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Laboratorio della fiducia

Dare fiducia ai bambini è essenziale se vogliamo permettere loro di sviluppare autostima, autonomia e creatività. Ne “Il nuovo metodo danese” l’autrice ci spiega come in Danimarca la fiducia nel bambino e nelle sue potenzialità (a costo di assumersi qualche piccolo rischio educativo) siano alla base del sistema scolastico e familiare. La fiducia è un incentivo al benessere dei grandi e dei piccoli.
Il benessere di un bambino sta tutto nell’aiutarlo a comprendere il perché delle indicazioni che gli vengono date dagli adulti, ed è insito nelle basi dell’educazione scolastica e familiare danese. È questo il motore di tutto: i bambini che hanno capito le motivazioni sapranno escogitare le soluzioni migliori per raggiungere l’obiettivo. I bambini che stanno bene imparano bene” (J. Alexander, Il nuovo metodo danese per educare i bambini alla felicità a scuola e in famiglia, Newton & Compton, 2018).
Dare fiducia non significa abbandonare il bambino: si tratta piuttosto di metterlo di fronte ad una serie di sfide ottimali per la sua crescita, senza dimenticarci di sostenerlo quando necessario.

Per generare fiducia nei bambini esistono tante strade diverse. Ecco tre esercizi che potete sperimentare da subito:

  • Assegnate un incarico: un piccolo incarico in classe o a casa farà sentire apprezzato il bambino e gli permetterà di confrontarsi con un impegno vero e proprio (potreste cominciare coinvolgendo i bimbi nell’apparecchiare la tavola, chiedendo loro di addobbarla come preferiscono);
  • Fategli preparare lo zaino: ricordarsi di mettere in cartella l’astuccio, il diario e i materiali necessari è un primo, grande, esercizio di autonomia; una buona idea potrebbe essere quella di inserire nella routine serale (o, se i bimbi sono mattinieri, in quella mattutina) qualche minuto da dedicare alla preparazione dello zaino per il giorno seguente;
  • Liberatevi dalle barriere alla comunicazione: la buona comunicazione è essenziale per generare fiducia; se non lo avete ancora fatto, leggete il nostro laboratorio per abbattere le barriere alla comunicazione, in cui troverete un semplice esercizio per migliorare lo stile comunicativo.

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Giochi cooperativi sulla fiducia

Il gioco è un ottimo strumento per costruire un solido rapporto di fiducia tra i membri di un gruppo. Esiste un gran numero di giochi cooperativi che si rivelano ottimi giochi sulla fiducia. In questo articolo abbiamo raccolto i nostri giochi sulla fiducia preferiti, ideali per generare un momento ludico dalla forte valenza educativa.

Giochi sulla fiducia

CAMPO MINATO
Tipologia: percorso a ostacoli cooperativo 
Svolgimento
: il giocatore che dovrà percorrere il campo minato viene bendato. Viene scelto un compagno che gli farà da guida. Gli altri giocatori dispongono lungo il percorso dei bicchieri di plastica (le mine), formando un percorso ad ostacoli. La guida dovrà aiutare il ragazzo bendato a muoversi lungo il campo, dandogli dei comandi precisi (un passo avanti, un passo a destra, un passo in diagonale a sinistra, un passo piccolo a destra, etc.); la guida può muoversi liberamente al di fuori del campo minato.

LA FUGA DEL GAMBERO
Tipologia: percorso a ostacoli cooperativo 
Svolgimento
: le regole sono le stesse del campo minato (di cui sopra), ma il giocatore bendato dovrà percorrere il campo muovendosi all’indietro, mentre la guida si posizionerà al termine del percorso (al traguardo).

IL GATTO E LA VOLPE
Tipologia: gioco di percorso, gioco psicomotorio
Svolgimento
: si gioca a coppie in un’aula o in una sala; un giocatore della coppia sarà bendato (il “cieco”), mentre l’altro dovrà muoversi saltellando su una gamba sola (lo “zoppo”). Tutti gli altri membri del gruppo si sparpagliano nell’area di gioco. Lo zoppo deve sempre mantenere entrambe le mani attaccate al corpo del cieco: se ne stacca anche soltanto una, la coppia viene eliminata. Se lo zoppo tocca terra con entrambe le gambe, la coppia viene eliminata. Al via, l’animatore dovrà dire alla coppia il nome di un altro membro del gruppo. I due dovranno raggiungere il compagno senza urtare nessun altro giocatore e senza farsi eliminare.

IL MILLEPIEDI
Tipologia: gioco di percorso, gioco psicomotorio
Svolgimento
: si gioca divisi in due squadre. Il primo giocatore di ciascuna squadra si mette a gattoni; il secondo giocatore si mette in ginocchio e poggia le mani sui fianchi del primo giocatore. Il terzo giocatore si mette in ginocchio e poggia le mani sui fianchi del secondo giocatore e così via. In questo modo si formano due millepiedi-umani. Al “VIA!”, le squadre cominciano a muoversi in avanti e vince chi, in 2 minuti, riesce a percorrere più spazio (se il campo è piccolo, ad esempio una palestra, si può ridurre il tempo a 60 secondi).

Scoprite anche:
🔴 Giochi di animazione
🟠 Giochi con carta e penna
🟡 Giochi sulla fiducia
🟢 Giochi di gruppo
🔵 Giochi di strada
🟣 Giochi musicali
🔴 Giochi psicomotori
🟠 Giochi da stampare
🟡 Giochi di una volta
↩️ Tutti i giochi

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Diamo fiducia ai bambini: cresceranno più forti e sereni

Come possiamo insegnare ai bambini il valore della libertà? Potremmo cominciare dando loro fiducia. Il nostro compito non è quello di servire i bambini, ma quello di introdurli alla vita, di fargli conoscere il mondo e le sue meraviglie.
Per riuscirci, possiamo riflettere su due possibili dimensioni per l’educatore: la prima è la dimensione della guida. Qualcuno potrebbe pensare che per crescere un bambino sia necessario aiutarlo e risolvere i problemi al posto suo, ma la funzione educativa è più simile a quella di una guida, che fa scoprire la bellezza di esistere e di vivere questo mondo. Proviamo a raccontare loro la vita e la nostra umanità; introduciamoli alla vita con parole semplici e senza menzogne.
Il bambino è come un viaggiatore che osserva le cose nuove e cerca di capire il linguaggio sconosciuto di chi lo circonda. Noi adulti siamo i ciceroni di questi viaggiatori che fanno il loro ingresso nella vita umana” (Maria Montessori, La mente del bambino, 1948).
Dobbiamo diventare degli ottimi ciceroni per riuscire a trasmettere la passione necessaria per vivere una vita felice. La seconda dimensione è quella dell’ombra: un buon educatore dovrebbe ridurre al minimo i suoi interventi. Maria Montessori utilizza delle parole meravigliose per descrivere i maestri: li paragona a degli angeli custodi. (questo ruolo vale anche per mamma e papà).
Il maestro deve ridurre al minimo il proprio intervento. Non è un insegnante che sale in cattedra e dispensa dall’alto il suo sapere, ma deve essere un angelo custode, deve vigilare affinché il bambino non sia intralciato nella sua libera attività. Deve osservare molto e parlare poco” (Maria Montessori, La mente del bambino, 1948).
Dare fiducia, a ben guardare, non significa disinteressarsi alla vita del bambino e alle sue conquiste. Al contrario, significa fare esattamente ciò che va fatto (ovvero poco o nulla) per aiutarlo a sviluppare l’autostima.

giochi sulla fiducia

Elenco di giochi per costruire fiducia all’interno di un gruppo di bambini o ragazzi.

Tre esercizi per mamma e papà.

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Poesie e filastrocche sulle stagioni

Scoprite le filastrocche sulle stagioni che abbiamo scritto per i più piccoli. Cliccate sulle immagini o sui pulsanti qui sotto per leggere tutti i testi e stampare le schede da colorare.

Scoprite anche:
🌞 Filastrocche del buongiorno
😴 Filastrocche della buonanotte
Filastrocche sui giorni della settimana
📆 Filastrocche sui mesi
🕰️ Filastrocche sul tempo
💐 Filastrocche sulle 4 stagioni

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Tag: filastrocche stagioni, filastrocche sulle stagioni, filastrocche 4 stagioni

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Filastrocche divertenti

Filastrocche divertenti

LA GALLINA PITTRICE
Alessia de Falco e Matteo Princivalle
C’era una volta mamma gallina;
covava sei uova seduta in cucina.
“Si schiuderanno dopodomani:
l’ha detto il dottore proprio stamani”.
Ma il giorno dopo arriva un messaggio:
le uova staran chiuse fino a maggio.
Si chiede la povera gallina:
“E io cosa farò due mesi chiusa in cucina?”
Dopo due giorni di noia e di terrore
decide di dare un tocco di colore;
Prende in mano matite e pastelli
Tempere, acquerelli, gessetti e pennarelli.
Dipinge le uova e anche se è sola
si diverte assai e il tempo vola.
Ed ecco che arriva il primo di maggio
Si schiudono le uova: lo diceva il messaggio!
Ma invece che pulcini gialli come un treno
Escon tutti colorati, come un arcobaleno.

FILASTROCCA PORTA PAZIENZA
Alessia de Falco e Matteo Princivalle
Filastrocca che porta pazienza
se devi aspettare non puoi stare senza.
Prova a ripetere dietro di me:
“C’era una volta un bimbo come te
fu trasformato da un mago
in un sasso e gettato in un lago.
“Aiuto!” disse il poverino.
“Vorrei tornare bambino”.
Gli rispose lo stregone
col suo perfido vocione:
“La maledizione si romperà
soltanto se chi leggerà
fino a trenta conterà”.
Se quel bimbo vuoi aiutare
Non perdere tempo, comincia a contare.
Vedrai che il tempo passerà
e la maledizione si scioglierà.

IL CANE DI PANE
Alessia de Falco e Matteo Princivalle
C’era una volta una fetta di pane
che si era convinta di essere un cane:
non voleva essere mangiata,
ma uscire a far la passeggiata.
Una mattina la misero a tostare,
e lei, per ripicca, si mise ad abbaiare.
Tutti scapparono, eccetto un bambino
che prese il guinzaglio dallo sgabuzzino,
glielo mise al collo e uscì con la fetta
che scodinzolava in maniera perfetta.
I cani del quartiere saputa la notizia,
in segno di grande amicizia,
vollero conoscere il nuovo vicino
e ciascuno di loro ne rosicchiò un bocconcino.
“Che strano cane” si disse il bambino
“era di pane questo mattino,
e adesso, stranamente
è addirittura trasparente”.

IL CASTELLO FANTASMA
Alessia de Falco e Matteo Princivalle
Per passare il tempo, due sorelle
costruirono un castello di frittelle.
Dopo tre ore di duro lavoro
conclusero il loro capolavoro.
Era così bello che corsero in cucina
strillando “Vieni a vedere mammina”.
Approfittando della confusione,
iI cane entrò nel salone
vide le frittelle e fece colazione.
Arriva la mamma: il salone è deserto,
manca il castello, di briciole è coperto
“Dov’è il castello? Cos’è questo marasma?”
Risponde il cane: “È un castello fantasma!”.

IL GIOCO
Alessia de Falco e Matteo Princivalle
C’era una volta un giocatore
che detestava il gioco:
amava esser vincitore.
Ce n’era un altro che amava giocare
vincitore o vinto,
c’è sempre da imparare.
Ironia della sorte: il secondo,
dopo tante sconfitte,
diventò il campione del mondo.

NEL PAESE SOTTO MARINO
Alessia de Falco e Matteo Princivalle
Nel paese sottomarino
abitava un bel pesciolino;
rosso rubino era il suo manto,
come il suo piccolo cuore infranto.
Quel pesce infatti era onesto e gentile,
garbato con tutti, per niente ostile.
Eppure i pesci di Sottomarino,
tristi e pungenti come un uncino,
lo trattavano con cattiveria,
ridendo di lui e della sua miseria.
Un giorno arrivò lì un pescecane,
un poco irritato e pieno di fame.
Per primo incontrò il pesciolino,
che salutò con un bell’inchino.
Il pescecane, colpito da tanta cortesia
ricambiò il saluto e tirò dritto per la via.
Ma quando arrivò al bar del paese,
trattato da tutti in modo scortese
fu così turbato da quella gente maleducata
che, per svagarsi, fece una grande abbuffata.

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Strumenti musicali fai da te

Scoprite come costruire dei semplici strumenti musicali fai da te: un bel laboratorio creativo da sperimentare in compagnia dei più piccoli.

Strumenti musicali fai da te

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