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La colomba e la formica

La colomba e la formica è una favola di Esopo, adatta ai bambini dai 4 anni in su.

Indice:
🔴 La colomba e la formica
🟠 Quiz interattivo
🟡 Schede didattiche

La colomba e la formica

Esopo.

Una formica assetata stava bevendo da un ruscello ma una raffica di vento la scaraventò in acqua. 
«Aiuto!» gridò la formichina, che non sapeva nuotare, mentre la corrente la portava via.
Una colomba udì le grida della formica e volò subito ad aiutarla. Strappò un ramoscello da un albero e lo porse alla formica, che lo afferrò e si mise in salvo.
Il giorno dopo, mentre la formica stava cercando qualcosa da mangiare, vide un cacciatore nel prato, che puntava la sua arma contro la colomba.
«Devo fare qualcosa o la colpirà» pensò la formica, poi si avvicinò al cacciatore e gli morsicò un dito con tutta la sua forza. Il cacciatore lasciò cadere la sua arma e la colomba, spaventata dal rumore, scappò lontano. Così la formica restituì il favore alla colomba e le salvò la vita.

Morale: Chi compie una buona azione per gli altri di solito ne riceve un’altra in cambio.

Quiz online

immagine colomba

La colomba e la formica

1 / 8

Perché all'inizio della storia la formica cade nel ruscello?

2 / 8

Perché la formica era scesa al ruscello?

3 / 8

Chi arrivò a soccorrere la formica?

4 / 8

Che oggetto utilizzò la colomba per tirare fuori dall'acqua la formica?

5 / 8

Mentre camminava nel prato la formica si accorse che:

6 / 8

Cosa fece la formica per aiutare la colomba?

7 / 8

La morale di questa favola ci insegna che chi compie una buona azione per gli altri...

8 / 8

I protagonisti di questa favola sono:

Storia da stampare

In questa sezione potete trovare le nostre schede didattiche su “La colomba e la formica“. Cliccate sulle immagini o sui pulsanti per scaricare i file PDF da stampare.

Schede per kamishibai

SCOPRITE ANCHE:

Tag: la colomba e la formica, la formica e la colomba

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Buon onomastico Anna

State cercando immagini o frasi per fare gli auguri di buon onomastico a una persona speciale che si chiama Anna (qui potrete scoprire l’origine e il significato del nome)? L’onomastico di questo nome si celebra il 26 luglio. Per l’occasione, abbiamo raccolto tante immagini e frasi originali per fare gli auguri di buon onomastico a Anna.

Auguri di buon onomastico per Anna

Qui sotto potete trovare le cartoline di auguri che abbiamo realizzato per Anna.

Buon onomastico Anna!
Buon onomastico Anna!
Buon onomastico Anna!

Vi piacciono queste immagini? Scoprite anche la sezione “Buongiorno con Cuorfolletto“: troverete centinaia di cartoline illustrate, realizzate a mano da noi, per augurare il buongiorno ai vostri amici e alle persone speciali.

Frasi di buon onomastico per Anna

State cercando una frase significativa per fare gli auguri di buon onomastico? Niente paura: abbiamo raccolto per voi alcune frasi di auguri brevi e d’effetto. Se lo preferite, potete anche utilizzare una frase motivazionale, per dare la carica al festeggiato.

  • Cara Anna, ti faccio tanti auguri di buon onomastico.
  • Buon onomastico, amica mio! Ti auguro una giornata piena di gioia e sorprese.
  • In questo giorno speciale, ti auguro tanta felicità e amore. Buon onomastico!
  • Amica mio, sei davvero incredibile. Buon onomastico, e che la vita ti sorrida sempre.
  • Buon onomastico! Che la vita continui a sorriderti sempre.
  • Buon onomastico Anna! Ti auguro tutte le soddisfazioni che meriti.
  • Non potrei mai scordarmi di te e del tuo onomastico. Tanti auguri!
  • Auguri di buon onomastico. Ti auguro amore, salute e serenità.
  • Dimenticarsi di un’amica speciale come te è impossibile. Auguri di buon onomastico!
  • Ti auguro mille giorni come questi. Buon onomastico, amica!
  • Sei l’unica persona che riesce a farmi sorridere anche nelle giornate più buie. Buon onomastico amica mia.

State cercando delle frasi o delle immagini per augurare buon onomastico a una persona speciale?

Onomastici di luglio:
🔴 Tommaso (3 luglio)
🟠 Elisabetta (4 luglio)
🟡 Veronica (12 luglio)
🟢 Enrico (13 luglio)
🔵 Alessia (17 luglio)
🟣 Alessio (17 luglio)
🔴 Cristina (24 luglio)
🟠 Giacomo (25 luglio)
🟡 Anna (26 luglio)
🟢 Marta (29 luglio)

Vi piacciono le nostre illustrazioni? Su Amazon sono arrivate le T-shirt ufficiali di Cuorfolletto, disponibili in 29 colori diversi e 4 formati (uomo, donna, bambino, ragazza).

Festa d’autunno – Blu
Festa d’autunno – Marrone
Festa d’autunno – Oliva

Frasi e immagini di auguri:
🔴 Buon compleanno
🟠 Buon onomastico
🟡 Auguri per nascita
🟢 Buon Natale
🔵 Buone Feste
🟣 Buon Anno Nuovo
🔴 Buona Pasqua
🟠 Auguri per il Battesimo
🟡 Auguri per la Comunione
🟢 Auguri di Matrimonio
🔵 Buon San Valentino
🟣 Festa della Mamma
🔴 Festa del Papà
🟠 Festa dei Nonni
🟡 Festa della Donna

E per finire, a proposito di nomi, sapevate che sul nostro sito potete scoprire le origini e il significato del vostro nome? Abbiamo raccolto più di 2000 nomi, italiani e stranieri, compresi quelli più rari.

Scoprite anche:
🟣 Nomi più usati in Italia
🔴 Nomi femminili antichi
🟠 Nomi femminili greci
🟡 Nomi femminili latini
🟢 Nomi femminili biblici
🔵 Nomi femminili rari
🟣 Nomi femminili medievali
🔴 Nomi femminili stranieri
🟠 Nomi femminili particolari
🟡 Nomi femminili corti
🟢 Nomi femminili ispirati ai fiori
🔵 Nomi femminili eleganti
🟣 Nomi femminili vintage
🔴 Nomi femminili dolci
🟠 Nomi per gattine
🟡 Nomi per cani femmina
🟢 Nomi femminili di principesse
↩️ Nomi femminili dalla A alla Z

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Le parti del discorso

Le parti del discorso

In italiano ci sono nove parti del discorso: cinque variabili e quattro invariabili. Ma cosa intendiamo con l’espressione “parte del discorso”? Le parole non sono tutte uguali: ognuna di loro svolge una precisa funzione all’interno della frase. Ognuna delle nove parti del discorso svolge una funzione precisa nella nostra lingua: i nomi identificano le persone, gli animali e le cose del mondo intorno a noi, i verbi esprimono le azioni, gli aggettivi le qualità di un nome e così via.

Attraverso l’analisi grammaticale si analizza la frase una parola alla volta, individuando a quale delle nove parti del discorso appartiene e quali sono le sue caratteristiche, in una sorta di “identikit” linguistico.

Parti variabili del discorsoParti invariabili del discorso
ArticoliAvverbi
NomiPreposizioni
AggettiviCongiunzioni
VerbiEsclamazioni o interiezioni
Pronomi
Tabella: le parti del discorso

Parti variabili del discorso

Le parti variabili del discorso cambiano in base al genere, al numero, ai modi e ai tempi (per i verbi). Sono cinque:

  • Nomi
  • Verbi
  • Aggettivi
  • Articoli
  • Pronomi

Nomi: ogni nome indica una persona, un animale, una cosa o un’entità, reale o immaginaria. I nomi sono il pilastro fondamentale di tutte le lingue.

Verbi: i verbi indicano le azioni compiute, subite o anche solo immaginate. Può anche indicare com’è o in che stato si trova un nome. Insieme al nome il verbo è l’elemento più importante di una frase; ad eccezione delle frasi nominali, non si può formulare una frase senza verbo.

Aggettivi: gli aggettivi vengono associati a un nome per descriverlo meglio. Attraverso gli aggettivi possiamo indicare le qualità di un nome (aggettivi qualificativi), a chi appartiene (aggettivi possessivi), quanti elementi ci sono di quel nome (aggettivi numerali), la posizione del nome rispetto a colui che parla (aggettivi dimostrativi), etc. Gli aggettivi si dividono in: aggettivi qualificativi, aggettivi numerali, possessivi, dimostrativi, interrogativi e indefiniti.

Articoli: gli articoli precedono un nome e servono a identificare il genere e il numero di quel nome. Gli articoli si dividono in articoli determinativi, articoli indeterminativi e articoli partitivi.

Pronomi: i pronomi si utilizzano per sostituire un nome già espresso in precedenza all’interno di una frase. I pronomi si dividono in: pronomi numerali, possessivi, dimostrativi, indefiniti, relativi, interrogativi ed esclamativi.

Parti invariabili del discorso

Le parti invariabili del discorso sono quelle che non variano in base al genere (maschile o femminile) e al numero (singolare o plurale). Sono quattro:

  • Avverbi
  • Preposizioni
  • Congiunzioni
  • Esclamazioni o interiezioni

Avverbi: gli avverbi servono a modificare o specificare meglio il significato di un verbo.

Preposizioni: le preposizioni servono a creare legami tra le varie parole di una frase

Congiunzioni: le congiunzioni servono a creare legami tra due frasi.

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Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

Marta e Cuorfolletto stanno giocando al parco quando incontrano uno scoiattolo alle prese con il suo primo giorno di scuola. Riusciranno ad aiutarlo ad affrontare questa nuova avventura col sorriso?
Un racconto ideale per l’accoglienza e per i primi giorni di scuola, con tante attività tematiche per consolidare le conoscenze di base (concetti topologici, etc.) e per introdurre i bambini alla vita scolastica.

Acquistando il libro avrete accesso a tante risorse extra per l’accoglienza (segnanome, diplomi, cartelloni, etc.)

Schede di italiano:
🔴 Italiano – Classe prima
🟠 Italiano – Classe seconda
🟡 Italiano – Classe terza
🟢 Italiano – Classe quarta
🔵 Italiano – Classe quinta
↩️ Italiano – Tutte le schede

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Superlativo relativo e assoluto

In questo articolo sull’analisi grammaticale ripasseremo insieme il grado superlativo relativo e assoluto degli aggettivi qualificativi.

Indice:
🔴 Superlativo relativo
🟠 Superlativo assoluto
🟡 Quiz interattivo
🟢 Schede didattiche
🔵 Frasi con il superlativo relativo
🟣 Frasi con il superlativo assoluto

Superlativo relativo e assoluto

Superlativo relativo

Il superlativo relativo esprime un aggettivo al massimo grado rispetto a un gruppo; può essere di maggioranza o di minoranza:

  • Marco è il più bravo della classe.
  • Luca è il meno studioso del gruppo.

Superlativo assoluto

Il superlativo assoluto esprime un aggettivo al massimo grado, senza fare confronti con nessuno:

  • Marco è intelligentissimo.
  • Quel gatto è agilissimo.

Il superlativo assoluto si può formare in quattro modi diversi. Il più semplice è quello di aggiungere all’aggettivo la desinenza -issima/o:

  • Qui dentro è caldissimo.
  • Le tue mani sono freddissime.

Il superlativo assoluto si può formare anche aggiungere un avverbio di modo (molto, assai, estremamente, oltremodo, incredibilmente, etc.) prima dell’aggettivo:

  • Nel deserto fa molto caldo.
  • L’inverno in Siberia è estremamente freddo.

È possibile inoltre inserire prima dell’aggettivo un prefisso come arci-, ultra-, super-, iper-, sovra-, etc:

  • Il sole è ultracaldo.
  • Superfreddo

Infine è possibile formare il superlativo assoluto ripetendo due o più volte l’aggettivo:

  • Questo tè è caldo caldo.
  • Sento freddo freddo.

Alcuni aggettivi hanno due forme di superlativo assoluto, una con la desinenza -issima/o e una irregolare

Grado positivoSuperlativo assoluto (regolare)Superlativo assoluto (irregolare)
AltoAltissimoSommo
BassoBassissimoInfimo
BuonoBuonissimoOttimo
CattivoCattivissimoPessimo
GrandeGrandissimoMassimo
PiccoloPiccolissimoMinimo

Alcuni aggettivi inoltre hanno una forma irregolare di superlativo assoluto:

Grado positivoSuperlativo assoluto
AcreAcerrimo
BeneficoBeneficentissimo
CelebreCeleberrimo
IntegroIntegerrimo
MagnificoMagnificentissimo
MiseroMiserrimo
SalubreSaluberrimo

Quiz interattivo

Schede didattiche

Frasi con il superlativo relativo

In questo paragrafo troverete 20 frasi contenenti ciascuna un aggettivo al grado superlativo relativo.

  • Questa è la pizza più buona del mondo.
  • Maria è la bambina più alta della classe.
  • Questo è il film più divertente che abbia mai visto.
  • Il mio cane è il più fedele di tutti.
  • La storia che ci ha raccontato il nonno è la più interessante.
  • Questo libro è il più bello della biblioteca.
  • Il gelato al cioccolato è il più buono tra tutti i gusti.
  • Luigi è il più bravo in matematica della scuola.
  • Questa è la giornata più calda dell’anno.
  • Il fiore rosso è il più bello del giardino.
  • La montagna più alta è la più difficile da scalare.
  • Questo compito è il più facile che abbiamo avuto.
  • Lei è la cantante più famosa del mondo.
  • Il lago è il posto più tranquillo per fare un picnic.
  • Questo è il gioco più divertente del parco.
  • La mela rossa è la più dolce di tutte.
  • L’elefante è l’animale più grande dello zoo.
  • Questo vestito è il più elegante del negozio.
  • Il leone è l’animale più coraggioso della savana.
  • Questo è il puzzle più complicato che ho risolto.

Frasi con il superlativo assoluto

In questo paragrafo troverete 20 frasi contenenti ciascuna un aggettivo al grado superlativo assoluto.

  • Il cielo oggi è azzurrissimo.
  • La torta al cioccolato è dolcissima.
  • Il mio gatto è morbidissimo.
  • Questa giornata è bellissima.
  • Il mare è tranquillissimo.
  • Il mio zaino è pesantissimo.
  • Quel film era noiosissimo.
  • La festa è stata divertentissima.
  • Il compito di matematica è facilissimo.
  • Il sole è caldissimo oggi.
  • La pizza è buonissima.
  • Questo libro è interessantissimo.
  • La mia nonna è dolcissima.
  • Il cane di Luca è grandissimo.
  • La notte scorsa è stata silenziosissima.
  • Il ghiaccio è freddissimo.
  • La stanza è pulitissima.
  • Quel puzzle è complicatissimo.
  • Il pavimento è scivolosissimo.
  • Il gelato è freschissimo.

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Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

Marta e Cuorfolletto stanno giocando al parco quando incontrano uno scoiattolo alle prese con il suo primo giorno di scuola. Riusciranno ad aiutarlo ad affrontare questa nuova avventura col sorriso?
Un racconto ideale per l’accoglienza e per i primi giorni di scuola, con tante attività tematiche per consolidare le conoscenze di base (concetti topologici, etc.) e per introdurre i bambini alla vita scolastica.

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Il mito di Aracne

Indice:
🔴 Il mito di Aracne
🟠 Quiz interattivo
🟡 Schede didattiche

Il mito di Aracne

Testo (a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle

C’era una volta una ragazza di nome Aracne, che viveva in Lidia ed era una tessitrice, figlia di un famoso tintore. Aracne era così brava a ricamare la tela che i suoi lavori erano conosciuti in tutto il mondo.

Un giorno la ragazza disse a un’amica: “Nemmeno gli dei sono capaci di tessere come me”. La dea Atena udì le sue parole e si offese profondamente: come si permetteva quella ragazzina di mettere in ridicolo gli dei?

Atena cercò di far cambiare idea ad Aracne con le buone maniere: si travestì da vecchietta e si presentò all’uscio della tessitrice. “Fanciulla mia, ieri ho sentito quello che hai detto, ma credo che tu abbia esagerato: nessuno può competere con le divinità. Sei una bravissima tessitrice, la migliore tra gli uomini, ma non dovresti sfidare gli dei”.

“Cosa stai dicendo?” esclamò Aracne, posando la tela che stava ricamando. “Se la dea Atena, o qualche altra divinità, pensa di essere più brava di me, dovrebbe farsi viva e sfidarmi. O forse hanno paura di me?”.
Atena, sentendo queste parole, gettò a terra il travestimento da vecchietta e si rivelò alla fanciulla: “Sei un’insolente! Ti sfiderò in una gara di tessitura, come desideri”.

Atena e Aracne si misero a sedere nel laboratorio e cominciarono a tessere; Atena ricamò sulla sua tela le proprie imprese, mentre Aracne ricamò tutti gli dei dell’Olimpo e le loro avventure.

Quando la sfida fu conclusa, Atena esaminò attentamente le due tele: quella di Aracne era molto più bella della sua. Gli dei erano ricamati con colori così vivaci che sembravano vivi.

La dea Atena non poteva tollerare che una creatura mortale fosse più brava di lei: infuriata, prese la tela di Aracne e la strappò in mille pezzi. Aracne scappò via dal laboratorio, in lacrime, ma la dea la seguì e le disse: “Dove pensi di scappare? Pagherai per la tua insolenza; visto che ti piace tessere, potrai farlo per tutta la vita”.
Poi Atena lanciò addosso ad Aracne una pozione stregata e la ragazza si trasformò in un piccolo ragno nero. Da quel giorno non fa altro che tessere la sua tela, di giorno e di notte.

Quiz interattivo

Disegno ragno

Il mito di Aracne

Leggi attentamente il mito e indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.

1 / 10

Aracne era una tessitrice famosa in tutto il mondo per la sua bravura.

2 / 10

Aracne era una dea e abitava sull'Olimpo insieme ad Atena.

3 / 10

Atena trasformò Aracne in una dea come premio per aver vinto la gara di tessitura.

4 / 10

Aracne era più brava di Atena nell'arte del ricamo e della tessitura.

5 / 10

Atena sfidò Aracne in una gara di tessitura.

6 / 10

Aracne abitava ad Atene.

7 / 10

Aracne fu trasformata in un ragno.

8 / 10

La dea Atena sconfisse Aracne nella gara di tessitura.

9 / 10

Atena rubò l'arazzo di Aracne e lo portò sull'Olimpo.

10 / 10

Aracne trattò Atena in modo superbo e arrogante.

Il tuo punteggio è

Schede didattiche

In arrivo…

Mitologia per bambini:
🔴 Elenco delle divinità greche
🟠 Le dodici fatiche di Ercole
🟡 Il mito di Bellerofonte
🟢 Teseo e il minotauro
🔵 Dedalo e Icaro
🟣 Il mito di Prometeo
🔴 Il mito di Deucalione e Pirra
🟠 Il mito di Aracne
🟡 Il mito di Ade e Persefone
🟢 La storia di Amore e Psiche
🔵 Il mito di Eco e Narciso
🟣 L’oro di re Mida
🔴 Il mito di Pigmalione e Galatea
🟠 Il mito di Orfeo ed Euridice
🟡 Il mito di Sisifo
↩️ Miti greci per bambini

TORNA A:

Tag: Aracne, mito di Aracne

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Frasi di Liliana Segre. Aforismi e citazioni

In questo articolo abbiamo raccolto le più belle frasi di Liliana Segre, tratte dai suoi libri e dai suoi discorsi.

Frasi di Liliana Segre

È proprio questo insegnamento che io spero di riuscire a trasmettere, come nonna: non odiare e non vendicarsi, ma nello stesso tempo non dimenticare. (Liliana Segre)
Un Paese che ignora il proprio ieri non può avere un domani. (Liliana Segre)
L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. (Liliana Segre)

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🔴 Frasi sul Giorno della memoria
🟠 Il diario di Anna Frank (lapbook)
🟡 Attività per il Giorno della memoria

  • È proprio questo insegnamento che io spero di riuscire a trasmettere, come nonna: non odiare e non vendicarsi, ma nello stesso tempo non dimenticare. (Liliana Segre)
  • La memoria è l’unico vaccino contro l’indifferenza. (Liliana Segre)
  • Un Paese che ignora il proprio ieri non può avere un domani. La Memoria è un bene prezioso e doveroso da coltivare. Sta a noi farlo. A che serve la memoria? A difendere la democrazia. (Liliana Segre)
  • Temo di vivere abbastanza per vedere cose che pensavo la Storia avesse definitivamente bocciato, invece erano solo sopite. (Liliana Segre)
  • Non mandate i figli in gita ai campi di sterminio. Lì si va in pellegrinaggio. Sono posti da visitare con gli occhi bassi, meglio in inverno con vestiti leggeri, senza mangiare il giorno prima, avendo fame per qualche ora. (Liliana Segre)
  • Prima, durante e dopo la mia prigionia mi ha ferito l’indifferenza colpevole più della violenza stessa. (Liliana Segre)
  • L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatiamorale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. (Liliana Segre)
  • Ho la paura della perdita della democrazia, perché io so cos’è la non democrazia. La democrazia si perde pian piano, nell’indifferenza generale, perché fa comodo non schierarsi. (Liliana Segre)
  • Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare. (Liliana Segre)
  • Nel 1944, quando fummo deportati a Birkenau, ero una ragazza di quattordici anni, stupita dall’orrore e dalla cattiveria. Sprofondata nella solitudine, nel freddo e nella fame. Non capivo neanche dove mi avessero portato: nessuno allora sapeva di Auschwitz. (Liliana Segre)
  • Se le energie che da decenni vengono spese per cambiare la Costituzione – peraltro con risultati modesti e talora peggiorativi – fossero state invece impiegate per attuarla, il nostro sarebbe un Paese più giusto e anche più felice. (Liliana Segre)
  • Mi fa impressione quando sento di barconi affondati nel Mediterraneo, magari 200 profughi di cui nessuno chiede nulla. Persone che diventano numeri anziché nomi. Come facevano i nazisti. Anche per questo non ho mai voluto cancellare il tatuaggio con cui mi hanno fatto entrare ad Auschwitz. (Liliana Segre)
  • Nei campi di sterminio rimasi sola, e non rividi più mio padre. Chi è stato ad Auschwitz ha sentito per anni l’odore di carne bruciata: non te lo togli più di dosso. E poi rimani sempre quel numero. (Liliana Segre)

🔴 Frasi di Gino Strada
🟠 Frasi di Anna Frank
🟡 Frasi di Liliana Segre
🟢 Frasi di Nelson Mandela
🔵 Frasi di Gianni Rodari
🟣 Frasi di Maria Montessori

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