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Poesie e filastrocche di aprile

Scoprite le nostre poesie e filastrocche di aprile.

Filastrocche di aprile

Aprile

Testo di: Renzo Pezzani

Questo mese canterino
che ha un fioretto sullo stemma,
non dimentica un giardino,
non si scorda di una gemma.
Mostra i suoi color più belli
da ringhiere e da cancelli.
Cuor contento ed occhi puri,
con un filo d’erba in bocca,
mette il verde anche sui muri.
S’addormenta in mezzo al prato:
è felice d’esser nato.
Sopra il monte aspetta il sole.
Tutti i doni ha nella sporta
per lasciarne ad ogni porta.
Ma per sè altro non vuole
che la piuma di un uccello
per ornarsene il cappello.

Pioggia d’aprile

Testo di: Lina Schwarz

Nuvole pazzerelle!
Scherzano su nel cielo
in un momento intessono
intorno al sole un velo.
Poi leste quattro gocciole
di pioggia spruzzan giù:
e al sol fuggendo, gridano:
“Adesso asciuga tu!”

Aprile pittore

Testo di: Renzo Pezzani

Così aprile in un giorno
m’ha dipinto il giardino:
di bianca calce tutto il muro intorno
e tutto il cielo del più bel turchino.
Di verde non ha fatto economia.
E’ così verde questa terricciuola
che sembra l’orto della poesia.
Che chiasso di colori in ogni aiuola
e quanti fiori, quanta fantasia
di blu, di rossi, di celesti e viola!
C’è un fior per tutti in questo mio giardino!
Fanne un mazzetto da portare a scuola!
Così dipinse April questa mia breve
terra intingendo il pennello nel cuore
fin che bastò il colore.

Il mago d’aprile

Testo di: Angiolo Silvio Novaro

Buongiorno, mago aprile!
Sei tornato? – Si desta
al semplice suo tocco
con tre ghirlande in testa
nell’orto l’albicocco;
l’acacia nel cortile
mette il più bel monile;
le rondini dai nidi
gridano: “Vidi! Vidi!”
Buongiorno! Lo sparuto
margine del fossato
si veste del più ricco
mantello di broccato
per te, che faccia spicco;
e il ruscello già muto,
ripreso il flauto arguto
suona, portando al mare
argenti e perle rare.

Viva aprile

Testo di: Margherita Bufi

Si dice “Aprile dolce dormire”
io invece ho voglia di dire
di osservare e gironzolare
di parlare e chiacchierare
d’incantarmi a veder le stelle
di giocare e far cose belle.
Si dice anche “Pesce d’aprile “
e le sorprese non han mai fine.
Uno scherzo di qua, uno scherzo di là
tutti a rider sul sofà.
Aprile è il mese della Pasqua
della vita della rinascita
dei pulcini appena nati
dei coniglietti disegnati.
Viva april nel calendario
che di mese è il quarto!

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Uovo di Pasqua con sorpresa

Scoprite come realizzare un uovo di Pasqua con sorpresa in questa sezione di lavoretti creativi. Questo laboratorio è nato da un’idea di Elisa Testa.

LEGGETE ANCHE: Laboratorio di digitopitturaLaboratorio di origami

Uovo di Pasqua con sorpresa

Occorrente

  1. Cartoncini A4 colorati (2 cartoncini di colori diversi)
  2. Foglio bianco A4
  3. Forbice
  4. Colla
  5. Colori

Istruzioni

  1. Tagliate il primo foglio A4 in un grande cerchio, formando un uovo. Con un pezzettino di cartoncino tagliate una fascia piccola, che diventerà il nastrino per appendere il tuo uovo.
  2. Tagliate il secondo foglio A4 formando una tasca di un diverso colore. Incollate la tasca nella parte inferiore dell’uovo, ma fate attenzione ad apporre la colla solo ai lati della tasca. La parte superiore e quella inferiore dovranno rimanere libere per permettere al coniglietto di uscire dalla tasca.
  3. Colorate l’uovo e la tasca con uccellini, fiori, fiocchi, pulcini, conigli e tutto ciò che la fantasia vi suggerirà.
  4. Usate il cartoncino avanzato e tagliatelo formando una lunga fascia (lunga 17 cm e larga 2cm) e infilatela nella fessura della tasca.
  5. Sul foglio bianco disegnate il coniglietto, coloratelo, ritagliatelo e incollatelo nella parte superiore della fascia. Potrete nascondere e fare apparire dall’uovo il coniglietto, come una magia.

Galleria

 

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Preghiere per bambini

In questa sezione potete trovare le nostre preghiere per bambini. Cliccate sulle immagini o sui pulsanti per stampare le schede.

Attenzione: queste immagini sono protette da copyright. Riprodurle sul web – compresi i social network – senza la nostra autorizzazione scritta è vietato ai sensi di legge. È sempre permessa la stampa per uso personale (es. per colorare) e per uso didattico (es. esercizi in classe).

Preghiere per bambini

Padre nostro

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non c’indurre in tentazione ma liberaci dal male. Amen.

Ave Maria

Ave, o Maria, piena di grazia: il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

Angelo di Dio

Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.

Preghiera del mattino

Ti adoro mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro le azioni della giornata:  fa che siano tutte secondo la tua santa volontà per la maggior tua gloria. Preservami dal peccato e da ogni male. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Così sia.

Preghiera per il pranzo

Benedici, o Signore, questo cibo che ci siamo procurati usando dei tuoi doni e della tua grazia. Dona a tutti il pane quotidiano: specialmente ai poveri e ai bambini. Così sia.

Preghiera della sera

Vi adoro mio Dio, Vi amo con tutto il cuore, Vi ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Perdonatemi il male che oggi ho commesso, se qualche bene ho compiuto, accettatelo; custoditemi nel riposo, liberatemi dai pericoli, la grazia Vostra sia sempre con me e con tutti i miei cari. Così sia.

Caro angioletto

Per tutto il giorno caro angioletto, alla tua mano tienimi stretto. Io sono ancora tanto piccino, seguimi sempre nel mio cammino. Verso la luce guidami tu, sarà contento anche Gesù.

Esame di coscienza

Ho fatto qualche peccato? Sono stato disobbediente, maleducato? Ho fatto, detto cose cattive? Ho litigato, mentito, rubato? Ho fatto del male agli altri? Di tutto mi pento e prometto di essere migliore e dico a Gesù: Mio Gesù, crocefisso per mia colpa, mi pento di avere peccato, poiché ho offeso te così buono ed ho meritato il tuo castigo in questa vita e nell’altra. Perdonami, Signore. Non voglio più peccare. Così sia.

Tag: preghiere per bambini, preghiere per bambini da stampare, preghiere per bambini da colorare

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La croce dell’asinello

Questo racconto fa parte della raccolta “Storie di Pasqua per bambini

LEGGETE ANCHE: La vera storia della lepre di PasquaLa leggenda del pettirossoLa leggenda dell’ulivo

Indice

  1. La croce dell’asinello
  2. Audiofiaba

La croce dell’asinello

Testo (a cura di): Alessia de Falco e Matteo Princivalle

Si racconta che Gesù, nei suoi viaggi, si spostasse sul dorso di un asinello che lo accompagnava silenzioso e devoto. Ma un giorno, sotto gli occhi stupiti dell’animale, i soldati arrestarono Gesù e lo portarono via; lui, l’asinello, rimase solo, smarrito senza la sua guida. Attese con pazienza fuori dalle mura di Gerusalemme e smise di mangiare e di bere, aspettando il suo ritorno. Quando Gesù uscì dalla città l’asinello tirò su le orecchie contento, ma la felicità durò poco: infatti, il suo padrone era in catene, indossava una corona di spine e trascinava sulle spalle una croce di legno. Intorno a lui si era radunata una grande folla e l’animale lo seguì da lontano, per scoprire dove lo stavano portando.

L’asinello accompagnò Gesù fino al Calvario e assistette alla sua crocifissione. Quante lacrime pianse, poverino, pensando a tutto il tempo che avevano trascorso insieme. “L’uomo è davvero il più crudele tra gli animali” pensò, l’asinello, ma non si allontanò. Rimase immobile sotto la croce, per vegliarlo e impedire a chi aveva cattive intenzioni di avvicinarsi.

Quando il Sole tramontò, l’ombra della croce si posò sul dorso dell’asinello e si impresse sul suo mantello grigio, come un marchio indelebile. Da quel giorno, tutti guardandolo avrebbero riconosciuto l’animale che aveva accompagnato Gesù e che non gli aveva mai voltato le spalle.
Dopo qualche tempo l’asinello fu affidato a un mercante che lo portò in Italia; dopo un lunghissimo viaggio raggiunse la Toscana ed ebbe più di dieci figliuoli. Tutti, nessuno escluso, nacquero con la stessa croce nera sulla schiena e i nipoti dei loro nipoti abitano ancora sulle colline d’Italia: sono gli asini crociati amiatini, gli asinelli di Gesù.

leggenda dell'asinello

Audiofiaba

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La ballata degli unicorni

La ballata degli unicorni è un piccolo viaggio fantastico, alla ricerca della felicità. Potete scaricare l’albo in formato PDF cliccando sulla copertina qui sotto:

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La leggenda dell’ulivo

Questo racconto fa parte della raccolta “Storie di Pasqua per bambini

LEGGETE ANCHE: La vera storia della lepre di PasquaLa leggenda del pettirossoLa storia del salice piangente

Indice

  1. La leggenda dell’ulivo
  2. Audiofiaba

La leggenda dell’ulivo

Testo (a cura di): Alessia de Falco e Matteo Princivalle

Si dice che un tempo gli ulivi avessero il tronco liscio e diritto e che fossero gli alberi più alti del bosco; si dice che i loro rami giocassero insieme alle nuvole. Ma un giorno, alcuni soldati si addentrarono nel bosco con le loro accette: cercavano legna per costruire tre croci. Presto, infatti, avrebbero dovuto crocifiggere un uomo di nome Gesù, insieme a due ladri.

Gli ulivi, che ascoltavano tutto ciò che dicevano gli uomini, inorridirono sentendo quelle parole. Per centinaia di anni non avevano mai fatto male a nessuno: coi loro rami davano riparo agli uccellini e sotto la loro corteccia abitavano gli insetti del bosco.
“Noi dovremmo diventare assassini di uomini? No, mai”. Gli ulivi preoccupati si riunirono, per decidere cosa fare. I loro rami smisero di giocare insieme alle nuvole e chiesero consiglio al vento.

Quando i soldati avvistarono gli ulivi, esclamarono: “Quelli sono gli alberi che stavamo cercando! Ce ne basterà uno per costruire tutte e tre le croci”. Ma era troppo tardi: gli ulivi avevano già preso la loro decisione. All’improvviso si alzò un vento così forte che i soldati dovettero sostenersi uno con l’altro per non cadere. Il vento piegò il tronco degli ulivi, annodando i rami tra loro e deformando la corteccia.

Quando si placò, gli ulivi non erano più alti e dritti: il loro tronco era basso, ricurvo. I soldati non capirono cosa fosse successo e se ne andarono borbottando: “Questi alberi sono così pieni di nodi che non potremmo ricavarci nemmeno un bastone da passeggio, figurarsi una croce. Eppure da lontano sembravano così alti”.

Gli ulivi, invece, cantavano e piangevano: cantavano perché avevano avuto il coraggio di evitare un destino atroce e piangevano perché non sarebbero mai più tornati all’aspetto di un tempo. Le loro lacrime, mescolandosi al canto cominciarono a brillare e si tramutarono in olive, frutti dolci e amari allo stesso tempo.

la leggenda dell'ulivo

Audiofiaba

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