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Poesie e filastrocche sulla pace

Scoprite le poesie e le filastrocche sulla pace che abbiamo scritto per voi.

Filastrocche sulla pace

Chi ama la pace non fa la guerra

Alessia de Falco e Matteo Princivalle

Non si uccide per comandare.
Non si conquista per liberare.
Non si invade per difendere.
I diritti non possono offendere.
L’odio è nemico di tutta la Terra.
Chi ama la pace non fa la guerra.
Attenti a questi falsi sinonimi:
Hanno ingannato fin troppi uomini.

Una Terra senza soldati

Alessia de Falco e Matteo Princivalle

Voglio una Terra senza soldati
Senza più guerre né campi minati.
Un nemico lo abbiamo già.
Sapete chi è? La povertà.
E per chi ama l’abbondanza?
Eccone un altro: la disuguaglianza.
Contro di loro dobbiamo lottare
ma si può vincere senza sparare.

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Tag: filastrocche sulla pace, filastrocche sulla pace per bambini, poesie sulla pace, poesie sulla pace per bambini

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Il lupo e la cicogna

Il lupo e la cicogna è una favola di Jean de la Fontaine adatta ai bambini dai 6 anni in su.

Il lupo e la cicogna

Un lupo, durante un banchetto, mangiò così tanto e così voracemente che un ossicino gli si conficcò nella gola; il lupo sarebbe sicuramente morto soffocato se non fosse passata da quelle parti una cicogna. Il lupo, disperato, le chiese aiuto.  La cicogna si mise all’opera; infilo la testa nella bocca del lupo e rimosse l’osso con il suo becco. Dopo aver terminato il suo lavoro, chiese al lupo come avrebbe ricambiato il favore.
“Vorresti qualcosa in cambio?” esclamò il lupo; “non scherziamo: è già tanto che tu  abbia infilato la tua testa tra le mie fauci e che io non te l’abbia staccata. Sei proprio un’ingrata”.

Morale: I malvagi (animali o persone che siano) non sono capaci di essere grati verso chi li aiuta.

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Tag: il lupo e la cicogna

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Il leone malato e la volpe

Il leone malato e la volpe è una favola di Esopo adatta ai bambini dai 6 anni in su.

Il leone malato e la volpe

C’era un vecchio leone, troppo debole per andare a caccia; così, decise di escogitare un tranello: andò a vivere in una grotta, fingendo di essere molto malato. Ogni volta che un animale andava a trovarlo per sapere come stava, il leone se lo mangiava all’istante.

Per molto tempo, nessuno seppe del trucco e molti animali finirono divorati in questo modo. Un giorno, però, passò davanti alla grotta una volpe; l’animale vide che tante impronte portavano alla grotta, ma nessuna usciva di lì.

Così disse al leone: “Verrei a trovarti anche io, se non mi fossi accorta che le orme degli animali che entrano nella grotta non ne escono più!”
Poi, la volpe riferì a tutti gli altri animali il trucco del leone. Da quel giorno, nessuno entrò più nella grotta e il leone morì di fame.

Morale: La prudenza non è mai troppa. 

Scoprite le Favole Geometriche

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I tre porcellini

I tre porcellini è una favola adatta ai bambini dai 3 anni in su.

I tre porcellini

C’erano una volta tre porcellini, che vivevano nella casa della loro mamma. Un giorno questa li prese da parte e disse loro: “Siete troppo grandi per restare in questa casa. Andate, e costruitevi la vostra. Ma attenti a non fare mai entrare il lupo!”
E così, i porcellini andarono per il mondo e si costruirono tre casette.

Il porcellino più piccolo usò la paglia, così impiegò poco tempo e fatica.
Il porcellino medio recuperò della legna e dopo una giornata di duro lavoro aveva costruito una bella casetta con assi e travi.
Infine, il porcellino più grande, costruì la sua casa con pietra e mattoni, lavorando come un matto per finirla prima dell’arrivo del lupo.

Un giorno, il lupo arrivò alla casetta di paglia. “Porcellino, fammi entrare!” disse il lupo. Ma il porcellino piccolo non aprì la porta. Così il lupo, seccato, con un soffio fece volar via la paglia e divorò il porcellino in un sol boccone.
Il giorno dopo andò alla casetta di legno. “Porcellino, fammi entrare!” disse il lupo. Ma il porcellino medio non aprì la porta. Così il lupo, seccato, con i suoi artigli si aprì un varco nel legno e divorò il porcellino in un sol boccone.

Il giorno successivo andò alla casetta di pietra e mattoni. “Porcellino, fammi entrare!” disse il lupo. Ma il porcellino grande non aprì la porta. Così, il lupo, seccato, soffiò e usò i suoi artigli ma niente da fare, la casa era troppo robusta. Infine, provò a calarsi dal camino, ma finì dritto sul fuoco e morì arrostito.

Audiofiaba

Disegni da colorare:

Risorse utili

I tre porcellini è una favola della tradizione europea. Compare per la prima volta nella raccolta Nursery Rhymes and Nursery Tales (1843), pubblicata da J. O. Halliwell-Phillips. Più recentemente, nel 1890 compare in English Fairy Tales, un testo di Joseph Jacobs.

I tre porcellini sono diventati protagonisti di cortometraggi d’animazione per i più piccoli, così come di filastrocche e canzoni. Di seguito abbiamo raccolto alcuni collegamenti utili:

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Educare alla Resilienza: il modello delle 7 C

Secondo il pediatra Kenneth Ginsburg, sviluppare la resilienza nei bambini è fondamentale: infatti, è solo tramite questa competenza che potranno vivere appieno la vita, con le sue gioie e i suoi dolori, senza soccombere.

Le 7 C della resilienza

Per far comprendere alle famiglie di suoi pazienti l’importanza della resilienza e per offrire uno schema semplice e accessibile per memorizzare gli aspetti chiave, Ginsburg ha ideato l’acrostico delle 7 C: ciascuna C individua uno degli aspetti chiave della resilienza. Si tratta di un modello operativo molto concreto, ideale per costruire famiglie e comunità resilienti.

  • Competenza (competence): la competenza è l’abilità di affrontare le situazioni e i problemi in modo efficace; la competenza è composta di saperi e di abilità e si costruisce allenandosi in questi due campi. La competenza si sviluppa per tentativi e attraverso gli errori.
  • Confidence (autoefficacia): il senso di autoefficacia indica la fiducia nelle proprie competenze. L’autoefficacia è fondamentale per trovare il coraggio di affrontare le sfide in modo ottimistico.
  • Connessione (connection): l’amore incondizionato e una rete familiare robusta sono una rete di sicurezza molto importante per i bambini; avere una base sicura a cui tornare e l’amore incondizionato della propria famiglia è il terreno fertile per esplorare e per affrontare la vita con coraggio.
  • Carattere (character): ciascuno di noi ha il suo carattere, con i suoi punti di forza e di debolezza. Sviluppare il carattere è possibile, tenendo conto dei valori chiave per la società (onestà, sostenibilità, solidarietà) e sviluppando parallelamente i punti di forza di ciascuno.
  • Contribuzione (contribution): sapere che il nostro contributo è importante e che può davvero cambiare le cose è fondamentale; i bambini ai quali si insegna ad agire per cambiare il mondo si sentono importanti e sviluppano un sentimento di responsabilità e coinvolgimento.
  • Coping (coping): con il termine coping, in psicologia, si indicano tutti quei comportamenti volti a superare le difficoltà tramite stratagemmi mentali. Il coping è molto importante ed entra in gioco, ad esempio, nella gestione dello stress.
  • Controllo (control): sapere che le proprie azioni determinano la propria vita è importante per i bambini. Un bambino che non sviluppa questa percezione di controllo, tenderà a pensare che le sue azioni sono irrilevanti e che il suo contributo è ininfluente (un pensiero pericoloso, per sé, poiché conduce all’isolamento, e per gli altri, poiché conduce alla noncuranza).

Esistono diversi esercizi pratici che puoi utilizzare per potenziare ciascuno di questi sette aspetti della resilienza. Noi ne abbiamo scelti e ripresi 24, tre per ciascuna delle 7 C. Trovate gli esercizi pratici in questo articolo.

PER EDUCARE CON LE FAVOLE:

Per aiutare i più piccoli a riconoscere le emozioni e a coltivare le buone pratiche che ci fanno stare meglio abbiamo scritto la raccolta di racconti “Cuorfolletto e i suoi amici”.

libri cuorfolletto e i suoi amici

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Il carro e i buoi

Il carro e i buoi è una favola di Esopo adatta ai bambini dai 6 anni in su.

Il carro e i buoi

Una coppia di buoi stava trainando un carro davvero pesante lungo una strada dissestata, tra i campi. Per riuscire a spingere il carro, dovevano spingere con tutte le loro forze, eppure andavano avanti senza battere ciglio.

Le ruote del carro, invece, facevano molta meno fatica e non dovevano trainare alcun peso, però piangevano e si lamentavano in continuazione. I buoi, che tiravano il carro con tutte le loro forze e con gli zoccoli immersi nel fango, erano infastiditi dai lamenti delle ruote, che rendevano il loro lavoro ancora più duro.

“Silenzio!” strillò uno dei buoi, che aveva perso la pazienza “Perché voi ruote vi lamentate? Siamo noi che tiriamo tutti il peso, non voi e andiamo avanti senza lamentarci”.

Morale: Di solito si lamenta di più chi soffre di meno.

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