Benvenuti! In questa sezione potete trovare il nostro poster gigante di bentornato a scuola: un’attività collaborativa per ripartire alla grande dopo la pausa estiva. La gigantografia è formata da 25 fogli A4 da assemblare insieme: ogni bambino potrà colorare il suo, contribuendo a realizzare un bellissimo poster di classe.
IMPORTANTE: cliccando sul pulsante “Stampa” potrete scaricare e stampare il file pdf che contiene i 25 fogli in bianco e nero. I fogli sono in ordine, da sinistra a destra e dall’alto verso il basso. Vi consigliamo di numerarli sul retro per assemblare il poster con facilità.
Se siete alla ricerca di idee creative e colorate per l’accoglienza alla scuola primaria, scoprite tutti i nostri materiali creativi: abbiamo decine di template illustrati da combinare insieme per un rientro a scuola coi fiocchi!
Kit di materiali per l’accoglienza tematici. Ogni kit comprende il cartello per la porta dell’aula, il poster gigante di benvenuto/bentornato e il diploma per il primo giorno di scuola.
Vi piacciono i nostri disegni da colorare e i nostri laboratori creativi? Scoprite tante risorse premium nel nostro Cuorfolletto Creative Shop: poster collaborativi, clipart da utilizzare per le vostre presentazioni digitali e coloring book.
Sviluppo della motricità fine, attraverso azioni come ritagliare, incollare e piegare con precisione;
Sviluppo cognitivo, perché il bambino nella realizzazione di un lavoretto deve risolvere numerosi problemi legati a dimensioni come lo spazio e la progettazione;
Sviluppo sensoriale, perché i lavoretti coinvolgono una varietà di sensi contemporaneamente;
Grinta e perseveranza, necessarie a portare a termine l’esecuzione del lavoretto. Realizzare un lavoretto creativo è un ottimo allenamento per l’attenzione e la progettualità.
Tag: poster gigante bentornato, poster gigante bentornati a scuola
Non avete trovato il contenuto che stavate cercando? Chiedetecelo: ogni mese realizziamo i materiali più richiesti dai lettori! Ecco il modulo per le nuove richieste: Chiedi un contenuto.
Benvenuti! In questa sezione potete trovare il nostro poster gigante di benvenuto a scuola: un’attività collaborativa che si può proporre alle nuove classi per promuovere sin dal primo giorno l’importanza della cooperazione. La gigantografia è formata da 25 fogli A4 da assemblare insieme: ogni bambino potrà colorare il suo, contribuendo a realizzare un bellissimo poster di classe.
IMPORTANTE: cliccando sul pulsante “Stampa (bianco/nero)” potrete scaricare e stampare il file pdf che contiene i 25 fogli in bianco e nero. I fogli sono in ordine, da sinistra a destra e dall’alto verso il basso. Vi consigliamo di numerarli sul retro per assemblare il poster con facilità.
Se siete alla ricerca di idee creative e colorate per l’accoglienza alla scuola primaria, scoprite tutti i nostri materiali creativi: abbiamo decine di template illustrati da combinare insieme per un rientro a scuola coi fiocchi!
Kit di materiali per l’accoglienza tematici. Ogni kit comprende il cartello per la porta dell’aula, il poster gigante di benvenuto/bentornato e il diploma per il primo giorno di scuola.
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Sviluppo della motricità fine, attraverso azioni come ritagliare, incollare e piegare con precisione;
Sviluppo cognitivo, perché il bambino nella realizzazione di un lavoretto deve risolvere numerosi problemi legati a dimensioni come lo spazio e la progettazione;
Sviluppo sensoriale, perché i lavoretti coinvolgono una varietà di sensi contemporaneamente;
Grinta e perseveranza, necessarie a portare a termine l’esecuzione del lavoretto. Realizzare un lavoretto creativo è un ottimo allenamento per l’attenzione e la progettualità.
Tag: diplomi primo giorno di scuola
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Benvenuti! In questa sezione potete trovare i nostri diplomi per l’accoglienza a scuola: un’idea simpatica e colorata per cominciare al meglio il nuovo anno scolastico. I segnalibri sono disponibili sia a colori che in bianco e nero.
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Sviluppo della motricità fine, attraverso azioni come ritagliare, incollare e piegare con precisione;
Sviluppo cognitivo, perché il bambino nella realizzazione di un lavoretto deve risolvere numerosi problemi legati a dimensioni come lo spazio e la progettazione;
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Grinta e perseveranza, necessarie a portare a termine l’esecuzione del lavoretto. Realizzare un lavoretto creativo è un ottimo allenamento per l’attenzione e la progettualità.
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Probabilmente nei vostri ricordi di infanzia, la cartapesta occupa un posto speciale. Forse vi siete cimentati con maestre o nonni nella preparazione del materiale e nella realizzazione di maschere o oggetti da dipingere. Nella tradizione, con varianti da regione a regione, la cartapesta viene utilizzata per realizzare maschere, preparare i personaggi dei carri allegorici del Carnevale, pastori per il presepe. Se non lo avete mai fatto, questa è la vostra occasione: oggi vi raccontiamo come preparare la cartapesta e come utilizzarla con i bambini.
La bella notizia è che è molto facile da realizzare, la brutta è vi sporcherete un po’ le mani ma, con qualche accorgimento, potrete realizzare splendidi laboratori. Inoltre, argomento da non sottovalutare, realizzare lavoretti e creazioni in carta pesta significa dar vita a piccoli e grandi progetti di riciclo creativo. A noi di Portale Bambini questo aspetto sta particolarmente a cuore: amiamo pensare che dietro ad ogni oggetto si nasconda un potenziale inespresso da scoprire e che tutto si possa trasformare, diventando qualcosa di nuovo e divertente con cui giocare.
Dovresti leggere questa guida se:
vuoi imparare a preparare la cartapesta a casa
stai cercando ispirazioni per nuovi laboratori creativi
vuoi leggere qualcosa di artistico e un po’ diverso dal solito
Se ti appassiona l’arte della cartapesta, ti consigliamo anche queste guide:
Gli ingredienti da recuperare sono molto semplici:
carta di giornale
colla vinilica
acqua
un pennello
una bacinella per mischiare gli ingredienti
Le tecniche più conosciute sono due, entrambe assai semplici: una prevede la macerazione della carta, l’altra non la richiede. Ve le spieghiamo di seguito.
Cartapesta con macerazione della carta
La realizzazione della cartapesta attraverso la macerazione della carta permette la realizzazione di forme originali, di piccole dimensioni. Bisogna strappare la carta di giornale in pezzi molto piccoli e regolari, possibilmente seguendo l’andamento della fibra dei fogli. Dopodichè i pezzetti vanno riposti in un catino con l’acqua e la colla vinilica. Per regolarvi sulle proporzioni, in molti consigliano di utilizzare mezza tazza di colla vinilica per ogni tazza d’acqua.
La carta va lasciata macerare fino ad ottenere un composto molliccio; c’è chi suggerisce di frullarlo leggermente, ma per la nostra esperienza si ottengono buoni risultati semplicemente lavorando l’impasto con le mani. Fatto questo l’impasto va scolato e strizzato, mettendolo in un panno asciutto e pulito: se la consistenza dovesse essere troppo liquida, è possibile aggiungere gesso o cementite. Di solito si usa questa tecnica per la realizzazione di statue di piccole dimensioni, ad esempio quelle del presepe.
Cartapesta senza macerazione della carta
Se volete cimentarvi con la riproduzione della forma di un oggetto, una ciotola o un piatto ad esempio, la cartapesta senza macerazione è la tecnica che fa al caso vostro. Per prima cosa bisogna rivestire con della pellicola trasparente l’oggetto da cui riprendiamo la forma: questa procedura serve a rendere più semplice il distacco della cartapesta dall’oggetto, una volta asciugata.
Dopodichè si diluiscono colla vinilica e acqua in parti uguali e si passa questa miscela sulla pellicola che riveste l’oggetto. Dopodichè si incollano le strisce di carta, coprendo completamente la superfice dell’elemento. Ci vorranno almeno 5 strati di carta per rendere abbastanza robusto il manufatto. E’ sconsigliabile utilizzare il phon per velocizzare l’asciugatura, per evitare grinze e pieghe anomale.
Colorare la cartapesta
La cartapesta può essere colorata con le tempere, utilizzando pennelli morbidi, anche grossi all’occorrenza. Il nostro consiglio è di non usare il colore troppo diluito, per evitare di sgretolare la carta. In alternativa ai colori liquidi, potete applicare della carta colorata sul prodotto finito, incollandola con della colla polivinilica diluita nell’acqua.
Un po’ di storia della cartapesta
La cartapesta non è una scoperta recente, anzi: pare che già gli antichi greci la utilizzassero per realizzare le maschere delle rappresentazioni teatrali. Alcuni sostengono che, ancora prima, gli egizi utilizzassero un procedimento simile per creare le maschere funebri e le decorazioni dei sarcofagi.
In Italia la cartapesta inizia ad essere utilizzata con finalità artistiche a partire dal Quattrocento, da Michelangelo e Donatello, solo per citare due nomi. Questo materiale povero serviva a preparare i bozzetti delle opere scultoree, permettendo di sperimentare nuove forme. E’ in epoca Barocca che la cartapesta raggiunge l’apice di utilizzo, tanto da far nascere un vero e proprio professionista della materia, il cartapestaio. Tra le opere più note dell’epoca ricordiamo i quattro angeli che ornano il baldacchino di San Pietro, realizzati da Domenico e Gregorio De Rossi su disegno di Gianlorenzo Bernini.
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Sviluppo della motricità fine, attraverso azioni come ritagliare, incollare e piegare con precisione;
Sviluppo cognitivo, perché il bambino nella realizzazione di un lavoretto deve risolvere numerosi problemi legati a dimensioni come lo spazio e la progettazione;
Sviluppo sensoriale, perché i lavoretti coinvolgono una varietà di sensi contemporaneamente;
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Il frottage è una tecnica artistica molto diffusa, anche se spesso non sappiamo cosa si cela dietro a questo nome insolito, che significa in francese sfregamento. Avete presente quando poggiate un foglio di carta sopra una monetina e ricalcate con una matita, facendo apparire magicamente il disegno impresso sul metallo? Ecco, state realizzando un’opera con il frottage.
COS’È IL FROTTAGE?
Da dove nasce questa tecnica? Vediamolo insieme di seguito e poi, se vi va, proviamo a realizzarla. Il messaggio più bello che quest’arte ci trasmette è che, dietro un gesto molto semplice ed immediato, si può celare un potenziale incredibile. E’ il bello della creatività: non ci vuole poi molto per realizzare piccoli e grandi capolavori.
Le origini del frottage sono antiche: sembra che già nell’antica Cina e nella Grecia classica si sperimentasse questa tecnica, utilizzando carta di riso o pergamena per ricalcare i bassorilievi. Leonardo da Vinci la riprese, osservando casualmente come un’impronta su una parete si poteva trasformare in immagine.
Passato parecchio tempo, negli Anni Venti del secolo scorso il frottage tornò in auge con le opere di Max Ernst che lo riscoprì in maniera singolare. Ernst ottenne il primo esempio di frottage appoggiando un foglio sul pavimento in legno del suo studio e ricalcandone le venature a matita. Fu l’artista tedesco ad attribuire un nome alla tecnica, chiamandola prima grattage e poi frottage. Tra le serie di lavori, uno dei più noti, pubblicato nel libro “Histoire Naturelle” ha come filo conduttore l’immagine ricorrente delle foreste. Per Ernst, si tratta di un automatismo psichico alla base dell’arte surrealista, concetto già diffuso con la scrittura automatica dei poeti della stessa corrente.
Tutti i materiali si prestano al frottage, come spiega lo stesso Ernst nel 1937 in Au-delà de la peinture:
Tutti i tipi di materiali che potrebbero essere nel mio campo visivo: le foglie e le loro nervature, i bordi sfilacciati di un sacchetto di tela, le pennellate di una pittura moderna, un filo di una bobina, e così via.
Max Ernst
COME REALIZZARE UN DISEGNO COL FROTTAGE
L’esempio che solitamente si cita parlando del frottage è la moneta sotto il foglio di carta o, anche, le foglie. Diciamo che si tratta di qualche esperimento base per acquisire dimestichezza, ma il consiglio è di sperimentare il grande potenziale di questa tecnica usando materiali differenti. Partiamo dall’abc: come fare? Ecco qui spiegato il frottage, passo dopo passo. Come potete notare, è un’attività semplicissima e piacevole, anche per i più piccoli.
Cosa ti serve:
Un supporto su cui ricalcare: vanno bene fogli di carta, stoffa o qualsiasi altra superficie non rigida
Materiali per colorare: matite di varia morbidezza, pastelli a cera, gessetti, carboncini o sanguigna
Una superficie con dei rilievi più o meno marcati: pietra, legno, foglie, etc.
Come si fa:
Si sovrappone il foglio alla superficie da ricalcare
Con la matita si sfrega il supporto, portando in evidenza i rilievi della superficie sottostante
Tutto qui: si colora ed il gioco è presto fatto! Con pochi gesti è possibile ottenere disegni e texture molto particolari, che possono poi costituire la base per un lavoro da arricchire con altre tecniche, come ad esempio il collage.
I NOSTRI CONSIGLI
Per far risaltare il disegno, è preferibile passare la matita con una pressione uniforme. Nel tempo, con il giusto allenamento, si possono ottenere effetti di chiaroscuro variando la pressione ed il tratto. Per personalizzare il lavoro, potete provare alcune varianti, come utilizzare un foglio scuro o nero, e matite di colore chiaro.
In alternativa si possono usare strati diversi di colore sovrapposti o alternati per creare aree colorate in modo diverso. Vi è poi il cosidetto “effetto zip” che potete ottere togliendo di scatto il foglio dalla tavoletta. In questo modo create dinamicità arricchendo di particolari il lavoro.
Un’ultima idea da provare: colorate una superficie (tela, carta) con uno o più colori con la tempera. Quando il colore si sarà asciugato, poggiatela sulla superficie in rilievo dalla parte non colorata e sfregate la parte colorata con la carta vetrata fine. Otterete risultati stupefacenti.
Creiamo con i bambini una piccola collezione di tavolette per il frottage
Per i bambini, realizzare un’opera di frottage è un’occasione per stimolare lo sviluppo sensoriale e anche l’ingegno. Nei negozi di bricolage sono in vendita tavolette preconfezionate per questa tecnica ma, a nostro avviso, il modo migliore per sperimentarla è la ricerca di materiali, presenti in casa, che possono offrirci nuove texture: guardatevi intorno a casa, troverete parecchie superfici che si prestano ad essere utilizzate. Solo per farvi qualche esempio di materiali per realizzare fantastiche opere: tiragraffi del gatto, un tappeto da cucina, un sottopiatto in vimini, le piastrelle del giardino con i ciottoli.
Se invece volete realizzare una raccolta di tavolette, ritagliate dei riquadri di cartone ed applicatevi sopra la superficie da incollare. Può essere un passatempo da sviluppare ed ampliare cercando nuovi materiali. Le tavolette consentono molti modi d’uso. Si possono anche abbinare, in modo tale da avere diverse combinazioni da ricalcare.
Il frottage è un passatempo che si può provare per attività strutturate al tavolo o a terra, in abbinamento alla ricerca dei materiali che può invece essere fatta all’aperto. Se avete un giardino, provate ad esplorarlo con i bambini e a trovare superfici utili ad essere ricalcate: è un gioco divertente e utile, che stimola l’osservazione degli oggetti.
L’IMPORTANZA DELLA STIMOLAZIONE SENSORIALE
Sentiamo spesso parlare in rete di sviluppo sensoriale e di attività correlate, facendo riferimento ai primi anni di vita del bambino. Se è vero che un bambino di un anno di età è già in grado di padroneggiare i suoi sensi, è altrettanto vero che questa competenza è alla base dello sviluppo cognitivo ed emotivo ancora in evoluzione. Ne abbiamo parlato anche nel MINI-SAGGIO sullo sviluppo sensoriale.
Ogni bambino impara esplorando. E’ un concetto che spesso ritroviamo anche nel metodo montessoriano, che promuove attività volte a giocare con i sensi e l’ambiente. Tuttavia esiste un gap tra le attività sensoriali per i bambini di pochi anni di età e quelli più grandicelli, forse perché, crescendo, si dà maggior importante ad altre competenze.
Eppure continuare ad allenarsi, a sperimentare il materico, anche arrivati a scuola, è un ottimo modo per riconnettersi con la parte più profonda della propria creatività che, spesso, viene messa in secondo piano. Il frottage può essere una valida occasione per lavorare sullo sviluppo sensoriale nelle diverse fasi della crescita.
Non dimentichiamoci che i bambini di oggi, spesso immersi in un mondo di videogiochi e routine, dimenticano il potere della bellezza e la capacità di meravigliarsi di fronte alle scoperte. Noi a suo tempo avevamo scritto il laboratorio della bellezza: provare a dare un’occhiata, può essere un utile esercizio, da abbinare anche ad attività artistiche come il frottage.
LIBRI SUL FROTTAGE E SULL’ARTE TATTILE
Se volete farvi ispirare sulla tecnica del frottage, trovate approfondimenti dettagliati nel quinto volume della collana di Bruno Munari Giocare con l’arte. Si intitola Le textureed è curato da Tonino Milite. Secondo il Metodo Munari, i bambini dovrebbero esprimere liberamente il loro potenziale creativo. L’artista riteneva fondamentale che i più piccoli guardassero l’opera, senza crucciarsi troppo nella ricerca del contenuto o il messaggio, sperimentando l’esperienza artistica in prima persona.
Capire che cos’è l’arte è una preoccupazione (inutile) dell’adulto. Capire come si fa a farla è invece un interesse autentico del bambino.
Bruno Munari
Sempre su questo filone, è interessante Giocare con tatto. Per una educazione plurisensoriale secondo il Metodo Bruno Munari di Beba Restelli. Si tratta di un testo focalizzato sulla plurisensorialità, con l’obiettivo di coinvolgere e appassionare genitori e insegnanti, suscitando in loro la voglia di fare e di sperimentare, ma soprattutto di giocare con tatto insieme ai bambini. Insomma, un invito a riscoprirsi bambini, sperimentando insieme a chi bambino lo è creatività e fantasia.
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In questo articolo troverete i nostri disegni di dadi da stampare e colorare o da utilizzare per le vostre presentazioni digitali.
Disegni di dadi
In questa sezione potete trovare tre diversi template. Il primo è un dado da costruire; la seconda matrice contiene 6 dadi (da 1 a 6) in formato 6×6 cm. La terza matrice contiene 7 gruppi di dadi (da 1 a 6) in formato 3×3 cm: vi sarà molto utile se state realizzando dei progetti didattici utilizzando i dadi (ad esempio le addizioni fino a 10).
Se volete usare le sagome dei dadi per realizzare una presentazione digitale (ad esempio su Canva) o degli esercizi interattivi, potete utilizzare le immagini qui sotto.
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I disegni da colorare sono un passatempo educativo che offre ai più piccoli una serie di benefici importanti. Ecco alcuni benefici del coloring:
Sviluppa la motricità fine, potenziando i muscoli della mano e del braccio necessari ad impugnare correttamente lo strumento di scrittura (matita, pastello, pennarello) e necessari anche per la scrittura;
Migliora la coordinazione occhio-mano, un altro prerequisito essenziale per scrivere correttamente;
Insegna a riconoscere confini e regioni, una competenza che risulterà molto importante in età scolare;
Sviluppa l’uso consapevole dei colori, perché il bambino può scegliere liberamente come accostarli e in questo modo svilupperà le sue prime preferenze estetiche;
Aiuta il bambino ad esprimere il suo mondo emotivo, attraverso l’uso del colore e degli elementi grafici.
Favorisce l’autonomia, perché il bambino può scegliere come organizzare il lavoro, quali strumenti e colori utilizzare, se portare a termine o meno il suo disegno, cosa fare in caso di errore.
Riduce stress e ansia.
Sul nostro sito potete trovare migliaia di modelli tra cui scegliere, dai disegni facili, adatti già dai 2-3 anni, a quelli più complessi. Potete scaricarli e stamparli gratuitamente, per utilizzarli a casa, a scuola o per i vostri laboratori creativi.
Ricordatevi che anche la qualità dei supporti di scrittura è fondamentale. Supporti di scarsa qualità possono trasformare un momento di svago creativo in un’esperienza frustrante e spiacevole. Vi consigliamo di scegliere strumenti ergonomici, progettati appositamente per i più piccoli.
Tag: dadi da stampare, disegno dado
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