Blog

La volpe e la maschera

La volpe e la maschera è una favola di Fedro adatta ai bambini dai 6 anni in su.

La volpe e la maschera

Una volpe, una volta, entrò in un teatro e, mentre frugava in mezzo ai costumi, trovò una maschera in argilla, modellata alla perfezione. La volpe sollevò la maschera e, tenendola tra le zampe, esclamò ridendo: “Che testa magnifica! Peccato però che non abbia un cervello”.

Morale: Questa favola vale per tutti quegli uomini dal corpo bellissimo, ma privi di spirito e di intelligenza.

SCOPRITE ANCHE:

Tag: la volpe e la maschera

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

La volpe e il becco

La volpe e il becco è una favola di Fedro adatta ai bambini dai 6 anni in su. 

La volpe e il becco

Una volpe, per distrazione, era caduta in un pozzo e non sapeva come uscirne. Passò da quelle parti un caprone assetato che, vedendo la volpe sul fondo del pozzo, le domandò: “È fresca e buona l’acqua da bere?”
La volpe gli rispose di scendere anche lui: l’acqua sul fondo del pozzo era la più buona che avesse mai assaggiato. E il caprone, senza pensarci, si buttò.
Dopo che si furono dissetati, il caprone chiese alla volpe: “E adesso, come usciremo di qui?” “Non preoccuparti; io mi arrampicherò su di te e raggiungerò il bordo, poi ti aiuterò a issarti su. La volpe si arrampicò sul caprone e, con un salto, riuscì a tirarsi fuori: era riuscita ad ingannarlo.
Poi, se ne andò per la sua strada, deridendo l’animale con queste parole: “Io vado di fretta e non posso tirarti fuori, ma non preoccuparti: prima o poi, passerà qualcun altro così sciocco da cadere nel pozzo, proprio come te”.

Morale: Quando i furbi si trovano nei guai, cercano di uscirne a spese degli altri.

SCOPRITE ANCHE:

Tag: la volpe e il becco

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Il cane e l’osso

Il cane e l’osso è una favola di Esopo adatta ai bambini dai 6 anni in su.

Il cane e l’osso

Esopo

C’era una volta un cane, che stava attraversando un ponte stringendo tra i denti un bell’osso di prosciutto. Ad un certo punto, il cane si fermò ad osservare la sua immagine riflessa nell’acqua. Il cane scambiò il suo riflesso per un altro cane con un osso in bocca. Per avidità, il cane spalancò la bocca e cercò di rubare l’osso al suo riflesso. In questo modo però, perse anche il suo osso, che affondò tra i flutti del fiume.

Morale: Chi troppo vuole, nulla stringe.

SCOPRITE ANCHE:

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Il re travicello

Il re travicello è una favola di Esopo, adatta ai bambini dai 4 anni in su

Il re travicello

Esopo

C’era una volta uno stagno pieno di rane che facevano quel che volevano: saltavano di qua e di là, oziavano e gracidavano dalla mattina alla sera. Un giorno, decisero di chiedere a Zeus un sovrano che insegnasse loro a vivere rispettando le regole e la disciplina. Zeus, divertito da questa richiesta, getto nello stagno un travicello di legno. Il travicello cadde in acqua con un gran tonfo: le rane, spaventate, si rintanarono nel fango sul fondo dello stagno e per un po’ non uscirono. Poi, vedendo che il travicello di legno galleggiava immobile sulla superficie dello stagno, andarono a vederlo più da vicino.

Cominciarono a toccarlo, poi a saltarci sopra: il travicello non si muoveva e non diceva una parola. Presto, le rane tornarono alla vita sregolata e allegra di prima, ignorando il loro re. Dopo qualche tempo, le rane tornarono da Zeus e gli chiesero un nuovo re: il re che ci hai mandato è una nullità; noi vogliamo un sovrano che ci faccia rispettare le sue regole”.

A questo punto, Zeus gettò nello stagno un serpente, che cominciò a divorare tutte le rane che trovava. Per la paura, le rane smisero di gracidare e cominciarono a vivere nascoste tra le canne o nel fango. Le rane superstiti tornarono sull’Olimpo, supplicando Zeus di riprendersi quel serpente malvagio. Ma il capo degli dei disse loro: “Vi avevo mandato un buon re e voi l’avete rifiutato. Adesso, tenetevi quello malvagio”.

Meglio tenersi una situazione mediocre che rischiare, cambiando, di peggiorarla drasticamente. 

Audiofiaba

SCOPRITE ANCHE:

Tag: re travicello, storia del re travicello, re travicello favola

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

L’aquila e la volpe

L’aquila e la volpe è una favola di Esopo adatta ai bambini dai 6 anni in su.

L’aquila e la volpe

Un’aquila e una volpe, dopo aver fatto amicizia, decisero di abitare l’una vicina all’altra. L’aquila fece il nido sulla cima di un albero altissimo e la volpe scavò la sua tana sotto un cespuglio che cresceva ai piedi dell’albero.
Un giorno, però, mentre la volpe era uscita a cercare qualcosa da mangiare per i suoi piccoli, l’aquila, che era a corto di cibo, piombò sulla tana della volpe e afferrò i suoi cuccioli, facendone poi una scorpacciata.
Quando la volpe tornò alla tana e si accorse di quello che era successo, il suo dolore fu immenso, così come il suo rancore verso l’aquila. Eppure, non poteva in alcun modo vendicarsi di lei.

Un giorno, però, l’aquila volò sulla campagna, dove i contadini stavano offrendo una capra in sacrificio agli dei. L’aquila non seppe resistere alla vista di quel banchetto prelibato: piombò sulla capra che stava prendendo fuoco e portò via uno dei visceri, da portare al suo nido. La carne, però era ancora ustionante, al punto che, non appena l’aquila la depose sulla paglia secca del nido, questa prese fuoco e i suoi piccoli precipitarono a terra.
La volpe, che si aggirava intorno all’albero lanciando maledizioni, non si fece sfuggire quell’occasione e divorò gli aquilotti, uno dopo l’altro, sotto gli occhi della madre.

Morale: Chi tradisce un amico, non può sfuggire alla vendetta: anche se la sua vittima è inferiore o impotente, il destino e gli dei faranno in modo che giustizia sia fatta.

SCOPRITE ANCHE:

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Al lupo, al lupo!

Al lupo, al lupo! è una favola di Esopo, adatta ai bambini dai 4 anni in su.

Al lupo, al lupo!

Esopo

In un villaggio viveva un pastorello che, ogni giorno, portava le pecore a pascolare. Poiché si annoiava molto, decise di fare uno scherzo agli abitanti del villaggio.
«Al lupo, al lupo!» cominciò a gridare. I contadini del villaggio accorsero con forconi e randelli, ma una volta nel prato non videro nessuno.
Il pastorello, rideva a crepapelle: «Era uno scherzo, e ci siete cascati tutti!»
Il giorno dopo ripeté lo scherzo: i contadini arrivarono di corsa al prato ma si accorsero che si trattava di un altro scherzo del pastorello, che si era preso gioco di loro per la seconda volta.
Un giorno, all’improvviso, arrivò un intero branco di lupi. Il pastorello cominciò a gridare: «Al lupo, al lupo!»
I contadini, però, pensarono che si trattasse del solito scherzo e rimasero al loro posto. Così, i lupi fecero strage di pecore e agnelli senza che nessuno li disturbasse.

Morale: Nessuno crede ai bugiardi, neppure quando dicono la verità.

SCOPRITE ANCHE:

Tag: al lupo al lupo favola

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.