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Il sacchetto della felicità

Il sacchetto della felicità è un semplice esercizio per allenare il pensiero positivo insieme ai bambini.

LEGGETE ANCHE: Il palloncino della felicità – Il segreto della felicità – La formula della felicità – Il test della felicità

L’importanza del pensiero positivo

Il grande segreto del pensiero positivo, in fin dei conti, è semplicissimo: cominciare dalle piccole cose. Obiettivi minimi, concreti, raggiungibili. “Voglio cambiare il mondo” non è un pensiero che vi renderà felice. “Voglio iniziare a dare più ascolto ad una persona per cui normalmente non trovo il tempo” è un’azione più facilmente realizzabile e sicuramente foriera di positività.

Spesso l’alibi dietro a cui ci nascondiamo, quando pensiamo di non essere felici, è che desideriamo cose irrealizzabili o estremamente complesse, in cui non crediamo davvero, sapendo – implicitamente – che il fallimento è probabile.

Provate a partire da qui:

  1. Cercate un obiettivo realistico e raggiungibile.
  2. Sfidatevi, ma non troppo.
  3. Fate un elenco di cose che vi fanno star bene o che, secondo voi, vi aiuterebbero a star meglio.
  4. Prova a declinarle in piccole azioni concrete: “Leggo un libro”, “Chiamo un amico”, “Mi prendo il tempo per un pensiero sincero rivolto a una persona cara”.
  5. Organizzate il vostro tempo per realizzare le azioni nella lista.

Laboratorio creativo

Il sacchetto della felicità è un laboratorio creativo per trasformare il pensiero operativo in azione pratica.

  1. Procuratevi un piccolo sacchetto di carta oppure fabbricatene uno, piegando su se stesso un foglio di carta e incollando le giunture.
  2. Realizzate dei segna-cuore.
  3. Scrivete su ciascuno di essi una delle “piccole azioni felici” che avete elencato in precedenza.
  4. Ogni giorno, realizzate una delle azioni contenute nei segna-cuore e riponete il segna-cuore corrispondente nel sacchetto.
  5. Continuate così, finché tutti i segna-cuore non saranno nel sacchetto.
  6. Per finire, svuotate il sacchetto e ricominciate! Potete aggiungere dei nuovi segna-cuore o sostituire qualcuno dei precedenti, se vi accorgete che non fa più al caso vostro.

Schede da stampare

Scheda operativa: Il sacchetto della felicità

Bibliografia

 

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Storie di paura

Scoprite tante storie di paura in questa sezione di favole e fiabe.

LEGGETE ANCHE: I racconti del Bruco Mangianoia – Fiabe dal mondo – Fiabe dei fratelli GrimmStorie di fate

Storie di paura

Racconti di paura per bambini

Questi racconti autoconclusivi (tempo di lettura da 5-20 minuti) sono ideali come favole della buonanotte.

  1. Barbablù
  2. Il pifferaio magico
  3. Il buio nella stanza (testo di: Jessica Parolin)
  4. Storie di Halloween
storie di paura per bambini

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Il buio nella stanza

Questo racconto fa parte della raccolta “Storie di paura”.

LEGGETE ANCHE: Barbablù – Il pifferaio magico

Il buio nella stanza

Testo di: Jessica Parolin

Successe durante una notte buia e tempestosa, da cui ci si potrebbe aspettare di tutto, ma veramente di tutto!
L’aveva capito bene Giovanni, un dolce fanciullo di quattro anni, che non riusciva proprio a prendere sonno quella notte, tanto erano i tuoni ed i lampi là fuori.
Si girava e rigirava nel suo lettino, sbadigliando per il sonno e stringendo forte il suo giocattolo preferito: lo sceriffo Woody di Toy Story.
La pioggia continuava fitta e da poco il vento aveva iniziato ad ululare così forte, che sembrava ci fossero i lupi nel cortile di casa!
Giovanni ad un certo punto si accorse di un leggero scrosciare che proveniva dalla finestra della sua camera: la tapparella era rimasta un po’ aperta e stava entrando la pioggia! Così, disse allo sceriffo Woody: “Dobbiamo subito andare a chiamare mamma e papà, altrimenti si allagheranno i giocattoli, con la tempesta che c’è!”. Il nostro piccolo amico mai si sarebbe immaginato quello che stava per succedere…
Giovanni fece per accendere la luce dal pulsante ma rimase buio: era saltata la corrente. Visto il temporale che c’era, poteva sembrare anche normale.
“Faremo uso della pila nel mio comodino, sceriffo Woody, e riusciremo ad arrivare a destinazione” disse al suo compagno, come se fossero in missione.
Allora prese la pila, l’accese e scesero dal letto. Tuttavia, Giovanni notò una strana testa gigantesca e un collo altrettanto grande, da cui si intravedevano le spalle, riflessi sul soffitto della camera. Neanche farlo apposta, in quel momento un lampo tuonò e Giovanni spalancò gli occhi, urlando: “Aiuto, qui c’è un mostro enorme!”.
Mamma Angela e papà Pietro si svegliarono di soprassalto e corsero subito dal loro cucciolo. Lo trovarono in preda alle lacrime che stringeva forte il suo giocattolo preferito.
La mamma assieme al papà lo abbracciarono con l’abbraccio più forte che potevano. La mamma gli chiese: “Amore di Gio, cos’è successo? Questo temporale è proprio brutto, vero? Hai fatto un brutto sogno?”. Il bambino rispose, singhiozzando e tremolando: “No mamma, ero venuto per chiamarvi perché entrava acqua dalla finestra, ma quando mi sono alzato ho visto sul soffitto un mostro!”. Nel frattempo era ritornata la luce.
Pietro e Angela si guardarono ed esclamarono, un po’ intimoriti, rivolti a Giovanni: “Un mostro?!”. Il bambino balbettando rispose: “Sì un mostro grande con la testa più enorme della vostra messa insieme! Avevo appena preso in mano la pila e l’ho visto sul soffitto!”. Allora i due genitori, che stavano ancora coccolando il piccolo, capirono di cosa si intendeva e fecero un leggero sorriso fra loro. Il fanciullo allora disse: “Perché state sorridendo? L’ho visto davvero e ho avuto paura!”. Il papà rispose: “Certo non mettiamo in dubbio che tu non abbia avuto paura ma devi sapere, caro il mio piccolo Gio, che quella era la tua ombra!”. “La mia ombra?!” esclamò sorpreso Giovanni. La mamma sorridendo disse: “Sì era un’ombra, tutti ce l’abbiamo e le vedrai sempre riflesse, anche di giorno se stai attento!”. Il bambino quasi non ci credeva e volle fare qualche prova con mamma e papà, spegnendo e accendendo la luce. Alla fine capì che era semplicemente la verità e asciugandosi le lacrime, sorrise anche lui.
Intanto il forte temporale era cessato e si sentiva solamente una leggera pioggia, assieme a qualche tuono lontano.
“È meglio che per stanotte vieni a dormire con noi, basta con le forti emozioni.” enfatizzò il papà. “Sì viene con me anche Mr. Woody!” disse Giovanni.
L’indomani non ebbe più paura delle ombre e, anzi, imparò a giocarci insieme in giardino e con le mani!

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Favole con morale

Scoprite una selezione di favole con morale in questa sezione di favole per bambini.

Favole con morale

AI VOSTRI BIMBI PIACCIONO LE STORIE?

Non perdetevi le nostre favole sagge per i più piccoli. Cliccate sulle copertine per scoprire i booktrailer dei nostri libri.

Favole sull’amicizia con morale

IL LEONE E IL TOPO: Una delle favole più famose di Esopo, che insegna l’importanza dei piccoli gesti verso i propri amici.
LA COLOMBA E LA FORMICA: Un’altra favola, sempre di Esopo, con una morale simile a “Il leone e il topo”, che racconta dell’amicizia tra due animali molto diversi.

Favole con morale: “Chi la fa l’aspetti”

LA VOLPE E LA CICOGNA: Una favola breve che insegna a non prendersi gioco degli altri e specialmente dei propri amici. Infatti, chi subisce un torto, nella maggior parte dei casi, cerca vendetta.
AL LUPO! AL LUPO! Una favola che insegna a non raccontare bugie per prendersi gioco degli altri. Infatti, chi è solito raccontare frottole non viene più creduto dagli altri, nemmeno quando ha ragione.

Favole brevi con morale

IL CORVO E LA VOLPE: Questo racconto offre due insegnamenti preziosi: 1) Chi troppo vuole, nulla stringe. 2) Attenzione a chi ci riempie di complimenti; spesso vuole soltanto imbrogliarci.
I DUE MULI: Una favola che insegna a non ostentare la propria ricchezza. Questo infatti non solo ci rende sgradevoli, ma comporta anche grandi rischi.
LA CICALA E LA FORMICA: Una favola che insegna ad essere operosi e previdenti. Chi nulla fa, nulla ottiene: questo insegnamento vale tra gli insetti, ma anche tra gli esseri umani, adulti o bambini che siano.

PER EDUCARE CON LE FAVOLE:

Per aiutare i più piccoli a riconoscere le emozioni e a coltivare le buone pratiche che ci fanno stare meglio abbiamo scritto la raccolta di racconti “Cuorfolletto e i suoi amici”.

libri cuorfolletto e i suoi amici

TORNA A:

Tag: favole con morale, favole con morale per bambini, favole morali, storie con morale

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La spirale delle emozioni

La spirale delle emozioni positive. Quando sperimentiamo un’emozione positiva, entriamo in una prima fase di ampliamento. In questa fase, siamo propensi a stringere nuove relazioni o a consolidare quelle esistenti, condividendo la nostra gioia con gli altri; tendiamo anche ad utilizzare il pensiero narrativo, immaginando un futuro radioso o rivivendo nuovamente l’evento che ci ha portato a quelle emozioni. Infine, siamo più propensi ad impegnarci in nuove attività, fisiche o intellettuali. Questo stato di apertura da vita a una vera e propria spirale delle emozioni positive: infatti, a partire dalle relazioni, dall’impegno in nuove attività e dal pensiero narrativo possiamo costruire risorse personali durevoli (conoscenze, abilità, sostegno sociale, resilienza). Queste risorse permangono anche dopo che le emozioni positive che le hanno generate si disperdono. Questo, ci porta a sperimentare uno stato di benessere e appagamento, oltre a migliorare le nostre capacità di sopravvivenza e, soprattutto, di adattarci all’ambiente in cui viviamo.

Laboratorio creativo

Per generare un micro-momento positivo e innescare questa spirale, abbiamo progettato un laboratorio creativo, “La torta del cuore”. Si tratta di una breve filastrocca che i bambini dovranno completare scegliendo gli ingredienti per la propria torta del cuore. A seguire, una scheda operativa nella quale i bambini dovranno disegnare la torta che hanno preparato. Per finire, ciascun pasticcere del cuore dovrà scegliere a chi donare la sua torta in un momento di condivisione.

La torta del cuore

Testo di: Alessia de Falco & Matteo Princivalle

Nella cucina del cuore
c’è un piccolo pasticcere;
sta preparando con amore
una torta che possa piacere:
mezzo chilo di (dolcezza),
due tuorli di (gentilezza),
un cucchiaio di (sincerità),
una tazza di (positività).
Che torta ha preparato?
Diccelo tu che l’hai aiutato!

Le parole tra parentesi () non sono presenti nella scheda da stampare: saranno i bambini a sceglierle tra gli ingredienti proposti.

Schede da stampare

Filastrocca: La torta del cuore

Scheda operativa: La torta del cuore

PER EDUCARE CON LE FAVOLE:

Per aiutare i più piccoli a riconoscere le emozioni e a coltivare le buone pratiche che ci fanno stare meglio abbiamo scritto la raccolta di racconti “Cuorfolletto e i suoi amici”.

libri cuorfolletto e i suoi amici

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Intelligenze multiple: cosa sono e perché è importante conoscerle

Ciascuno di noi non possiede una sola forma d’intelligenza, ma molteplici! Sono le intelligenze multiple e rappresentano una delle più importanti scoperte scientifiche degli ultimi decenni.

Le intelligenze multiple

Lo psicologo americano Howard Gardner ha individuato e descritto nove intelligenze diverse (le famose intelligenze multiple):

  1. Linguistica, cioè l’intelligenza legata alla capacità di utilizzare il linguaggio nei suoi registri e nelle sue sfumature;
  2. Logico-Matematica ovvero l’intelligenza che governa la deduzione, la riduzione a schema e la logica;
  3. Spaziale: è l’intelligenza legata all’orientamento, alla memorizzazione dei dettagli relativi allo spazio e all’astrazione delle figure spaziali;
  4. Corporeo-Cinestesica cioè l’intelligenza legata alla padronanza del proprio corpo;
  5. Musicale: è l’intelligenza che permette di riconoscere suoni e costruzioni armoniche, oltre a favorire il canto e l’uso degli strumenti;
  6. Intrapersonale: è la capacità di comprendere se stessi e di riflettere questa comprensione nel campo delle relazioni, sul lavoro e nello studio;
  7. Interpersonale: è la capacità di comprendere gli altri, di stringere relazioni interpersonali di qualità e di empatizzare (è molto simile all’intelligenza emotiva di Salovey e Goleman);
  8. Naturalistica: l’intelligenza legata al riconoscimento e alla classificazione degli enti naturali, come piante e animali;
  9. Esistenziale o Teoretica: è legata ai temi della speculazione teoretica, come l’esistenza dell’uomo, alle astrazioni e al ragionamento legato alle categorie concettuali.

Lo stesso Gardner, però, ha detto che esistono molte altre intelligenze. Tuttavia, enumerarle e descriverle tutte sarebbe pressoché impossibile.

Intelligenze multiple a scuola e nella vita

Purtroppo, i programmi scolastici attuali limitano lo sviluppo e la valorizzazione delle intelligenze multiple. L’intelligenza interpersonale e quella intrapersonale, ad esempio, trovano pochissimi ambiti di applicazione scolastica. Eppure, essi sono fondamentali per la formazione di uomini politici e professionisti della relazione (psicologi, insegnanti, educatori). Forse non è un caso che le categorie che si trovano più spesso sotto accusa, nel nostro paese, siano politici ed insegnanti. Anche l’intelligenza musicale e quella corporea sono relegate a qualche “buco”, nonostante siano componenti essenziali dell’educazione.

Ciascuno di noi possiede un qualche grado di ciascuna intelligenza. Logicamente, il compito di una buona scuola dovrebbe essere quello di stimolarle tutte, lavorando sulle debolezze e insistendo sui punti di forza di ciascuno, tuttavia non sempre accade. Niente paura: infatti esistono tante strade diverse per integrare le intelligenze multiple all’interno della didattica. L’importante è conoscerle e sapere che sono tutte importanti.

intelligenze multiple

Bibliografia / Sitografia

  • Gardner, Howard (1983) stati d’animo: la teoria delle intelligenze multiple, Basic Books, New York
  • Bruner, J (1960) Il processo di educazione , Harvard University Press, Cambridge
  • Gardner, H., (2013). Formae mentis, Feltrinelli, Milano
  • Gardner, H., (2008), Multiple Intelligences, Basic Books, New York
  • Gardner H., Lo Iacono G., (2005), Educazione e sviluppo della mente. Intelligenze multiple e apprendimento, Erickson, Trento

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