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LE MARIONETTE ARTISTICHE

L’arte narrativa è solitamente bidimensionale. È dal nostro incontro con la pagina che nasce la terza dimensione della narrazione: siamo noi a dare vita alle storie, interiorizzandole e trasformandole attraverso il nostro vissuto e la nostra personalità.
È un concetto per noi prezioso ed abbiamo voluto rappresentarlo artisticamente, con marionette artistiche. Il principio è semplice: si sceglie un artista (noi abbiamo chiesto aiuto a Joan Mirò, ma ciascuno deve sentirsi libero di ispirarsi a chi preferisce) e si realizzano delle sagome ispirate alle sue opere e al suo stile. In un secondo momento, si assemblano queste sagome per realizzare una marionetta artistica tridimensionale: ecco che l’arte ha guadagnato una dimensione: quella della personalità.

MARIONETTE ARTISTICHE: ISTRUZIONI

Per cominciare, disegna le varie sagome della vostra marionetta ispirandoti all’artista che hai scelto. Noi abbiamo preso come modello Joan Mirò (in realtà ci abbiamo messo del nostro rispetto alle figure iconiche mironiane).

Il secondo step è la realizzazione della base. Puoi ripiegare una striscia di cartone in modo tale da formare un triangolo o un quadrilatero stabile. Noi abbiamo incollato l’estremità con la colla vinilica, ma va benissimo anche la colla a caldo.

Per finire, dovrai ritagliare le sagome colorate ed incollarle sulla base in modo tale da formare la tua marionetta artistica 3D.

La marionetta artistica è pronta a vivere grandi avventure e a guidarti nel mondo del pensiero narrativo. Non scordare mai i suoi preziosi insegnamenti.

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COSTRUIRE UN CESTINO INTRECCIATO

Realizzare un cestino intrecciato è un semplice laboratorio di intreccio, adatto anche ai bambini. Intreccio e tessitura sono due arti ancestrali, che l’uomo pratica sin dal Neolitico. Mantenere viva la loro memoria è un esercizio storico e artistico importante, oltre ad essere un’attività dai validi risvolti educativi (si allenano la motricità fine e la capacità di attenzione).

CESTINO INTRECCIATO: ISTRUZIONI

Per cominciare, dovrai realizzare la struttura del cestino. Noi abbiamo utilizzato un formato quadrato: su tutte le superfici laterali dovrai praticare dei tagli come quelli nella foto.

Partendo dalla base, comincia ad intrecciare il filo di lana (o uno spago molto sottile) intorno alle strisce di cartone. \

Ecco il lavoro di intreccio che comincia a prendere forma:

Dopo aver intrecciato il filo fino alla sommità delle strisce, dovrai dare qualche giro di filo in modo tale da fermare le strisce su ogni lato e da conferire alla scatola una forma rigida. Per concludere, puoi incollare l’estremità del filo con la colla a caldo o annodarla a uno dei fili sottostanti.
Ecco il nostro cestino ultimato:

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ILLUSIONI OTTICHE

Le illusioni ottiche sono un fenomeno bizzarro, legato al modo in cui percepiamo le forme e i colori. Di seguito abbiamo inserito alcune illusioni famose (puoi trovarne tante altre navigando sul web).

Due volti o un calice?

Due bambini o un falco?

Volto bianco o spettro nero?

Automobile o osservatore?

Sassofonista o volto?

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LABORATORIO DELLE UOVA ACQUERELLATE

Il laboratorio delle uova acquerellate è un’alternativa ai tradizionali lavoretti di Pasqua.

LABORATORIO DELLE UOVA ACQUERELLATE: ISTRUZIONI

In questo laboratorio, chiederemo ai bambini di disegnare la sagoma di un uovo di Pasqua su un cartoncino di piccole dimensioni. Successivamente, riempiremo le uova con linee e acquerelli. Nella nostra sperimentazione, l’uso dell’acquerello era vincolante: ogni cartoncino doveva avere almeno un dettaglio realizzato con l’acquerello. Imponendo un limite, si costringe la fantasia a cercare una soluzione creativa: si tratta di una vera e propria esercitazione per la creatività.
Nulla vieta di provare qualcos’altro: il laboratorio potrebbe diventare un laboratorio delle uova pastellate, per esempio, sostituendo all’acquerello i pastelli a cera.

Il laboratorio è tanto più efficace quanto più è libero (fatto salvo il limite di cui sopra). Nella foto puoi vedere quattro idee creative molto diverse tra loro:

  • uovo in alto a sinistra: i cerchi sono realizzati utilizzando un rotolo di carta igienica come stampo; le aree interne sono colorate con gli acquerelli;
  • uovo in alto a destra: i motivi geometrici sono realizzati con la penna tecnica nera e con un pennarello; l’interno delle uova è stato colorato sfumando vari acquerelli;
  • uovo in basso a sinistra: il nostro preferito, con l’occhio e il ciuffo realizzati utilizzando la penna tecnica e il pennarello e il volto ad acquerello sfumato;
  • uovo in basso a destra: l’uovo è stato riempito con gli acquerelli; le spirali sono state aggiunte in un secondo momento, a pittura asciugata, con la penna tecnica.

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PECORELLA DI PASQUA

La pecorella di Pasqua è un lavoretto creativo alla portata di grandi e piccini. Semplicissima da realizzare, può diventare un fantastico accessorio. Noi ti suggeriamo di provarla come lavoretto di Pasqua.

PECORELLA DI PASQUA: ISTRUZIONI

La pecorella di Pasqua si realizza a partire da una sezione circolare di cartoncino, come quella nella foto:

Utilizzando il filo di lana (del colore che preferisci) si avvolge il cartoncino formando uno o più strati (come se dovessi realizzare un pompon). Quest’azione è adatta anche ai bambini; anzi, stimola la concentrazione ed è un buon allenamento per la motricità fine.

Quando la sezione circolare sarà completamente ricoperta di lana, sarà sufficiente fermare il filo con una goccia di colla a caldo, con la colla vinilica o più semplicemente legando l’estremità del filo al filo vicino. Per terminare il lavoretto, si copre il punto in cui il filo è stato incollato/annodato con la testa della pecorella, ricavata da un foglio di cartoncino.

Questo lavoretto può essere realizzato interamente dai bambini. Una volta ultimato, può diventare un bel portachiavi o una simpatica decorazione da appendere nella cameretta o in aula.
Per i più creativi, è possibile giocare con i colori, dando vita a un gregge di pecorelle psichedeliche.

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LABORATORIO SAISEI

La parola giapponese saisei significa rinascita: che vocabolo meraviglioso. Spinti dai colori della primavera e da primule e ciclamini ormai sfioriti, abbiamo provato a portare questa rinascita su carta. È nato un semplice “laboratorio saisei”, una sperimentazione a base di pittura naturale e di fantasia.

LABORATORIO SAISEI: ISTRUZIONI

Il laboratorio saisei si realizza con i seguenti materiali:

  • fiori sfioriti;
  • cartoncino bianco quadrato;
  • martello o altro oggetto per pestare i fiori (potresti usare un batticarne, un barattolo pieno o qualsiasi altro oggetto pesante);
  • tovaglietta per proteggere il tavolo;
  • foglio di carta bianco.

Per cominciare, dovrai prendere un foglio di cartoncino di formato quadrato:

Disponi i fiori recisi in modo tale da formare una composizione. Noi abbiamo provato così:

Copri i fiori con un foglio di carta o con un tovagliolo, poi pestali con il martello o il batticarne. Sollevando il foglio con cui li hai protetti, i fiori dovrebbero essere pestati più o meno così:

Rimuovi delicatamente i fiori dal foglio. Scoprirai che i loro pigmenti colorati sono passati sul foglio, come acquerelli naturali. Questa è la nostra magica composizione:

E adesso, è il momento di dare un tocco saisei alla composizione: con i pennarelli abbiamo incorniciato e decorato gli acquerelli naturali.

Attraverso il saisei è possibile dare nuova vita ai fiori appassiti. La vita, lungo il suo ciclo, incontra l’arte e la creatività dell’animo umano: è da questo incontro che nasce la bellezza.

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