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La rana e la volpe

La rana e la volpe

Aviano 

Una rana, un giorno, decise di abbandonare lo stagno in cui viveva e si trasferì nel folto della foresta, insieme a tutti gli altri animali. Qui, per guadagnarsi da vivere, faceva il medico: raccontava infatti di aver appreso quell’arte da Ippocrate e Galeno in persona*. In realtà, non aveva mai studiato l’arte medica e per ogni malato inventava una cura fantasiosa; gli animali, però, accorrevano da lei e la trattavano con grande rispetto.

Solo la volpe non aveva mai chiesto consiglio alla rana; anzi, un  giorno le disse: “Che animale insulso! Passi la giornata a blaterare cose di cui non capisci il senso e ti fingi esperta nella nobile arte della medicina, di cui non sai nulla. Guardati: sei verde, pallida e malata! Torna al tuo stagno, curati e rimettiti in forze; solo allora potrai pensare di insegnarci qualcosa”. La rana non seppe rispondere alle parole della volpe e non le restò altro da fare che tornare allo stagno, mentre tutti gli altri animali ululavano in segno di scherno.

Solo gli ingenui si lasciano ingannare dalle belle parole.

*Ippocrate e Galeno sono due padri della medicina

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Favole di Esopo

Lo scrittore greco Esopo ci ha lasciato più di 300 favole con morale. In questa sezione potete trovare i nostri adattamenti dei suoi testi.

Favole di Esopo

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Non perdetevi le nostre favole sagge per i più piccoli. Cliccate sulle copertine per scoprire i booktrailer dei nostri libri.

Altre favole di Esopo

  1. Il pesciolino e il pescatore
  2. Due rane vicine di casa
  3. Il cervo alla fonte e il leone
  4. Lo scherzo del pastore (o “Al lupo! Al lupo!”)
  5. L’aquila e la volpe
  6. Il cinghiale, il cavallo e il cacciatore
  7. L’astronomo
  8. La pulce e l’uomo
  9. Il gallo e la perla
  10. Il toro e la zanzara
  11. Due capre
  12. Il carro e i buoi 
  13. Il leone e l’asino
  14. Il leone malato e la volpe
  15. Il cane e le conchiglie
  16. Il gallo e la volpe
  17. Il cane e l’osso
  18. Il topo e l’ostrica
  19. Le api
  20. Le due figlie del contadino
  21. Il re travicello
  22. Il lupo e la cicogna
  23. La volpe e il becco
  24. La rana e il bue
  25. Il lupo e la volpe
  26. Il soldato e la tromba
  27. La cicala e la civetta
  28. Il topo e la rana
  29. La volpe e la maschera
  30. I due vasi 
  31. I due piccioni
  32. Il ragazzo e la Fortuna
  33. Il lupo e la volpe al tribunale della scimmia
  34. La rana e i due tori 
  35. La mucca, la capra e la pecora in società con il leone
  36. L’ostrica e i due litiganti
  37. Il ragazzo e il maestro di scuola
  38. La rana e la volpe

Qualche informazione su Esopo

Esopo è uno scrittore greco vissuto tra il 620 a.C. e il 564 a.C. circa. Secondo la tradizione tramandataci dagli scrittori greci, Esopo era uno schiavo giunto dalla Frigia o, forse, dall’Africa; si dice anche che Esopo fosse gobbo e deforme e che il suo aspetto fosse davvero orribile. Questo, tuttavia, non gli ha impedito di  diventare uno tra gli scrittori più conosciuti ed apprezzati di tutti i tempi.

Le favole di Esopo hanno riscosso nel tempo un tale successo che centinaia di autori si sono cimentati con questo genere. Addirittura, il termine favola, è entrato nella cultura popolare per indicare un genere letterario vero e proprio, di cui Esopo è l’ideatore e il primo scrittore di cui abbiamo traccia.

Qualche informazione sulla favola

La favola è un genere letterario vero e proprio, di cui Esopo è il primo esponente. Una favola è composta da un breve testo narrativo, corredato da una morale che riassume la trama e la condensa in un semplice insegnamento morale. Le favole, per via della loro brevità e della semplicità, sono da sempre un ottimo strumento per l’educazione morale dei più piccoli.

Se ti interessa approfondire le differenze tra favola e fiaba come generi letterari, ti rimandiamo a questo articolo:

Leggete le favole di Esopo anche in inglese

Le favole di Esopo, note anche come Æsop’s Fables, sono una lettura comune anche nei paesi di lingua anglosassone (forse anche più che nel nostro paese). Grazie alla loro brevità e alla semplicità del linguaggio e delle sequenze narrative, sono una lettura che si può affrontare anche in compagnia dei più piccoli.

La Library of Congress degli Stati Uniti ha redatto e curato una raccolta di favole disponibile gratuitamente online; puoi leggerla qui:

PER EDUCARE CON LE FAVOLE:

Per aiutare i più piccoli a riconoscere le emozioni e a coltivare le buone pratiche che ci fanno stare meglio abbiamo scritto la raccolta di racconti “Cuorfolletto e i suoi amici”.

libri cuorfolletto e i suoi amici

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Tag: favole di Esopo, favole di Esopo per bambini

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La cornacchia e la pecora

La cornacchia e la pecora è una favola di Fedro adatta ai bambini dai 6 anni in su.

La cornacchia e la pecora

Una cornacchia planò sulla schiena di una pecora e rimase lì, tenendosi saldamente ancorata con i suoi artigli affilati.
La pecora, dopo un po’ si voltò verso l’uccellaccio e le disse: “Prova a posarti sul dorso del lupo, e vedrai. Devi solo ringraziare gli dei che non mi hanno dato i denti affilati e i riflessi del lupo”.
Ma la cornacchia rispose: “Mia cara, per fortuna so distinguere i forti dai deboli e mi approfitto di conseguenza”.

Morale: Molti attaccano i deboli ed evitano i forti.

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Il gallo e la perla

Il gallo e la perla è una favola di Esopo, adatta ai bambini dai 4 anni in su.

Il gallo e la perla

Esopo

C’era una volta un gallo che stava setacciando il pollaio in cerca di qualcosa da mangiare. Ad un certo punto, becchettando qua e là, trova una perla: “Una perla! Se solo ti avesse trovato un uomo che ama le cose preziose, ti avrebbe raccolto e lucidato; ma io, avrei preferito un chicco di grano e non so proprio cosa farmene di una perla”.
E così, il gallo abbandonò la perla tra la polvere e continuò a razzolare.

Morale: Le cose preziose sono fatte solo per chi sa apprezzarle, e questo non vale solo per le perle, ma anche per le parole.

Audiofiaba

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Il cervo e i buoi

Il cervo e i buoi è una favola di Fedro adatta ai bambini dai 6 anni in su. 

Il cervo e i buoi

Fedro 

Un cervo, per sfuggire a una battuta di caccia, lasciò le fronde del bosco e si nascose in una stalla, in mezzo ai buoi. I buoi provarono a convincerlo ad andarsene: “Sei forse impazzito? Il padrone ti vedrà sicuramente e ti ucciderà: lui ha cento occhi; scappa finché sei in tempo”. Ma il cervo si nascose in fondo alla stalla, tra la paglia, e rimase lì.

Passò il bovaro, che controllò se i buoi erano al loro posto, e non si accorse del cervo. “Avete visto?” disse ai buoi “Non si è accorto di me”. Poi, fu il turno dei contadini, che vennero a portare il fieno. Nemmeno loro si accorsero del cervo. A notte fonda, però, entrò nella stalla il padrone, che era appena tornato dalla battuta di caccia. Col suo lumicino, prima rischiarò i buoi, poi il fieno: lì, notò un ciuffo di pelo del cervo spuntare tra il fieno ed esclamò: “Venite, presto! C’è un cervo nella stalla. Prendiamolo”.

Morale: Il padrone di qualcosa la conosce meglio di tutti gli altri, e la tratta con maggiore riguardo di tutti.

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La rana e i due tori

La rana e i due tori è una favola di Jean de la Fontaine adatta ai bambini dai 6 anni in su.

La rana e i due tori

Una rana vide due tori che combattevano per decidere chi dei due fosse il più forte. La rana, preoccupata, disse alle altre: “Che seccatura questi guerrieri”.  E qualcuna rispose: “E perché mai? Cosa importa a te se costoro si infilzano e guerreggiano?”

Ma la rana, abbattuta, rispose loro: “Il toro che perderà la guerra, verrà a riprendere le forze e a bere nello stagno, pieno d’ira. Quando sguazzerà nella palude, saremo noi a pagare le conseguenze”. E infatti accadde proprio questo: il toro sconfitto si tuffò nello stagno, intorbidendo l’acqua e schiacciando gli animali dello stagno rane sotto i suoi zoccoli.

Morale: Quando i grandi fanno la guerra o commettono pazzie, sono i più piccoli a pagarne le conseguenze peggiori.

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