnò al dio.
“Sono in debito con te, Mida”, disse il dio riconoscente. “Esprimi un desiderio e io lo esaudirò. Qualsiasi cosa”.
La cosa che re Mida desiderava più di tutte le altre era l’oro: trascorreva le sue giornate a contare le monete d’oro e i gioielli che possedeva e ne voleva sempre di più.
“Vorrei trasformare in oro tutto ciò che tocco”, disse re Mida. Era quello il suo desiderio. “Va bene” disse Dioniso, poi concesse al re questo potere e lasciò il palazzo insieme a Sileno.
Il re provò subito il suo nuovo potere: toccò un albero del suo giardino e questo si trasformò in oro. Provò con il pozzo e anche quello diventò d’oro massiccio. Re Mida provò a trasformare le case, le strade e le montagne: tutto ciò che toccava diventava d’oro. Per due giorni il re non fece altro che toccare tutto ciò che vedeva e il suo regno divenne il più ricco di tutti.
Il terzo giorno però, il re tornò a casa per mangiare; afferrò una grossa coscia d’agnello e quella … si trasformò in oro. Provò con una mela e diventò d’oro anche quella. Chiese a un servitore di dargli da mangiare, ma appena le sue labbra toccavano le pietanze, quelle diventavano d’oro, con il piatto e tutto il resto.
Il re scoppiò a piangere.
“Morirò di fame e di sete per la mia avidità”.
In quell’istante entrò nel salone sua figlia, la principessa. Vide il padre in lacrime e corse ad abbracciarlo, ma appena le sue braccia sfiorarono le spalle del re, anche la principessa si trasformò in una statua d’oro.
“Questa è una maledizione” disse re Mida, poi uscì dal palazzo e si mise in cammino per raggiungere il palazzo di Dioniso.
Quando arrivò al palazzo, chiese al dio di sciogliere l’incantesimo e di liberarlo da quel potere terribile.
“Sei sicuro?” domandò il dio. “Se scioglierò l’incantesimo non potrai più trasformare nulla”.
“Sono sicuro” rispose il dio.
“Vai al fiume che scorre qui vicino e immergiti. Il dio che vive nell’acqua laverà il tuo potere e tu tornerai come prima”.
Il re fece come aveva detto Dioniso: trovò il fiume e si immerse nell’acqua limpida e fredda. Il dio Pattolo, che viveva nel fiume, lavò via il suo potere. Da quel giorno, nascoste sul fondo del fiume, si possono trovare migliaia di pepite d’oro.
Re Mida tornò al palazzo e scoprì che tutto ciò che aveva trasformato in oro era tornato come prima, compresa sua figlia.
“Ti chiedo perdono” le disse abbracciandola, “sono stato uno sciocco; questa maledizione però mi ha insegnato che la ricchezza non porta nulla di buono. Ti prometto che da oggi governerò saggiamente”.
Re Mida mantenne fede alla sua promessa e il suo fu un regno felice.

Mitologia per bambini:
🔴 Elenco delle divinità greche
🟠 Le dodici fatiche di Ercole
🟡 Il mito di Bellerofonte
🟢 Teseo e il minotauro
🔵 Dedalo e Icaro
🟣 Il mito di Prometeo
🔴 Il mito di Deucalione e Pirra
🟠 Il mito di Aracne
🟡 Il mito di Ade e Persefone
🟢 La storia di Amore e Psiche
🔵 Il mito di Eco e Narciso
🟣 L’oro di re Mida
🔴 Il mito di Pigmalione e Galatea
🟠 Il mito di Orfeo ed Euridice
🟡 Il mito di Sisifo
↩️ Miti greci per bambini

TORNA A:

Tag: mito di Re Mida

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Il mito di Prometeo

Il mito di Prometeo

Testo (a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle

Prometeo ed Epimeteo. Dopo aver dato vita a tutte le creature viventi, Zeus incaricò il titano Epimeteo, fratello di Prometeo, di distribuire tra loro poteri e qualità, in modo che ognuno avesse qualcosa. E così, Epimeteo diede le zanne e gli artigli ai leoni, il veleno ai serpenti e agli insetti, le ali agli uccelli; ad alcuni animali diede quattro zampe veloci con cui scappar via, ai pesci la capacità di respirare sott’acqua e così via. Epimeteo continuò a distribuire poteri e qualità finché non furono terminati tutti.
Solo allora si accorse che aveva dimenticato l’uomo: senza armi né doti particolari, era totalmente indifeso e incapace di sopravvivere. Allora, Prometeo, rubò agli dei l’intelligenza e la memoria e le diede agli uomini. Questo gesto causò l’ira di Zeus, che odiava gli uomini e disprezzava il titano Prometeo per la gentilezza con cui li trattava.

Prometeo e il fuoco. Un tempo gli uomini partecipavano ai banchetti degli dei sull’Olimpo, durante i quali ricevevano la parte peggiore del cibo. Non appena toccò a Prometeo fare le parti, il titano lasciò agli uomini la carne migliore; agli dei, invece, lasciò le ossa e le interiora, dopo averle nascoste in una crosta di grasso dorato. Era un affronto troppo grande per Zeus, che pieno di collera tolse il fuoco agli uomini e li scacciò dall’Olimpo.
Senza il fuoco, gli uomini soffrivano il freddo ed erano costretti a nascondersi nelle caverne. Inoltre, la notte non potevano muoversi ed erano facili prede per le bestie selvatiche. Prometeo era tanto dispiaciuto per loro che decise di rubare il fuoco per restituirglielo. Così, salì sull’Olimpo di notte, mentre tutti gli dei dormivano; prese una torcia dal carro di Elio, la accese e la rubò, per restituirla agli uomini. Non appena Zeus si accorse del furto, decise di punire Prometeo per l’eternità: lo fece incatenare sulla cima di una montagna, completamente nudo. Ogni giorno, un’aquila piombava su di lui, gli squarciava il petto con i suoi artigli e gli divorava il fegato; la notte, ogni notte, la ferita si rimarginava.

Mitologia per bambini:
🔴 Elenco delle divinità greche
🟠 Le dodici fatiche di Ercole
🟡 Il mito di Bellerofonte
🟢 Teseo e il minotauro
🔵 Dedalo e Icaro
🟣 Il mito di Prometeo
🔴 Il mito di Deucalione e Pirra
🟠 Il mito di Aracne
🟡 Il mito di Ade e Persefone
🟢 La storia di Amore e Psiche
🔵 Il mito di Eco e Narciso
🟣 L’oro di re Mida
🔴 Il mito di Pigmalione e Galatea
🟠 Il mito di Orfeo ed Euridice
🟡 Il mito di Sisifo
↩️ Miti greci per bambini

TORNA A:

Tag: Prometeo e il fuoco, mito di Prometeo

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Dedalo e Icaro

Dedalo e Icaro

Testo (a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle

C’era una volta ad Atene uno scultore di nome Dedalo; si dice che fosse il migliore tra gli scultori greci e che avesse inventato le statue di legno e quelle di terracotta: prima di lui nessuno era riuscito a scolpirne una. Ad Atene, Dedalo era anche conosciuto per la sua intelligenza e per le sue molte invenzioni.
Tuttavia, c’era uno scultore ancora più bravo di Dedalo: era suo nipote, Talo, che era diventato suo apprendista e in pochi mesi era riuscito a superare la sua abilità. Dedalo era così geloso della sua arte che una notte uccise Talo. Dopo aver ucciso l’apprendista, scappò a Creta, dove fu accolto dal re Minosse e divenne lo scultore e l’inventore di palazzo.
Quando la moglie di Minosse, Pasifae, diede alla luce il Minotauro, il re chiese a Dedalo di progettare un labirinto così intricato che nessuno potesse trovarne la via d’uscita; lì avrebbe rinchiuso quel mostro, per evitare che scatenasse il panico sull’isola. Dedalo, si mise subito al lavoro e fece realizzare il labirinto di Cnosso.
Qualche tempo dopo, però, Arianna, la figlia del re, gli chiese di indicargli l’uscita del labirinto per aiutare il ragazzo di cui si era innamorata, Teseo ad uscirne sano e salvo. Dedalo non seppe resistere e le indicò la porta d’uscita. Quando Minosse venne a saperlo, si infuriò e decise di rinchiudere Dedalo, insieme al figlioletto Icaro, nel labirinto che lui stesso aveva costruito.
La situazione era disperata; Dedalo, però, non abbandonò le speranze e cominciò a pensare ad un modo per fuggire da quel labirinto di pietra. Raccolse un gran numero di penne d’uccello, poi le unì con della colla e modellò due paia di ali: uno per sé, l’altro per Icaro. Con quelle ali artificiali, i due avrebbero potuto levarsi in volo e fuggire dal labirinto e dall’isola di Creta.
Il padre e il figlio spiccarono il volo: le ali funzionavano! Sotto di loro si poteva scorgere il labirinto di Cnosso, con tutti i suoi cunicoli. I due volarono oltre le mura di quella prigione e continuarono fino al mare. Icaro, però, volava sempre più in alto: voleva raggiungere il Sole.
“Fermati Icaro! Non puoi volare così alto, noi uomini non possiamo avvicinarci agli dei del cielo” gli disse suo padre. Icaro, tuttavia, non prestò ascolto a queste parole. Ad ogni battito d’ali, saliva sempre più in alto. Ad un certo punto, però, il calore del Sole cominciò a sciogliere la colla; le penne cominciarono a cadere e Icaro precipitò in mare. Dedalo, invece, riuscì a raggiungere la Sicilia, dove fu accolto dal re Cocalo; lì rimase a vivere fino alla fine dei suoi giorni.

Mitologia per bambini:
🔴 Elenco delle divinità greche
🟠 Le dodici fatiche di Ercole
🟡 Il mito di Bellerofonte
🟢 Teseo e il minotauro
🔵 Dedalo e Icaro
🟣 Il mito di Prometeo
🔴 Il mito di Deucalione e Pirra
🟠 Il mito di Aracne
🟡 Il mito di Ade e Persefone
🟢 La storia di Amore e Psiche
🔵 Il mito di Eco e Narciso
🟣 L’oro di re Mida
🔴 Il mito di Pigmalione e Galatea
🟠 Il mito di Orfeo ed Euridice
🟡 Il mito di Sisifo
↩️ Miti greci per bambini

TORNA A:

Tag: Dedalo e Icaro, mito di Dedalo e Icaro

GIOCA CON DEDALO E ICARO

COMPRENSIONE DEL TESTO

  1. Qual’era il lavoro di Dedalo ad Atene?
  2. Perché Dedalo scappò da Atene rifugiandosi a Creta?
  3. Perché il re Minosse fece rinchiudere Dedalo nel labirinto?
  4. Quale idea escogitò Dedalo per fuggire?
  5. Icaro riuscì a toccare il Sole?
  6. Come si chiamava il nipote di Dedalo? Perché fu ucciso?
  7. In quale isola si rifugiò Dedalo dopo aver lasciato Creta?

LABORATORIO NARRATIVO

Nel corso del suo viaggio verso la Sicilia, Dedalo attraversò il Mar Mediterraneo in lungo e in largo, incontrando tante strane creature. Per prime, avvistò le sirene: erano fanciulle con le ali e le zampe da uccelli, che con il loro bel canto spingevano i marinai a buttarsi in mare dalle loro navi. Dedalo pensò bene di tenersi alla larga da quelle creature insidiose! Secondo te quali altri abitanti del mare ha incontrato Dedalo? Un serpente marino? Uno stormo di gabbiani dalle pennne d’oro?

Prova a descriverne e disegnarne qualcuno.

Dedalo e Icaro (con i laboratori didattici) è disponibile anche come scheda PDF da stampare. Puoi scaricarla cliccando qui ⇒ Dedalo e Icaro – Scheda stampabile

LETTURE E APPROFONDIMENTI

  • Apollodoro (2004), Biblioteca: la più grande raccolta antica di miti, la Biblioteca di Apollodoro è una pietra miliare per tutti gli appassionati del mondo classico
  • De Crescenzo (2014), I grandi miti greci: un testo per tutti i grandi che vogliono avvicinarsi alle curiosità del mito greco, in modo leggero e quasi irriverente
  • Orvieto L. (2010), Storie della storia del mondo: una raccolta di miti omerici e virgiliani adattati per bambini
  • Milbourne A. et al. (2011), Il grande libro dei miti greci: probabilmente la più bella raccolta di mitologia greca per i piccoli

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.