Categoria: giornate

Giornata mondiale delle api

Il 20 maggio si festeggia la Giornata mondiale delle api. In questa pagina troverete una raccolta di attività didattiche, letture e lavoretti creativi per celebrare questa giornata mondiale.

Giornata mondiale delle api

Lapbook “Ciclo di vita di un’ape” – Questo semplice lapbook fai da te illustra il ciclo di vita di un’ape dallo stadio di uovo all’insetto adulto.

Poster gigante sulle api – Questo poster è formato da 25 fogli A4. Colorandoli e assemblandoli tutti insieme otterrete un coloratissimo poster gigante a tema api.

poster gigante collaborativo giornata delle api alveare
In omaggio acquistando la nostra raccolta di clipart “Amiche api”

Lapbook “Le api sono in pericolo” – Un piccolo lapbook esagonale che riassume i pericoli che minacciano le api e gli altri insetti impollinatori.

Altre risorse – Ecco una raccolta di altre risorse gratuite che potete scaricare e utilizzare in occasione di questa giornata mondiale.

Di seguito potete trovare alcuni racconti (favole, fiabe e apologhi) sulle api. Si tratta di letture che potete integrare in un progetto più ampio sulle api. Ogni testo veicola un obiettivo didattico differente.

Letture consigliate:

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La leggenda dei giorni della merla

La leggenda dei giorni della merla – In questo articolo troverete varie versioni della famosa leggenda dei tre giorni della merla, una storia popolare che spiega come mai gli ultimi giorni di gennaio sarebbero i più freddi dell’anno.

La leggenda dei giorni della merla

Ecco una prima versione della leggenda:

La leggenda dei giorni della merla (n. 1) – Si racconta che un tempo i merli avessero le penne bianche e soffici come la neve. Durante l’inverno, si rintanavano nei loro nidi e uscivano soltanto nelle giornate più miti, per cercare qualcosa da mangiare. Ma un anno, sul finire di gennaio, si alzò una tormenta così gelida che i nidi dei merli si coprirono di ghiaccio e i poveri uccellini dovettero cercare riparo da qualche altra parte. Volando sopra le case degli uomini, sentirono il fumo caldo che usciva dai camini e decisero di rintanarsi dentro i comignoli, finché la tormenta non fosse cessata. Quel rifugio era così confortevole che i merli decisero di rimanere lì, al calduccio, fino a primavera. Ma quando uscirono, ebbero una strana sorpresa: la fuliggine aveva annerito le loro piume bianche. Da quel giorno, i merli sono neri e gli ultimi giorni di gennaio, i più freddi dell’anno, si chiamano giorni della merla, per ricordare questo strano episodio.

(a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle

Da questa storia abbiamo ricavato anche un simpatico lapbook.

Ecco l’aspetto del lapbook realizzato e incollato sul quaderno:

Lapbook (interno)
Lapbook (copertina)

Il testo della leggenda è disponibile anche in formato illustrato da stampare e colorare:

Ecco una seconda versione, più breve, della stessa leggenda:

La leggenda dei giorni della merla (n. 2) – Dovete sapere che tanto tempo fa i merli erano bianchi come la neve. Un inverno, sul finire di gennaio, si scatenò una bufera così forte che spazzò via i nidi dei merli. Quei poveretti, per scampare al gelo, si rintanarono nei comignoli delle case. Che bel calduccio dentro i comignoli! Il fumo riscaldò i merli, proteggendoli dal freddo. Dopo tre giorni la bufera passò e i merli uscirono fuori, molto diversi da com’erano prima. Il fumo dei camini li aveva trasformati: le loro penne, bianche come la neve, erano diventate nere come il carbone! Da allora, i merli sono neri e gli ultimi tre giorni di gennaio si chiamano giorni della merla.

(a cura di): Alessia de Falco, Matteo Princivalle

Il testo è disponibile anche nella versione in sequenze illustrate a colori; potrete proiettarla sulla LIM o assegnarla come esercizio di lettura.

Volete scaricare la storia illustrata in formato PDF? Cliccate sul pulsante qui sotto:

Secondo un’altra versione popolare del racconto, a scatenare la bufera fu l’Inverno, infuriato dagli scherzi dei merli.

La leggenda dei giorni della merla (n. 3) – Dovete sapere che i merli, un tempo, avevano delle bellissime piume bianche e soffici. Durante il gelido inverno, raccoglievano nei loro nidi le provviste per sopravvivere al gelo, in modo da potersi rintanare al calduccio per tutto il mese di gennaio. Sarebbero usciti solo quando il sole fosse stato un poco più caldo e i primi ciuffi d’erba avessero fatto capolino tra i cumuli di neve. Così, aspettarono fino al 28 di gennaio, poi uscirono. Le merle cominciarono a festeggiare, sbeffeggiando l’Inverno: anche quell’anno ce l’avevano fatta; il gelo, ai merli, non faceva più paura! Tutta questa allegria, però, fece infuriare l’inverno, che decise di dare una lezione a quegli uccelli troppo canterini: sulla terra calò un vento gelido, che ghiacciò la terra e i germogli insieme ad essa. Perfino i nidi dei merli furono spazzati via dal vento e dalla tormenta. I merli, per sopravvivere al freddo, furono costretti a rintanarsi nei camini delle case. Lì, il calduccio li riscaldò e permise loro di resistere a quelle giornate. Solo a febbraio la tormenta si placò e i merli poterono riprendere il volo. La fuliggine dei camini, però, aveva annerito per sempre le loro piume bianche: fu così che i merli divennero neri, come li possiamo vedere oggi.

Infine, vi riportiamo un’ultima versione del testo, secondo cui fu papà merlo a mettere al riparo i suoi piccoli dentro il comignolo.

La leggenda dei giorni della merla (n. 4) – C’era una volta un paesino tra le montagne. Ogni inverno era molto freddo, ma quell’anno scese una neve mai vista. In quel paesino viveva una famiglia di merli. All’epoca i merli erano tutti bianchi, proprio come la neve. Preoccupato per il freddo, Papà Merlo mise la famiglia al riparo vicino al comignolo di una casetta. Poi andò a cercare qualcosa da mangiare per lui, sua moglie e i suoi piccoli. Brrrr che freddo! Quando tornò, ci fu una sorpresa: Mamma Merlo e i piccoli merli, stando vicino al fumo del camino, erano diventati tutti neri. Ma importava poco: stavano bene e non vedevano l’ora di riabbracciare Papà Merlo. Da quel giorno tutti i merli sono neri e, quando torna l’inverno e inizia a nevicare, si raccontano questo storia prima di addormentarsi.

Quale versione vi è piaciuta di più?

Quiz online

Avete letto con attenzione? Mettetevi alla prova con queste domande:

La leggenda dei giorni della merla

1 / 8

La leggenda dei tre giorni della merla è un testo:

2 / 8

Secondo la leggenda, un tempo i merli avevano le piume:

3 / 8

Perché i merli lasciarono i loro nidi?

4 / 8

Dove si rifugiarono i merli?

5 / 8

Per quanto tempo i merli rimasero al calduccio dentro i comignoli?

6 / 8

Quando uscirono dai comignoli i merli erano diventati:

7 / 8

Quanti sono i giorni della merla?

8 / 8

Quali tra queste parole sono aggettivi (selezionale tutte):

Schede per kamishibai

LEGGETE ANCHE:

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Giorno della Memoria

Giorno della Memoria – In questo articolo troverete una raccolta di idee e attività per la Giornata della Memoria (27 gennaio) rivolte ai bambini della scuola primaria.

Indice:
🔴 Come spiegare il Giorno della Memoria
🟠 Attività e schede didattiche

Giorno della Memoria

Come spiegare il Giorno della Memoria ai bambini?

Come spiegare il Giorno della Memoria ai bambini?

Affrontare un tema complesso e traumatico come la Shoa alla scuola primaria non è semplice. Non è un caso che il MIM abbia elaborato delle Linee guida su questo tema. Tra i principali suggerimenti ci sono quello di evitare i dettagli più raccapriccianti, che potrebbero turbare la sensibilità dei bambini e quello di prediligere le testimonianze di chi è sopravvissuto allo sterminio e le storie dei Giusti tra le nazioni, narrazioni incentrate sul desiderio di vita e sulla speranza.

Perché il 27 gennaio?

Il Giorno della Memoria ricorre in questa data in ricordo del 27 gennaio 1945, quando le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Questa importante ricorrenza è stata istituita per legge e rappresenta una grande sfida pedagogica per gli insegnanti e gli educatori.

Attività e schede didattiche

In questo paragrafo troverete alcune attività didattiche per le classi quarte e quinte della scuola primaria.

Il diario di Anna Frank – Sul nostro sito abbiamo realizzato una versione semplificata del diario, composta da una breve introduzione e alcune tra le citazioni più significative. Cliccate sul pulsante qui sotto per visionare e stampare le matrici.

I Giusti tra le Nazioni – Un’attività interessante è la ricerca delle storie e delle imprese dei Giusti tra le nazioni, i non ebrei che rischiarono la propria vita per salvare uno o più ebrei dai rastrellamenti nazisti. Si tratta di storie di altruismo e di coraggio che meritano di essere ricordate. Sul nostro sito abbiamo realizzato quattro brevi biografie:

L’importanza della memoria – Dimenticare gli errori del passato ci condanna a ripeterli. Un’attività che si può proporre in occasione del 27 gennaio è proprio una riflessione collettiva a partire da una citazione significativa. Di seguito potete trovare le raccolte di frasi e aforismi disponibili sul nostro sito (cliccate sui pulsanti per visualizzare l’elenco completo):

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Giornata della gentilezza

La Giornata della gentilezza (o Giornata mondiale della gentilezza) si festeggia il 13 novembre.

In questo articolo troverete tante proposte per celebrare questa giornata: schede didattiche per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia, letture, lavoretti creativi e laboratori artistici e un percorso di approfondimento sulla storia della ricorrenza.

Indice:
🔴 Giornata della gentilezza
🟠 Lavoretti creativi
🟡 Attività per la scuola primaria

Giornata della gentilezza

Quando è nata la Giornata della gentilezza?

Questa giornata mondiale è nata nel 1998.

Dove è nata la Giornata della gentilezza?

La ricorrenza è nata a Tokyo, in Giappone, su iniziativa del World Kindness Movement (movimento mondiale per la gentilezza). Questo gruppo, composto da organizzazioni del mondo civile, nasceva con l’ambiziosa missione di promuovere atti e stili di vita gentili, per rendere il mondo un posto migliore.

Perché si festeggia il 13 novembre?

Il 13 novembre è la data in cui il World Kindness Movement firmò la Dichiarazione della Gentilezza.

Cosa si intende per gentilezza? Cos’è la gentilezza?

La gentilezza è un comportamento rispettoso, proattivo e attento ai bisogni degli altri. La persona gentile è: grata alla vita e al prossimo, attenta ad aiutare chi si trova in difficoltà, rispettosa dei diritti degli altri, ben educata. Lavorando su ciascuno di questi concetti chiave è facile spiegare ai bambini cosa significhi essere gentili.

Lavoretti creativi

Qui sotto troverete tutti i laboratori didattici e le schede da stampare che abbiamo realizzato per celebrare questa giornata.

Poster gigante della gentilezza

Il poster gigante è è composto da 25 fogli A4 che devono essere colorati e poi assemblati insieme; si tratta di un’attività collaborativa che si può realizzare in circa 30/45 minuti, distribuendo un foglio da colorare ad ogni bambino. L’albero al centro del poster è formato da tanti cuori, che potrete personalizzare ulteriormente scrivendo all’interno le parole della gentilezza. Potete anche far scrivere ai bambini le parole all’interno di cuori di cartoncino colorato, che successivamente verranno incollati sopra l’albero.

Ecco il poster per la giornata della gentilezza:

Poster gigante collaborativo per la giornata della gentilezza

Mandala con le parole della gentilezza

Un’idea creativa semplice e colorata per decorare il quaderno o una parete dell’aula con le parole della gentilezza.

Le parole della gentilezza (mandala)
Le parole della gentilezza (mandala)
Le parole della gentilezza (mandala)
Le parole della gentilezza (mandala)

Sagome e lapbook con le parole della gentilezza

Attività per la scuola primaria

In questo paragrafo troverete tante attività didattiche da proporre ai bambini della scuola primaria per riflettere sul significato e sull’importanza della gentilezza.

Libri sulla gentilezza. Se state cercando un libro sulla gentilezza da leggere in classe vi suggeriamo il nostro albo “Centopiedi va a scuola”; è un testo adatto al primo ciclo della scuola primaria che parla proprio di diversità, inclusione e gentilezza. A partire dal testo abbiamo realizzato tanti laboratori – particolarmente indicati per il 13 novembre – che potete scaricare a questo link.

centopiedi va a scuola

Storie e filastrocche sulla gentilezza. State cercando un racconto breve o una filastrocca in rima da leggere in classe? Sul nostro sito abbiamo raccolto alcuni tra i testi più belli sul tema della gentilezza.

Crucipuzzle delle parole gentili. Il crucipuzzle è un gioco divertente e stimolante.

Un fiume di gentilezza
Un laboratorio per promuovere la gentilezza in tutte le sue forme. Come nel fiume vivono tanti pesci diversi, anche la gentilezza ha numerose sfaccettature, che meritano di essere portate alla luce.
Messaggio educativo – Promuovere quante più buone pratiche di gentilezza possibili, permettendo a ciascun bambino di esprimere la sua.
Istruzioni – Ogni bambino dovrà realizzare il suo pesciolino gentile, scrivendo nella sua pancia un comportamento gentile da promuovere all’interno della classe. Successivamente potrete realizzare un cartellone che rappresenti il fiume e incollare i pesciolini tra i flutti.
Destinatari – Bambini della scuola primaria.

Tessere di gentilezza
Messaggio educativo – Contribuire alla costruzione di un ambiente positivo attraverso la diffusione e la promozione di pratiche di gentilezza. Potete inserire questo laboratorio nella programmazione di educazione civica in quanto mira alla “costruzione di ambienti di vita, di città, la scelta di modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone” (Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, MIUR).
Istruzioni – Si dividono i bambini in gruppi di quattro. Ad ogni gruppo verrà consegnato un “puzzle della gentilezza”, composto da quattro tessere. Ogni bambino dovrà riempire una tessera del puzzle scrivendo un’azione gentile che ha compiuto in passato e che gli piacerebbe suggerire anche ai compagni; successivamente dovrà colorare la tessera. A questo punto esistono due alternative: incollare tutte le tessere sciolte su un cartellone oppure chiedere a ogni gruppo di rimettere insieme le tessere del loro puzzle e incollarle su un foglio di cartoncino. In questo caso il puzzle finale verrà composto accostando i cartoncini realizzati da ogni gruppo. Infine, ogni gruppo dovrà leggere agli altri le azioni gentili che ha inserito nelle tessere del suo puzzle. È possibile anche far copiare sul quaderno le frasi: in questo modo ogni bambino avrà una raccolta di azioni gentili da cui trarre ispirazione.
Destinatari – Bambini della scuola primaria.

La macchina della gentilezza
Educare all’introspezione e alla riflessione sui propri sentimenti (autoconsapevolezza) e sugli effetti delle proprie azioni sull’altro (empatia). Autoconsapevolezza ed empatia sono due competenze chiave per sviluppare l’intelligenza emotiva, necessaria tanto per il benessere quanto per il successo scolastico e professionale. Questo obiettivo rientra nelle linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica e in particolare riguarda la promozione del benessere psicofisico (Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, MIUR).
Istruzioni: si consegna a ciascun bambino la sua “macchina della gentilezza”. I bambini dovranno azionare la macchina scrivendo nella parte superiore (contrassegnata dal numero 1) un’azione gentile che hanno compiuto in passato. A seguire, dovranno scrivere nel primo bicchiere alla base della macchina, contrassegnato dal numero 2, il proprio stato d’animo dopo aver compiuto quell’azione (“Come ti sei sentita/o?”) e nel secondo bicchiere, contrassegnato dal numero 3, come ha reagito la persona che ha ricevuto un beneficio da quell’azione gentile.

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I diritti dei bambini

Non dimentichiamo i diritti dei bambini! Il 20 novembre si festeggia la Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia. In questa sezione potete trovare tutte le nostre attività su questo tema per i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria. Cliccate sui disegni o sui pulsanti colorati per scoprire le schede e i laboratori.

Poster gigante per la giornata dei diritti dei bambini

I diritti dei bambini

diritti fondamentali dei bambini sono questi:

  • Diritto alla vita
  • Diritto al nome
  • Diritto di essere nutrito
  • Diritto alla sicurezza
  • Diritto al gioco
  • Diritto alla religione
  • Diritto all’informazione
  • Diritto alla libertà di espressione
  • Diritto a non essere sfruttato
  • Diritto allo studio
  • Diritto alla salute
  • Diritto di essere adottato
  • Diritto a non essere umiliato

Di seguito puoi trovare un elenco semplificato, tratto dal testo approvato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nella sua Convenzione dei Diritti dell’Infanzia.

  1. Chi ha meno di 18 anni ha tutti i diritti elencati nella convenzione.
  2. Ogni bambino e ragazzo ha i diritti elencati nella convenzione; non ha importanza il colore della pelle, né il sesso, né la religione, non ha importanza che lingua parla, né se è un disabile, né se è ricco o povero.
  3. Il Governo e i genitori devono fare quello che è meglio per tutelare il benessere del bambino.
  4. Tutti devono riconoscere che hai il diritto di vivere.
  5. Hai il diritto di avere un nome, una nazionalità e il diritto di conoscere i tuoi genitori e di venire accudito da loro.
  6. Non dovresti venire separato dai tuoi genitori, a meno che non sia per il tuo bene.
    Se i genitori decidono di vivere separati, il bambino anche se sta più tempo a casa di uno solo di essi, ha il diritto di poter frequentare regolarmente e con facilità entrambi, a meno che ciò non sia contrario al tuo stesso bene.
  7. Se tu e i tuoi genitori vivete in due nazioni diverse, avete il diritto di ritornare assieme e vivere nello stesso posto.
  8. Nessuno ha il diritto di rapirti, e se vieni rapito il governo dovrebbe fare di tutto per liberarti.
  9. Hai il diritto di imparare e di esprimerti per mezzo delle parole, della scrittura, dell’arte e così via, a meno che queste attività non danneggino i diritti degli altri.
  10. Hai il diritto di pensare quello che vuoi e di appartenere alla religione che preferisci.
    I tuoi genitori dovrebbero aiutarti a distinguere fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
  11. Hai il diritto di incontrare altre persone, fare amicizia con loro, e fondare delle associazioni, a meno che ciò non danneggi i diritti degli altri.
  12. Hai il diritto di avere una vita privata.
    Per esempio, puoi tenere un diario che gli altri non hanno il diritto di leggere.
  13. Hai il diritto di raccogliere informazioni dalle radio, dai giornali, dalle televisioni, dai libri di tutto il mondo. Gli adulti dovrebbero assicurarsi che tu riceva delle informazioni che puoi capire.
  14. I tuoi genitori dovrebbero collaborare per allevarti e dovrebbero fare quel che è meglio per te.
  15. Nessuno dovrebbe farti del male in nessun modo.
    Gli adulti dovrebbero assicurarsi che tu sia protetto da abusi, violenze o negligenze.
    Nemmeno i tuoi genitori hanno il diritto di farti del male.
  16. Se non hai i genitori, o se vivere con i tuoi genitori è pericoloso per te, hai il diritto di essere protetto e aiutato in modo speciale.
  17. Se devi essere adottato, gli adulti dovrebbero assicurarsi che vengano scelte le soluzioni più vantaggiose per te.
  18. Se sei un rifugiato (cioè se devi lasciare al tua nazione perché viverci sarebbero pericoloso per te) hai il diritto di essere protetto e aiutato in modo speciale.
  19. Se sei un disabile, fisico o psichico, hai diritto a cure speciali e a un’istruzione speciale, che ti permettano di crescere come gli altri bambini.
  20. Hai il diritto di godere di una buona salute. Ciò significa che dovresti ricevere cure mediche e farmaci quando sei malato. Gli adulti dovrebbero fare di tutto per evitare che i bambini si ammalino, in primo luogo nutrendoli e prendendosi cura di essi.
  21. Hai il diritto ad uno standard di vita sufficientemente buono. Ciò significa che i tuoi genitori hanno l’obbligo di assicurarti cibo, vestiti, un alloggio, etc. Se i tuoi genitori non possono permettersi queste cose, il governo dovrebbe aiutarli.
  22. Hai il diritto di ricevere un’istruzione. Devi ricevere un’istruzione di base fino a 15 anni e deve essere gratuita. Dovresti poter andare a scuola fino a 18 anni.
  23. Lo scopo della tua istruzione è di sviluppare al meglio la tua personalità, i tuoi talenti e le tue capacità mentali e fisiche. L’istruzione dovrebbe anche prepararti a vivere in maniera responsabile e pacifica, in una società libera, nel rispetto dei diritti degli altri, e nel rispetto dell’ambiente.
  24. Se appartieni ad una minoranza hai il diritto di mantenere la tua cultura, professare la tua religione e parlare la tua lingua.
  25. Hai il diritto di giocare.
  26. Hai il diritto di essere protetto dal lavorare in posti o in condizioni che possano danneggiare la tua salute o impedire la tua istruzione. Se il tuo lavoro produce un guadagno dovresti essere pagato in modo adeguato.
  27. Hai il diritto di essere protetto dalle droghe e dalle attività illegali volte a produrre e spacciare droghe.
  28. Hai il diritto di essere protetto dagli abusi sessuali.Ciò significa che nessuno può fare nulla al tuo corpo contro la tua volontà; per esempio, nessuno può toccarti o scattarti foto o farti dire cose che non vuoi dire.
  29. A nessuno è permesso rapirti o venderti.
  30. Anche se fai qualcosa di sbagliato, a nessuno è permesso punirti in una maniera che ti umili o ti ferisca gravemente.
    Non dovresti mai essere rinchiuso in prigione, se non come rimedio estremo; e se vieni messo in prigione hai diritto ad attenzioni speciali e a visite regolari della tua famiglia.
  31. Hai il diritto di difenderti se sei stato accusato di aver commesso un crimine.
    La polizia e gli avvocati e i giudici in aula dovrebbero trattarti con rispetto e assicurarsi che tu capisca quello che sta succedendo.
  32. Tutti dovrebbero sapere che esiste questa convenzione.
    Hai il diritto di sapere quali sono i tuoi diritti, e anche gli adulti dovrebbero conoscerli.

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Festa degli alberi: schede didattiche e attività di educazione civica

Il 21 novembre si festeggia la festa degli alberi. In questa sezione potete trovare tutte le nostre attività su questo tema per i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria. Cliccate sui disegni o sui pulsanti colorati per scoprire le schede e i laboratori.

Festa degli alberi

In Italia la prima “Festa dell’Albero” fu celebrata nel 1898 per iniziativa dello statista Guido Baccelli quando ricopriva la carica di Ministro della Pubblica Istruzione. Nella legge forestale del 1923 essa fu istituzionalizzata nell’art. 104 che recita : “e’ istituita la festa degli alberi, essa sarà celebrata ogni anno nelle forme che saranno stabilite di accordo fra i ministri dell’economia nazionale e dell’istruzione pubblica” con lo scopo di infondere nei giovani il rispetto e l’amore per la natura e per la difesa degli alberi. Nel 1951 una circolare del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste stabiliva che la “Festa dell’Albero” si dovesse svolgere il 21 novembre di ogni anno, con possibilità di differire tale data al 21 marzo nei comuni di alta montagna; la celebrazione si è svolta con regolarità e con rilevanza nazionale fino al 1979.
(Da: http://www.giornatadeglialberi.it)

In verità, questa festa ha origini molto più antiche: già nell’antica Roma, in occasione delle “Feste Lucarie, a luglio, c’era la tradizione di piantare giovani alberi nei terreni che circondavano i centri abitati. Tradizioni simili si riscontrano anche nella cultura greca, in quella celtica e in quella dei nativi americani. L’uomo, sin dall’antichità, considera gli alberi come elementi naturali degni di rispetto e devozione, oltre che come beni da tutelare e preservare.

Sapevate che il 21 novembre si festeggia la “festa degli alberi“? Si tratta di una festa introdotta nel nostro paese già sul finire dell’Ottocento, ma che ha radici antichissime: gli alberi, simbolo della natura e della sua forza, vengono celebrati dagli uomini sin dalla preistoria. Questa festa riveste un’importanza cruciale nell’educazione ecologica delle nuove generazioni: specialmente in Italia, abbiamo bisogno di una nuova coscienza ecologica, volta a tutelare e preservare il nostro patrimonio. Di seguito vi presentiamo un percorso di immaginazione creativa che unisce alberi e coaching creativo e che, secondo noi, è perfetto per celebrare la festa degli alberi.

Lavoretti creativi per la Festa degli alberi

Poster gigante

Poster gigante per la Festa degli alberi

Addobbi per la Festa degli alberi

Attività didattiche per la Festa degli alberi

Gli alberi: i nostri maestri

Questo percorso di immaginazione creativa parte da un tema, l’albero, per proporre ai bambini dei piccoli esercizi di introspezione e per guidarli nella crescita. Gli alberi ci possono guidare alla scoperta dell’arte e di noi stessi: l’albero è un ottimo modello di crescita e di solidità a cui attingere. Il percorso si suddivide in temi ed esperienze. I temi sono spunti di riflessione: potete trasformarli in letture, filastrocche o semplicemente riflettere insieme ai bambini. Le esperienze invece sono autentici laboratori esperienziali, che attraverso una prassi ci mostrano come portare ciascun tema nella nostra vita.

1.

Tema: “Le foglie incoronano l’albero: senza di esse, l’albero è spoglio, come accade d’inverno. Eppure, gli alberi non temono il momento di spogliarsi: quando giunge il tempo, rinunciano alla loro verde corona e cadono nel lungo sonno invernale”.
Prima esperienza: lavoretti con le foglie. In questo laboratorio chiederemo ai bambini di utilizzare le foglie cadute degli alberi per realizzare una semplice sagoma. La sagoma rappresenterà il tema del riposo. Trovate alcune idee e i nostri modelli qui.

2.

Tema: “Quante foglie ci sono sui rami di un albero? Cento, mille, diecimila? Negli anni, cresce il fusto e crescono le foglie. La vita dell’albero è un percorso di crescita millenaria”.
Seconda esperienza: quante foglie ci sono sull’albero? Le foglie dell’albero sono cadute (come abbiamo visto nella prima esperienza); in questa seconda esperienza, ci chiederemo quante ne spunteranno la prossima primavera. Chiederemo ai bambini di riflettere sul percorso di crescita dell’albero, disegnandone le foglie. Trovate le istruzioni per proporre questa esperienza qui.

3.

Tema: “La nostra mente è come un albero. La nostra autostima ricorda le radici dell’albero: non si vedono, ma sono proprio loro a tenerlo insieme. La chioma, ciò che si vede, rappresenta la fiducia in se stessi; è il modo in cui scegliamo di presentarci agli altri. Quale equilibrio deve regolare questi due elementi?”.
Terza esperienza: l’albero dell’autostima. Spiegheremo ai bambini la differenza tra autostima e fiducia in se stessi, ricorrendo proprio alla metafora dell’albero. Poi, realizzeremo con loro un albero dell’autostima. Trovate le istruzioni e la metafora qui.

4.

Tema: “Gli alberi impiegano anni per crescere; alcuni di loro addirittura decenni. Proprio come loro, anche noi cresciamo lentamente ma inesorabilmente. Purtroppo, è difficile accorgersi dei nostri successi da un giorno all’altro, così come è difficile scoprire quante foglie sono spuntate tra i rami ogni mattina”.
Quarta esperienza: l’albero dei successi. Spiegheremo ai bambini che anche noi, come gli alberi, cresciamo giorno dopo giorno. Tuttavia, spesso non ce ne rendiamo conto. Per riuscire a scoprire e valorizzare i propri progressi, dobbiamo utilizzare l’albero dei successi: una foglia al giorno, progresso dopo progresso. Trovate le istruzioni per realizzare un albero dei successi qui.

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