Blog

Educazione positiva

Si può educare alla felicità? Qual è il modo migliore per crescere dei bambini competenti e al tempo stesso soddisfatti della propria esistenza? Dal 2014 ad oggi abbiamo analizzato decine di teorie e centinaia di articoli scientifici, finché abbiamo scoperto l’educazione positiva, una disciplina recente con un obiettivo ambizioso: trasformare in buone pratiche educative le scoperte degli psicologi positivi.
In questa pagina troverete un percorso teorico-pratico alla scoperta dell’educazione positiva, dei suoi temi e delle tecniche per proporla in famiglia e in classe.

Cos’è l’educazione positiva

L’educazione positiva è una disciplina di frontiera: prima di addentrarci alla scoperta dei suoi pilastri e degli esercizi pratici vi sarà utile leggere le teorie da cui è nata, ovvero le conclusioni degli psicologi positivi su felicità e benessere.

I nove pilastri dell’educazione positiva

Per educar-ci al benessere occorre un lavoro su più dimensioni, ugualmente importanti. Sono i nove pilastri dell’educazione positiva; i primi sette riguardano l’individuo, mentre gli ultimi due sono legati alla costruzione di una comunità positiva. Cliccate sui link per approfondire gli aspetti teorici e scoprire gli esercizi pratici.

PER EDUCARE CON LE FAVOLE:

Per aiutare i più piccoli a riconoscere le emozioni e a coltivare le buone pratiche che ci fanno stare meglio abbiamo scritto la raccolta di racconti “Cuorfolletto e i suoi amici”.

libri cuorfolletto e i suoi amici

Tag: educazione positiva

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

La leggenda del girasole

Nel giardino di Marta era nata una piccola pianta senza nome. Vicino a lei c’era un sassolino e i due diventarono amici. Un giorno il sasso confidò all’amica il suo desiderio: «Quando guardo sopra di me vedo solo gli steli dell’erba; ma a me piacerebbe salire fino al cielo per vedere com’è fatto il Sole. Sarebbe così bello se una delle piante più alte mi sollevasse fino al cielo.»
«Lascia fare a me» disse la piantina e chiamò una grande rosa: «Signora rosa, potrebbe aiutarmi? Ho un amico che vorrebbe vedere il Sole»; ma la rosa non ascoltò e rimase al suo posto. La piccola pianta provò a chiedere al ginepro, al piccolo acero giapponese e agli altri abitanti più alti del prato, ma nessuno di loro diede ascolto alla sua voce e il sasso rimase dov’era, per terra, accanto alla sua amica.
«Se fossi un po’ più grande», sospirava la piantina, «Sarei felice di portarti lassù, a vedere il Sole».
Un giorno passarono di lì Marta e il suo Cuorfolletto: erano usciti a giocare un po’ in giardino.
Cuorfolletto si accorse subito che la pianta e il sassolino erano tristi e domandò loro cosa fosse successo.
«Il mio amico vorrebbe vedere il Sole» rispose la piantina, «Ma io sono troppo piccola per sollevarlo fin lassù.»
Cuorfolletto tornò da Marta e i due confabularono per un po’. Poi la bambina tornò dalla pianta e le disse: verrò questa sera ad innaffiarti. Poi tornerò domani e il giorno dopo, finché non crescerai anche tu, così riuscirete a realizzare il vostro sogno».
La bambina mantenne la sua promessa e tornò con un innaffiatoio a fiori. La piantina prese il sassolino tra le sue foglie cominciò a crescere di due buoni centimetri ogni notte, finché superò il ginepro, la rosa e perfino il piccolo acero giapponese.
Dopo qualche settimana il sasso riuscì ad ammirare il cielo e le stelle.
«Grazie!» disse alla pianta, pieno di gioia e di gratitudine. 
«Mi hai aiutato ad esaudire il mio desiderio e sei stata un’amica preziosa.»
Quella notte si alzò il vento e in giardino si compì una piccola magia. La mattina dopo, quando Marta tornò dalla pianta col suo annaffiatoio, il sassolino non c’era più. Al suo posto, tra le foglie più alte della pianta, era sbocciato un fiore giallo e bellissimo: era un girasole.

Testo e illustrazioni di: Alessia de Falco e Matteo Princivalle

Cuorfolletto e i suoi amici

libri itl 2 cuorfolletto e i suoi amici

Scoprite anche Cuorfolletto e i suoi amici, il nostro libro-laboratorio di educazione emotiva; all’interno troverete dieci storie alla scoperta delle emozioni in compagnia di Marta e Cuorfolletto
Questo libro è ideale da leggere la sera o come supporto per realizzare laboratori di educazione emotiva da 3 a 9 anni.

La leggenda del girasole (mito)

C’era una volta una ninfa* che si era innamorata di Apollo, dio del sole; il suo nome era Clizia. Purtroppo, questo amore non era ricambiato perché Apollo, a sua volta, si era innamorato della principessa Leucotoe.
E così, quando al mattino Apollo cominciava il suo giro sopra la Terra a bordo del carro del Sole – nell’antica Grecia si pensava che il Sole che sorge e che tramonta non fosse altro che un carro scintillante condotto nei cieli dal dio Apollo – non aveva occhi che per Leucotoe.
La povera Clizia, innamorata perdutamente del dio, rimaneva seduta nei campi seguendo Apollo con lo sguardo: da oriente, all’alba, verso occidente, al tramonto.
Giorno dopo giorno, la ninfa smise di mangiare e si consumò, nel suo tentativo di seguire il dio di cui era innamorata. Il suo corpo mortale divenne polvere e al suo posto, spuntò un girasole: il fiore che muove la sua corolla** per seguendo il corso del Sole. Così trasformata, Clizia avrebbe potuto seguire il suo amato per l’eternità***.

NOTE

* Le ninfe erano divinità minori della mitologia greca, legate agli elementi naturali (boschi e foreste, campi fioriti, mare, etc.).

** La corolla è la parte superiore del fiore, che comprende i petali e gli organi riproduttivi. Per approfondire la struttura dei fiori ti suggeriamo di leggere la nostra scheda didattica sulle parti del fiore.

*** Nota sul mito: il mito di Clizia e di Apollo compare tra le Metamorfosi di Ovidio e nelle Fabulae di Igino (due pietre miliari della mitologia); tuttavia, nella versione originale del mito, Clizia fa uccidere Leucotoe, nel tentativo di ottenere finalmente le attenzioni e l’amore di Apollo. Il dio, però, quando viene a sapere del suo crimine, la scaccia e non le rivolgerà più la parola. Nel finale del mito canonico, Clizia si trasforma in un girasole consumata dall’amore e dal senso di colpa.

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Filastrocche popolari

Filastrocche popolari

FILASTROCCA DELLA PIGRIZIA
La pigrizia andò al mercato
e un cavolo comprò,
mezzogiorno era suonato
quando a casa ritornò.
Mise l’acqua, accese il fuoco
si sedette, riposò.
Ed intanto, a poco a poco,
anche il sole tramontò.
Così, persa ormai la lena,
sola al buio ella restò
ed a letto senza cena
la meschina se ne andò.

TORNA A:

Tag: filastrocche popolari

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Giochi fai da te

PUZZLE CIRCOLARE
Materiale occorrente: cartone per imballaggi, forbici, fermacampione, pennarelli, pastelli o tempere.
Difficoltà: facile

  • Utilizzando del cartone per imballaggi, ritagliate quattro cerchi di dimensioni crescenti.
  • Sovrapponete i cerchi da più grande al più piccolo.
  • Praticate un foro al centro con un oggetto appuntinto e fermate insieme i cerchi con il fermacampione.
  • Decorate il puzzle con delle forme o sagome. Ruotando i quattro cerchi il puzzle verrà scomposto. I bambini dovranno provare varie combinazioni per ricomporre i disegni.

SCOPRITE ANCHE:

TELAIO DELLE ALLACCIATURE
Materiale occorrente: foglio di cartone o cartoncino per la base, lacci o corde, pennarelli o tempere
Difficoltà: facile

  • Su un foglio di cartoncino disegnate una sagoma con degli elementi da allacciare.
  • Praticate dei fori dove volete che fuoriescano i due lacci e fateli passare attraverso le aperture.
  • Il telaio è pronto: i bambini possono esercitarsi con le allacciature.

ANIMALI 3D
Materiale occorrente: cartone, forbici, pennarelli
Difficoltà: facile

  • Sul cartone disegnate la sagoma dell’animale che volete realizzare. Dovrete realizzare una sagoma per il corpo (di profilo) e due per le zampe.
  • Ritagliate le sagome e incastrate le zampe nel corpo. Praticate un taglio nella sagoma del corpo nei due punti in cui andrete ad incastrare le zampe.
  • I vostri animali 3D sono pronti per essere colorati.
  • Per rendere più resistenti gli animali, potete fissare le zampe con un po’ di colla vinilica.

PUZZLE
Materiale occorrente: cartone, forbici, pennarelli
Difficoltà: facile

  • Ricavate un quadrato di cartone, realizzate un disegno sulla superficie e poi dividetelo in nove tessere.

SCOPRITE ANCHE:

SCOPRITE TANTI ALTRI GIOCHI TRADIZIONALI:

Volete riscoprire i giochi tradizionali dei cinque continenti? Leggete i libri della collana “Parole e giochi dal mondo”, che curiamo per ITL-Libri: ogni volume contiene una selezione di giochi da tanti paesi diversi.

i racconti del beija-flor

TORNA A:

Tag: giochi fai da te

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

La leggenda delle lucciole

Marta e i suoi amici sono seduti in cerchio intornò al falò, nel giardino della nonna.
«Nonna, sai che lungo la strada abbiamo visto le lucciole?» esclama la bambina.
«Davvero? E voi sapete perché le lucciole risplendono al buio?» chiede la nonna ai tre bambini, che scuotono la testa.
«È un’antica leggenda che mi ha raccontato mia nonna; a lei l’ha raccontata sua nonna e così via.»
«Dev’essere molto antica» mormora Marta.
«Proprio così» continua la nonna, e comincia a raccontare.

La leggenda delle lucciole

Tanto tempo fa le lucciole non facevano luce: erano piccoli insetti scuri che volavano tra i cespugli di rovo. Una sera, mentre raccoglieva le fragole di bosco, il piccolo Giorgio si dimenticò di tornare a casa. Quando se ne accorse, il Sole era già tramontato da un pezzo ed era quasi notte. Il bambino cercò il sentiero che portava a casa, ma si perse nel bosco. Spaventato e infreddolito, si mise a sedere all’ombra di un albero e cominciò a singhiozzare. Il suo Cuorfolletto era nero di paura. Una lucciola di passaggio, attirata dal pianto, volò da lui per vedere cosa succedeva.
«Aiuto! Mi sono perso» mormorava il bambino in lacrime.
«Ehi» bisbigliò la lucciola, con la voce fioca e delicata degli insetti.
«Ehi» ripeté.
«Chi c’è?» chiese il ragazzo, alzandosi in piedi. Gli era parso di sentire una debole voce provenire dal cespuglio davanti a lui.
«Sono io, la lucciola. Se vuoi posso aiutarti a tornare a casa, io conosco la strada per uscire da bosco e i miei piccoli occhi da insetto vedono bene anche nell’oscurità».
Giorgio si alzò e si asciugò le lacrime con un braccio.
«Grazie» disse alla lucciola. Il suo Cuorfolletto cominciò a schiarirsi, diventando giallo di gioia.
«Ma dove sei?»
Era così buio che non riusciva a vedere il piccolo insetto.
«Sono qui davanti a te» disse l’animaletto, poi si alzò in volo e si posò sulla mano del ragazzo.
«Per uscire dal bosco devi andare da questa parte» disse la lucciola, indicando il sentiero con una delle sue zampette.
«Da che parte devo andare?» chiese il bambino, che non vedeva niente.
«Accipicchia» pensò la lucciola, «con questo buio non riuscirò mai a portarlo a casa; come posso fare?» Il piccolo insetto si ricordò che gli umani avevano delle parole per indicare le direzioni: sinistra, destra, Nord, Sud… poi ce n’erano delle altre, ma lei non riusciva a ricordarle, lei si orientava col cuore: volava là dove sentiva il profumo dei rovi e del bosco.
«Ah, se solo avessi studiato meglio la lingua degli umani», si rimproverò.
Mentre camminava, Giorgio inciampò nella radice di un pino: il suo Cuorfolletto volò per terra e colpì la lucciola davanti a loro.
Quando si alzò di nuovo in volo, un po’ frastornata, la lucciola si accorse che la sua pancia brillava come una piccola stella. Il Cuorfolletto l’aveva illuminata con la magia della gioia.
«Ma tu stai risplendi!» esclamò Giorgio al piccolo insetto.
La lucciola si guardò meravigliata.
«Ehi!» esclamò, «Adesso potrò guidarti fino a casa: volerò davanti e a te basterà seguire la luce.»
Fu così che la lucciola gentile, Giorgio e il suo Cuorfolletto uscirono sani e salvi dal bosco e ancora oggi quei piccoli insetti splendono nelle notti d’estate come piccole stelle.

Testo e illustrazioni di: Alessia de Falco e Matteo Princivalle

Cuorfolletto e i suoi amici

libri itl 2 cuorfolletto e i suoi amici

Scoprite anche Cuorfolletto e i suoi amici, il nostro libro-laboratorio di educazione emotiva; all’interno troverete dieci storie alla scoperta delle emozioni in compagnia di Marta e Cuorfolletto
Questo libro è ideale da leggere la sera o come supporto per realizzare laboratori di educazione emotiva da 3 a 9 anni.

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.

Poesie e filastrocche sul mare

Scoprite le nostre poesie e filastrocche sul mare.

TRA LE ONDE DEL MARE
Alessia de Falco e Matteo Princivalle

Giocano i bimbi a saltar tra le onde,
giocano i pesci nelle acque profonde,
gioca il gabbiano lassù sopra il mare,
ma c’è qualcuno che non può giocare.
Giù tra gli scogli c’è una sardina
intrappolata in una lattina.
Aiuto bambini, voglio nuotare;
basta gettare rifiuti nel mare!

TORNA A:

Tag: filastrocche sul mare, filastrocche sul mare per bambini, poesie sul mare, poesie sul mare per bambini

Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.

Iscrivetevi alla Newsletter o al canale Telegram per ricevere gli ultimi aggiornamenti dal sito.