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Si scrive: qualcun altro o qualcun’altro?

Si scrive: qualcun altro o qualcun’altro? L’apostrofo è necessario o è scorretto?

Risposta

La grafia corretta è qualcun altro. L’apostrofo in questo caso è scorretto, poiché si tratta del troncamento di qualcuno e non di un’elisione.
Ma cos’è un troncamento? Si tratta della caduta dell’ultima vocale di una parola, che però rimane autonoma e viene scritta separata da quella successiva (mentre nel caso dell’elisione essa viene unita alla parola successiva con un apostrofo).

Per poter troncare una vocale ci sono alcune condizioni da rispettare:

  • La vocale che viene troncata deve essere atona (quindi l’accento tonico deve essere su una delle vocali precedenti).
  • La vocale che viene troncata non può essere una A.
  • La consonante che precede la vocale da troncare deve essere L, M, N, R o essere un gruppo di due consonanti che comprende una delle precedenti.
  • In alcuni casi il troncamento non riguarda soltanto l’ultima vocale, ma anche la consonante che la precede (come in grande che diventa gran e bello che diventa bel).

Esempi di troncamento: un gran giorno, un bel bambino, un gran cane, il buon uomo, can che abbaia non morde, il professor Dal Verme, qual è.

FONTI

State cercando un testo per l’accoglienza? Scoprite “Cuorfolletto e il primo giorno di scuola“, un racconto pensato apposta per rendere magica questa esperienza.

Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

Marta e Cuorfolletto stanno giocando al parco quando incontrano uno scoiattolo alle prese con il suo primo giorno di scuola. Riusciranno ad aiutarlo ad affrontare questa nuova avventura col sorriso?
Un racconto ideale per l’accoglienza e per i primi giorni di scuola, con tante attività tematiche per consolidare le conoscenze di base (concetti topologici, etc.) e per introdurre i bambini alla vita scolastica.

Acquistando il libro avrete accesso a tante risorse extra per l’accoglienza (segnanome, diplomi, cartelloni, etc.)

Schede di italiano:
🔴 Italiano – Classe prima
🟠 Italiano – Classe seconda
🟡 Italiano – Classe terza
🟢 Italiano – Classe quarta
🔵 Italiano – Classe quinta
↩️ Italiano – Tutte le schede

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Parole con CIU

Di seguito potete trovare i nostri materiali sulle parole con CIU. Troverete: 1) un elenco di parole con CIU, 2) le schede didattiche stampabili, 3) testi da dettare.

1. Elenco di parole con CIU

Ecco un elenco di parole con CIU. Potete utilizzarle anche come esercizio di dettatura per i bambini delle classi prima e seconda della scuola primaria.

  • Acciuga, asciugamano, asciugare, asciutto, ciuccio, ciuco, ciuffo, ciurma cresciuto, dolciumi, fanciulla, marciume, pasciuto, pastasciutta, prosciutto, riccioluto, sbaciucchiare, sciupare, sudiciume.

2. Schede didattiche

Qui sotto potete trovare alcune schede didattiche sulle parole con CIU per i bambini della scuola primaria. Cliccate su ciascuna scheda per stamparla.

Se avete dei dubbi sulla divisione in sillabe delle parole con CIU, vi consigliamo di consultare questa guida alle regole della sillabazione (a cura di Treccani).

3. Dettati ortografici

Cliccate sulla scheda per stamparla. Più in basso trovate i testi da dettare.

Dettati di parole.

Acciuga, asciugare, ciuccio, ciuco, ciuffo, ciurma cresciuto, fanciulla, marciume, pastasciutta, prosciutto, riccioluto, sbaciucchiare, sciupare.

Dettati di frasi.

  • Il mio salume preferito è il prosciutto.
  • Oggi ho mangiato acciughe e prosciutto.
  • Fanciulla, fai attenzione a non sciupare il tuo vestito.
  • Che strano! Un ciuchino che adora i dolciumi.
  • Andrea è alto e riccioluto mentre Marco è minuto e porta il ciuffo.
  • Devo assolutamente asciugare il pavimento, ma non trovo l’asciugamano.
  • La tua camera è piena di sudiciume: corri a sistemarla.
  • La ciurma del Capitano Baffonero oggi pesca le acciughe.
  • Quel bambino non usa più il ciuccio: com’è cresciuto!
  • Stavo asciugando i piatti quando ho visto due ragazzi sbaciucchiarsi.

Dettato lungo.

Oggi Lina è arrivata a casa mia con un grosso prosciutto avvolto in un asciugamano bianco; mi ha detto che gliel’ha regalato Giovanni, un giovane macellaio riccioluto e simpatico. Poiché eravamo entrambe affamate ho preparato la pastasciutta, ho affettato il prosciutto e ci siamo sedute a tavola.

SCOPRITE ANCHE LE ALTRE SCHEDE DIDATTICHE:

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Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

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Parole con GNI

In questo articolo potete trovare un elenco di parole con GNI e tanti materiali didattici che potrete utilizzare in classe per lavorare su questa classe di parole.

Indice
Parole che iniziano con GNI
Parole che finiscono con GNI
Parole che contengono GNI
Schede didattiche
Quiz interattivo
Dettati ortografici

Parole con GNI

Ecco un elenco di parole con GNI. Potete utilizzarle anche come esercizio di dettatura per i bambini delle classi prima e seconda della scuola primaria.

Parole che iniziano con GNI

Non esistono parole italiane che iniziano con GNI.

Parole che finiscono con GNI

  • Bagni
  • Cigni
  • Legni
  • Ogni
  • Pugni
  • Ragni
  • Ristagni
  • Segni
  • Sogni

Parole che contengono GNI

  • Bagnino
  • Compagnia
  • Dignità
  • Grugnire
  • Grugnito
  • Ignifugo
  • Incognita
  • Significato
  • Stagnino

Schede didattiche

Qui sotto potete trovare alcune schede didattiche sulle parole con GNI per i bambini della scuola primaria. Cliccate su ciascuna scheda per stamparla.

Se avete dei dubbi sulla divisione in sillabe delle parole con GNI, vi consigliamo di consultare questa guida alle regole della sillabazione (a cura di Treccani).

Quiz interattivo

Dettati

Cliccate sulla scheda per stamparla. Più in basso trovate i testi da dettare.

Dettati di parole.

Bagnino, cigni, compagnia, dignità, grugnire, grugnito, ignifugo, incognita, legni, ogni, pugni, ragni, segni, significato, sogni, stagnino.

Dettati di frasi.

  • Ho visto due ragni nel sottoscala.
  • Ogni volta che passo per quella strada incontro qualche amico.
  • Ci sono due cigni che nuotano nel fiume.
  • Il bagnino mi ha detto di fare attenzione alle meduse.
  • Per quanto mi sforzi non riesco mai a ricordare i miei sogni.
  • Ogni essere umano ha la sua dignità.
  • Luigi e suo fratello hanno fatto a pugni: ecco perché la mamma li ha sgridati.
  • Il lavoro dello stagnino oggi è quasi scomparso.
  • Ho sentito un forte grugnito provenire da quel fienile.
  • Ci sono dei segni a forma di freccia che indicano di andare verso la scuola.

Dettato lungo.

La maestra mi ha chiesto se sapessi il significato della parola “ignifugo” e io le ho risposto di no. Ce lo stava spiegando quando ha visto due grossi ragni sul soffitto: ha cominciato a urlare e a dimenare i pugni in ogni direzione, finché non sono usciti dalla finestra.

SCOPRITE ANCHE LE ALTRE SCHEDE DIDATTICHE:

Parole con la G:
🔴 Aggettivi con la G
🟠 Animali con la G
🟡 Città con la G
🟢 Cose con la G
🔵 Frutta con la G
🟣 Mestieri con la G
🔴 Nomi maschili con la G
🟠 Nomi femminili con la G

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Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

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Schede di italiano:
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Tag: parole con gni

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Audiofiabe per bambini

audiofiabe per bambini

Dal 2018 ad oggi abbiamo pubblicato oltre 50 audiofiabe illustrate per bambini: 1) favole sagge per educare alla vita, 2) leggende legate al mondo della natura e all’ambiente, 3) miti riadattati per bambini, 4) favole e fiabe della tradizione.

*Tutte le audiofiabe presenti in questa sezione sono state doppiate da Virginia Billi, attrice e doppiatrice professionista.

Audiofiabe per bambini

Per ascoltare le nostre audiofiabe: 1) cliccate sul titolo che volete ascoltare scegliendolo dall’elenco qui sotto; 2) scorrete il testo della storia, 3) in fondo alla pagina troverete il video con l’audiofiaba illustrata.

1. Favole sagge

  1. L’albero triste
  2. Il seme dell’onestà
  3. Il ranocchio sordo
  4. La rosa e il ranocchio
  5. I due semi
  6. La falena di luna
  7. Il vecchio re e l’arciere
  8. Il buon orecchio
  9. Le tre domande del re
  10. Le tre stelline
  11. La leggenda della peonia
  12. Il ragazzo e lo steccato di bambù
  13. La rana a due teste

2. Le Favole del Bruco Mangianoia

  1. Il Bruco Mangianoia e l’ape
  2. La leggenda delle primule
  3. Il drago di primavera
  4. La leggenda delle rose
  5. Perché le api hanno il pungiglione
  6. La leggenda del glicine
  7. La leggenda delle fragole
  8. La leggenda del girasole
  9. La leggenda delle margherite

3. Fiabe classiche

  1. Il lupo e i sette capretti
  2. Cappuccetto rosso
  3. I vestiti nuovi dell’imperatore
  4. I tre porcellini
  5. Il gigante egoista
  6. Il pesciolino d’oro

4. Favole di Esopo e Fedro

  1. La cicala e la formica
  2. La volpe e l’uva
  3. Il leone e il topo
  4. Il lupo e il cane
  5. Le rane vogliono un re
  6. La gallina dalle uova d’oro
  7. La rana e il bue
  8. Il gallo e la perla
  9. Le due rane
  10. I due muli
  11. Il Sole e il vento del Nord
  12. La quercia e la canna
  13. L’asino che portava il sale

5. Miti per bambini

  1. Il mito di Ade e Persefone
  2. Il mito di Amore e Psiche
  3. Il mito di Bellerofonte e la chimera
  4. Il mito di Dedalo e Icaro
  5. Il mito di Eco e Narciso
  6. Il mito di Aracne
  7. Prometeo e il fuoco
  8. Teseo e il minotauro
  9. Ercole e il leone di Nemea
  10. Ercole e l’idra di Lerna
  11. Ercole e la cerva di Cerinea
  12. Ercole e il cinghiale di Erimanto
  13. Ercole e le stalle di Augia
  14. Ercole e gli uccelli del lago Stinfalo

6. Altre audiofiabe

  1. Com’è nato l’arcobaleno
  2. La leggenda dell’albero arcobaleno
  3. Ginestra e il solstizio d’estate

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Si scrive “qual è” o “qual’è”?

Si scrive “qual è” o “qual’è”? L’apostrofo è necessario o è scorretto?

Risposta

La grafia corretta è qual è. Infatti, questa forma è un caso di troncamento e non di elisione. L’apostrofo, in italiano, si inserisce solo nei casi di elisione, mai in quelli di troncamento.
Un esempio di troncamento è “bello”, che diventa “bel”. In questo caso non si utilizza l’apostrofo: “Un bel castello”.
Un esempio di elisione è “una”, che diventa “un”. In questi casi si inserisce l’apostrofo tra le due parole: “Un’anatra”. 

FONTI

Qual è o qual’è? Una scheda per imparare

Il modo migliore per memorizzare la grafia corretta di qual è è ricorrere ad una rappresentazione grafica; ad esempio, una mappa mentale o una flashcard: associando parole ed immagini, sarà più semplice ricordarsi come si scrive. Qui sotto potete trovare la nostra scheda stampabile; noi abbiamo scelto di utilizzare due semafori da colorare: rosso per la grafia sbagliata, verde per quella corretta. In questo modo, i bambini potranno fare un’associazione basata sulla forma e sul colore.

qual è o qual'è scheda didattica

Volete stampare la nostra scheda didattica? Cliccate qui.

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Cuorfolletto e il primo giorno di scuola

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Il coraggio della ninfea

il coraggio della ninfea

Alessia de Falco & Matteo Princivalle

Al centro del giardino dei Cuorfolletti si trovava un grande laghetto, circondato da un circolo di grandi pietre levigate. L’acqua era limpida e fredda e sul fondo abitava una famiglia di ninfee. Le ninfee erano le piante più timide e timorose del giardino: avevano paura perfino della loro ombra, vivevano nascoste sul fondo del laghetto e non uscivano mai a parlare con le altre piante.

Soltanto la più piccola di loro desiderava risalire in superficie per vedere il mondo.
“Mamma, perché non proviamo a galleggiare un poco? Soltanto cinque minuti”.
“Sei forse impazzita? E se ci mangiasse un picchio?”
“Mamma, ma il picchio non mangia le nostre foglie”.
“C’è sempre una prima volta. E se ci rapissero i Cuorfolletti?”
“Mamma, i Cuorfolletti non hanno mai fatto nulla di male alle altre piante del giardino”.
“C’è sempre una prima volta. E se un pesce ti vedesse? Ti mangerebbe in un boccone”.
“Mamma, in questo laghetto non ci sono pesci: viviamo qui da due anni e non se n’è mai visto uno”.
“C’è sempre una prima volta. La cosa migliore da fare è rimanere qui e non rischiare”.
“Ho capito”. La piccola ninfea scosse il capo.
“Ogni giorno le stesse riposte; io voglio vivere, viaggiare e fiorire” pensò tra sé la pianta.

Una notte accadde che la ninfea non riusciva a prendere sonno e, siccome era sveglia, rimase incantata dallo spettacolo della luna piena che scintillava attraverso l’acqua.

“E’ bellissima” pensò. “Devo salire a vederla”.
La ninfea si mosse senza esitazione: facendo molta attenzione liberò le sue radici da quelle di mamma e papà e si lasciò trasportare dall’acqua, da sola, fino alla superficie del laghetto.
Lì, per la prima volta nella sua vita, respirò l’aria fresca della notte; ammirò la Luna con i suoi riflessì pallidi, assaporò il profumo dei gelsomini, delle rose e degli altri fiori che crescevano nel giardino. Quella fu la prima avventura della giovane ninfea, che si addormentò poco dopo, esausta e col cuore pieno di gioia e di orgoglio.

Quando si svegliò, sentì i raggi caldi del Sole sulla sua fogliolina: era una sensazione bellissima.
“Il mondo è straordinario” pensò la ninfea, prima di accorgersi che al centro della sua foglia era cresciuto un grosso bitorzolo verde, come un’oliva, ma più grande.
“E questo cos’è?” si domandò allarmata la pianta.
Provò a scrollarsi, ad immergersi e a strofinarsi contro un sasso, ma quel bitorzolo non voleva andarsene e rimaneva lì, al suo posto; anzi, cresceva sempre di più. La giovane ninfea scoppiò a piangere.
“Chissà cosa mi accadrà; aveva ragione la mamma, non avrei dovuto salire in superficie”.
“Perché piangi?” chiesero due lunghe canne che crescevano sulla riva del laghetto.
“C’è qualcosa che non va: guardate la mia foglia”.
Le canne scoppiarono a ridere, ma la loro era una risata dolce, che rassicurò la piantina.
“Quello è un bocciolo: hai preso il Sole, è naturale che sia spuntato. Tra poco si schiuderà e nascerà un fiore bellissimo. Diventerai la principessa del laghetto e quel giorno troverai il tuo posto nel giardino”.

Accadde proprio così: il bocciolo si schiuse e diede vita a un bellissimo fiore bianco e giallo. Il coraggio e l’ottimismo della ninfea vennero ricompensati e da quel giorno anche il laghetto ha il suo fiore.

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